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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 13711
    Sachin -

    @Giu
    La buona notizia, in tutto questo, è che non morirai, vivrai ancora e meglio, e amerai di nuovo. Vero come il sole di domani.
    Ma la via per arrivare a questa consapevolezza e questa nuova realtà è purtroppo lunga, difficile e dolorosa.

  • 13712
    giu -

    Sono sempre qui…
    ho la testa annebbiata dalle mille domande che mi assillano e dai ricordi che mi perseguitano…
    Ho perso 5 kg in pochissimo tempo e sento che questa mancanza sta davvero diventando difficile da affrontare…
    Sto cercando un buon terapista ma non voglio rischiare di cadere nelle mani sbagliate…
    perchè ho realmente paura di non uscire da questo “lutto”..ho paura di essere, anzi so di essere, troppo fragile…
    Non me ne faccio ancora una ragione, non comprendo…non accetto…
    Lo so che ognuno ha avuto la sua storia..ma davvero questa pensavo fosse per la vita, da entrambe le parti…
    Non so più chi sono…ho paura di rapportarmi al mondo…alla gente…
    Ho conosciuto lui nel 99 e nel 2001 ci siamo fidanzati..pensavo, credevo, speravo che sarebbe stato per sempre, anche per il tipo di rapporto che avevamo instaurato.
    Per me lui è il mio mondo, il mio tutto, il mio porto sicuro e adesso mi sento in balia del vento, delle onde.
    Era la persona di cui avevo bisogno, amorosa, dolce, attenta, premurosa e io avevo e tutt’ora ho un bisogno immenso di amarlo.
    Non so “GABRY” cosa intendi per “E’ PIù FACILE PERDERE UN REGNO CHE UN ABITUDINE”..
    14 anni di ricordi sono un immensità, e il problema, è che, tradimento a parte, sono uno più bello dell’altro…
    Mi chiedo se è possibile riconquistare un uomo, se è possibile farlo tornare…
    Perchè per me la vita è un pò finita qui…
    Grazie

  • 13713
    Giusi -

    Giu, il tuo dolore è immenso ed è normale che tu ti senta sopraffatta in questo momento, in questa situazione. Ti dico solo di amare te stessa anche in questa circostanza, anche in mezzo alla tempesta, anzi più che mai adesso, con tutta la dolcezza, la comprensione, il rispetto e la forza che avresti senz’altro, se una tua cara amica attraversasse questa pena.
    Quello che riserva il futuro, un riavvicinamento o la fine definitiva di una storia, non lo puoi sapere. Ma indubbiamente chiunque (re)incontrerai sarà bello e importante che trovi una persona che si ama e che tiene accesa una candela, anche quando sta male.
    Per me, nei momenti più bui, gli amici (anche se a volte mi pareva sottovalutassero la mia sofferenza) sono stati una fonte di amore e di affetto e mi hanno ‘traghettato’ a quella parte di me che ha ri-accolto la Giusi disperata, desertificata e ferita. Quindi, terapeuta o meno, intanto circondati comunque delle persone di cui ti sei fidata e ti fidi (e che magari sanno di qualche buon terapeuta 😉 ) – un abbraccio grande!

  • 13714
    Sachin -

    @giu
    Per quanto ti possa sembrare assurdo, duro e crudele, credimi se ti dico che la persona che descrivi *non è* (più, perlomeno) la persona che ti ha lasciata.
    Tu credi di parlare di lui, del *tuo* bisogno di amare *lui*, ma in verità stai proiettando la *tua* capacità di amare all’esterno, verso di lui – che, incidentalmente, era uno che ti aveva già tradito… Partirei da qui. Chi non ama non tradisce. Punto. L’averlo perdonato ha donato a te altro tempo (mesi? anni?) per stare insieme e ha probabilmente deprivato lui della possibilità di andarsene.
    Quando quella miserabile con cui credevo di stare per tutta la vita mi lasciò per una persona conosciuta *tre* giorni prima si rivelò per quello che era – io accecato non avevo visto: egoista, narcisista e fondamentalmente stronza.
    Quattordici anni sono un’immensità. Ma ce la farai perché scrivi cose di grande dolcezza e qualcun altro lo noterà e ti vorrà accanto. Questo è vero come il sole di domani.
    Ma in mezzo c’è la notte – che dovrai vivere purtroppo e sopportare e superare, terapeuta o non terapeuta. In un certo senso il tuo compito è molto difficile: dovrai ingoiare questo tempo duro, terribile, di solitudine e risalire pian piano con cadute, scoraggiamenti, pianti (quanti!) in alto.
    Ma ce la farai. Devi esserne sicura.
    Concedimi una citazione holywoodiana: guardati “The Dark Knight Rises” e guarda la scenda della fuga dal pozzo (metafora della vita), quando Christian Bale si eleva dalla massa senza speranza e senza forza, tentando ciò che gli altri non hanno più il coraggio di fare.
    Cogli questa notte come un periodo per conoscerti ancora più a fondo ti quanto tu non creda. Ne uscirai cambiata, con sofferenza, ma molto molto più forte.
    Ne parlo per esperienza (purtroppo).

