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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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14.073 commenti

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  1. 12641
    LUNA -

    Si’, penso di capire cosa intendi. Anche sul discorso sincerita’. Alla fine non credo.di.avere amato dei bugiardi. Anche un mio ex ex di secoli fa che e’ un bugiardo cronico imbarazzante persino per se stesso, beh, l’ho conosciuto sncero. Guarda, all’inizio penso proprio di si. Anche perche c era poco da mentire, veramente dicevsmi le cose in coro, ci scompisciavamo letterakmente dalle ridate insieme e per qualche misterioso motivo, pur essendo diversi, nel primo periodo ci somigliavsmo pure. Cosa avevamo veramente in comune? Hsi presente il enulla? Ma e’ indiscutibile chebquella affinita iniziale fu reale. Non puoi fingere di ridere senza riuscire a fermarti per ore e senza uso di stupefaciiienti :p e ancgebsenfidicamente ci piacevamo molto no, quello non era stato il la, visto che ad una mia amica che mi aveva detto guarda quello che figo io avevo detto sinceramente “starai mica scherzando???”.

  2. 12642
    LUNA -

    Pardon, ho qualche problem con la tastiera. Vero, cmq, che importa l aneddotica 😉 e’ che veramente si’, pure la sincerita’ puo’ lasciare il tempo che trova. Torno con tastiera non arzigogola! Bacioooo

  3. 12643
    Valinda -

    ..è un po’che non passavo da queste parti ma è sempre bello leggervi. Ho imparato tanto su queste pagine virtuali e ho imparato anche a volermi più bene.
    LILLY, LUNA mi ritrovo molto nei vostri racconti e nelle vostre idee..ma davvero 🙂 e anch’io come voi diffido quasi sempre di chi si spergola in mille paroloni edulcorati, dichiarazioni d’amore e simili dopo cinque minuti che mi conosce…sia in amicizia che in amore. Sarò rigida o troppo antica ma credo che chi è amico di tutti non è amico di nessuno e chi dice “ti amo” come se dicesse “voglio un caffè” dà all’amore lo stesso valore appunto di una tazzina di caffè.. e l’amore a mio avviso è un qualcosa di molto più grande, elevato e puro. Per pochi, non per tutti, forse per quasi nessuno. E io, a costo di invecchiare sola come un cane, preferisco far parte dei pochi 🙂 Di quelli che – e qui LILLY ti comprendo bene – sono sempre additati, criticati e giudicati per questa loro scelta che forse al mondo di oggi può apparire strana, snob o anacronistica.

    Ma io me ne frego, nel senso che quello che è giusto per me ho il diritto di sceglierlo sempre e solo io…perché il primo giudice di me stessa me lo faccio già abbastanza da sola, perché sono io che guardo la mia faccia nello specchio la mattina. E non è per moralismo, bigottismo o simili…anzi…è semplicemente essere se stessi fino in fondo e rifiutarsi di diventare squali in un mare di squali pur essendo pesci rossi 🙂 LILLY tu parli di critica bonaria e ti comprendo bene..io vivendo in una piccola realtà ci sono abbastanza abituata…però anche qui ci sono dei limiti, io a quasi 31 anni ho imparato a lasciar perdere, a non ascoltare più nemmeno per gentilezza o educazione. Perché se una persona mi ferisce io ho il diritto di oppormi magari anche girando i tacchi.

    Io per certi comportamenti molesti del prossimo ci ho sofferto tanto, ma tanto…mi sono fatta del male sbagliando anch’io certo, per sofferenza, bisogno d’affetto, insicurezza e scarsa autostima. Però c’è cmq una bella differenza tra chi pugnala e chi si fa pugnalare. Quindi meglio troncare tutti i rapporti malsani, logori perché la vita è troppo bella e breve per disperdere energie contro i mulini a vento.

