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Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
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@ Davide…attento parli con una che di botte ne ha prese….e chi le ha date era all’inizio romantico (cacciatore)…a nessuno piace prenderle specialmente per cavolate e emerite stupidaggini (un no, un non vengo con i tuoi amici, un adesso non ho voglia, un dargli contro in qualcosa,….). Invece di avere un sano raffronto ho imparato come un cane bastonato a starmene zitta e obbedire…e qui piano piano ho perso le Palle!. Spiego solo che di pazienza ne ho e recuperare il perduto è un lungo cammino. E lui mi portava i fiori !!! Ah Ah Ah…che attori. Probabilmente rimarrò zitella (anzi single suona moderno), visto che a quanto pare l’alternativa non è quella di trovare un uomo che ti tratti come una persona pensante ma come una bambola da addobare con abitini rosa e come tale poi pretenderà anche che tu rimanga zitta….d’altronde sai la fatica delle smancerie che ha affrontato per conquistarti ! Spero solo che esistano Uomini che apprezzino l’essere femminile e che sappino ascoltare e rapportarsi con uguaglianza…ma questo è un sogno, O picchiano o recitano.
Buongiorno a tutti Amici e Amiche…
Ieri altro incontro con la psico.Ogni volta ne esco sempre più consapevole di aver fatto la scelta giusta a intraprendere questo percorso.Si capisce così tante cose stando ad ascoltare veramente noi stessi,che ogni volta rimango a bocca aperta vedendo come le cose alla fine si risolvano da sé.
Riprendendo il discorso di LUNA, la vita non è bianco/nero,cervello/cuore.L ho sempre pensata così anche io,eppure “in vecchiaia” mi accorgo che è proprio questo dualismo che ci fa star male,che non ci fa vivere come si vorrebbe.
Sto leggendo un’interessante libro che mi ha consigliato la psicologa: “Il bambino che sei stato”.Già dalle prime pagine mi si è aperto un mondo.Dentro di noi esiste ancora il bambino che siamo stati in passato,e noi siamo genitori di questo bambino,adottando come schemi comportamentali quello dei nostri genitori,non ciò che vorremmo essere davvero noi.Allora certi giudizi che ci diamo e che ci fanno star male,certi comportamenti che adottiamo non sono altro che il riflesso dei nostri genitori.Di come si sono comportati con noi quando eravamo piccoli.
Forse non sono riuscito a spiegarmi bene,però so che ora sto iniziando a capire quanto spesso siamo noi che sabotiamo noi stessi e non gli altri.
Quando arriveremo a capire che la nostra felicità dipende unicamente da noi,allora siamo già un gran passo avanti….
Stamani su fb mi è arrivato ennesimo msg: La migliore amica della mia ex,con cui avevo e ho un buonissimo rapporto mi ha scritto che in qst momento mi deve levare l’amicizia (glielo deve avere chiesto la mia ex).
Beh,ho avuto 10 minuti in cui ho pianto, lo ammetto,ci sono rimasto male,mi sono arrabbiato,sono rimasto senza parole.
Poi però la voglia di star bene ora è più forte di qualsiasi cosa,anche di Lei…
Come ho iniziato a capire ieri.Ognuno ha la sua vita,il suo percorso da fare alla ricerca della felicità.Non tutti hanno gli strumenti per raggiungerla però, e io non posso farmi carico della ” ricerca al tesoro” di qualcun altro..
La psicologa dice: Io Raffy qnd vado a fare incontri con tossicodipendenti e ci parlo e li ascolto,il mio l ho fatto.Tutto quello che è di mia competenza la posso mettere a loro disposizione,ma se poi appena escono si vanno a fare “una pera” ,non posso farmene una colpa.Ognuno è padrone della propria vita e delle proprie scelte,e se sono sbagliate sono loro che le hanno scelte e te non puoi farci nulla.
Discorso che sto elaborando,e mi riesce difficile da accettare però SENTO che è giusto,e ciò vuol dire che sono sulla strada buona….
Un abbraccio a tutte/i
RAFFY: che bello leggerti e grazie per i tuoi interventi e il libro che hai segnalato.
La tua striz mi pare una in gamba e sono contenta di quello che scrivi riguardo il percorso che stai facendo 🙂 capisco la sensazione che provi sentendo che “serve”.
Il concetto con cui chiudi il tuo post è veramente centrale 🙂
Buona elaborazione 🙂
Per quanto riguarda l’ex e l’amica che deve toglierti l’amicizia non analizzare troppo la questione, quello che sto per scriverti non è affatto uno stimolo a farlo (anzi). Solo una mia riflessione:
ha bisogno di “controllare” gli altri (virgoletto perché è un concetto più ampio).
poi, certo, la sua amica ha scelto, in base al suo modo di essere ecc, di assecondarla (non è un giudizio il mio, eh, ma appunto il concetto di scelta), ma comunque sia sono una perdita di energie, queste punzecchiature,nelle quali non ti riconosci mi sa… non ne hai nessuna voglia.
e fb è solo fb 🙂
Bacio.
