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Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
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@ Ulisse
Certo che no! Le coordinatrici sono troppo impegnate a raccontarsi le loro stucchevoli storie!
@Luna,Donna. Ho letto più volte i vostri post, e li ho trovati interessanti,pieni di spunti.
Stasera nn è una serata particolarmente allegra,ogni tanto qualche momento giù ce l ho ed è normale averlo.Sono dovuto entrare in un supermercato e qst è ancora un mio limite.Era una delle cose che più mi piaceva fare con lei insieme al fatto di cucinare.Mi ritrovo proprio un blocco, e non mi riesce di superarlo. Come mi ha aiutato a pensare peró la mia strizz mi dico: Raffy,non ci pensare,non lo fare se non te la senti,vedrai che prima o poi ti tornerà naturale fare di nuovo tutto questo. E allora lascio che
le emozioni scorrano da sè ( non è facile). E so che non devo giudicarmi,so che non devo colpevolizzarmi se ho questi blocchi.Dopotutto nessuno mi obbliga a superarli se non io stesso.E come ho scritto nel post precedenti.Sono solo io
che con qst pensieri mi faccio del male. Spesso siamo noi che pretendiamo da noi stessi delle cose che in determinati momenti non siamo pronti ad accettare.E allora perchè ci facciamo questo? Perchè ci violentiamo da soli? La vita è molto più semplice di quella che ci costruiamo con i nostri pensieri.Capire quali pensieri non sono viatici per la nostra felicità è la chiave di volta per stare meglio con noi stessi e di riflesso con gli altri. Non è facile,io sono all inizio del percorso però amici,amiche credetemi mi si sta aprendo un mondo che mai avrei pensato esistesse.
Io ero una di quelle persone,sopratutto dopo la fine della mia storia che pensava sempre:” oddio,non sarò mai più felice; non proveró più certe emozioni; non ameró più,non la vedró e sentiró più”.Alzi la mano chi di voi non ha mai avuto un pensiero del genere e non si ricordi la fitta allo stomaco che si prova Qnd pensiamo ció.
Beh un giorno la mia psico mi dice: vedi Raffy,qst sono pensieri disfunzionali,che ogni persona si porta dietro inconsapevolmente.E che nn portano a niente,anzi ti fanno star male inutilmente.Portami una base razionale che siano veri e allora ne discutiamo.Mi dici che non amerai mai più.E chi l ha detto?! Hai una prova che mi dimostri la verità di questa tua affermazione?!In questo momento forse non te la senti di amare qualcun altro…ma che ne sai di come starai domani,tra un anno,tra 20 anni ?!! Da quel giorno non mi sono più alzato con il Mao di stomaco.Ogni volta he ho un pensiero,mi dico c è una base razionale che mi induca a pensare che sia vero?! No?! E allora perchè starci male?! E subito sparisce il motivo per stare male….non so se mi sono spiegato bene, peró a me qst cosa ha aiutato tantissimo e spero possa essere un punto di riflessione anche per voi… Su internet si trovano tanti articolo riguardanti i pensieri disfunzionali……..
@Valinda,capisco il tuo stato di frustrazione riguardante la tua storia.La capisco perchè so i meccanismi che innesca dentro noi stessi.Forse lui non era pronto,forse aveva altri tempi,troppi impegni,troppe… Dimmi te cosa.Fatto sta Peró che te hai fatto tutto quello che ti sentivi
Di fare.E l’importante era ed è questo.Noi non possiamo nIente nei confronti delle vite degli altri,nell ambito delle scelte che fanno intendo,Peró possiamo tanto nei confronti della nostra di vita. Te hai fatto quello che ti sentivi di fare.Punto. Lui ha fatto quello che si sentiva di fare ..Punto.O forse no. Ma a noi ,a te ,a me non deve interessarci cosa fanno loro,come si comportano loro. ci deve interessare solo come il loro comportamento si ripercuote su di noi. La mia ex ora si sta comportando in maniera assurda,fino ad un mese fa eravamo vicini così,e ora sembra che io sia la persona peggiore di questo mondo ai suoi occhi.Io posso essere empatico nei suoi confronti per certi aspetti,posso comprendere il perchè di tutto qst “odio” ma devo essere empatico anche con me stesso.E inkazzarmi per il suo atteggiamento ,che mi fa star male….e capire che io ho fatto tutto quello che volevo e potevo fare nei suoi confronti.
