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Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
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“l’aspetto curioso è che spesso i maschi concentrano tutto il loro “amore più vero” nella sessualità, il che è pure abbastanza comprensibile visto che di sentimenti di solito sanno poco o niente… glieli si deve sempre insegnare…”
Ottima sintesi Rossana! Condivido appieno. E’esattamente così che vanno le cose per loro…
Ciao amici miei la sintesi di Rossana è realistica però io ho ancora l’illusione che esistono uomini che ti mettono al centro dei loro pensieri e sono capaci di renderti non dico amata ma almeno felice. Il limite delle donne è questo Rossana non sapere scindere sesso dall’amore anche se alcune ci riescono egregiamente credimi. Maria Grazia io sono ben decisa a proseguire per la mia strada lontana dalle tentazioni varie. Golem la mia stupida fantasia potrebbe costarmi cara io non posso rischiare che una stupida infatuazione fisica possa degenerare in qualcosa di più. Comunque io sono ben decisa a proseguire dritto una cosa è la fantasia un’altra è la realtà. Come io ho deciso che vita virtuale e reale non li voglio più fare incrociare nel campo sentimentale vedendo i risultati funesti con Raul. Grazie Rossana leggerò i tuoi libri e guarderò il video anche se è vero che tra prassi e teoria come dice Golem ce un bel distacco. La vita reale è un’altra cosa, gli amori descritti nei film sono surreali. Nella realtà le cose sono ben diverse, io voglio vivere le cose per questo l’attesa mi logora. Vorrei viverle come voglio io però, mi piacerebbe circondarmi di persone valide ma ahimè stasera se tutto va bene esco con la mia stupida ed egoista amica che per forza mi vuole trascinare in un locale dove ci sono fighetti stronzi e montati( la peggiore categoria di uomini che esistono per me) e per non rimanere a casa ogni tanto devo accontentarla. Io spero solo in un domani migliore solo ciò mi consola. Buon fine settimana amici
Noemi,
i libri sono uno dei passatempi più giusti per la mia età ma il fenomeno amoroso m’interessa da almeno una ventina d’anni e non l’ho studiato solo attraverso gli autori di libri o di film.
mi si vuol far passare più spesso del necessario come la Liala del 2000. invece, ho vissuto molto intensamente un paio di lunghe diverse esperienze amorose, e più su queste che sul resto baso le mie conoscenze in materia, com’è ovvio che sia.
sono disincantata e nel contempo aperta a tutto quanto considero attendibile. niente a che vedere, però, con le fantasie, le mistificazioni o le melensaggini varie!
Per cui Noemi, affidati pure alle corpose esperienze di chi sa come vanno certe cose, e stai tranquilla. Anche perché i maschi non sanno quasi niente di sentimenti e bisogna fargli vedere quali lo sono e quali no. È c’è chi lo sa.
Noemi,
leggi, informati, ascolta ma poi affidati solo a te stessa: tu sola sai chi sei, cosa stai vivendo e perché, cosa desideri per il tuo futuro e quali sono le tue concrete possibilità di conquistarlo.
le esperienze altrui spesso non sono utili nemmeno a chi le ha vissute, anche se a nessuno piace essere indirettamente deriso o esautorato nelle convinzioni faticosamente raggiunte.
Rossana e Golem, io cerco solo di trovare la mia strada nella vita. Ma le delusioni sono parecchie, spero solo in positivo.
L’amore ormai ho capito che perora non devo cercarlo
“tu sola sai chi sei, cosa stai vivendo e perché”
purtroppo non è sempre così, perchè alcune esperienze amorose si riesce a inquadrarle nella giusta ottica solo tempo dopo che si sono concluse, e ci sono peraltro aspetti ( anche di noi stessi ) che non metteremo mai a fuoco neanche in seguito. Questo perchè quando si è fortemente attratti da qualcuno in quel momento si perde lucidità, e tutto ci appare sfalsato. così, una vana speranza può diventare una concreta prospettiva, e un amore infelice ( come ce ne sono tanti ) può assumere i tratti di un nobile ed etereo sentimento di cui ci forgiamo di essere i diretti protagonisti.
Noi donne siamo più soggette a vivere di queste elucubrazioni, proprio perchè rispetto agli uomini razionalizziamo di meno e nel corso della vita – specie in giovane età – scambiamo spesso l’ attrazione sessuale per il sentimento d’ amore.
Noemi usa la testa e non l’istinto. Il tuo hai già visto che scherzi ti fa.
Noemi,
siccome si tende a stravolgere quello che scrivo, rettifico: molto spesso non si sa affatto in modo chiaro perché si sceglie bianco oppure nero (è vero che soltanto dopo che le esperienze amorose sono concluse da decenni si riesce, a volte, a scoprire quelle che sembrano esserne state le motivazioni più profonde).
questo, però, non significa che chi non è nella nostra pelle, non ha il nostro temperamento, non è immerso nella nostra realtà, sia in grado di sapere in assoluto cosa è meglio per noi e per quale via realizzarlo.
sarebbe utile che almeno sapessimo se siamo più portati alla sessualità o al sentimento. in una donna predomina quasi sempre il secondo ma non c’è niente di male né nell’essere attratte fisicamente da qualcuno a cui non si sa resistere, né avere in gioventù una piacevole amicizia di letto, cosa che spesso finisce d’essere, sul finale, anche un grandissimo amore.
ribadisco: a mio avviso, basta essere consapevoli delle proprie scelte, senza fingere o affibiare loro etichette fuori luogo, e senza pretendere che un colore sia più vivido e più vero di un altro. basta che lo sia per chi l’ha deciso, per tutto il tempo che decide di volerlo vivere come meglio preferisce. potrebbe non presentarsi mai più la stessa opportunità. la vita può esserne avara: meglio scegliere con oculatezza ma evitare di dover in futuro avere rimpianti!
persino Benedetto XVI ritiene inscindibili le due componenti dell’amore (non dell’innamoramento, da cui di solito traggono linfa vitale iniziale):
«Eros e agape, amore ascendente e amore discendente, non si lasciano mai separare completamente l’uno dall’altro (…). La fede biblica non costruisce un mondo parallelo o un mondo contrapposto rispetto a quell’originario fenomeno umano che è l’amore, ma accetta tutto l’uomo intervenendo nella sua ricerca di amore per purificarla, dischiudendogli al contempo nuove dimensioni.»
(Da: Enciclica “Deus caritas est”)
Noemi usa la testa. Te lo dice un papà non un Papa.