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Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
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io di raul conosco solo il fratello della grande ken shiro 😉
NOEMI ciao,ho letto il commento consiglio dell utente Mirto!! non aggiungo altro,fossi in te lo ascolterei e ne farei tesoro,qui nessuno e meglio di altri e nessuno ha la verità intasca,ma ce chi ha vissuto determinate esperienze dirette o indirette quindi se si è intelligenti ci si ascolta i suggerimenti per crescere,guarire,migliorare,salvar ancor quel che rimane,
se vuoi possiam fare un altro raul a tuo piacimento 😉 dai Noemi che sei giovane e troverai di meglio,ricordati che “noi” attraiamo quelche vogliamo cosciamente e non,fidati non è una cavolta!! ciaoo
Dottor,
““noi” attraiamo quelche vogliamo cosciamente e non,fidati non è una cavolta!!” – ottima osservazione, da condividere a tutto tondo!
rossana ciao cara
la ringrazio ,….si cerca noi veterani del forum ( COME LEI)di dare il meglio ai nuovi arrivati e arrivate!!visto che con i SENTIMENTI NON SI GIOCA!
infine dico in senso Generale 2 cosette: non ce peggior sordo/a di chi non vuol sentire e chi è causa del suo mal pianga se stesso/a
ci si puo essere creduloni,buoni,semplici,speranzosi e con sentimenti buoni
MA quando ci si trova davanti a certi personaggi uomini o donne che sia cerchiam di usare il cervello e non piu il cuore!!! perche l amore e costruzione e non distruzione o patimenti!!arisalve :))
Dottor,
“non ce peggior sordo/a di chi non vuol sentire e chi è causa del suo mal pianga se stesso/a” – e come no? sempre a favore del libero arbitrio e dell’assunzione di responsabilità.
se qualcosa va storto fra due persone, il torto non sta mai TUTTO da una parte. ci si sbaglia, se non altro nello scegliere o nel valutare, e ogni errore/esperienza ha il suo prezzo.
tornare alla vecchia modalità d’interazione è la mia attuale massima aspirazione, anche se temo che non mi sarà mai più possibile come prima. pur riconoscendo innanzitutto i limiti del MIO carattere, alcuni eventi aumentano la conoscenza ma NON sempre in positivo…
buona giornata!
“ci si puo essere creduloni,buoni,semplici,speranzosi e con sentimenti buoni,
MA quando ci si trova davanti a certi personaggi uomini o donne che sia cerchiam di usare il cervello e non piu il cuore!!! perche l amore e costruzione e non distruzione o patimenti!!arisalve :))”
dottor, mi affianco totalmente a questa tua tesi: “L’ Amore è costruzione, non patimento!”
e IO non ho problemi a riconoscere che per quasi sei lunghi anni sono stata un’ incorreggibile e stupida credulona che voleva vivere di SOGNI invece che vedere la REALTA’. L’ aver preso coscienza di questo si chiama CRESCITA INTERIORE e non rinnegazione del proprio passato sentimentale. Non è sbagliato di per sè provare dei sentimenti per qualcuno, quand’ anche questo qualcuno non ci corrisponda. ma è sbagliato provarli pensando che l’ altro debba per forza ricambiarli, così come è sbagliato pensare di amare qualcuno che non ci rispetta ( ad es. le donne che stanno con uomini che le picchiano, o che le usano solo per il sesso mentre loro invece sono prese). In questi casi l’ AMORE non c’ entra!
Ci tenevo a riportare la mia esperienza non per fare stupide gare tra donne o per sminuire le opinioni di qualcuna.. ma semplicemente per testimoniare quanto questi rapporti siano deleteri sul piano emotivo, non solo per chi li vive in prima persona, ma anche per chi “subìsce” le nostre attenzioni senza gradirle!
“IO non ho problemi a riconoscere che per quasi sei lunghi anni sono stata un’ incorreggibile e stupida credulona che voleva vivere di SOGNI invece che vedere la REALTA’. L’ aver preso coscienza di questo si chiama CRESCITA INTERIORE ”
Maria Grazia: solo così si cresce. Devi esserne orgogliosa. Ma non perché si sta parlando d’amore con tutte le implicazioni che questo comporta, ma in tutte le esperienze della vita va riconosciuta l’oggettivita di queste esperienze rispetto a quello che siamo e che vorremmo essere. Senza illusioni che drogano la realtà. Con cui faremo SEMPRE I CONTI.
Mi fa piacere ovviamente che Dottor abbia parlato di “costruzione” riferendosi all’amore.
