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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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14.073 commenti

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  1. 12631
    LUNA -

    LILLY, assolutamente d’accordo, si possono mantenere buoni, sereni rapporti. Nè per dipendenza, nè per buonismo, ma perché può, spontaneamente e serenamente accadere. Di per sè la fine di una storia non è sinonimo di perdita di stima nè del rinnegare il positivo di un vissuto reciproco. Della persona a cui ti riferisci non so. Intendo dire che non la conosco personalmente ed è ovvio che sulle vostre vicende e ragioni non metto bocca! Posso solo, sinceramente dire che ho sempre apprezzato il suo modo di porsi qui negli interventi. – ‘individui che esistono e hanno il diritto di vivere bene con se stessi’: verissimo!!! E’ un aspetto che sento molto. In questa fase della vita tanto. E che riguarda l’individuo me, sicuramente. Ma anche l’altro. Non vedo la cosa in chiave meramente egocentrica, tuttaltro. di vero c’è che son stata anche ‘pressata’ parecchio e ho vissuto difficoltà varie per cui la sensazione di serenità, quando la provo, mi sembra impagabile. Anche in cose che ad alcuni

  2. 12632
    LUNA -

    potrebbero sembrare di uno scontato e banale lapalissiano. Idem la libertà. La libertà non è fatta di cose eclatante a volte, ma di ‘fluidità’ in se stessi, anche nel non programmare, nello stare nel presente. Non mi dilungo, penso mi puoi capire. Ma c’è anche un altro tipo di libertà. Ho una forte personalità? Guarda, non so, può darsi. Ma mi è capitato nella vita di non essere per niente prepotente, di non pensare minimamente che si dovesse essere e fare come dicevo io, l’altro e di sentirmi dire ‘no, infatti non sei prepotente, però io son più debole di carattere di te e quindi…’ e magari di sentirmi rinfacciare cose che non avevo chiesto, e quindi di ritrovarmi pressata da un ‘ricatto’ che non avevo mai pensato di agire, nè di voler subire. Tanto più perché io non credo per nulla nello ‘snaturarsi’ delle persone. E non ci ho mai creduto. Credo all’evolversi semmai. Ma non è che la direzione la fissa un altro. Inoltre mi è capitato di soffrire di più, per mentre avevo dolori grandi, perché chi in teoria doveva esserci non c’era. E che fosse pure non per volontà di dolo accadeva questo: che non mi aspettavo cose pazzesche, semmai di condividere un mio lato salvavita positivo. Invece mi succedeva di stressarmi il quadruplo. Quando se fossi stata sola mi sarei, a quel punto, stressata meno. Invece dovevo anche ‘combattere’ di più. E’ una cosa che ho osservato. E mi ha anche ‘liberata’

  3. 12633
    giulia59 -

    LIDIAAAAAAAAAAAAAAAAAA
    dove sei? non ti sei fatta sentire più
    aspetto con ansia tue notizie e ti dico anche che cè Ulisse che aspetta tue notizie e cerca di leggere ciò che scrive e vedi che riceverai una forza che ti fà sentire bene con te stessa .tvbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb ti aspetto con ansia

  4. 12634
    david -

    Moooohhhhh……

  5. 12635
    LUNA -

    LlLLY: ciao cara 🙂 belle foto sulla neve oggi e tante coccole al (e dal) gatto davanti alla stufa. Giornata anche un po’ pensierifera, inventario. – ho incontrato uno che conosco. credo sia almeno la decima volta che torna con lei, e ha ricambiato casa. ero rimasta che lei stava con l’ennesimo altro. hanno un figlio di dieci anni che lui adora. oggi era tutto contento di dirmi che stanno di nuovo insieme anche perche il bambino e’ tanto felice. quello “regolare” tra i due e’ lui che ci spera anche stavolta. Con una luce negli occhi disarmante su un volto es