  • 13715
    gabry -

    GIU, non immagini quanto ti sia vicina, come le altre persone splendide (GIUSI, SACHIN),che dicono cose esatte perché vissute nel profondo. Giustissimo, come dice GIUSI, uscire con amici, fondamentali come altri svaghi minori (es.sport e ballo, che rilassano, aiutandoci a concentrare l’attenzione sui movimenti del corpo e rilasciando l’endorfina, ormone naturale che dà benessere,leggera euforia e gioia di vivere).Però, desidero aiutarti guardando il problema dal punto di vista razionale.Ripeto: come è possibile essere fidanzati circa 13 anni, senza pensare a sposarsi? E accettare un tradimento senza andare a fondo? E’chiaro che il vostro rapporto era basato su un terreno fragile, perché le vostre personalità non sono ancora ben strutturate. Tornare sui propri passi è tipico delle persone molto giovani o profondamente immature (opportunisti, superficiali, infantili etc.).Ogni tanto, prova ad interrompere il circolo della sofferenza (che è soprattutto orgoglio ferito perché è difficile, parlando razionalmente, rimpiangere uno che ha tradito e che in 13 anni non ha fatto una sola proposta concreta) e rifletti su queste cose. In 13 anni, siete cresciuti in modo diverso. Ognuno di voi è maturato indipendentemente dall’altro. Vi siete fatti compagnia senza pensare al futuro. E questo non è normale. In 13 anni, si cambia molto e, se non si vive un progetto comune, ci si può ritrovare diversi e non capirsi più. Poi, non racconti come reagisce lui,se ha momenti di crisi, sofferenza. Sembra che tu abbia vissuto questa storia da sola e lui sia solo un corollario. E’ più facile perdere un regno che un’abitudine, nel senso sia che lui ritorni, solo perché abituato a te, sia che tu soffri più perché si è interrotta un’abitudine che per la fine di un rapporto vero. Pensaci: lui potrebbe tornare o tu potresti incontrare un altro: in entrambi i casi devi trovare una risposta matura per non ripetere i vecchi errori.Facci sapere.Auguri a te e a tutti!!!!

  • 13716
    music88 -

    Giu’ io sto nella tua analoga situazione per una donna di cui mi ero innamorato perdutamente ed avevo costruito un bel legame. Sto abbattuto per questo motivo perchè tuttora mi sento illuso, con il cuore spezzato in milioni di parti. So cosa provi dentro ed è indescrivibile.
    Io sono anni che ne soffro e ormai sto sclerando sul fatto che si sia rifatta una vita, abbia dimenticato totalmente me e cosa le ho donato nel corso degli anni.
    Ecco perchè mi schifo degli esseri umani. Sono insensibili, non sanno AMARE ma solo sfruttare ogni occasione per i loro sporchi interessi. Possono sembrare all’apparenza “speciali” unici ma conoscendoli nel corso di anni e anni ti accorgi di una atroce verità.
    90% di questa società e non è un dato di fatto, ma realtà è dominato da questi bastardi che non si fanno scrupoli nel scalfire l’animo, o la dolcezza che si possiede.
    Io la vedo cosi’ da anni. Ho sfiducia generale ora verso una ragazza perchè non mi fido di questi tempi cosi’ malvagi.
    Spero veramente che questa umanità cambi perchè è portata a compiere del male, come qualcosa di innato.

  • 13717
    gabry -

    MUSIC88:hai ragione. Ma non del tutto. Se ci sono ragazze come GIU, GIUSI etc.., vuol dire che non tutto il mondo è schifoso. Certo, c’è gente indegna, cui oggi la società consente tutto, perché c’è uno scadimento dei valori morali eterni: onestà, fedeltà, bontà, altruismo, sincerità, che non sono parole ma le più alte espressioni dell’animo umano. Possiamo essere angeli (o il contrario): dipende da noi. Coraggio! Se ci sono ragazze come Giu e Giusi, val la pena di vivere nella speranza di trovare una di loro, cioè un po’di felicità su questa terra. Non rimuginare sempre. Esci di casa, incontra gente, parla e vedrai che le cose possono cambiare. Un po’ dipende anche da noi! Buonissima domenica e auguri a tutti. Facci sapere come va

