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Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
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Buongiorno a tutti! Io non mi sento un letterato, uno scrittore o psicologo, né psichiatra.Sono una persona che ha vissuto una vita ed ha
fatto molte esperienze, non solo letto sui libri, ma fatta vivendo gli
alti e bassi che giornalmente ci assillano.Ho messo su questo blog delle
esperienze di filosofia di vita apprese da un programma di auto-aiuto.
\pensavo di poter aiutare qualcuno chene fosse interessato e non di
suscitare polemiche inutili specie x chi ha volontá di progredire e non
per quelli che vogliono continuare a cucinarsi nel loro brodo.
Se a volte non si dá un colpo di reni, e per ció intendo dire una forte
scossa al modo di agire, ma con le solite bla bla, quando aiuto diamo a
chi é in depressione? Si, perché di depressione trattasi quando avviene un abbandono o una rottura! E le maestrine mi attaccano perché loro sono cosí esperte nel trattare gli uomini ed infallibili
in ogni loro consiglio.Ho citato i 12 Passi che non sono stati scritti da me, ma presi logicamente dal programma di auto-aiuto da me praticato e che mi ha aiutato a vivere in modo migliore. Cosa
importa se é una preghiera lokota o di Tagore? Só che i Dodici Passi
sono stati poi elaborati a seconda le necessitá dei vari programmi di auto-aiuto. Da Alcolisti Anonimi a Familiari di Alcolisti, da programmi di Anoressia a Bulimia; e dipendenze varie. Recupero tramite i 12 Passi adottati da A.A. che rappresntano un modo di vita attraente x tutte le persone di buona volontá, di qualsiasi credo religioso o senza alcun credo.Questi Passi suggeriscono l’accettazione di quattro idee pricipali:1° Che siamo impotenti di fronte al problema( alcolismo o altre dipendenze chimiche ed emozionali).2° Che possiamo affidare la nostra vita alla guida di un potere superiore a noi stessi.3° Che necessitiamo cambiare le nostre attiutdini ed azioni. 4° Conservare i doni del programma,partecipando con altre persone. Quando riusciamo ad accettare onestamente la veritá del primo punto, ci trae una senzazione di sollievo e di speranza.Possiamo rivolgere tutta la nostra attenzione nel mettere ordine alla nostra vita.Possiamo camminare in direzione della crescita spirituale,forza e pace che emanano da tutto il programma. Nella misura poi che ci rendiamo disponibili ad ammettere i nostri difetti, iniziano a vedere come molti dei nostri pensieri erano distorti.Percepiamo come erano stati imprudenti alcuni nostri atteggiamenti e senza amore alcune nostre attitudini.Tentiamo riconoscere e correggere queste mancanze.Nel quarto punto,la nostra maggiore obbligazione é partecipare con quelle persone che ancora necessitano di aiuto,tirandole fuori dalla disperazione e portandole alla speranza e all’amore che traggono soddisfazione tanto x chi dá, come x chi riceve.Non esistono privilegiati in base ai titoli accademici, che rimangono fuori la porta, ma si é tutti uguali !
Penso di aver chiarito qual’é il mio scopo! Aiutare chi sta soffrendo a recuperarsi piú rapidamente.Buona giornata a tutti.
@ DONNA
Grazie tu almeno mi rispondi 😉
DONNA: 😀
Ciao, che bella grinta :)))
Tesoro, quella del rospo nel giorno del tuo compleanno a me sembra un’uscita da emerito cretino, per quanto, certo, possa risultare molesta.
Hai mai provato a guardare il rospo più da fuori? Come se tu non lo conoscessi già? Come se tu non ti aspettassi una risposta/versione migliore da parte sua?
Mettiamo che incontri il rospo, per la prima volta, e lui se ne esce con una frase del genere…
Sta lì, in un locale in cui sei entrata, tu dici che è il tuo compleanno, e una serie di persone ti sorridono, fanno gli auguri. E lui invece se ne esce con ‘sta ca…ta, magari anche con una bella boria, e pensando pure di essere furbo e spiritoso…
Comunque ascoltare te stessa e pensare a te, più che alle infelici uscite del rospo, o le sue scuse, motivazioni per farsi i cacchi suoi, per essere borioso, prepotente, incoerente ecc ecc, cose che dipendono dal SUO modo di stare al mondo, di relazionarsi con gli altri, mi pare una scelta più costruttiva e felice.
