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Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
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Davide,perché perdi tempo a rispondere ad Andrea? Lo conosci? Fatti dire di dov’é, cosí potrei indicargli anche se tempo fa mi son fatto la madre o la sorella! Questo poveraccio, non conoscendo le donne, ha bisogno di leccare per avere qualche speranza!Che pena!!!!!!
@ Luna. Ciao. Hai proprio ragione. Penso che non andare a quella festa per andare contro alla volontà sua non significhi fare veramente ciò che voglio ma farmi condizionare. Devo cominciare a pensare a dei motivi più validi per non andarci e magari, al momento del suo “Allora sei pronta ??” spiegare tranquillamente: IO non vengo perchè non riuscirei a sopportare di vedere tutti a fare gli auguri a Gianni e dargli i regali e lui sorpreso della sorpresa…Non potrei sopportare che nella mia vita con un altro uomo capiti nuovamente quello che è già accaduto (il mio ex marito…per il mio compleanno mi ha portata alla mega festa di compleanno di un suo amico…nessuno mi ha ca…ta…l’occasione che si ripete). Essendoci già passata so già come mi sentirei e il male che mi farebbe. Trovo ingiusto l’essere “obbligata” a dover soffrire e sentirmi sempre la terza incomoda delle situazioni. Sarebbe imbarazzante per me dire a Gianni “Auguri, che bella festa…sai anch’io compio gli anni !!!” Lo metterei in imbarazzo. Preferisco starmente in disparte anche fisicamente che ne mentalmente, si perchè quella è la SUA festa e io, con la mia rabbia dentro potrei anche diventare acida, quindi mi isolerei….rovinando l’atmosfera. Non potrei sopportarlo, so come sono fatta e quali potenziali reazioni potrei avere…civilmente parlando.
Sarebbe un male per tutti…in primis per me.
State buoni ragazzi…state litigando per delle cavolate.Oguno creda in ciò che vuole, l’importante è dare consigli giusti e valevoli di essere letti.
Grazie ancora, buon lavoro.
Concordo con tutto ciò che hai scritto, Luna.
E penso anche io sia meglio tornare sui propri passi, lasciando alcuni altri ai propri deliri e manie di grandezza.
@ Raffy…sono contenta di leggerti così…spero si sinceramente tu possa aver trovato una sorta di equilibrio…
Io invece ho tagliato i ponti…rimuovendo ogni forma di comunicazione e contatto.
Non so se è quanto potrà farmi bene…ma del resto…
continua a stare con la ex senza alcun ripensamento.
ulisse magari mia madre o mia sorella -che non ho- potrebbero essere delle tr.ie ma non certo malate di mente per buttarsi via con un esaurito come te,e da come ti alteri mi sa che è da tanto che non tocchi una donna,probabimente dalla nascita,un po come quell’altra capretta di davide.io non ho bisogno di leccare nessuno,ma visto che vi siete buttati a insultare in massa delle ragazze dimostra solo quanto siete falliti e tanto poveracci.e adesso lascio che questa pagina torni ad essere un forum e non una chat per menti squilibrate.saluti alle signore 🙂
@ Ulisse
Ma quale leccare!! Questo tipo di donne amano solo gli uomini che le maltrattano, perchè si autoconvincono che quello sia un vero uomo. Non riescono a guardare oltre il loro naso!
Saluti a te, Andrea 🙂
DONNA, grazie a te della risposta. Giustissimo, non sei obbligata a soffrire, e neanche a obbligarti da sola a soffrire, stando solo in difesa o in reazione.
Capisco bene il concetto di “dejavù”, ho vissuto esperienze negative e traumatiche e quindi capisco cosa intendi. Anche perché il punto non sono i fatti ma come ci siamo sentiti rispetto ai fatti, la percezione che abbiamo di noi stessi nella situazione, il senso di disagio, paralisi, impotenza, sofferenza ecc.
