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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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14.073 commenti

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  1. 1231
    stefano157 -

    Sakamura
    ehhh ilgrande Liga nn sbaglia…..proprio oggi la mia ex mi ha scritto xkè aveva un ‘esame e nn va con l’università xkè dice ke nn riesce a concentrarsi….e
    nn vuole dimenticare,anzi vorrebbe vedermi…
    io nn le rispondo e nn ne voglio+sapere del male ne ho già avuto abbastanza…
    Ora cerco di voler bene innazitutto a me poi si vedrà….
    ciao Stefano
    P.S: hai ragione leggere queste belle cose sul forum ti da speranza e rincuora quanta gente ke ha ancora un cuore…che casomai soffre anke + me ma hanno una forza ke spaventa

  2. 1232
    fantasmina69 -

    X Monia….. perche’ devi essere tu la stupida? perche’ ti senti tu la stupida? Carissima… anche il mio e’ scappato a gambe levate dopo 5 anni…. al solo fissare la data delle nozze…. ad un certo punto era confuso stressato e mi dice …. perdonami al momento non riesco a pensare neanche a me stesso….. e da 2 mesi e’ sparito cosi nel nulla nel vuoto….
    Non credo siamo noi le stupide…. che amiamo… ma loro che non riescono a farsi amare … e che al moemnto diprendere delle serie decisioni e di affrontare la realta’ scappano come conigli…. non rammarichiamoci …meglio adesso che dopo… si fa male malissimo… ma ad una cosa non rinuncerei mai alla mia dignita’…. lui si aspettava che io lo implorassi di tornare da me… ma non ho dove andare… non sono stata io a fuggire… quindi Monia stringi i denti e prendi le redini della tua vita….

  3. 1233
    monia -

    Ciao Fantasmina,
    fa molto male pensare che sia finita per sempre. Una parte di me si attaccca alla speranza che in questo mese lui capisca che io gli manco. Ma so che e’ solo una illusione. Mi chiamava Gnomincola e so che mi ha amato molto. Non so come l’amore possa finire cosi’. Sono in questa stanza affittata per un mese e so che questo dolore e’ niente rispetto al gg in cui mi dira’ “ci ho pensato bene” ed e’ veramente finita. Ma come si fa? come si puo’ mentire/nascondere la propria insoddisfazione come ha fatto lui? Abbiamo una bellissima casa a Dublino che lui vuol comprare. E’ distaccato con me, gli dispiace che io stia male. Mi viene la tentazione di dirgli che non e’ il caso di pensarci visto che mi ha lasciato. Cosa vuol pensare? Probabilmente a come fara’ a comprare la meta’ della casa. Ed io che quando l’ho incontrato 4 anni fa dopo lunghi anni di solitudine mi era sembrato un miracolo. Mi dite che ci si sentira’ meglio. Mi dicono di pensare a me stessa. Ma non ho niente da sperare o energie da guardare al futuro. Perche’ le conseguenze di questa storia finita e’ che la prossima volta che incontro qualcuno avro’ paura che mi possa lasciare da un momento all’altro nonostante fedi e vestito comprato. Che tristezza.

  4. 1234
    simonetta -

    Monia
    in queste pagine purtoppo di storie maledettamente simili ce ne sono tante.
    Di “sogni caduti in volo”..
    Ma ci siamo rialzati tutti, chi prima e chi dopo..
    con fatica, sensazioni altalenanti, imparando qualcosa (o molto..) di noi.

    Non so se in questo mese lui cambierà. Naturalmente è possibile.
    Sicuramente cambierai tu. crescerai, arriverai a conoscerti ancora meglio, cercando un senso alle cose che non è immediato..

    ti interroghi sulla tua.. cecità/stupidità.. ma non è quello che credo vada rintracciato infondo al tutto…;
    sullo sfondo di questo dolore ci sono solo persone con le loro profonde fragilità, c’è la paura, la compulsione ad andar via da un disagio non atteso, la voglia di tornare indietro, il senso di intimità, c’è l’immaturità (la sensazione che la vita è una scatola di cioccolatini piena di novità, che poi spesso deludono)… , c’è….molto altro naturalmente…
    E purtoppo NON ci sono parole per quello che stai provando adesso.

    Quello che mi viene da dirti e da dirmi è che finchè c’è paura non c’è amore.
    La paura soffoca i sentimenti, li trattiene, li mortifica, perchè prevale su tutto, violentemente… si traduce in istinto di fuga.

    amare è proprio superare le paure. non negarle, ma vincerle.

