Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
Pagine: « Prec. 1 … 1.238 1.239 1.240 1.241 1.242 … 1.408 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 1.238 1.239 1.240 1.241 1.242 … 1.408 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
@ MUMU cara…questi atteggiamenti purtroppo li ho subiti anche io in passato…
Semplicemente credo, come ho scritto tempo fa, che ci sono persone che il loro addio lo avevano già premeditato,allontanando il pensiero di noi da molto prima di comunicarcelo…ecco perché il tuo ex lui è così freddo e distaccato.
Ha abbandonato il tuo pensiero e la dipendenza dalla tua persona da un bel po’.
Non voglio essere brutale…ma le cose stanno così.
Le ho subite. So come ci si sente, come si creda impossibile una cosa del genere visti gli anni trascorsi insieme.
Purtroppo però, c’è gente che al posto del cuore ha nel petto un blocco di cinismo.
MUMU: hai scritto “tra alti e bassi”. Ovviamente ignoro quali siano quei bassi, e i bassi non “giustificano” di per sè un comportamento.
Forse però non è una cosa veramente accaduta dal niente. Anche se mi rendo conto che ora il comportamento possa risultare shokkate. Anche perché le persone, per destabilizzarci, non ci chiedono il permesso. Ma forse non è la prima volta che questa relazione di sei anni ti fa sentire destabilizzata?
ANDREA: a me pareva (cito a memoria e probabilmente male) che fosse di S. Agostino o riportata da S. Agostino. Ma il punto non sta nelle citazioni, nè nel fatto di portare le proprie esperienze o portare le proprie citazioni e il significato che ad esse si dà o il valore che per sè hanno, ma in un altro atteggiamento.
In realtà Ulisse, mi sembra, dico mi sembra, perché non conosco tutti tutti i suoi post pubblicati nel topic, non abbia mai interagito come se stesso, cioè con il proprio vissuto, se non parlando di quanto sia diventato morale, corretto, giusto, ecc dopo aver fatto un certo salto… che non parli di sè, ma attraverso le parole di altri o dei concetti “generici” assimilati… con ciò non intendo dire che lui debba portare la sua personale esperienza o le sue esperienze personali, dico però che quando parla di “sue” esperienze personali in realtà non è esattamente così… ciò, mi ripeto, non significa che lui debba farlo, però descrive molto se stesso come un “illuminato”, in continuazione, senza in realtà interagire con gli altri su un piano di parità. Cosa di cui probabilmente non si rende nemmeno conto.
In realtà io credo (io) che la autoconsapevolezza e altre cose che lui dice di aver trovato nei 12 passi ecc non portino ad avere un atteggiamento di questo tipo nei confronti dei propri problemi, dubbi, o nei confronti dei problemi degli altri, o dubbi.
@Vivo la mia vita con serenitá, gratitudine e riconoscenza a quanti
mi hanno siutato a crescere in esperienza, che non si compra, ma si
conquista con onestá, moralitá e fedeltá.
Forse quella che tu chiami moralità è in realtà etica.
E non si capisce bene cosa intendi per fedeltà.
Fedeltà ad una dottrina?
Ti dico onestamente ciò che percepisco io dal tuo modo di scrivere e di porti rispetto a ciò che enunci (fermo restando che è solo una mia opinione, anzi percezione): sei certo di esserti liberato dalla dipendenza e di non aver sostituito la tua dipendenza da altro con la dipendenza nei confronti dei 12 passi o quel che sia o delle dottrine che enunci?
Mi dispiace, Ulisse, ma io tutta questa raggiunta serenità non riesco a vederla nel modo in cui hai reagito aggressivamente, e non mi riferisco a reagito aggressivamente a provocazioni, ma anche a semplici opinioni diverse o a modi di essere che non fanno parte di un tuo schema precostituito o indotto.
E non riesco a vedere serenità ed equilibrio nella misoginia che hai manifestato, che sia stata una cosa riferita alle donne o alle donne che amano le donne.
Ti è stato chiesto di spiegare
quali significati e contenuti TU avessi messo e inteso con quella frase.