Io faccio le mie valutazioni sulle mie emozioni che vengono da qst situazioni e lei farà i conti con le sue. Non è facile accettare ció ,lo dico a me stesso. Peró è la cosa migliore per noi. Tanto senti se è destino chi ci vuole bene torna, se ne rende conto… Altrimenti è stata un occasione per migliorare noi stessi…. Vediamola così Valinda cara..
Un abbraccio a tutti/e
VALINDA, perché devi darti tutte queste colpe e giudicarti così tanto? Perché ora hai girato la questione così? Ok, è anche vero che la cosa è fresca. Ma sei passata da darti dell’ingenua che non coglie i campanoni all’oppressiva che fa scappare uno che poverino? Lo so, lo hai detto che ora non riesci a essere ancora obiettiva. Ma perché tanti tanti giudizi su te? E perché, mia impressione, eh, ricorre sempre il tema dell’amicizia anche con chi da un lato ti delude e dall’altro ti ha colpito ma poi?
A Ulì, qui di contro natura ci sono solo i tuoi incredibili ed arcaici pregiudizi e la tua indisponente saccenza. Sinceramente poco mi importa del contenuto di quelle che ritengo essere fanatiche fanfaronate. Per quel che mi riguarda puoi scrivere 12 post al giorno (ossia il massimo per le regole di questo sito).
Ciò che mi urta non sono i tuoi interventi o il contenuto pseudo-spirituale o il numero ma, molto più semplicemente, che questi possano offendere qualcuno (nella fattispecie recente Manu).
Il fatto che, poi, lei, essendo intelligente bypassi purtroppo non annulla l’offensività delle tue ridicole esternazioni.
La sessualità è un qualcosa di così personale che pretendere di sapere cos’è naturale e cosa non lo è significa essere pieni di sè e, pertanto, inattendibili. La natura credo stia nella sincerità verso sè stessi e gli altri, nel non farsi condizionare dal fatto che Adamo avesse il pisello ed Eva una patata vivendo male e facendo vivere male gli altri intorno a sè.
Prima di pretendere di essere difeso cerca di non offendere.
Cara Valinda, c’è un qualcosa che dovrebbe essere veramente naturale e che se fosse tale ci eviterebbe tanto malessere: l’obiettività.
I campanelli di allarme diventerebbero elementi di valutazione, non faremmo finta di non sentirli ma li analizzeremmo con cura, non ci faremmo prendere dalla frenesia del “colgo l’attimo che stavolta c’ho acchiappato” ma dedicheremmo tutto il tempo necessario al comprendere se ciò che vorremmo durasse per sempre è veramente attrezzato per non affogare in 20 cm di acqua.
Qualcuno parla di razionalità che fa a pugni con il sentimento.
Io, a 40 anni, dopo 25 anni di facciate, parlo, con molta sincerità, di pararsi il c*ulo.
L’amore, purtroppo, non è un diritto. E’ un qualcosa che può esserci o non esserci nella vita di una persona. Indipendentemente da tutto: dall’impegno, dallo spirito di sacrificio, dal buon carattere, dalla bellezza, dalla giovinezza.
Ammazzarsi di seghe mentali sul “perchè a me no?” è assurdo quanto cadere in depressione o ammazzarsi perchè non si vince al supernalotto.
Così com’è assurdo scervellarsi sul “perchè non lui/lei o quello/a prima o quello/a prima ancora”.
Non sto affatto affermando che tu ti stia arrovellando in questi ragionamenti.
Purtroppo so, parlando con me stessa e con altri, che ,nell’80% dei casi, considerazioni simili sono imperanti nella mente del lasciato e della lasciata.