    Nel frattempo ho avuto una bella soddisfazione sul lavoro che aspettavo da tanto tempo…è solo l’inizio ma spero proceda tutto per il meglio step by step. E sto frequentando un ragazzo a cui voglio molto bene, non è perfetto esattamente come me 🙂 ma mi capisce, mi sa prendere per quella che sono, mi tratta bene, è gentile e insieme ridiamo tantissimo 🙂 cosa che dovrebbe essere la normalità in un rapporto no? e invece sappiamo bene come va….ma forse certe esperienze e certe sofferenze insegnano a vivere meglio.

    buone feste a tutti.

  4. 12644
    LUNA -

    Valinda 🙂 per il lavoro 🙂 e anche per la frequentazione positiva. sul girare i tacchi concordo. quale sara` mai la via d`uscita? spesso semplicemente la porta 😉 –

  5. 12645
    LUNA -

    LILLY: MAH!

    Vado a cena con amici. A che ora è la fine del mondo? ah, no, è domani…

    baciiiiiiiiiiiiiiii

  6. 12646
    Lilly -

    Eh si, Valinda, farsi compagnia e ridere (ma anche piangere) insieme in un rapporto dovrebbe essere la normalità.
    Stare insieme, condividere tutto, il bene ed il male. Esserci oltre a dire “io ci sono”.
    Ti auguro di essere felice con questa persona “difettosa” il cui più grosso pregio, forse, è proprio l’aver messo in luce le proprie imperfezioni consentendoti di valutare prima di essere eccessivamente coinvolta.
    LUNINA, hai visto che il mondo non è finito? Ieri, verso le 11, a dire la verità, ho ricevuto due notizie di stampo economico per cui ho seriamente pensato di finire il MIO mondo.
    Ero a Genova su un cavalcavia in Corso Europa. Un cavalcavia che non lascia scampo. Ho pensato “è questione di un attimo”. Sono stata lì, a gelare, per più di un’ora, guardando il traffico sottostante.
    Poi mi ha telefonato mio padre, con la sua voce da ottantenne, che mi chiedeva se gli portavo un pò di focaccia. Il sottofondo sentivo Castore, uno dei 17 mici, che miagolava come un forsennato con mia madre che gli diceva “saluta forte la zia”. Il televisore, i rumori di casa, mia sorella che sbraitava perchè Pinco si stava facendo le unghie sul suo giaccone.
    Mi sono abbracciata da sola, ho pianto un pò e, poi, sono tornata a casa. Con il sorriso tipico del “va tutto benissimo jingle bells jingle bells” ad ascoltare il menù di Natale, solennemente enunciato da papà, nonostante sia lo stesso da (che mi ricordi) quarant’anni.
    E così sono ancora qui, sola con i miei immensi problemi pratici, con l’ennesimo innamorato che mi canta “La cura” di Battiato, forse in totale buona fede forse no, questo non lo so, non lo posso sapere e, sinceramente, manco mi importa più di tanto.
    E no….il fusse che fusse la volta bona, questa volta, non mi fotte 😉
    E poi sarebbe troppo presto, quella storia, l’ultima, per me è stata troppo importante per poter essere accantonata “avanti un altro, mò proviamo poi si vedrà”.
    E devo pensare a me stessa, ora. Devo farlo da sola. Avrei dovuto farlo anche prima.

  7. 12647
    Eloare -

    Io, pur di non stare sola (e sono 29 anni che sto sola), sto pensando di ingannare una persona. Non stiamo ancora insieme, ma è l’unico che c’è sempre per me e che mi sostiene nella mia disperazione quotidiana. Si può imparare o imporci di amare qualcuno? Spero di sì, perchè lo vedo come la mia unica speranza di salvezza.