    E questo credo sia il momento che sta vivendo il tuo ragazzo.
    Anche lui, nel difficile confronto con se stesso, merita rispetto.
    Non penso abbia voluto ferirti. Non penso che queste persone siano deliberatamente fredde, cattive nei loro comportamenti..
    credo che sia ad un suo eprsonale crocevia.. che ne soffra.

    penso che tutti noi ci siamo imbattuti in un percorso che non ci aspettavamo, in un viaggio che non avevamo messo in conto… e non potremo evitare di fare.

    Ti auguro il meglio

  5. 1235
    asia -

    Ciao ragazzi, ho letto molte delle vostre storie.
    Io ho passato gli ultimi 5 mesi della mia vita a piangere, a disperarmi a non uscire e pensare ossessionatamente a lui.
    Per mesi senza un briciolo di dignità l’ho cercato, a volte con rabbia a volte dicendogli che stavo male per lui.
    Questo a distanza di tempo so che è stato l’atteggiamento piu sbagliato.
    Non fate come me, sparite sparite sparite.
    Sparite per voi stessi e se la vostra speranza è quella che possano tornare, l’unica possibilità è questa.
    L’ho rivisto pochi giorni fa dopo svariato tempo che non lo vedevo anche se c’era un martellamento di sms.
    Quello che ho provato è stato indescrivibile.
    Avevo una paura folle di rivederlo, dopo che per mesi sono stata il fantasma di me stessa.
    La cosa più bella è stata che non ho provato nulla e rivedevo in lui tutte le cose che non mi piacevano ma accecata non le consideravo più
    Il tempo aiuta in tutti i modi
    Non solo a dimenticare ma anche a farti vedere che infondo non hai perso nulla..se non il maledetto tempo che purtroppo non torna.

    ciao

  6. 1236
    Paolo cogitoergosum -

    Ciao a tutti!
    Ecco, vedete… Monia carissima,
    la tua “storia”, vista dalla tua parte potrebbe quasi essere commovente, ma… [so che scatenerò (forse) un bel casino] ma tutto il tuio racconto, rispettabilissimo, progettuale, pieno di progetti e di possedimenti, nel presente e per il futuro, cosa c’entra davvero con “la proprietà dei sentimenti”??
    MI chiedo sempre più spesso (e l’abbiamo voluto noi, ma facciamo finta di non accorgersene!!) che significa sposarsi??? Che significa “sposare un’idea”??? A parte le questioni sentimentali, quante volte nel corso della nostras vita, lavorativa, amicale, e nei notri passatempi, abbiamo cambiato idea, per mille motivi, di convenienza, di interesse, di necessità??
    E una persona che sa davvero di aver AMATO con quale pensiero logico e responsabile dovrebbe avere la certezza che nel corso della propria vita non ci si possa trovare a cambiare idea anche sull’AMore per una determinata persona??
    Mi fai venire in mente la mia prima compagna… Decisi di lasciarla dopo 11 anni di legame (ma anche lei ne sentiva la necessità, soltanto che ha lasciato a me la responsabilità e l’onere di fare il primo passo!) e poco dopo, in piena crisi io le dissi “che rabbia, abbiamo buttato via 11 anni della nostra vita”! Lei, da Donna, per tutta risposta mi disse (e mi diede una lezione di vita, facendomi un grande regalo, facendomi capire e facendomi maturare!): “peccato che la pensi così, per me invece so che non abbiamo buttato via nulla, anzi; ci siamo amati e abbiamo condiviso la vita per 11 anni, ma anche se è finita mi reasterà il ricordo di Te, di Noi, e anche dei nostri errori, ma non solo!).
    Ecco, è lì che ho iniziato a capire che il senso della vita, peraltro per me sempre in salita e non certo “spianata”, non è garantirsi un “posto sicuro” al fianco della prima persona che ci sentiamo di amare!
    La vita, forse, è crescita, è caos, è contraddizione, è cambiamento (cioè ancora contraddizione rispetto allo stato precedente) e se proprio cerchiamo “il senso”, forse questo dovrebbe essere di non voltarsdi troppo indietro! E invece, io per primo, e qui tra queste pagine, alla fine si finisce (anche) per recriminare sul passato, sulle cose perse, sulla… casa che non si può più abitare, magari sulla bella autobomile che non si può più continuare a mantenere, ecce ecce!
    Io sono contornato da parenti e amici che hanno fatto delle loro storie “asentimentali” una specie di “azienda familiare” dove i beni materiali accumulati (e tra questi, come molti pensano, ci sono anche i figli, ahimè!!) hanno finito per prevalere su qualsiasi altra possibilità di cambiamento! E come si fa a cambiare se, partiti dal nulla e ad armi pari, ci si ritrova a possedere assieme due appartamenti, una barca, una casa in montagna, magari un bel conticino comune in banca e… qualche figlio??
    Lo so, queste idee sono troppo “fuori” per essere accettate, meglio sarebbe tenersi la propria rassicurante ipocrisia quotidiana, no?
    Buona vita!

