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Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
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Claudia, nn pensare al tempo…e’ molto, molto relativo, come termine di confronto per il male che hai patito…magari, dopo mesi e mesi passati nel limbo del nulla, bastera’ un solo giorno di rabbia per farti rialzare, eppoi, da quel momento tutto scorre piu’ veloce…tutto corre rapido e ti riporta su…
Non farti affliggere da quel pensiero….E’ DEBOLE COME CONCETTO.
Fidati…ho conosciuto persone che sono state male per mesi e mesi e mesi, senza soluzione e senza speranza, fino a che in un sol momento hanno ritrovato la loro forza e la loro dignita’….
Non perderti in te stessa…
Ciao, ANNA
Claudia
ma davvero pensi che sia venuto con te per pietà?
no cara. sembrerebbe egoismo piuttosto..
perchè avere una persona sempre desiderante,sempre tutta per noi.. beh….immagina che fantastica terapia per l’ego….
Non sei tu che hai dimostrato a te stessa di nn valere niente, ma lui…
la scelta è sua ma nn ne ha pagato il prezzo..lo hai fatto e lo stai facendo ancora tu.
Vedrai: avere consapevolezza di questa rabbia ti aiuterà. Questa delusione ti aiuterà.
MA sempre se, per eccesso di altruismo, non continuerai a giustificare lui massacrando te..
scrivi di pensare a quello che era tuo e che loro ora dividono..
ma non dev’essere un grande amore il loro se per tutti questi mesi lui ha contiunuato a vederti… a parlare della loro storia come qlc di nn importante….
ma la vorresti tu, per te, una cosa del genere???? un “surrogato” di una storia d’amore??
Dai… la pista di decollo è lunga da percorrere, ma è in un momento solo che si prende il volo davvero.
E nn c’è un troppo presto o un troppo tardi… c’è piuttosto un momento preciso, giusto per ciascuno di noi, in cui senti l’aria che ti sfiora, il brivido della salita, l’ambizione di un viaggio nuovo … e sei oltre. Ed è un’emozione che toglie il fiato.
Forse il tuo momento è più vicino di quello che credi 🙂
Un bacio affettuoso.
simonetta
Bella simonetta ‘sta cosa della pista di decollo… mi piace! 🙂
Anzi se poi mi dici dove sta l’angar dove ci stanno le ali da applicarsi sulla schiena una corsetta sulla pista la farei volentieri… non sia mai che un po’ di vento soffi nella direzione giusta per una volta!
Ciao Claudia,
ti parlo con l’esperienza di chi ha attraversato l’inferno in terra (l’unico modo che trovo per definire questo stato in modo ‘adeguato’)… Esiste davvero un momento in cui tutto questo ha fine… difficile da crederci, perchè io per prima non ci avrei mai creduto…. ma è così…
Certo, non sì è più le persone che eravamo prima, perchè questo viaggio nel dolore ti plasma, ti forgia… difficile dire se dopo si è migliori o peggiori di quelli che eravamo prima… forse nè migliori, nè peggiori…. o forse migliori per alcuni aspetti, peggiori per altri…. sicuramente diversi… questo si… io mi sento profondamente diversa da quella che ero.
Come hai ammesso tu stessa, l’errore fondamentale è quello di mantenere il contatto con la persona. Questo non permette alle tue ferite di cicatrizzarsi, di attraversare un momento determinante, quello in cui prendi piena coscienza del fatto che le vostre vite hanno preso strade diverse, che TU devi camminare da sola per la TUA strada. Non esiste più il VOI, esisti TU ed esiste LUI, indipendentemente l’una dall’altro. E’ una fase molto dolorosa, una realtà che si fatica ad accettare, e che soprattutto richiede una separazione totale e assoluta per poter essere metabolizzata per quello che è. Ma più rimandi, più prolunghi l’agonia, e ti ritrovi con sempre meno forze per reagire.
Accettata la realtà, con buona probabilità sentirai a poco a poco il dolore far posto al rancore, l’odio sostituire l’amore…. è normale… è la tua mente che cerca di liberarsi di lui, è il tuo io ferito che inizia a difendersi… non rifiutare questi sentimenti negativi, sono la tua difesa naturale, anzi… io li ho coltivati ben bene, intuendo che quella era la direzione giusta da prendere, la strada che mi avrebbe portato fuori da quello stato di sofferenza che era divenuto insopportabile….
