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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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14.073 commenti

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  1. 13101
    rdf (realtàdeifatti) -

    la vita è un lampo…abbiate rispetto di essa e ricordatevi sempre che voi (come tutti, come me per primo) non contate un kazzo e non valete nulla. Siete solo esseri insignificanti che il tempo cancellerà dalla terra e dalla memoria in un batter d’cchio. Siete solo organismi viventi, cellule, atomi….minuscoli esseri in un universo infinito. Smettetela di farvi le pippe a godetevi ogni istante, skopate e fatevi skopare, abbandonate il sogno religioso della famigliola e della sPOSA/sposo…perchè sono solo invenzioni culturali non applicabili nel mondo reale (o se le volete applicare dovete fare sacrifici contro il vostro istinto!) altrimenti invito tutte quelle che hanno lasciato il loro marito perchè “non lo amavano più” a riprenderselo (e viceversa).

    Allora smettetela con questa ipocrisia e questi ragionamenti figli delle telenovelas e di Beverly Hills 90210…figli della letteratura romantica fiabesca e dei film disney….Sono kazzate che avevano un senso solo durante il patriarcato…ovvero con la donna sottomessa e costretta a stare in casa a curare la famiglia ed amministrare le pulizie domestiche! Una volta era possi bile vivere di questa illusione (che poi pero’ nella realtà quotidiana era solo sopportazione reciproca)…ma ora non è piu’ possibile praticarla con l’emancipazione femminile (giusta eh…ci mancherebbe…) xche è saltato fuori che le donne sono altrettanto puttanelle ed egoiste come noi uomini…e non sono certo quelle creature amorevoli che la cultura patriarcale ci aveva fatto credere (buone come madonnine).Anzi…si è scoperto che la natura le ha fatte anche più kattive ed egoiste e perfide (per conservare la prole e garantire la spravvivenza della razza umana)…quindi smettetal di fascuarvi la testa e deprimervi perchè qualche tro ia in calore vi ha piantato per un altro…o qualche puttaniere gli piace farsi tutte quelle che respirano. E’ la vita, è la realtà dei fatti…prima la accettate prima vivrete soffrendo di meno. Anzi, godetevi questa merda prima di tirare le cuoia, fatevi skopare e smettetela di prendere in giro la gente e voi stessi con discorsi falsi e completamente da fuori di testa.

  2. 13102
    Michi -

    E’ vero NEVER, il rischio è proprio quello di sentirsi come se non si avesse imparato niente e forse è propro questa la cosa peggiore. Se non altro, auspicabilmente, si spera di imparare a bastare a se stessi, cosa per nulla scontata quando ci si impegna in una relazione per tanto tempo, dando pressochè tutto. Io, ad esempio, sono sempre stata una persona indipendente, mi sono affermata professionalmente, ho studiato all’estero e ho sempre affermato, convinta, che, se mi fosse capitato, sarei caduta in piedi.
    Vuoi perchè quando ho iniziato questa relazione avevo 19 anni, vuoi per “abitudine”, passami il termine, ma non è stato così. Sono CADUTA, letteralmente. La mia sfida, ora, è quella di costruire per me stessa qualcosa di nuovo, senza guardare al passato perchè, come potrai facilmente immaginare, sono cresciuta rispetto alla ragazzina che ero a 19 anni!
    Forse questa storia a qualcosa è servita, mi dico, se non altro per capire che l’amore, da solo, non basta e che o si cresce insieme, costruendo qualcosa, oppure è come viaggiare su rotaie parallele, che mai si incontreranno.
    Solo il rancore vorrei che sparisse, ma adesso mi sembra impossibile!

  3. 13103
    Never -

    MICHI
    Ma si guarda, ti capisco bene…non è che soffrire è uguale a essere zerbini, irrealizzati,cretini. Anch’io ero più che tranquillo, soddisfatto posso dire. Poi ovvio che non è neanche bene sedersi troppo e dare poi tutto per scontato.
    Sul fatto del bastarsi da soli non so…come ho scritto sopra sono un po’ artifizi che diamo a noi stessi. Volenti o nolenti siamo spinti al completamento. Poi certo, imparare a stare cmq in piedi da soli, apprezzare cmq il bello delle cose ecc è importante e questo oltre al fatto di essere in una relazione o no. Poi lì è anche personale.
    E cmq non preoccuparti della caduta, l’importante è rialzarsi 🙂

  4. 13104
    Manu -

    “Siate felici senza ragione, perché se lo siete a causa di una ragione, rischiate, quando perderete questa ragione, di perdere anche la felicità, e forse quello che successo ad alcuni di voi.”