Con due rischi: cadere nella misandria o misoginia (che se non sono naturali condannano ad un indicibile malessere), rinnegare il passato, vedere solo me*da e bugie. Oppure cominciare con l’autoflagellazione del “dove ho sbagliato?”.
Dicono che le Verità stia in mezzo. E, forse, è proprio così.
Forse si sbaglia nell’infilare la testa in un sacco e prendere per oro colato le parole che si ascoltano (e che si dicono) perchè queste “fanno tanto favola” e le favole piacciono un pò a tutti.
Forse si sbaglia nel vedere l’altro o l’altra come un essere perfett
caricandolo di responsabilità (e di future, potenziali, “colpe”) e negandogli l’umana possibilità di essere fallibile e, in qualche modo, “difettoso” in base ai nostri parametri.
Forse si sbaglia nel voler affidare un qualcosa di pesante come il “per sempre” (magari, dopo la facciata, si stenta ad ammetterlo non fosse altro che per orgoglio…. ma in tantissimi, ogni volta, abbiamo sperato che fosse la persona giusta) nelle mani di chi, quantomeno all’inizio, non si conosce se non attraverso le proprie aspettative, le proprie necessità, la propria solitudine e i propri sogni.
Forse si sbaglia nel non ammettere che le persone possono cambiare ma non nel senso di diventare UFO bensì nel senso di scoprire, nel tempo, il proprio vero IO, diventare veramente sè stessi. Con la conseguenza di cambiare sia rispetto all’immagine che si aveva di sè stessi sia rispetto a quella che era stata diffusa.
Sicuramente si sbaglia quando si crede di poter conoscere alla perfezione l’altro/a quando non si conosce sè stessi. Alzi la mano chi si conosce alla perfezione….. :)))
Io ho smesso di credere nell’amore come diritto.
E’ un qualcosa che può capitare come no.
Di conseguenza ho smesso di struggermi nei ricordi del passato e di galleggiare nelle aspettative per il futuro. Vivo il presente e cerco di essere fortemente individualista perchè ho compreso che solo se si conosce e si ama sè stessi si può (se mai capitasse, ma ho forti dubbi) amare e farsi amare veramente da un’altra persona.
Anche io, Valinda, non sto bene, in questo momento.
Salto dall’esaltazione alla sensazione di morte interiore nell’arco di pochi minuti.
Ma mi rendo conto che non è per la solitudine in sè ma per il fatto di saper non stare (ancora) bene con me stessa.
Sto facendo ordine ma c’è ancora tanta confusione e, a volte, questa confusione, atterrisce, a volte fa scattare l’entusiamo dell’esploratice che c’è in me. Senza alcun criterio.
Scusatemi per l’accozzaglia di stucchevoli considerazioni.
Questa “coordinatrice” è circondata da tanto di quel caos mentale che pretendere linearità, in questo momento, sarebbe come pretendere che una pianta grassa sopravviva al Polo Nord 🙂
Ed è un caos proprio che già di per sè manderebbe a gambe all’aria una relazione praticamente perfetta. Figuriamoci mettendolo a contatto con il caos altrui….
Sono contenta di una “cosa”: essere riuscita a mettere in salvo il buono di ciascuna storia.
Forte della mia unica consapevolezza: difficilmente c’è una vittima ed un carnefice. Spesso ci sono due vittime….di sè stessi.E due persone potenzialmente pronte ad affrontare il futuro se non si faranno ammazzare dal passato e sapranno sfruttare il presente.
ciao a tutti. ieri è successa una cosa che mi ha turbata e vorrei chiedere un vostro parere. dopo 6anni di fidanzamento tra alti e bassi il mio ragazzo mi ha lasciata. non solo.. non vuole saperne più niente di me. mi saluta a malapena e se mi vede cambia strada. addirittura ieri per non sedersi nello stesso bar dove ero io se ne è andato. gli ho chiesto spiegazioni del xkè non mi parla e mi ha detto di non aver niente da dirmi e di fargli il piacere di non frequentare i luoghi dove va lui. mi è caduto il mondo addosso. come ci si può comportare cosi dopo tanto tempo passato insieme? non rimane anche solo un minimo di affetto? non riesco a uscire da questa situazione..