@ Raffy, interessantissimo quel libro, lo devo leggere. Grazie del titolo. Ho sempre pensato che la mia condizione di inettitudine nei confronti di chi cerca di sottometermi sia causata da un riflesso passato. Stò appunto cercando queste realtà guardando i filmati di quando io e mio fratello maggiore eravamo piccoli e rivelano molto della differenza di rapporto che mia madre ha avuto con me e con lui (primogenito maschio= Maschio Alfa !!). Una volta ad una cena di pesce tutta preparata da me a mia madre è scappata la frase parlando con un’amica: “La vedi questa, credi che io l’abbia cercata…piangeva sempre e svegliava quello di un anno (mio fratello)…” al che l’amica sgrana gli occhi e io mi volto a guardarla. Che per mia madre io sia stata un gran peso lo dicono anche le zie, che “mi portavano sempre via” e il fatto che i ricordi del mio passato gli ho per lo più nella casa dei miei nonni. E’ terribile poi rivedere quei filmati e il non avere nessuna foto di me appena nata (una sola fatta dal patrigno quando avevo 8 mesi) perchè “la macchina fotografica si era rotta”…ma il mio battesimo dov’è ???? E’ terribile vedere foto del primo bagnietto di mio fratello, mio fratello sdraiaito che solleva la testina, mio fratello sul lettone di mia madre…..Questo probabilmente ha creato in me un senso di insicurezza e la necessità di cercare continuamente di farmi accettare diventando accondiscendente e senza carattere direi (o meglio come mi dice spesso mia madre !!)…ecco che cado spesso nelle trappole perchè cerco nel modo sbagliato di farmi accettare.
Direi proprio che Raffy la tua psicologa ti ha dato un supporto. Devo anch’io rimettere i fantasmi del passato al loro posto e cercare di capire chi sono io veramente.
@ Luna, è vero la passione deve avere il suo ruolo, ma se essa è malata e si manifesta in modo dannoso bisogna prima riflettere ed essere cerebrali su tutto poichè come potrai leggere la mia passione ha rischiato di uccidermi o causarmi seri danni…Io al Rospo voglio bene o per lo meno “cerco di farmi voler bene” (ripetizione del comportamento infantile)…se dovessi seguire la passione direi sempre che va tutto bene…ma la mia testa mi dice “C’è qualcosa che non va…si sta ripetendo tutto !! Rifletti” e mi trovo in un continuo conflitto che prima o poi cesserà perchè devo staccare cuore e mente e decidere con chi andare avanti…almeno finchè la mia passione guarirà…se guarirà.
@ Raffy, che rimuovere l’amicizia di FB l’abbia chiesto espressamente la tua ex o meno, fa di questa “amica” comune una persona davvero da biasimare…e soprattutto con scarsissima personalità!
Insomma…ma dove siamo arrivati?
Evidentemente alla tua ex fa male che tu abbia smesso di stare ai suoi piedi all’occorrenza…e vuol far tabula rasa nella tua vita…
Questo dovrebbe farti riflettere…di quanto tu abbia dato a costei…e di come ti stia ricambiando.
Si possono avere tutti i problemi psicologici di questo mondo, ma il sadismo e la cattiveria sono ben altra cosa!
Spero comunque con tutto il cuore, tu possa vivere sereno, e magari chissà…col tempo, trovare un amore vero che si prenda cura di te e del tuo cuore!
DONNA: guarda che per me istinto non è sinonimo di passione, istinto animale o cose del genere. Io per istinto intendo un’altra cosa. Il che non significa che non possa c’entrare anche con il fatto che ci appassioniamo a qualcosa o qualcuno. Ma la panza a cui mi riferisco io è un altro concetto.
Donna, quali risposte cerchi in quei filmati? Non sto dicendo che tu non debba farlo. Quando sentiamo il bisogno di ripercorrere una ragione c’è o più ragioni.
Ma cosa vedi in quei filmati? E nelle parole delle zie?
non conosco tua madre e la situazione dunque ora esprimo un mio azzardo, ma prendilo come una possibile riflessione, ok? che puoi, naturalmente non sentire, trovare attinente e rifiutare.