    Non so in quale pagina di questo Topic ho trovato questa frase, ma penso racchiuda tanto…

  5. 13105
    Michi -

    Hai ragione NEVER, difficile dire se bastarsi da soli può realmente appagarci non facendo parte della nostra natura.
    Facile invece, soprattutto in questa fase che sto vivendo, cadere nell’errore del cercare un sostituto a tutti i costi, un palliativo come un altro per tenere occupata la mente. perchè se è vero che la “singletudine” può farci riscoprire le nostre potenzialità assopite, è abbastanza impossibile non essere attanagliate dal pensiero cotante di un compagno che ci riporti, tutto d’un fiato, in quella routine che, infondo infondo, tanto amiamo.
    Come avete fatto voi? Vi siete presi i vostri tempi e i vostri (meritati) spazi o vi siete semplicemente buttati a capofitto in altre storie, avventure o conoscenze… senza magari esserne realmente pronti?

  6. 13106
    Luna -

    Never, il dolore e’ dolore, pero’ non credo si tratti solo di stratagemmi razionali. Impariamo delle cose sperimentando la vita, sempre, e non solo nel dolore o in sensazioni di gioia assoluta, non vedo perche’ dunque non si possa trarre delle riflessioni anche non prettamente razionali anche da queste esperienze, a livello individuale. Il tipo di cui parlavo non ha sbagliato, ma mi riferivo al fatto di voler leggere dietro ad un comportamento qualcosa che non c’e’. il pensare che l”altro non sappia quel che dice e vuole ecc. – Non sono del tutto d`accordo sulla mancanza… dipende anche da cosa ti manca e dove lo stai cercando. E` ovvio che ogni rapporto anche di amicizia ci puo` arricchire, che nei giochi di equilibri e ruoli mettiamo in gioco tante parti di noi e gli altri idem. Ma non ci si innamora solo quando ci si sente ‘vuoti”. Quando si pensa “un altro mi salvera’/mi dara’ un senso”, quando il bisogno di affetto, compagnia, conferme e’ tale per cui alla fine conta meno da chi arriva qualcosa (o si desidera che sia cosi) che la cosa in se’. Forse non mi spiego ma e’ quel che genere di mancanze che spesso impedisce di amare e di essere amati anche quando pare di non aver fatto altro che amare , e’ il genere di cose per cui non ci si gode la vita. Le persone cambiano? non ho detto che per forza debbano sempre cambiare al punto da diventare “altri”. Ho detto che pero« viviamo nel presente e che se nel presente la persona che abbiamo di fronte cambia realmente nei nostri confronti e` un dato di realta`, per quanto ovviamente filtrato dalle nostre percezioni ecc. Parlo del presente in divenire e non del “tanto cambierai e quindi vaffa..”. Le persone non sono mai statiche, comunque, e anche le relazioni. Ho avuto una relazione di quasi 20 anni e quindi tanto piu’ lo penso e come un fatto naturale e non per forza negativo. certe cose rimangono certe cose evolvono in ciascuno di noi. c’e’ chi sbrocca gia’ se passa dal liceo all’univ, da stare a casa a lavorare, da fare un viaggio a conoscere nuovi amici ecc. nuove esperienze, piu’ o meno banali, portano nuove cose. La mia vita non e’ stata statica da qdo avevo un compagno, eppure non sono mai “cambiata” nel senso di diventare un’aliena nei suoi confronti. Ho visto gente diventare “aliena’ per novita’ ben piu’ banali di quelle che accadevano nella mia/sua/nostra vita. E’ “cambiato” lui e non perche’ sia scappato con una o la passione finisce e blablabla’. e’ cambiato per delle cose di se’ che non aveva risolto. Di fatto cmq e’ “cambiato”. E non in cose banali. Ma sarebbe un lungo discorso. Cmq sia non credo che il punto sia “non vivere”, dipende dal presente che vivi. c”e’ anche chi si sposa con qualcuno sperando che cambi e non temendo che cambi, o ci fa un figlio. C’e’ chi palesa egoismi o un modo di essere che centra poco con te gia’ ecc. La vita si fa vivendo e l’amore e’ irrazionale ma spesso non ci si ascolta.

  7. 13107
    Never -

    LUNA
    Si percepisce dalle tue parole una visione molto matura e corretta a mio avviso della vita.
    Concordo con quello che dici, l’amore non dovrebbe essere colmare bisogni e mancanze, o almeno non solo questo. Però è normale che certe paure ci spingano in una direzione. Dipende molto dalle esperienze vissute anche. Chi vorrebbe morire da solo? Eppure quante persone muoiono sole. Magari a 30 anni non ci pensi mai, massì la vita è lunga, si vive fino a 100 anni circa. Eh invece no, può cambiare tutto in qualunque momento. E sa hai qualcuno vicino bene, se no sono dolori. Con questo non dico stare insieme controvoglia o per abitudine….e cmq anche su questo non sono affatto sicuro. L’unica cosa di cui sono sicuro è che la solitudine sia la cosa peggiore. Tutte le altre forme di comunicazione sono preferibili secondo me.