  6. 12636
    LUNA -

    Esaurito. Ovviamente spero che le sue speranze siano ben riposte e non ho fatto commenti. Lei e’ devastante pero’… Constatazione. La conosco e cmq dela sua… indole non ha mai fatto mistero. Sanno loro. Il figlio non so come puo reagire davvero a sti tira e molla… Anche se passa piu tempo con lui e i nonni paterni in ogni caso. Non sono affari miei ma lo sapevo trasferito definitivamente e mi ha colpito come mi ha detto che stanno insieme. Quel mix di definitiva speme di un happy end e al contempo l`assuefazione allo yo yo. Sara` che pur non avendo avuto figli ho capito purtroppo la sua speranza che questo sia il vero sereno che porta via tutti i temporali, che porta via definitivamente il dolore e la tensione costante dei temporali, come chi approda finalmente. Penso anche che non ci si abitua mai veramente agli yo yo. Ha sofferto ogni volta, e credo di piu non di meno. Cio che si impara e’ che lo yo yo diventa parte della vita. Si integra lo yo yo e un senso di spaesamento. Si integra quante energie costa. E non dovrebbe essere cosi’. Sanno loro e sinceri auguri, anche per quel figlio che lui cmq ha sempre tentato di proteggere, anche tornando indietro, anche se lo fa per se stesso. Oggi senza che io gli chiedessi nulla mi ha detto “anche per lui, sai. Senno’ forse ci saremmo gia’ lasciati per sempre”. Sanno loro perche’ yoyano e perche’ tornano. Pero’ mi ha fatto tristezza come hanno vissuto gli ultimi dieci anni. Forse perche’ pure se con dinamiche e ragionu totalmente

  7. 12637
    Lilly -

    LUNINA, ciao tesora 🙂
    Anche io, a volte, incontro persone le cui esperienze di vita mi fanno pensare.
    Incontro, sempre più spesso, figli del dramma della solitudine. Persone che, alla fine, adeguano sentimenti e persino il senso estetico a ciò che la solitudine (paura o realtà) gli detta.
    Il giudizio sull’altro/a, alla fin fine, è una gran, spesso bonaria, critica a 360 gradi. Ma la paura di restare soli sembra offuscare tutto.
    Giorni fa ho conosciuto una persona che, nell’arco di tre minuti, ha deciso che sono sicuramente dolce, affettuosa, la sua agognata mezza mela. Ha cominciato a chiamarmi amore, tesoro e quant’altro, a mandarmi baci via sms e a interpretare il mio atteggiamento come paura da cui, naturalmente, mi vuole salvare. Ovvio…..
    Si chiama solitudine, lo so. Ed è una gran brutta bestia, perchè ti porta a vedere l’anima gemella nella prima persona che ti rivolge la parola o, meglio/peggio, non te la nega.
    Io sono stata spesso una figlia del dramma della solitudine. In forma passiva. Nel senso che sono stata stravista e eletta a qualcosa che, poi, non sono riuscita ad incarnare.
    Non dico sempre. Dico spesso perchè ciascuna storia è una storia a sè ed io, per lo meno, ho mantenuto il “dono” della lucidità, dell’obbiettività che impedisce di fare di tutt’erba un fascio.
    Parlo di storie vecchie, di una vita fa. Gli eventi recenti fanno storia a sè, non catalogabile, non “scandagliabile”.
    Un tempo mi esaltavo per questi innamoramenti improvvisi e, per lo più, del tutto immotivati che sembravano mossi da una mano invisibile, quella del Destino, che gli regalava un’ombra di magia ed eternità.
    Ora mi sono veramente rotta di essere stravista, di essere adorata sulla fiducia e non sulla conoscenza, di esaltarmi di amori che non possono essere perchè “ma chi mi conosce?” 🙂
    Provo fastidio, provo un senso di soffocamento, provo la sensazione di voler essere veramente libera. Libera non da un legame ma da un legame fasullo, figlio della solitudine, appunto.
    Forse assurdamente credo di meritare qualcosa di più. Un amore magari non spassionato ma proprozionato a chi sono e non a chi mi si fa assomigliare per combattere la paura di restare soli.
    Credo che lo yo yo di cui hai parlato, sia l’accettazione dello yo yo che l’imposizione, spesso, non sia altro che un modo per allontanare uno spauracchio, quello della solitudine, non sia altro che scarsa stima di sè e delle proprie capacità di ricominciare o di non ricominciare se non se ne ha veramente voglia.
    Il porto sicuro a cui approdare mille volte, da cui prendere le distanze mille volte con la certezza che lo si troverà sempre e comunque.
    Il porto sicuro che non spegnerà mai il faro in attesa ch la nave (e solo quella nave) torni a fare rifornimento.
    E i figli…..i figli assistono e subiscono uno scempio. E, chi lo sa, forse vorrebbero essere altrove e vivere altre situazioni.
    Un bacio al micio e un bacio dai miei 17 mici 🙂