Se anche tua madre avesse “sclerato” o si fosse sentita inadeguata nei tuoi primi mesi o anni di vita ciò non sarebbe dipeso da te. per quanto quelle sensazioni e situazioni, le tue, facciano parte della tua biografia, ok. Ma concretamente, per esempio, esiste la depressione post partum o il fatto che quando una persona si ritrova ad avere due figli invece di uno si sente scombussolata, magari, anche dal fatto di sentirsi lei inadeguata a gestire la situazione. Ora, viviamo con delle idee sulla madre perfetta, sulla madre che è una specie di donna bionica che anche se ha 5 figli ha sempre il sorriso sulla labbra. Intendimi, non sto giustificando tua madre, anche perché non la sto accusando. Sto parlando genericamente del fatto che le persone possono avere o sentire delle loro inadeguatezze e spostare il loro senso di inadeguatezza sugli altri, la situazione ecc per stare in equilibrio.
Non voglio dire che guardando i filmati o avendo testimonianze tu non possa ricostruire delle situazioni o dei fatti, ma ciò che voglio dire è che dipende da che verso li guardi e se, senza un aiuto psicologico, sei in grado di affrontare anche un percorso di consapevolezza che stai cercando di attuare senza cadere nel tranello del fatto di non avere gli strumenti di interpretazione “corretta”.
E’ vero che puoi trovare testimonianze del fatto che tua madre, volens o nolens, possa avere avuto degli atteggiamenti di distanza o puoi trovare testimonianze delle sue razionalizzazioni per giustificarsi, ma di per sé, fermo restando che tutto ciò appartiene al suo sentire e reagire e agire prima ancora che il tuo, non ti dà risposte sul tuo valore. Può darti risposte (capisco, credo cosa intendi) sul fatto del perché tu hai provato certe sensazioni, e dove potresti trovarne l’origine. Ma, di per sè, senza gli strumenti giusti, potresti comunque non sapere come guardare questa cosa e come uscirne. Uscire anche da come gestisci le false idee su te stessa che hai assimilato, indifferente che sia perché ti sono state dette o perché, essendo piccola, ti adeguavi, difendevi, reagivi come potevi a ciò che incontravi all’esterno.
Forse la differenza tra affrontare un percorso con una psicologa o meno (e anche però come noi stessi lo affrontiamo) sta nel fatto di avere nuovi strumenti
anche uscendo, per esempio, da degli “stereotipi” nostri, anche ingorghi come: amo questa figura affettiva ma provo rancore per questa figura affettiva. Come gestisco queste spinte che sembrano opposte?
Penso di dover conquistare mia madre, ancora, dopo tanti anni. Vorrei che mi dicesse che mi ama per ciò che sono, vorrei che mi vedesse per ciò che sono, vorrei che mi dicesse che sono molto meglio di ciò che credo di essere…
ecc.
Non so come abbia preso tuo fratello il fatto che, dici, ci sia stata una disparità di comportamento nei vostri confronti. Può darsi che si sia adagiato su questa disparità, che ne abbia tratto convenienza. Eppure a volte, quando ascolti persone in diversi ruoli in una famiglia, scopri che a chiunque può essere andato stretto, almeno in parte, il ruolo che gli è stato “assegnato” da altri. che sia la persona che sbaglia sempre o quella che non sbaglia mai ecc.
E la domanda è anche: a cosa mi serve, in età adulta, continuare a rapportarmi con questi modelli o con ciò che mi ha ferito da bambina? A cosa mi serve continuare a rapportarmi con queste etichette o altre, che mi siano state messe da altri o che me le metta io?
Io ho trovato veramente :O quando la mia striz mia ha detto:
invece di chiederti il perché delle cose (cioè le cause) prova a riflettere su “a cosa mi serve?” (cioè lo scopo).
Anche questo è un discorso complesso in realtà, anche perché in sede terapeutica anche ciò che facciamo ogni giorno… possiamo farlo velocemente e meglio, perché siamo anche guidati, credo, a non sprecare le nostre energie girando in tondo, ma in modo più costruttivo.
Io facendo un percorso striz ho notato e sentito questo, ecco perché quando Raffy testimonia determinate sensazioni che ha penso 🙂 e penso di capire cosa intende, al di là che ciascuno affronta le proprie questioni e il proprio sentire ecc, e che la terapia è una cosa assolutamente personale.
Il concetto di sostegno c’è, ma soprattutto io la vedo in chiave di: strumenti. Strumenti maggiori o diversi anche per guardare le stesse cose che guardiamo da anni e anni. In modo più approfondito? Magari sì, ma che si rivela più costruttivo e rilassato. Poi il lavoro, ciascuno, lo fa sempre da sè. Però la mia esperienza personale è positiva riguardo il fatto dell’indicazione degli strumenti ecc.
Alla fine tua madre è una persona esterna a te che ha avuto determinate reazioni sue anche a ciò che lei non era in grado di gestire e al fatto di non esserne, in quel momento, capace? Può darsi.
Il punto è che più che i suoi equilibri (intesi come ciò che lei ha fatto o fa ogni giorno per sentirsi in equilibrio) il tuo soggetto sei tu.