E poi all’improvviso (come ti han detto Simonetta e Anna), accade che un giorno ti volti e ti accorgi che qualcosa è cambiato… in realtà non è cambiato niente, semplicemente recuperi la coscienza di te stessa come individuo indipendente, autonomo… e questo, ti assicuro, accade… in modo incredibilmente improvviso, veloce, quasi magico. E accadrà. Stringi i denti ed abbi fiducia. Un abbraccio.
Ciao, Grazie a tutti voi per le parole di speranza.
So che i problemi della vita sono altri, ma mi sembra veramente impossibile che il fulcro della mia vita, l’unica persona su cui contavo, l’unica persona di cui mi fidassi sia stata capace nel giro di una settimana di conoscere un’altra e di trasferire su questa tutti i sentimenti che provava per me, di venire a casa dal lavoro e di dirmi ciao, io me ne vado perché voglio un’altra che vuole me, e che nei 9 mesi successivi sia stato cosi magnanimo da continuare a mantenere un contatto con una povera moritura solo per pietà.
Adesso devo almeno accettare quello che è successo. Sono fermamente decisa ad interrompere ogni contatto. Infatti sono gia 3 giorni che non ho più nessuna sua notizia e intendo comportarmi come se per me fosse morto. Lo considero un traditore, un vile, un farabutto, un codardo.
Mentre scrivo questo mi sento morire, provo rabbia, rancore, odio perché è stato capace di farmi, farci una cosa del genere e perché ora lui è felice, innamorato, rinato con la sua fresca e bellissima innamorata e io mi sento soffocare, non dormo più, ho perso tre chili in una settimana, l’unica cosa che mi riesce bene è fumare. Con mia madre faccio finta di essere una roccia e dentro sono distrutta, evito di guardarla negli occhi le rare volte in cui la vedo.
Che schifo, ho paura che mi ridurrò a vivere fingendomi nella mente l’immagine di lui che vivere la sua vita mentre io lo guardo dalla finestra.
Un abbraccio
Claudia hai msn?metti il contatto….
Ciao Anna, purtroppo non ho msn…
In tanti post ho letto che il miglior modo per “guarire” è iniziare a odiare e io provo ad odiarlo, ma poi, razionalmente, mi dico che non si può odiare una persona solo perchè non ci ama piu o perchè non ci ha mai veramente amati. L’amore non si obbliga e spesso finisce per la noia, la voglia di novità…
Mi sembra una spigazione più che ragionevole la mia, dovrei accettare quindi che se n’è andato, ma mi scopro a pensare con stupore e incredulità a quello che è successo, e a non volerlo ancora accettare anche se i mesi passati sono tantissimi…
Ragazzi vi chiedo un consiglio! Qualcuno di voi ha fatto psicoterapia? E’ utile secondo voi? Io non so che fare perchè ho sentito pareri molto contrastanti. Vorei iniziarla perchè spero che mi faccia sentire un pò meno angosciata però nello stesso tempo ho paura di rimanerci ancora peggio se scopro che non mi serve a niente. Cioè ho paura che un ulteriore “fallimento” mi faccia precipitare ancora più giù.
per CLAUDIA: no, nn è indispensabile odiare. Io per es da quello stadio nn sono mai passata. Credo possa aiutare, ma solo è una delle “vie” alternative… il distacco (no contact) e la consapevoelzza della delusione sul piano umano..beh, bastano abbondantemente….
ALICE, ho fatto psicoterapia e mi è stato di grandissimo aiuto (Negli scorsi mesi nn mi sono fatta mancare proprio niente in termini di possibile supporto..) Sapere che qualcuno si sarebbe dedicato a me, mi avrebbe aiutato ad espolorare qualla massa magmatica di emozioni mi tranquillizzava. La psicoterapeuta poi è stata bravissima, mi ha fatto lavorare su di me e quella fase resterà un arricchimento per sempre.
Un bacio