  7. 1237
    simonetta -

    PAOLO,
    Ho letto il tuo messaggio a Monia. Lo condivido per molti versi, ma non pensi, e te lo dico con amicizia, di essere stato troppo duro?

    A me piace il tuo stile diretto e assertivo nelle cose, ma credo che l’incredulità di Monia appartenga ad una fase e un momento diversi.

    La persona che hai amato va rispettata e appoggiata incondizionamente, anche nella sua scelta di tagliarti fuori dalla tua vita. Concordo.
    E’ un suo diritto ed è una possibilità concreta e legittima di “successione” di sentimenti e stati d’animo.
    Se la ami la vuoi felice a prescindere da te. E l’ho detto al mio ex mentre mi lasciava e lo penso (ho contestato il modo “cinico” ma questa è un alto aspetto).
    Una persona può sicuramente cambiare idea, accorgersi di uno sbaglio ed è anche coraggioso riuscire a farlo: nessuno desidera un ..”teatrino pirandelliano” in cui si mette in scena un amore che è solo gestione aziendale della routine..un falso amore..

    Però credo che Monia o chiunque all’inzio di un percorso/lutto (e magari si risolverà presto, glielo auguro 🙂 ha il diritto e il bisogno di sfogarsi, di essere incredula, di chiedersi “perché”. Di capire se il suo caso è quello o diverso. Se il contatto vero, di anima prima di tutto, che c’era tra loro è finito..
    Lei sta pensando e parlando ad alta voce. Con se stessa prima di tutto. Ed è una fase necessaria, dolorosa. Preziosa.
    Non è detto che le cose materiali..la casa etc.. siano disgiunte da un vero affetto, da un vero desiderio, da un vero amore.
    Possono essere anzi la proiezione esterna di quell’amore a cui lei oggi non può pensare di rinunciare, pena un grosso senso di vuoto, insostenibile..
    E’ chiaro che nel tempo non le mancherà la casa, non le mancheranno I progetti.. Tutte cose ricostruibili o rinunciabili..
    Le mancherà il suo compagno da amare, l’uomo che desidera/va rendere felice, che forse non era felice ma non lo ha detto, togliendole la possibilità di provare a cambiare per lui.

    A MONIA un bacio. e aspetta prima di tirare le somme. cerca solo se puoi, in questa fase, di alleviare il tuo dolore, di rifletterci su ma di non crogiolarti in esso.
    prova a reagire perchè non è consegnandoti alla sofferenza che troverai la forza e la fiducia che ti servono per ripartire da dove sei adesso, ancora insieme o senza lui.

    Ciao a tutti

  8. 1238
    monia -

    Paolo,

    nn sei stato duro hai espresso il tuo pensiero. Il mio parlare della casa non e’ inteso in senso materiale ma come simbolo del mettere le radici. Del fidarsi e dell’amare qualcuno cosi’ profondamente che mettere su casa e’ una dimostrazione di quello che senti. Lui mi ha lasciata e basta. E la casa, il vestito e le fedi non sono e mai saranno garanzie di eternita’….ma ci ho creduto. A 34 anni mi sono detta che l’amore esiste e che stavo per sposarmi con la persona con cui avrei voluto condividere la mia vita. Mi sento mutilata ora.Ed oggi non sono riuscita ad andare al lavoro perche’ ho pianto pianto pianto. E nonostante sto male una parte di me non ci crede che chi mi stringeva tra le braccia 3 settimane fa e mi chiamava amore, mi abbia lasciata cosi’.