Non è sempre facile fare un bel respiro, calare la tensione e immaginarsi più impermeabile alle parole cattive ecc degli altri…
però quando ci si prova e ci si riesce…
E’ come il discorso di investire le energie positive su di sè invece di sprecare energie a farsi il sangue amaro sugli altri.
ULISSE:
@Io non mi sento un letterato, uno scrittore o psicologo, né psichiatra.Sono una persona che ha vissuto una vita ed ha
fatto molte esperienze, non solo letto sui libri, ma fatta vivendo gli
alti e bassi che giornalmente ci assillano.
Ulisse, le persone che non ti senti di essere non possono aver vissuto una vita e fatto molte esperienze, non solo letto sui libri, ma fatta vivendo gli alti e bassi che giornalmente ci assillano? Domani non potresti incontrare sia un benzinaio che uno psichiatra, o anche uno psichiatra che mentre studiava si pagava gli studi lavando pavimenti o facendo il commesso o vendendo aquiloni, che non hanno fatto i dodici passi ma che hanno vissuto ecc ecc, alti e bassi ecc ecc, e hanno qualcosa di intelligente da dire anche se non la pensano come te e se, per stare meglio con loro stessi, si rotolano in un campo di lavanda o scrivono strofette umoristiche o fanno beneficenza in un canile o qualsiasi altra positiva cosa che non lede loro né gli altri?
ULISSE, ma se sei così poco dipendente come mai ti metti in continua competizione con gli altri in questo blog?
Come mai hai bisogno di ergerti a solo animato da buone ed utili intenzioni mentre tutti gli altri sono o dei depressi o delle maestrine (anche se sono di sesso maschile, visto che chi ti ha fatto l’osservazione sulla citazione era un uomo, Andrea) e anche se interagiscono portando la loro esperienza, le loro riflessioni fanno solo inutili blablà? Come mai se qualcuno non è d’accordo a seguirti proprio con i 12 passi, e guai sennò, e come li trasmetti tu medesimo, e se li beve come una lattina di una nota bevanda, pur dimostrando una chiara volontà, eccome, di stare meglio, a meno che non ti segua come dici tu e quanto vuoi tu è chiaramente vuole cucinarsi nel brodo di dado?
E come mai, nonostante nessuno abbia sciorinato elenchi di titoli accademici, e tu non abbia idea se gli altri che scrivono qui abbiano licenza elementare, media, diploma o laurea, master o corso di cucito o siano andati a lavorare a 12 anni, o abbiano fatto le suddette cose lavorando da quando erano alti un metro, ma comunque anche se così non fosse non è che si devono vergognare, (perché, a meno che non emerga con centranza in un discorso, dei titoli scolastici qui non gliene frega una cippa a nessuno, a parte a te), tu ogni due per tre te la prendi con “letterati e titoli accademici” come se qualcuno (CHI?) venisse ogni due secondi a sciorinarli o a chiederti che scuole hai fatto tu?
Però tu sei guarito dalla dipendenza grazie ai 12 passi? Sai tu. Ma questo continuo confronto con gli altri che fai è una forma di dipendenza… E niente di male, stai facendo un tuo percorso. Come tutti quanti. Però il problema è che su molte cose te le canti e te le suoni, e le canti e suoni agli altri. E quando qualcuno ti dice “No grazie”, ad un certo tipo di atteggiamento molto preciso, nei confronti altrui, ovviamente è perché sono maestrine o maestrini, nuotando nel brodo senza pinne, fucile ed occhiali, o si credono chissà chi per qualche titolo scolastico, che mai hanno nominato e che se anche lo nominassero non sarebbe una bestemmia, perché forse sei tu quello convinto che se uno ha un titolo scolastico te lo vuole sparare addosso, ma perché sei tu a non viverti questo aspetto con serenità, non chi magari pure ce l’ha, ma non è che ogni mattina si guarda allo specchio e si saluta da solo dicendosi “Buongiorno dottore!”. E, non vorrei stupirti, ma pensa, magari una licenza media, un diploma, una laurea una persona comunque in qualche modo avrà pur faticato per averla, non l’ha ricevuta in regalo con le patatine che dici?
E chissà com’era la sua vita durante. E se era bella tanto meglio, buon per lui o lei. Il fatto è che ognuno ha il suo percorso, ma non si capisce perché in continuazione devi dire che tu sei “meglio”. E lo fai. Se non te ne rendi conto non so che dirti. Continua così.
@ LUNA
Qualifiche di studio a parte, ma almeno Ulisse ha un piano ben preciso per combattere le dipendenze: quello dei 12 passi. Il tuo piano invece ancora non ho capito quale sia.