  8. 12638
    LUNA -

    LILLY: ciao 🙂 😀

    17 mici? wow! 🙂

    Tocchi tasti interessanti, come sempre 😉
    Mi sono vista la scena del tipo meravigliameraviglio’ e, anche se c’è poco da ridere, ho sorriso, perché ho presente.
    E capisco bene il tuo pensiero.
    Io, ti dico la verità, ho sempre avuto un’allergia a quel tipo di approccio idealizzato da 0 a 6.000.000 in 3 secondi e mezzo.
    L’avevo, l’allergia, sin da ragazzina. E non è questione di poca stima. E neanche di troppa.
    E’, come dici tu, che se una persona non ti conosce ti sta cucendo un film addosso. E può essere un grosso guaio, per le ragioni che tu giustamente dici. Oltre al fatto che non mi piace proprio che una persona mi cucia un film addosso. Nè cucire films addosso agli altri.
    Che è una cosa diversa da provare un sincero interesse e la voglia di scoprire che film possiamo girare insieme.
    Non sto dicendo che due persone non possano piacersi o trovare delle affinità immediate, anche di pelle, e in seguito ricostruire anche la leggenda di quel primo incontro. Che può essere anche stato effettivamente, in qualche modo, veramente particolare.
    Personalmente credo anche che di per sè il colpo di fulmine possa esistere, anche perché l’ho provato: il punto è che il colpo di fulmine di per sè non ti dice chi hai davanti, anche nel caso in cui “veda”, riconosca qualcosa nell’altro che ti colpisce fortissimamente non ti sta raccontando la biografia autorizzata e soprattutto non autorizzata della persona che hai davanti, non ti sta dicendo con preveggenza come saranno i prossimi cinque minuti o sessantacinque anni.
    Chi mi fa una dichiarazione meravigliàmeravigliò con me si sega le gambe da solo. Penso o che è uno che si innamora ogni cinque minuti e mezzo o quello che dici tu. Non mi lusinga una dichiarazione meravigliàmeravigliò. E non perché io sia str…za o perché penso che uno me la stia menando per forza (ci sono anche quelli… uno tempo fa, giuro, è riuscito a dirmi, dopo venti minuti, pensando di lusingarmi all’ennesima potenza e che io ci cascassi come un pero: “normalmente non do il mio indirizzo email, ma tu sei un’amica, di te mi fido”… MY GOD ;))))), può anche crederci… il punto però è che puoi avere anche una grande voglia di conoscermi, può esserci anche un’affinità elettiva immediata (capita), ma appunto non mi conosci. E ci sono alcune persone che ti manifestano una dipendenza immediata dicendo certe cose… una dipendenza immediata da delle sensazioni che pensano tu abbia provocato in loro. Sei stata/o davvero tu o altro? Insomma ti do ragione. Detto ciò, però, ciò non significa che io una bestiaccia iper-razionale. Un mio ex, che di fatto poi è stato un vero amore, tanti anni fa ha cominciato meravigliàmeravigliò e io l’ho stroncato subito riguardo a sviolinate. Mi sembrava innamorato dell’idea di essere innamorato. Il dubbio era lecito. In quel momento poteva essere “innamorato” solo della mia faccia e, ok, di un mio certo modo di pormi, ma?
    Io stavo bene da sola, amavo la mia libertà