Sia perché è corretto e assertivo chiedere ciò allorché una frase può sembrare offensiva e non chiara, sia perché non stiamo giocando a lancio la pietra e nascondo la mano. Cioè, tiri una cagnata da 30 chili, ma abbastanza indiretta da poter sempre dire che tu non hai mai detto niente del genere e che sono gli altri a voler vedere aggressività dove non c’è…
E prova ne sia che quando ti ho chiesto, in modo molto diretto: spiegamela tu, tu non ti sei preso la responsabilità di ciò che hai detto, ribattendo con “tu che sei così brava a dare consigli (1. cosa c’entra 2. l’ho mai detto io? io ho mai detto di essere brava a dare consigli? o sei tu che tiri fuori sta cosa? e mi dici anche “consigli non si danno, si danno suggerimenti” ecc ecc)tu mi hai detto, scappando come un’anguilla: dillo tu, che sei così brava a fantasticare, o qualcosa del genere.
Grazioso meccanismo, no?
Intanto praticamente tutti hanno interpretato quella frase allo stesso modo, seppure, ti faccio notare, io non ho detto: hai detto così e colà.
Fino ad oggi nessuno ha detto cosa aveva visto in quella frase eppure tutti ci hanno letto la stessa cosa.
Siamo tutti non solo fantasilandy, ma pure telepatici nella nostra fantasilandia, pensa te che roba!
A me non interessa niente fare la gara a chi… ha il consiglio (o suggerimento che sia) più lungo.
Per il resto ho già ampiamente scritto cosa penso.
I dodici passi sono solo uno dei modi in cui è possibile affrontare determinate problematiche, il punto non è che tu ne parli, il punto è che tu dici che è la sola verità e il solo modo.
Ho conosciuto ex alcolisti che avevano avuto l’esperienza dei gruppi di autoaiuto e, mi spiace, non ho riscontrato in loro questo tuo atteggiamento. Quindi il punto non sta nel percorso che hai fatto, e nelle persone a cui puoi dire grazie, in coloro che ti hanno trasmesso cose importanti e utili, ma di cosa te ne fai tu, Ulisse, di ciò che hai assimilato e del modo in cui tu, Ulisse, veicoli ciò che hai sentito/appreso…
E quando spari una cagnata come quella che hai sparato rivolto a MANU non parli da Ulisse dei dodici passi, cioè, sì, nel senso che anche i dodici passi hanno fatto parte e fanno parte del percorso personale di Ulisse, ma in quel momento non è che stavi enunciando verità illuminate, eri semplicemente un individuo, come tutti gli altri, che ha tirato una cagnata. Non è che se Andrea di ti dice che dovresti trifolare di più e usa un linguaggio più colorito è volgare e se tu dici delle cose volgari invece non lo sei perché sei unto dal signore o hai fatto i 12 passi. Ne avresti fatti anche 48 se dici una cagnata dici una cagnata.
E se sgusci da una risposta sgusci da una risposta.
Continua a scrivere quello che vuoi, ma con certe dinamiche non mi pigli per i fondelli. Perché le vedo. E non le vedo perché sono LA CONOSCENZA. Le vedo perché sono ampiamente visibili, anche senza occhiali. cari saluti
Vabbene è vero,però consideriamo il fatto è che Ulisse cerca ed insiste nel cercare di demolire muri di dolore e di sconforto,del resto in un blog non si può far molto,se poi sbaglia a citare una preghiera lakota,insomma,io credevo che fosse di Tagore,passiamoci sopra.In un blog come questo credo che le frasi e gli argomenti di Ulisse siano più utili che magari in un blog che parla di depressione,a quel che sembra affacciandomi a questo blog mi sembra l’anticamera di un altro blog già più problematico,dove si è vicini al suicidio.saluti
Quindi la colpa di chi è? Di chi lascia o di chi viene lasciato? Io sono dell’idea che non sempre chi lascia a tutte le colpe. A volte può essersi esasperato a causa di qualche comportamento o modo di fare fastidioso dell’altro partner.
Il fatto poi di essere individualisti non credo sia un atteggiamento utile se si pensa di voler intraprendere un rapporto di coppia. Perchè poi quando stiamo accoppiati come facciamo a capirci se prima da single non facevamo altro che coltivare questa tendenza individualista ed egocentrica? Non è che come per magia si diventa Babbo Natale. Non si diventa altruisti tutto insieme. In una coppia penso che l’altruismo sia una componente fondamentale.