  • 13718
    giu -

    Io l’avevo trovato l’angelo….attento,sensibile,dolce,premuroso con grandi valori…si mi ha tradito e io non l’ho mai fatto…ma ho perdonato perche’lo conosco e conosco la storia difficile della sua adolescenza “non vissuta”…progetti cominciavamo a farli da non molto,prima per una serie di problemi e cause non ci era stato possibile attuarli…ma quello che piu non mi da pace,quello che ancora non accetto,che non voglio vedere e che probabilmente e’ davvero finita…e io purtroppo non voglio accettarlo…So come eravamo fino a qualche mese fa…ancora mano nella mano ci guardavamo con gli sbrillucichi agli occhi…e parlavamo di come eravamo belli assieme…che non potevamo vivere l’uno senza l’altro…poi a Maggio in un periodo un po’stancante e difficile per lui,in un periodo do suo cambiamento e arrivata lei…piu giovane di 10 anni e me lo ha portato via…lui ha provato qlc e tutte le certezze che aveva probabilmente sono crollate…continua a cercarmi ogni tanto…dice che gli manco…ma che per ora sa che ha fatto la scelta giusta…che nn poteva restare con me senza essere certo di amarmi davvero…e io sono qui che mi faccio duemila domande…forse se in alcuni momenti avessi agito in maniera diversa adesso sarebbe ancora qui…lui era ed e’ il mio punto di riferimento…gli ho dedicato tutta me stessa…14 anni di vita…mi sono annullata x lui…non ho piu niente…amici…interessi…non vedo altro che lui..e se penso ad un domani senza mi vengono o conati di vomito…sono a questi livelli…quando hai conosciuto il paradiso e ci hao vissuto tutti questi anni come fai a riscendere e vivere all inferno?! Ho paura di non riuscire ad andare avanti….

  • 13719
    Giusi -

    Giu, non ti conosco e quindi certamente quello che scrivo può suonarti lontano o sbagliato o semplicemente inutile. Ma poiché questo luogo anni fa ha contribuito a farmi uscire dalla grande sofferenza in cui vivevo, continuo a parlare… :). Lo so che chiunque ti dica che ha provato cose simili alle tue non allevia la tua sofferenza. So che in questo momento vedi e senti solo lo strappo e l’assenza… e vorresti svegliarti da un incubo, vorresti stare li dove pensi sia la felicità perduta. E’ un lutto. E questo accade.
    Ma rileggiti fra qualche giorno o settimana. Rileggi quel: ‘mi sono annullata per lui’… e prova a sentire che cosa ti sei negata in questi anni e perché. Io credo tu abbia rinunciato a molto, per paura. Adesso che il tuo timore più grande (l’abbandono?) sembra si sia palesato, non aver più paura e guarda quello che puoi essere e fare con il dolore e con la nausea. Prendi questa roba e convertila in compassione e amorevole attenzione per la tua parte fragile. Ci vuole tempo, pazienza, ma una qualche mattina, quando potrai, alzati presto, bevi un bicchiere d’acqua, inizia a muoverti e a respirare all’aria aperta. Il corpo a volta ‘sa’ più della mente… e prendendoti cura del tuo corpo alcune cose ti appariranno meno offuscate e tetre.
    Hai chiamato un terapista? Stai parlando con qualcuno di cui ti fidi? oppure anche con chi non conosci benissimo ma che istintivamente ti pare gentile e in ascolto?… Facci sapere come va. Un grande nuovo abbraccio. Giusi

  • 13720
    Giusi -

    @Gabry; grazie per le belle parole e per la stima! riscaldano il cuore…

    @music88: l’amarezza a volte è indispensabile per proteggersi da un grande dolore. ma poi se ci apriamo alla vita e agli altri si scoprono (o almeno a me accade questo) due cose importanti- la prima è che spesso se gli altri si comportano in modo egoista e insensibile è, in molti casi, perché sono oltremodo impauriti ed incapaci di comunicare onestamente e chiaramente i propri sentimenti e i propri bisogni; la seconda è che rimanendo aperti e in ascolto di sé e degli altri, più facilmente e rapidamente si impara a ri-conoscere chi si ha davanti e ad illuderci meno, a proiettare di meno negli altri quello che vorremmo essere o diventare. Mi spiago: se rimango chiusa in casa a rimuginare sulle bruttezze del mondo ma non esercito compassione, scambio, dialogo con gli altri, delle due l’una: o quando esco vedo tutti brutti e malvagi, o se, per caso, incontro una persona che accenna ad una gentilezza magari senza voler scoprire altro le affido tutte le qualità che vorrei trovare senza troppo approfondire, col rischio di essere “manipolato” dal primo narcisista o cinico, tanta è la sete/fame d’amore … se invece sto insieme agli altri, frequento gruppi di persone, mi apro con i colleghi etc, avrò antenne più sensibili e in ogni caso sicuramente troverò momenti di gioia e condivisione in cui l’amore e l’affetto sono già parte della mia vita… Per dirla in breve, la chiusura e la diffidenza realizzano, a lungo andare, i nostri più grigi presagi.

    Non la faccio facile… non è una cosa che viene spontanea, tantomeno quando si è arrabbiati, stanchi, doloranti. Comporta piccoli grandi tentativi un passo per volta. Piccole concessioni a sé stessi e agli altri. E tuttavia, credo ne valga la pena.

    Un mega saluto e in bocca al lupo a tutti! G

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