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Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
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GIUSI: alla tua analisi, esatta, aggiungerei una piccola cosa: spesso siamo noi a determinare la fine di una storia perché troppo deboli o troppo pigri. Nel primo caso, siamo deboli con persone che non amano un rapporto paritario o, peggio, protettivo,perché preferiscono essere dominati per cui non sopportano una persona dipendente da aiutare, sostenere etc..
Nel secondo caso, il motivo della rottura è nella pigrizia che impedisce di cogliere e reagire ai cambiamenti dell’altro. E cerco di spiegare il perché. Una storia va avanti come una moto, in cui tutte e due le ruote hanno la stessa velocità. Ma se una ruota gira a vuoto e l’altra va per conto suo, la moto sbanda e cade. Questo succede se noi non riusciamo a seguire le evoluzioni del partner o se, quando ce ne accorgiamo, facciamo finta di niente. Poi, il prezzo della nostra disattenzione ai segnali di noia o disagio si paga. La soluzione è in una personalità forte e matura, capace di dire no quando una cosa nell’altro non va. E prendere in mano le redini del rapporto. Qualche volta, essere decisi e anche un po’ duri, serve. Ma i romantici non ne sono capaci e pagano un prezzo alto.
GIU: sai che ti dico? Capovolgi la faccenda, pensa in modo diverso: “Quanto è adatto lui a me? Mi piaceva davvero o era solo una comoda abitudine?” Guardati dentro e chiediti se davvero lui è l’uomo che desideri, uno che dopo 13 anni se ne va con la prima venuta. Prova a dire: “Non fa per me”. E se lo senti, cambia tiritera:”Non sei quello che credevo.Mi sono sbagliata”. Purtroppo, sembri molto dipendente e questo è il tuo problema. Ti annulli invece di costruirti..Il risultato? Una coppia squilibrata. Ma puoi riprendere la vita nelle tue mani. Non dovremmo mai dipendere del tutto da nessuno, neanche dall’amore più splendido perché la vita è così: prima o poi, ce lo porta via.Non esiste amore eterno. purtroppo. Facci sapere. Un forte abbraccio.
Purtroppo nel mio caso ho perso gran parte degli amici in quanto si sono realizzati sposandosi, costruendo legami solidi.
Io ho dedicato anni della mia vita considerandoli come fratelli e sorelle, ma sono stato ripagato in questo modo.
A 26 anni fa male questa situazione perchè mi sento devastato nella mia mente, e nel mio cuore. Ne risento fisicamente e psicologicamente di questi stati d’animo che mi pervadono e mi portano sulla perenne tristezza e angoscia.
La musica almeno mi è fedele, e non mi tradirà mai. Su quello posso contare ma in generale da me si dice che quando “dai una mano verso gli amici, loro tendono a prendersi l’intero braccio” senza farsi alcun problema.
Certo ne soffro da 6 anni ormai e non è cambiato nulla nonostante avessi cercato di costruire molti legami con altre persone.
La mia colpa è quella di essere generoso e buono con chi ho dinanzi, propenso per istinto sempre a donare il mio tempo agli “amici”.
In passato ho sacrificato me stesso sempre per amore dell’amicizia e di quel sentimento che molti chiamano “amore”, e alla fine mi sono schifato ormai di questo mondo, perchè ogni passo compiuto equivale nel mio caso ad un fallimento.
Da credente, penso sempre all’accostamento con Dio o che in un altro mondo totalmente differente da questo fatto di malvagità, le persone verranno amate per come sono dentro realmente: motivate anche dall’amore divino.
Ed è proprio su questo punto che vorrei sostenere una cosa. Gli esseri umani si sono allontanati tanto dai valori, principi nobili di un tempo, dall’amore che legava loro con Dio preferendo il materialismo, e Satana che tenta costantemente l’uomo sin dall’alba dei tempi.
Sii paziente Music, hai 26 anni e una vita intera davanti a te !
Le delusioni capitano a tutti e anche se so bene per esperienza personale che saperlo, non ti fa sentire meglio, sappi che servono per crescere, diventare più forti e sopratutto più consapevoli di quello che siamo e di cosa vogliamo…
se quello che si è perso lungo la strada della vita era vero amore, sappi che resterà sempre nel tuo cuore ma con l’aiuto del tempo, imparerai a ricordare ciò che è stato con più serenità, anche se probabilmente farà sempre un pochino male…
ne approfitto per mandare un grandissimo abbraccio a tutti coloro che circa tre anni fa, mi hanno davvero aiutato nel momento peggiore della mia esistenza. Vi devo molto, siete stati tutti splendidi !!!!
Un saluto :-))
@Max: concordo in tutto e per tutto…. anch’io sono grata a tutte le persone che quattro anni fa mi ascoltarono e mi aiutarono a non sentirmi sola!
è difficile accettare il dolore (in ogni campo peraltro) ma è questo che ci rende umani. che ci rende adulti. che ci fa affrontare la vita con dignità e amore per gli altri nonostante le delusioni.
Se si fugge o si reagisce con pura rabbia o cinismo o odio (troppo a lungo) ci creiamo un nostro inferno (e lo facciamo vivere a chi ci sta intorno).
@Music88: bellissimo il tuo amore per la musica! E condivido l’incredibile potere che ha nel farci emozionare. Io non sono religiosa, Music88, ma a me pare che la parte più intima e profonda di quel che io ho capito del messaggio evangelico (do per scontato che tu ti riferisca alla religione cristiana, ma magari sbaglio) è il riconoscere il volto del prossimo nel volto di Gesù e viceversa…
Speriamo..La tristezza è ormai mia compagna da svariati anni e non passa giorno che abbia solo ricordi negativi, situazioni indelebili dalla mia mente che mi hanno lacerato il cuore.