  8. 12648
    Lilly -

    Si Eloare, c’è un metodo perfetto.
    Ti armi di clava, gli dai una sonora randellata e poi lo trascini nella tua grotta tirandolo per i capelli.
    Subito dopo, naturalmente, descrivi tutta la storia con dei graffiti a vantaggio dei posteri.
    Scusa l’ironia ma qualsiasi sentimento è frutto della spontaneità.
    Non c’è nulla di più avvilente dell’ingannare per scroccare amore.
    Non c’è nulla di più doloroso dell’imporsi di amare qualcuno.
    Lo è per chi “ama”, quando si autosuggestiona inconsapevolmente, e per chi si crede amato.
    Io ci sono passata attraverso l’esperienza di essere una svista o, meglio, il parto di un’autosuggestione inconsapevole, e, te lo giuro, quando te ne rendi conto arrivi al punto di raccogliere i tuoi pezzi di autostima ed orgoglio con il cucchiaino.
    Fossi in te lascerei perdere inganni, imposizioni ed autoimposizioni.
    Sii spontanea. Il resto, se verrà, verrà da se.

  9. 12649
    LUNA -

    Lilly, ciao tesora. Ho presente….il senso di essere attoniti sovrastati… E anche la vita che ti riconnette e ti riporta a casa… Anche metaforicamente parlando. Sui problemi (non solo) pratici potrei scrivere alquanto e sul fatto che se lo scorso natale ero economicamente :0 :s aaaagh questo natale e’ peggio. E non parlo della tredicesima che non basta e sembra volare via… A parte che una tredicesima non l’ho mai vista manco quando stavo bene. Pero’ son cose di cui non parlo e a cui penso il pratico stretto necessario un file per volta anche qualcosa ho imparato da altri tempi variamente bui. Non a fregarmene – e’ impossibile – ma almeno per quanto e’ possibile a non buttare via ancora piu’ energie. Che piu’ c’e’ casino e piu

  10. 12650
    LUNA -

    le energie servono e non solo per reggere e affrontare i problemi ma vivere. cosa di cui non si dovrebbe dimenticarsi mai e che e’ facile ti sembri di dover mettere da parte qdo sei nella drek. non son mai stata una gran consumista quindi la normalita’ di consumo che mi preoccupa e mi manca e’ una cosa che, mi rendo conto, mi porta su un piano essenziale che rasenta talvolta il panico. pero’ ci son anche tante cose belle che danno serenita’ come cucire pastrocchi di natale per persone a cui voglio bene, cosa che mi fa star bene nel farla (anche perche’ e’ una parte creativa di per se’ totalmente nuova e quindi per me ha un lato ludico e sperimentale…). la canzone di battiato e’ splendida, anni fa per un periodo l’ascoltavo sessanta volte camminando con le cuffiette. mentre ero piu’ rambo che si suturava le ferite sul campo di varia battaglia… in teoria il mio pensiero e’ di avere una relazione solo nel momento in cui -semmai- avro’ un conto in banca, io, con i giusti zeri e che non vi sia il minimo margine per nessuno anche solo minimamente affetto da una sindrome di crocerossino o dipendente o che. cosa peraltro che non ho mai voluto in vita mia. neanche nella supermegadrek qdo e’ oggettivo che dei sostegni morali che fossero mi e’ capitato di riceverli e anche pratici qd qualcuno mi ha ospitata. pero’ ho sempre vissuto le difficolta’ contingenti come un limite alla liberta’ nei rapporti umani, cioe’ mi spiego non nel senso di una vergogna o un demerito alla reciproca empatia o solidarieta’ ma parlo della serenita’ di rapporti cmq non basati sul fatto che ci si cura o che qualcuno salvera’ qualcun altro. anche se poi quando ci si vuol bene cio’ avviene; reciprocamente e al di la’ delle parole. mi spiego? forse no. Eloare: non conosco te, la tua storia, i tuoi perche’ e le tue disperazioni. alla tua domanda risponderei per me un assoluto no. e non dandosi tali presupposti. si puo’ voler bene a qualcuno per chi e’ al di la” di cosa rappresenta e potrebbe rappresentare. fuori da ogni retorica temo pero’ che la vera ancora di salvezza duratura su cui contare siamo noi stessi. e non pensare che gli altri possano rappresentare una soluzione

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