E’ già!! Il problema credo stia proprio nel fatto che molti impostano un rapporto esclusivamente sull’avere, cioè sui vantaggi che se ne possono trarre, ma non si pensa a che cosa abbiamo noi da dare all’atro, e così alla prima piccola onda tutto il castello di sabbia, come quello che fanno i bambini al mare, si scioglie, proprio in 20 cm di acqua come è stato detto. In più mettiamoci anche il fatto che dopo i 40 anni si incominciano a vedere tutti i difetti di questo mondo nel nostro partner, in cui non si riesce più a sopportare nulla, la famosa crisi dei 40 anni con relativa pausa di riflessione, che poi spesso in realtà si rivela essere solo l’anticamera di una separazione o un divorzio. Tutto questo oggi succede con troppa facilità e a tutti i livelli: tra conviventi, tra fidazati, tra sposati.
La causa di tutto questo secondo me stà proprio in questo attegiamento individualista, che non possiamo scrollarci di dosso dall’oggi al domani.
Allora io vi chiedo: ma se siamo così attaccati alle nostre comodità, alle nostre abitudini, ai nostri ritmi, ai nostri campanelli d’allarme, ai nostri metteteci quello che vi pare, ma non è meglio che ce ne rimaniamo single? Così almeno non facciamo danno a nessuno!
valinda, sì, sui buoni rapporti comprendo il concetto ‘armonico’ e lo condivido. Purché non diventi però una forma di ‘buonismo/dipendenza’ che impedisce di tagliare rami secchi e realmente incompatibili o che diviene un quasi dovere a stimare per forza chi abbiamo diritto ci stia sulle scatole. – non capisco, riguardo Campanellino perché ti dai tanto addosso, sai? Dici che vi stavate appena conoscendo, quindi comunque andavi anche ‘a braccio’ no? Mica avevi un copione. E se uno parte in quarta e poi si ritira come dici tu chiedere spiegazioni sarebbe opressivo? Forse ti risultava ‘ambiguo’ o incoerente perché, per te, lo è stato.
LUNA sì: mi risultava ambiguo e incoerente perché forse lo è stato. Mi dò addosso perché forse potevo gestire meglio la cosa, con meno impulsività e più comprensione…e perché lui mi piaceva, mi interessava, volevo conoscerlo e adesso addirittura non mi parla più. Non che sia tutta colpa mia intediamoci, cmq le cose sono andate così. ripeto che ancora non riesco a fare un’analisi lucida di tutta – se pur breve – storia. Perché veramente all’inizio lui mi sembrava tutt’altra persona. i campanelli non so spiegarli per bene, è più un qualcosa d’istinto dovuto a certi suoi atteggiamenti o modi di fare. attenzione, non dico assolutamente che lui sia una cattiva persona anzi…ma evidentemente ha cose sue da risolvere e ansie sue dovute alla fine della sua convivenza 6 mesi fa ecc…
all’inizio mi trattava come se fossi un piacevolissima nuova conoscenza, dopo invece sembrava fossi diventata una minaccia alla sua libertà e un pensiero in più da gestire. all’inizio faceva il modesto in modo esagerato su tutto, dopo invece sembrava quasi che pontificasse dal pulpito. poi magari esagero io ma è quello che ho percepito.
abbiamo sempre scherzato ma in due episodi lui ha reagito arrabbiandosi in modo esagerato per delle cavolate, accusandomi di cose che io sinceramente non vedevo visto che gli argomenti non erano certamente importanti. all’inizio stavamo entrambi allo scherzo con battute ecc ma lui più di una volta – e dopo giorni – ha ripreso certe mie parole e/o espressioni strumentalizzandole e distorcendole, prendendosela quasi come se l’avessi offeso (ripeto il tutto per cavolate tipo gusti musicali, letture e simili). Lui che fin dall’inizio si è sempre dichiarato uno che scherza su tutto.
e poi il parlare, parlare dei suoi interessi, dei suoi gusti, della sua cultura mettendoli sempre in competizione coi miei…ovviamente con la pretesa che risultino sempre migliori e che io cambi le mie idee, dandogli ragione. e un’attenzione e una memoria quasi maniacale a ogni mia parola o frase (anche che magari io dicevo tanto per parlare o scherzare visto che sono una tipa “genuina”) tanto che dopo un po’ a me sembrava quasi di camminare su un campo minato. e frasi ambigue, dette o non dette, provocazioni che mi hanno fatta sentire quasi “manipolata” ecco.
io credo che in tutto questo ci sia narcisismo e una grande insicurezza da parte sua. e forse anche un po’ di infelicità, insoddisfazione e insofferenza personali..dovuti magari a problemi suoi ecco. è come se avesse voluto allontanarmi, come se fosse ostile nei miei confronti senza nessun motivo (che certo può benissimo essere mancanza di interesse). ma come si fa a provare ostilità verso qualcuno che fino a pochi giorni fa ti piaceva, che volevi conoscere, con cui ti sentivi con piacere ecc??? anche considerando i miei sbagli questo non si spiega. Non lo so, ma l’unica cosa che so è che voglio stare serena il più possibile 🙂
baci a tutti !!!