Non puoi cambiare il passato e più che una “giustificazione” sul perché continui a sottometerti oggi forse il concetto è che oggi vuoi smettere di farlo. Anche se non esistono o non esistessero foto di quanto eri bambina.
(tutto ciò l’ho scritto con empatia. Un abbraccio)
É passato molto tempo da quando ho scritto delle carenze e trauma che
inconsapevolmente i genitori causano ai figli sin da piccoli x poi conti
nuare anche durante l’adolescenza! Quando parlo di dipendenze che procurano problemi e suggerisco rimedi, a qualcuno dá fastidio e mi
ricopre di volgaritá. Nessuno ha richiamato il signore che si é permesso di consigliarmi di andare a sfogarmi sessualmente, vero coordinatrici? Ma volevate sentire cosa pensavo di persone viziate e
che si comportano contro natura! Ottimo! E cosí che si aiutano persone
che necessitano di scoprire il perché vanno alla ricerca della serenitá e stabilitá emozionale!
Chi si sente in diritto di dare consigli, non ha capito un bel niente!
A Luna ho descritto una parte della mia vita, per far capire come
sono stato aiutato dai gruppi di autoaiuto e frequentando vari convegni. Sono stato deriso!!! Oggi leggo tutto quello che da tempo ho giá scritto e suggerito, non consigliato!!!Consigli non debbono essere dati, ma solo suggerimenti! Solo deponimenti di come io ho superato e sto migliorando la mia vita con l’aiuto psicologico e spirituale. Al contrario di quello che qualcuno pensa o immagina!
Vivo la mia vita con serenitá, gratitudine e riconoscenza a quanti
mi hanno siutato a crescere in esperienza, che non si compra, ma si
conquista con onestá, moralitá e fedeltá. Ho descritto qualche Passo
importante dell’associazione che frequento perché é impegnativo di
ogni membro, divulgare il 12° :”Avendo ottenuto, per mezzo di questi Passi, un risveglio spirituale, abbiamo cercato di trasmettere questo messaggio ad altri e di mettere in prtaica questi principi in tutti i campi della nostra vita”.Buona serata!!
Solo x oggi: Quando recito la Preghiera della Serenitá, rischio di prendere l’abitudine di ripeterne le parole come un pappagallo, senza pensare al loro significato.Questo indebolirebbe uno dei mezzi piú efficaci del programma. Se invece penso al significato di ogni frase, mentre la dico, la comprenderó sempre di piú e nel contempo crescerá la mia capacitá di afferrare la differenza fra quello che posso e quello che non posso cambiare. Questa preghiera prima di tutto afferma che nella mia vita ci sono cose che non posso cambiare; la mia serenitá si basa sulla mia accettazione di tali cose, poiché piú le combatto, piú esse mi tormentano.” Il coraggio di cambiare le cose che posso”mi offre
la piú ampia libertá di lavorare sulle cose che mi riguardano.La parola usata é cose e non persone. Certamente vi é molto da migliorare nella mia vita, ma questo puó avvenire solo cambiando in
meglio i miei atteggiamenti ed il mio modo di agire.Tale Preghiera mi aiuterá intutti i miei problemi, grandi e piccoli, purché io, ogni
volta che la ripeto, rifletta sul significato delle parole.
” Signore, dammi la serenitá di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quello che posso, e la saggezza di
comprenderne la differenza”. Saluti!!!
LILLY ciao e grazie 🙂 come mi sento? mi sento triste, mi sento sbagliata…mi sembra di aver sbagliato tutto, di aver sbagliato proprio tutte le mosse. Forse sono veramente stata troppo oppressiva con lui, l’ho pressato troppo, non l’ho capito. Lui me l’aveva detto chiaramente (anche se è vero all’inizio era entusiasta) che per motivi suoi non era in grado di tenere in piedi una storia. Però sì, all’inizio era diverso: più presente, più trasporto, più simpatico e carino. ma è sfumato tutto veramente in fretta. gli ultimi giorni sembrava veramente distante, distaccato e quasi ostile nei miei confronti. e io invece di lasciarlo stare alla fine ho sbroccato perché mi sentivo presa in giro, allontanata e rifiutata. perché non credevo alle sue motivazioni e le vedevo come le solite scuse. e in questo modo l’ho perso, ho perso una persona che cmq mi interessava. e adesso i nostri rapporti si sono interrotti malamente, non ci parliamo più e penso che non potrò mai recuperare la situazione. è vero i campanelli d’allarme c’erano ma forse io ho messo davvero tanta benzina sul fuoco? non lo so ragazzi non so dare una valutazione oggettiva di questa storia…mi sento ancora frastornata e delusa.
una buonaserata a tutti: LUNA, DONNA, RAFFY, MAX, LILLY…i vostri post sono veramente utili e preziosi! e c’è uno scambio bellissimo 🙂 se posso torno dopo.