Usi un linguaggio molto ampolloso ma povero di contenuti. Insomma alla fine riesci ad alzare solo un gran polverone!
Penso che da quando nel sito sono approdati i “santoni”, si stia andando veramente fuori tema.
Ognuno non ha più il diritto di parlare di sè, altrimenti si viene additati come inverititi, incapaci di vivere e quant’altro, poichè l’assoluta verità e soluzione ai problemi della vita ce l’ha solo Ulisse, e noi siamo dei poveri dementi.
Non parliamo poi del fatto che se rispondi ad un intervento alle due di notte, devi avere seri problemi.
Non è più piacevole leggere questa pagina.
Modestia, questa sconosciuta.
Confronto, altro sconosciuto.
Rispetto… che cos’è ?
Eppure Ulisse non si limita solo in questa lettera a voler inculcare se stesso e il suo credo nella testa altrui.
Vedo che altra gente in altre sezioni di Lettere al Direttore ne ha abbastanza.
A una persona puoi non essere simpatico, ma quando il numero della gente a cui i tuoi modi non piacciono aumenta, ci sarebbe da riflettere.
Sempre a ripetere le stesse cose da infiniti post, martellando come la pubblicità in tv.
Rivedere il comportamento, no?
Sarebbe fortemente il caso.
e tu davide cosa fai a parte provocare luna?ma vai a braccetto col tuo amico ulisse e fatevi dodici passi nel piu vicino centro igiene mentale !vi da solo fastidio che una donna,in quanto donna ed essere inferiore per voi,vi tiene testa e dica cose molto sensate.io effettivamente come ha scritto Manu non leggo niente di nuovo.sempre la solita minestra per cercare di lavare i cervelli quando vi dovreste solo lavare la bocca con la varechina.adesso si capisce perchè siete stati mandati affà!non vi si regge!povere le vostre ex!hanno tutta la mia solidarietà ahahahah
DAVIDE, e tu che piano hai, di qualsiasi genere, a parte quello di porti costantemente su un piano polemico? Donna ti ha risposto, hai interagito? No. Hai colto l’occasione per mettere la tua ‘pezzetta’ polemica. Hai usato la sua risposta per polemizzare. Quoto la risposta di Manu.
@ Luna
Speriamo che duri…devo solo mettermi in testa quelle parole e ogni volta che penso alla sua faccia pensare a quelle maledette parole.
Sempre li a sminuire ogni cosa che mi riguardi…che schifo di persona.
Ti farò sapere.
@ Ulisse. Se all’inizio trovavo i tuoi post di aiuto ora li trovo soffocanti. La storia che sei anche su altri Blog a ribattere e dettare legge lascia trapelare che i 12 passi alla fine ti hanno portato a un’altra dipendenza, quella da internauta. Forse sei solo infinitamente convinto di essere capace di controllare tutto ma non controlli la tua foga di far sapere agli altri quanto sei stato bravo. Effettivamente ho anche smesso di leggerti…mi annoi. Comuqnue continua a fare quello che ti rende veramente felice (scrivere sui blog)…io salto tranquillamente.
@ Manu: ti consiglio di fare quanto sopra.
@ Davide…si ti leggo perchè effettivamente cerco di capire da che parte stai. Mi sembrava che tu avessi un gran credo…io sono una infedele…per tutte le religioni. Ma questo non è luogo di dibattito per questo argomento. Visto che nella fede hai trovato tanta forza, perchè non cerchi di essere un pò più altruista (secondo la parola del vangelo) verso le altre persone di questo blog e dare consigli costruttivi invece di inveire come un assatanato dicendo che tanto le donne vanno trattate male perchè a loro piace così….sei cattolico o mussulmano ? Hai sbagliato libro forse !!! A volte offendi, non da bravo cattolico…non dovresti essere così.: )))
la fine di una relazione è importante non tanto per l’immediata sofferenza, piuttosto per le possibili conseguenze che può lasciare sulla personalità di chi viene abbandonato i cui esiti tendono a ripercuotersi nelle relazioni future:
E’ sempre preferibile consultare un bravo psicoterapeuta il prima possibile per poter arginare il dolore e limitare i danni futuri (in certi casi può anche essere utile uno psicologo legale).
Un aiuto concreto in casi di perdita improvvisa ed inattesa (più economico di uno psicoterapeuta!)il recente percorso guidato di auto-aiuto “Il manuale pratico del benessere” delle edizioni Ipertesto