” Signore, dammi la serenitá di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quello che posso, e la saggezza di
comprenderne la differenza”.
Ulisse veramente questa è una preghiera indiana lakota!!!!!adesso ricicli anche le preghiere di altre religioni per passare da finto saggio ma sempre bigotto resti.mamma mia ma ripigliati!!!torna nel tuo gruppo di aiuto perchè qui stai solo facendo figure di m…e…r…d…a!!!
MUMU, se le cose stanno come dici, se un giorno, dopo 6 anni, all’improvviso, ti ha letteralmente disconosciuto, bè, c’è ben poco da dire se non di aspettare che l’amico tempo faccia il proprio dovere.O è un pazzo o è un sadico.
Se, come credo, c’è qualche elemento in più che, nella foga, hai tralasciato….
Comincia a rifletterci. E, se ti va, facci sapere.
Ciao, un abbraccio.
LUNA, LILLY 🙂 grazie.. Sì è vero la verità sta nel mezzo, di sicuro io ho fatto degli errori grossolani dovuti all’ansia, a troppe aspettative, a bisogno d’amore e di attenzioni..insomma le solite cose. e di sicuro lui è una persona particolare e alla quale non è facile rapportarsi..per cose sue appunto e cmq ci conosciamo veramente poco. probabilmente ci sono anche delle incompatibilità caratteriali tra di noi sulle quali si può fare poco ma ripeto è difficile valutarlo perché ci conosciamo veramente poco. è che era da tanto tempo che non incontravo una persona intelligente e interessante come lui che mi coinvolgesse anche mentalmente. per questo mi dispiace aver rovinato tutto e averlo perso, tutto qui. a mente fredda ammetto di aver esagerato, di aver agito troppo d’impulso e per retropensieri/paranoie. ma adesso non vedo come posso rimediare, perché lui non è il tipo da tornare sui suoi passi e se insistessi risulterei ancor più patetica e oppressiva credo. ma è anche vero che se avesse interesse per me magari mi perdonerebbe e sarebbe pronto a passare sopra alle incomprensioni e riprovare a conoscerci e frequentarci. insomma forse è meglio lasciar perdere tutto e mettersi il cuore in pace di fronte all’ennesimo fallimento.
evidentemente non sono ancora pronta per una storia, evidentemente sono ancora una persona non risolta, immatura, con tanti nodi interni da dipanare. può essere. e magari LILLY ci troveremo insieme all’ospizio 🙂 così ci facciamo compagnia!!
LUNA riguardo all’amicizia ti riferisci al fatto che ci tengo sempre (o quasi) a restare amica degli ex?? Sì è vero, hai ragione..non so bene perché lo faccio, forse perché mi sembra di salvare qualcosa di buono del rapporto, forse perché così mi sento più apprezzata e in pace con me stessa….
RAFFY grazie dei tuoi consigli e tanti auguri per il tuo percorso di rielaborazione. Capisco quanto ancora sia difficile per te, ma ti leggo più sereno e positivo. credo che tu sia davvero sulla strada giusta, non farti più avvelenare la vita dall’ex e dalle sue modalità di disturbo..come dici giustamente tu bisogna avere empatia prima di tutto per se stessi 🙂
DONNA mi spiace molto per la tua infanzia, da ciò che racconti sembrano davvero episodi tristi che ti hanno ferita e non è giusto. Però credo che già il fatto di riconoscerli, già il fatto di aver capito certe tue dinamiche interne sia il primo passo verso la risoluzione del problema! sul fatto che molti uomini vogliano delle bamboline belline come accessorio da portare in giro, che non abbiano personalità mi trovi perfettamente d’accordo. e ce ne sono tanti, troppi di uomini così…ma forse lo stesso vale al femminile. perché è molto più facile avere un partner “accessorio” accondiscendente che faccia da accompagnatore e orpello piuttosto che una persona pensante accanto con sue esigenze ed opinioni…..triste ma vero.
buon sabato a tutti! VVB