    Monia

  9. 1239
    Giusy -

    Ciao a tutti,
    ciao Monia,in questo momento sono consapevole ke le nostre parole ti giungono come una sorta di bombardamento ma è il nostro modo di esprimerti la nostra vicinanza poikè noi tutti siamo reduci da esperienze simili alla tua. Mentre credevi di star percorrendo un cammino spedito e lineare al’ improvviso si è presentata questa insidiosa curva .Ora sei in curva ,vacillante e in attesa ke lui possa nell’ arco di questo mese riflettere e scegliere te come compagna di vita.E’ normale essere increduli,disperati,kiedersi come mai non si è state brave nel percepire segnali,sintomi di disagio e colpevolizzarsi per ciò.Io posso dirti ke si sbaglia se si circoscrive il tutto sotto il nome di “Colpe”.Tu con tutta la tua sensibilità e amore non avresti mai potuto percepire il suo disagio interiore,i suoi dubbi ,le sue insicurezze poikè sebbene eravate insieme fianco a fianco avevate “Lenti” di lettura diverse.Tu sicura dei tuoi sentimenti e innamorata non potevi leggere ciò ke invece era nei suoi pensieri e nel suo cuore poikè lui da qualke tempo probabilmente vede te con un’ altro tipo di lente.
    Il risultato è ke mentre in questi lunghi anni tu hai usato sempre le stesse lenti , accettando lui per quello ke è ,con i suoi pregi e i suoi difetti,in lui invece è scattato un meccanismo interiore ke lo sta portando a vederti con un’ altra lente e a rivedere il tutto.
    Con questo banale esempio vorrei semplicemente dirti di non commettere l’ errore di colpevolizzarti .La colpa non è tua se lui ti vede in maniera diversa ma fa parte di quel “gioco ” della vita ke è l’ evoluzione.Tutto si trasforma ma ahimè è difficile accettarlo quando si è dall’ altra parte.Tutti i tuoi perkè cara Monia sono legittimi .
    Cerca di volerti bene .Ti abbraccio

  10. 1240
    Paolo cogitoergosum -

    Dolcissime Monia, Simonetta, Giusy,
    perchè costringermi a parlare ancora una volta “di colpe”, facendomi sentire in colpa?? Ma perchè mi si fraintende sempre? Certo, il mio tono è “verace”, acceso, diretto (e falso come una moneta da tre euro, secondo alcuni!) ma mai, dico MAI avrei voluto offendere Monia, nè in questo momento è nè se fosse apparsa più sicura e determinata. Ma non ho alcun problema a chiederle SCUSA, con tutto il cuore e la dolcezza che mi sento di avere. E, cara Simonetta, so bene che questo per Monia è un momento di “lutto” che va vissuto, elaborato, condiviso. Ma non siamo qui con lei, dopotutto?? Ma senza falsi pietismi, senza moine e “consigli” risolutori a tutti i costi. Anche Tu, cara Simonetta, con tutto il rispetto che ho per Te, so che vieni da momenti durissimi. Così è per Giusy, così è per me! Vorrei tanto abbracciarvi, in questo momento, farvi sentire che non mi diverto a vomitare concetti “duri” a tutti i costi! Tutt’altro, semmai. Ho un concettto della donna forse ancora troppo “puro”, e se nel tempo ho imparato un pochino a capire il significato del concetto di “amore” è solo ed esclusivamente al fatto che sono stato anche troppo fortunato. Ho avuto l’onore, la fortuna, e il dono di essere amato, di essere “considerato” la persona più importante da almeno ben 2 donne nella mia vita, e che donne!!, con una sensibilità, un’intelligenza e una bellezza che ancora mi fanno piangere, se penso a come ho potuto perderle. Ma nessuno di noi si diverte a far del male! C’è sempre un motivo dietro ogni dramma, dietro ogni incapacità di amare e di gioire per essere amati. Carissima Monia, se non si fosse capito, sono più che solidale con Te, e lo dico sempre, non solo per il dolore che so che stai provando, ma anche perchè mi sono ritrovato (anche) nei panni di colui che ha “dovuto” deludere, o almeno che pensava di dover deludere, salvo poi aver capito che la mia Donna non c’entrava nulla con i miei dolori, vecchi, cancerosi e mai sopiti! Ma dopo tutto ciò, resta il fatto che c’è sempre una spiegazione alla fine di un amore! Certo, a volte si materializza in 24 ore, altre volte è il frutto di un trascinarsi penoso al quale nessuno hai coraggio di mettere la parola fine, ma come dice la nostra Giusy, colpevolizzarsi serve a poco mentre servirebbe tantissimo provare solo a CAPIRE guardandosi dentro, prima ancora di sputare “giusto” fango su colui o colei che sono fuggiti!
    Un’altra teoria psicologica da Baci Perugina, è che spesso il cosiddetto “carnefice” è travestito da “vittima”, e viceversa. Non del tutto sbagliata se ci si prova a pensare! E poi… come leggo, si arriva al solito discorso sul cambiamento, su quello che è stato fermo mentre quell’altra “andava avanti”! Come faccio, senza essere frainteso, a provare ad esprime una mia idea… che la capacità di poter AMARE davvero passa necessariamente per la capcità di saper AMARE sè stessi, prima di tutto. E che si può crescere assieme, ma solo se “lo si capisce assieme”!

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