  9. 12639
    LUNA -

    intesa anche come svegliarmi la mattina e senza programmare niente fare quello che mi pareva, ora dopo ora. L’idea di essere chi mi veniva di essere, punto. Ero anche uscita da un piccolo disastro sentimentale, che in proporzione all’età mi sembrava più grande di quello che era. Ma più che leccarmi le ferite stavo bene con me. Non stavo cercando l’amore, non stavo cercando un fidanzato. Non sentivo bisogno di qualcuno che mi dicesse meraviglie. Lui mi aveva colpito. Ma non per meravigliàmeravigliò. Con quello, in realtà, aveva tentato il “suicidio”. Mi aveva colpito tempo prima perché un giorno mi aveva dato un passaggio mentre stavo andando a fare una cosa bizzarra e importante per me. Mi aveva colpito per come mi aveva seguito in quella piccola avventura bizzarra, e dopo ci eravamo fermati a chiacchierare. Mi aveva colpito lui, e non il fatto che stessimo chiacchierando. In quella estate che a ripensarci pare sia durata cinque anni e mezzo avevo conosciuto un sacco di gente, come succede in particolare quando si è molto giovani, e avevo parlato con un sacco di gente. Quindi non era la questione del fatto di fermarsi a parlare con qualcuno. Mi aveva colpito, de panza, mi aveva lasciato una sensazione piacevole, ma non da prenotare una chiesa per la domenica dopo, pensare ai nomi dei nostri sei figli e come avremmo fatto se avessero deciso di studiare fuori sede. Non mi ero fatta film e per quanto ne sapevo avrei potuto anche non incontrarlo mai più. Può sembrare poco romantico, ma credo sia il contrario, positivo, di ciò che dicevi tu. Quando fu maravigliò lo stroncai, e non perché me la stavo tirando. Non lo stroncai con scortesia, lo stroncai per meravigliàmeravigliò nun se poteva proprio sentì.
    E lui che era davvero meravigliò (ci credeva sul serio, qualunque fossero le sue ragioni) ebbe la panza o l’intelligenza di capire che con me non avrebbe funzionato. E non perché volevo farmi inseguire e volevo alzasse la posta noleggiando un aereo che scrivesse in cielo “io e te forever”. E fece quei passi indietro necessari, evidentemente, per fare capire a una che stava bene da sola che potevamo anche conoscerci. Senza farmi scappare, anche dall’allergia maravigliàmeravigliò. E infatti tempo dopo mi feci diverse ore di treno, in comitiva, per andare a trovarlo fuori città…
    Le amicizie più importanti e grandi e durature che ho non sono nate certo da un’indifferenza reciproca, ma neanche da “sei la mia migliore amica meravigliò” detto al primo tortino di terra “cucinato” in giardino o il primo scambio di appunti all’università. Sin da piccola, forse, sono una vecchia sentimentale, e al contempo, evidentemente, un diesel 😉

    PS: RIDO! Il sistema automatico di censura del forum mi ha censurato “sega le gambe da solo”? non era mica pipp.. le gambe da solo! :PPPPPPPPPPPPPPPPPP Ciao direttore 😀 (str… za invece fu puntini opera mia :P)

    MIAU MIAU MIAO’ MERAVIGLIO’AIGATTISIPUO’ 😉 😀 cri-cri-crì 😉 😀

  10. 12640
    Lilly -

    🙂
    Censura anche l’imperfetto di picchiare e la parola “altro ieri” se scritta tutta attaccata.
    Poi passano dei post che sarebbero da galera ma “essi picchiavano ” e “l’altroieri” vade retro….mah
    Concordo su tutto LUNINA. Anche sui colpi di fulmine e sulle affinità intellettive.
    Con un grosso rammarico che le coinvolge entrambe.
    E’ difficile ammetterlo ma la vita può cambiare le persone. E la vita, in effetti, mi ha cambiata
    Ed ora? Mah…. di fronte ad un colpo di fulmine o ad una evidente affinità intellettiva, so già che accadrebbe (per ora è pura ipotesi).
    99,99% mi salterebbero davanti agli occhi due immagini.
    Una del 2007 ed una del 2012.
    Non starò qui a descriverle.
    Non importano a nessuno.
    Ma quelle due immagini, se da un lato mi hanno restituito orgoglio, dall’altro hanno minato irreversibilmente la mia capacità di fidarmi dell persone, delle loro affermazioni, della “validità” dei colpi di fulmine e del valore delle affinità.
    Credo che questo atteggiamento guardingo potrebbe accoppare qualsiasi rapporto, anche quelli nati sotto una buona stella 🙂
    Anche perchè ho scoperto che, a volte, dire una bugia non significa essere bugiardi o essere consapevolmente non sinceri.
    Ho scoperto che, a volte, dietro una grandissima verità c’è una gigantesca bugia raccontata prima di tutto a sè stessi e, poi, raccontata alla propria compagna, al proprio compagno.
    Il che complica tutto.
    Perchè non basta imparare a conoscere e difendersi dai bugiardi, occorre pure stare all’occhio ai sinceri.
    Non è diffidenza nè misandria.
    E’ autotutela, almeno credo.
    E’ mettersi in sedere sotto al cuscino aspettando la sederata.
    Ma quanto può far bene ad una coppia un continuo mettere le mani avanti?
    E quanto può essere saggio il non mettere le mani avanti quando si è sbattuto ripetutamente il grugno contro certe, dure, verità?
    E tutto ciò, inevitabilmente, butta nel tritacarne della razionalità gli emblemi (a mio giudizio)dell’emotività, dell’irrazionalità: colpo di fulmine e le affinità intellettive….

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