Ciao Giu e ciao a tutti! Anche io scrivevo qua tre anni e mezzo fà e anche io qua dentro ho trovato… tanto, infinito.. aiuto. Cara Giu.. vorrei poterti dare un abbraccio gigante perché mai dimenticherò quanto ne avessi bisogno al tempo. Perché alla fine ciò di cui si ha davvero bisogno in questi momenti dolorosissimi… è sentirsi rassicurati, amati profondamente, sostenuti. Avere qualcuno accanto che ci dica “Sta tranquillo. Passerà. Ed io sarò al tuo fianco minuto dopo minuto finchè quest’incubo finirà. Ne usciremo insieme”. Io sono stata fortunata. Ho avuto tanto amore sincero e forte accanto. Reale e “virtuale”. E quel maledetto tempo è passato. Oggi restano solo le cicatrici. Quelle resteranno sempre. Ma diventano una parte di noi, come le rughe. Adesso sono solo due le cose di cui hai davvero bisogno. UNO. Avere la CERTEZZA che questo strazio finirà. E questo qua dentro possiamo giurartelo in tanti. E possono giurartelo anche le persone che ti amano e che vivi ogni giorno nella tua realtà. Quando riuscirai a credere in questo, neanche un secondo prima, potrai passare alla fase due che consiste nel… E ADESSO??????? Per me non aveva senso più niente. Cucinare, pulire, lavorare, uscire, viaggiare… NIENTE. Ma piano piano riparti. Penso di averci messo sei sette mesi prima di riuscire a leggere qualche riga di un libro capendoci qualcosa 🙂 Cmq ripeto. Il primo passo sta nel comprendere e nel credere fermamente nella assoluta verità che l’intensità del dolore e dello strazio del momento scenderà col tempo sino a raggiungere livelli quasi impercettibili. Nel capire che il valore della vita è immenso e non è minimamente legato all’esserci o meno di un altro essere umano che decide in piena libertà, non per malattia o incidente, di non voler più camminare al nostro fianco. E, su tutto, un’enorme lezione di vita. Mai e poi mai e poi mai e poi mai e, ancora, poi mai… impostare un rapporto come hai fatto tu. Isolandosi dagli amici, fondendosi con…
@Sarah ha descritto con la massima accuratezza il processo di guarigione.
@Giu: prova a pensare proprio ad una ferita e al tempo e alla cura che ci vuole per rimarginarla. ma sai che prima o poi quella ferita si richiude! e che quella ferita sarà un po’ anche un’orgoglio.. 🙂 perché avrai attraversato un fiume, superato un ostacolo e ne sarai fiera.
<3
MUSIC88:che belle le tue parole! Beato chi ha un amico come te! Spera e gira e vedrai che persone stupende come te, che credono nei valori nobili, che credono in Dio, esistono ancora e tu ne sei la prova vivente…e poi si dice che i giovani non hanno ideali! MUSIC, vai avanti e vedrai e ricorda che, se c’è la tristezza, c’è anche la gioia di vivere i 26 anni..
GIUSI: anch’io concordo con le vostre analisi del processo di guarigione ma, per affrettarlo, dico che bisogna uscire un po’ dal clichet e dire: “Beh, ora penso che se lo avessi lasciato io, sarebbe stato meglio!”. A volte, un po’ di coraggio aiuta a definire le situazioni complesse e magari ad indirizzarle nel senso che desideriamo…ci vuole un po’ di forza…non essere quelli che subiscono ma quelli che decidono..
Qui non passa niente…il dolore è sempre più grande…non vivo più…non ha più senso niente..e io senza lui davvero non ce la faccio…lo amo più della mia vita, è la mia vita…lo è stato per 14 anni…e io parevo essere la sua…
Mi sembra tutto irreale, un brutto incubo dal quale ancora devo risvegliarmi…
non accetto, non capisco, non me ne faccio una ragione…
Io ho vissuto il rapporto, io so come eravamo insieme, so come era lui con me…so quelli sguardi cosa ci provocavano dentro…
E’un cordone dal quale non riesco a staccarmi…tutt’ora mi cerca, mi manda dei messaggi dove scrive che gli manco, che deve capire…lui ha caos o dice di averne e ne crea ancora più in me…
Sono finita in un brutto giro, o meglio, sto finendo i miei soldi a parlare con cartomanti e altri ne finirò per cercare una brava terapista..vi giuro a volte penso che farla finita sarebbe meno doloroso, di quello che dovrò attraversare senza lui…
un abbraccio e grazie a tutti
Ti ringrazio Gabry! Si vede che sei una bella persona dentro: attraverso le tue righe emerge ciò. In questo delicato momento ho bisogno di molto sostegno essendo entrato in una voragine vera e propria.
Spero che persone come Giu’ riscoprino un giorno la felicità. E come per un istante: tutto il dolore provato sia cancellato, ritrovando il piacere di vivere.
Confido molto negli ideali e principi perchè rappresentano le basi per ogni individuo. Mi auguro che ci siano ancora persone nobili, di animo puro che li esprimano attraverso piccoli gesti. Gesti cui possono significare molto per ogni persona.
Intanto su questa discussione Giu’ ha trovato delle amicizie stabili che possono sollevarla e aiutarla nella dura battaglia quotidiana 🙂