Ciao. Hai visto la mia mail “ponte”. Mandami quei riferimenti di cui hai parlato sull’altro post.
“in tutte le esperienze della vita va riconosciuta l’oggettivita di queste esperienze rispetto a quello che siamo e che vorremmo essere. Senza illusioni che drogano la realtà.”
golem
io riconosco ogni singola esperienza della mia vita, nel bene e nel “male”, per quello che è REALMENTE stata. quindi facendo una valutazione “a posteriori” scevra da qualsiasi pregiudizio e inutile senso di colpa, o da qualunque “riadattamento” teso ad abbellire la realtà. Ritengo comunque che quello che siamo stati, non debba in nessun modo pregiudicare quello che vorremmo essere o diventare, se abbiamo raggiunto la giusta determinazione e abbiamo le carte in regola per riuscirci. Questo, ovviamente, fermo restando che dall’ esterno provengono non solo opportunità, ma anche ostacoli OGGETTIVI con cui dobbiamo fare i conti durante il tentativo di realizzare le nostre aspirazioni, anche quelle di carattere sentimentale.
Naturalmente, chiunque altro è libero/a di pensarla diversamente da me.
Ti mando quei riferimenti. ciao!
Non solo non devono pregiudicare, devono aiutare a costruire quello che si è realmente. Ma proprio per questo è necessario che venga inquadrata nella giusta luce ogni esperienza vissuta. In caso contrario crescono solo le famose personalità “fake “di cui si è accennato, che vivono vite “non loro “. E sono tanti in queste condizioni. Se osservi freddamente la lettura di alcuni commenti sul thread del “pene”, hai un esempio di quello che ho voluto dire. Non c’è nessuna differenza nella parzialità di lettura della realtà con i famosi amori “immaginari” che ci hanno svenato. In entrambi i casi si resta fermi sempre allo stesso “punto” della situazione. Cambiano solo le teste di…..
Letti i riferimenti. Thanks
golem hai ragione. capire VERAMENTE cosa ci ha legato a certe esperienze, a certe abitudini o a certe persone, credo sia fondamentale per raggiungere quei cambiamenti che si vuole raggiungere e approdare ad ALTRO. certo poi se qualcuno non vuole davvero cambiare e prendere atto di determinate cose, quello è un altro discorso. e poi c’è anche da dire che per le persone è durissimo ascoltare il punto di vista altrui sulla realtà dei fatti, perchè di solito non è mai piacevole. io sarei ipocrita a dire che mi pento di TUTTE le scelte che ho fatto, perchè non è così. se ho scelto alcune cose piuttosto che altre, vuol dire che per il MIO modo di essere e per quel momento della mia vita, andava bene così. Sbaglierei però, con il SENNO di poi, a non riconoscere quello che certe esperienze del mio vissuto sono state REALMENTE ( specie a livello sentimentale ): esperienze dettate perloppiù da insicurezza, inesperienza e senso di smarrimento, per quanto in QUEL momento io le percepissi come rinfrancanti. Non voglio togliere a nessuno il diritto di difendere le proprie scelte passate o i propri amori, come non voglio venga tolto A ME. Ma è anche giusto farsi un’ autoanalisi oggettiva:
così come mia madre ora è in ristrettezze economiche perchè da giovane non ha mai voluto lavorare e darsi da fare, demandando qualsiasi responsabilità a un’ altra persona, ora molte donne mie coetanee o più grandi si ritrovano ora con un pugno di mosche in mano perchè hanno riposto le loro speranze in storie senza basi ( come ho fatto io, del resto ). Abbiamo sbagliato in BUONA FEDE, certo. Ma a conti fatti, sempre uno SBAGLIO rimane.
Prendersela con chi ti dice COME STANNO LE COSE serve a ben poco!
Non ha senso pentirsi quando si è ignari di quello che si fa. Ci si dovrebbe pentire quando si ha il sentore “razionale” che si sta sbagliando e si persevera. Nel caso specifico, quando i mezzi di confronto sono scarsi o inesistenti, non si può che seguire quello che di sente con l’istinto, che nasce “imparato” da quel punto di vista e sa bene quello che vuole, e cioè ” l’accoppiamento”. Che con l’amore NON C’ENTRA NIENTE, se non che viene chiamato ANCHE così da un paio di millenni. Dopo il 25 dicembre del 1o secolo dopo Cristo.
Quello che conta è vedere o RIVEDERE TUTTO NELLA VERA LUCE. E senza gli occhiali foderati di prosciutto. Rosa.