VALINDA, beh, ti pare poco ciò che descrivi? A me no! A parte che ciò che uno dice di essere mi sa che ‘conta’ meno di ciò che dimostra di essere. Anche se sarà pure convinto di quanto afferma. Sai, uno con un certo tipo di modalità e carattere può pure non parlarti più perché ti sei opposta, in modo sacrosanto, alla sua maleducazione, prepotenza o modalità che sia. Perché tu dovevi ‘gestirlo’ meglio e lui non ‘gestire’ meglio te? E poi di nuovo un ‘irrisolto’ che lancia mezza pietra e nasconde la mano? Tipo il precedente? Ma non sei stufa tu di questa tipologia? E anche di domandarti se non fai abbastanza tu, sempre tu, nel gestire le loro modalità? 6 mesi da una convivenza son pochetti, anche se tutto è relativo e dipende la biografia di ognuno. Con ciò, pochini, però non voglio dire che TU dovevi capirlo. Dico che preferirei non incontrare uno che si è appena lasciato, e anche viceversa. Comunque, valinda, non devo perché dovevi fargli da pungiball nelle modalità che hai descritto, tanto più visto che ha esibito il patentino del non pronto per una relazione e incasinato. Il che non vuol dire ‘posso trattarti come mi pare perché ho premesso ciò’ ma semmai forse è una cosa di cui dovevi tener conto tu per te. Non in meri termini di non invadere lui, ma di non fare penelope un’altra volta tu. Insomma, più che invadente tu descrivi sgradevolezze sue. Poi può essere anche una brava persona, ma non ti son piaciute quelle cose di lui. Mica è obbligatorio anche se uno all’inizio ti ha colpito, quando lo conoscevi ancora meno.
@ Luna…bellissimo quando dici che alla fine ciò acaduto nel passato non deve influenzare il futuro e mi incoraggi ad andare avanti senza voltarmi indietro. Sai, non so sia la giornata così ma ho voglia di tagliare con tutto e tutti. Ho voglia di resettare la mia mente. Intanto è da 2 giorni che non tocco una sigaretta e nemmeno ho comperato un pacchetto….ricomincio la palestra…il rospo l’ho smorzato il giorno del mio compleanno…sua battuta: “Hai rotto le palle con sto compleanno…sapevi da una settimana che c’era quello di Gianni, guarda che è un compleanno del cacchio mica hai vinto la lotteria !!!!” Io l’ho accompagnato a casa e sono andata a far festa per i cavoli miei circondata da imbecilli ma almeno non offendono….
Già oggi butta così, vorrei urlare dalla finestra affanc… a tutti !
Ciò che mi riguarda da fastidio agli altri…affancu…
Ciò che io faccio non va mai bene agli altri….affancu…
Ciò che io sono non va bene agli altri …..affancu…
Tutto quello che tocco sembra trasforarsi in merda….affancu…
Sono proprio incavolata. Il Rospo ha saputo farmi arrabbiare anche il giorno del mio compleanno. Questo è stato il suo unico regalo fatto con il cuore, darmi ancora una volta conferma che il mio tempo con lui sta per scadere…
@ Valinda…stagli lontana, non soffrire dei suoi mancati saluti e sguardi ma utilizza la sua indifferenza per alimentare la tua autostima e un sano egoismo. Vedi me, quando sono arrabbiata, acida, nervosa tiro fuori il meglio di me stessa e non mi faccio scalfire dai mutamenti caratteriali altrui….
ciao
@ DAVIDE…Forse la risposta è proprio alla fine del tuo post. Meglio soli.
Vedo il Rospo e me ne rendo conto. Lui ha casa sua, nessuno che gli dice “E’ pronto !!” oppure gli ordina di pulire o altro…Lavora in proprio e se un giorno decide che non va in un cantiere rimane anche a casa. Facendo il muratore ha la possibilità di autogestirsi il lavoro. E’ totalmente senza vincoli…e di certo non sarò io a metterglieli…Per me ora può anche cambiare ragazza ogni sera. Già Davide certa gente è meglio che stia sola !