    Sui cambiamenti, sono inevitabili. Nessuno può dire a 20 anni esattamente cosa vorrà a 40 o a 60. Cambiano certe priorità, ma questo ci sta, è naturale. Sugli altri cambiamenti non saprei…se si cambia, lo dice la parola, è perchè in qualche modo non si è soddisfatti. E quindi un grosso cambiamento del partner, secondo me nasconde insoddisfazione, magari anche personale. Ma se senti il bisogno di cambiare è perchè quello che fai o come sei non ti sta più bene.
    Poi come in ogni cosa la risposta te la da la vita…vedi se una cosa è buona dai frutti che porta. Io analizzando la mia vita, con il contorno di parenti, conoscenti, amici ecc vedo che le persone tranquille e felici sono quelle della generazione passata e precisamente direi di almeno una cinquantina di anni fa. Sarò tocco io e mi sono sentito dire “ma va! una volta era molto peggio”. Eppure non ho un solo caso di persone insiddisfatte della propria vita, del proprio posto nel mondo. Se indago ora e l’ho fatto, su 20 persone 17 si dicono insoddisfatti, 2 ma si, si deve andare avanti e 1 magari tutto bene. Io non credo ai casi. Il troppo stroppia e questo troppo sta rovinando tutto.

  8. 13108
    elena -

    buonasera a tutto il gruppo e ben ritrovati. Chi mi conosce, sà, quanto io abbia scritto nei mesi e anni precedenti. Vi leggo sempre

    {SIETE D’ACCORDO?! LEGGETELA TUTTA}

    Tu non sei l’eccezione. Tu sei la regola.
    E la regola dice che se un uomo non ti chiama, è perché non vuole chiamarti. Se ti tratta come se non gliene fregasse un c...., è perché non gliene frega un c..... Se ti tradisce, è perché non gli piaci abbastanza. Non esistono uomini spaventati, confusi, disillusi.
    Non esistono uomini tragicamente segnati dalle passate esperienze, bisognosi d’aiuto, bisognosi di tempo.
    Gli uomini si dividono in due categorie soltanto: quelli che ti vogliono e quelli che non ti vogliono. Tutto il resto è una scusa.
    E Tu, Tu Donna, di mestiere fai l’avvocato, la commessa, la cameriera, l’insegnante, la casalinga, la commercialista, la modella, la ragioniera, l’attrice, la studentessa. Non la crocerossina.
    Quindi aspetta che sia lui a chiederti di uscire. Perché va bene la parità dei sessi, le quote rosa, e l’eguaglianza dei diritti. Ma i tempi non sono poi così cambiati.
    Gli uomini restano pur sempre dei cavernicoli, sia pure incravattati, e come tali adorano il sapore della conquista.
    Tieniti lontana dagli uomini sposati. Non lasceranno la moglie per te. Meno che mai lasceranno i figli per te.
    E non credere alla storia dell’amica della sorella di tua cugina, appena convolata a nozze con quello divorziato.
    Tu non sei l’eccezione. Tu sei la regola.
    Al bando quelli che ti costringono ad aspettare ore accanto ad un telefono che non suona.
    Non hanno perso il tuo numero. Non hanno investito un cane. Non hanno appena scoperto di avere un tumore alla prostata.
    Probabilmente sono al telefono con un’altra. Oppure sono gay.
    Fanculo quelli che non declinano i verbi al futuro. Non sono analfabeti. Semplicemente non vogliono impegnarsi. Perché non gli piaci abbastanza.
    Li riconosci facilmente. Girano con un cartello appeso al collo, e la scritta: “Ci stiamo frequentando”. Quando la senti, scappa.
    Non consumare le tue belle scarpe nuove (e neppure quelle vecchie) per correre dietro un uomo che non ti vuole. Usale, piuttosto, per prenderlo a calci in culo. Impara l’arte dell’essere donna.
    Impara l’arte di ottenere dagli uomini quello che desideri, non sbattendo i piedini, ma facendogli credere che siano stati loro a decidere.
    Impara a scegliere, invece che essere scelta.

  9. 13109
    Corvirio -

    @elena
    Complimenti!!! Ma con che uomini hai avuto a che fare!?? Che schifo. Vergognati!!! Ma come osi predicare il tuo verbo come veritá assoluta!! Hai dei grossi problemi di relazione con l’altro sesso. Uno buona psicoterapia potrebbe aiutarti. Un caloroso saluto da un uomo che non ha mai avuto problemi ad impegnarsi seriamente con una donna. Due matrimoni, due figli e tradito due volte da voi donne……..

  10. 13110
    elena -

    @corvirio
    già il nick è tutto un programma!! hai dei seri problemi tu per ciò che scrivi. Attacchi le donne perchè sei stato leso e nonquanto offensivo.
    Se sei il tipico maschilista, fatti un giro da un’altra parte, ti conviene confrontarti con quelli della tua specie. E ti dico da donna: quelle che ti hanno mollato, avranno avuto il loro perchè e ne sono convinta 🙂

    Chi mi conosce, sà a cosa mi riferisco. Ciao Luna, Valinda e a tutti gli altri, ben ritrovati

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