Ma questo non è un vero dejavù già principalmente per una ragione: non c’è nessun motivo per cui tu debba reagire/sentirti nello stesso identico modo, persino se degli elementi possono essere analoghi. Non è un copione scritto.
La prima cosa che dovresti tentare di fare, forse, sarebbe di non dare per scontato come ti senti tu e la tua “posizione” rispetto ad una situazione o uno stimolo.
Attenzione, non sto dicendo che per questo tu dovresti andare se non ti va, ecc. Anzi. Appunto, invece, puoi scegliere, in base agli elementi che hai, le tue sensazioni, la tua volontà.
Sei la stessa persona nel senso che sei tu, ma questo è il tuo compleanno del 2012, non quello di allora.
Forse dico delle grandi banalità e al contempo non mi spiego bene.
Se è così mi dispiace, però rispetto a ciò che ci ha fatto sentire, sensazioni che abbiamo provato possiamo restare molto ancorati, in senso traumatico, anche a una percezione cristallizzata di noi stessi.
Capisco il tuo rimando alle esperienze precedenti, le ricordi sia per il loro contenuto traumatico sia, paradossalmente, forse, per avere una mappa di ciò che vorresti evitare come la peste.
Ma tu non vuoi semplicemente evitare le situazioni che ti hanno fatto male, non vuoi semplicemente NON sentirti in un certo modo un’altra volta, tu, credo, VUOI stare bene, tu vuoi sentirti bene, tu desideri vivere situazioni piacevoli e gratificanti.
Ora: io voglio vivere situazioni piacevoli e gratificanti ovviamente non significa che puoi controllare se il rospo o chi per lui non è dello stesso avviso.
Significa che la prima parte della frase rimane, fermo restando che viviamo anche con punti di incontro rispetto l’altro, dico ora genericamente, ma che se la seconda parte è impossibile non per questo decade la volontà di stare bene nella propria pelle.
Si tratta di equilibri, e tu, mi pare, racconti di situazioni in cui non c’è questo equilibrio. Non ti senti in equilibrio rispetto alla sua volontà, le sue modalità ecc e ciò che desideri tu.
Esiste conciliazione e possibilità di incontro ove entrambe le parti si mettono in discussione. Se solo una lo fa e l’altra per nulla capirai che non funziona…
Ma ciò non significa che vi sia solo un tipo di risposta.
Le opzioni sono molte di più, anche fuori dal meccanismo stesso.
Ti auguro di scegliere di passare un sereno e piacevole compleanno, qualsiasi cosa ciò significhi per te.
Cari amici virtuali,
voglio condividere con voi questa mia spiacevole esperienza con un ragazzo. I campanelli d’allarme erano veritieri visto che si è rivelato veramente un narcisista-manipolatore-egoista della peggior specie. e scusate se scrivo in modo poco chiaro ma mi sento ancora frastornata e mi sembra tutto surreale. all’inizio ci conosciamo per caso, virtualmente. e tutto uno scrivere, sempre presente, apprezzamenti e inviti a conoscerci di persona. ha sempre recitato la parte del bravo ragazzo, lindo e senza macchia, sfruttato dalle precedenti storie e dalle ex. ci incontriamo per la prima volta e lui entusiasta, complimenti, mi chiede cosa penso, cosa ci vedo in lui, quasi mi pressa. e sempre mille messaggi, sempre presente e carino. ci vediamo altre 3-4 volte, andiamo a cena, mi fa vedere casa sua. mi dice che mi vuole bene e in un momento di intimità addirittura che si sta innamorando di me, che sono la cosa migliore che gli sia capitata da tanto tempo, che vuole stare con me, mi vuole conoscere.. a me tutte queste attenzioni mettono ansia, non sono pronta ma lui mi tranquillizza ed è sempre carino e presente..
passano i giorni però e dopo qualche altra uscita pian piano diventa più distaccato, si fa sentire meno e scrive frettolosamente (prima mes chilometrici). ha un lavoro impegnativo, problemi suoi e poi ci conosciamo da poco, io lo capisco.
ma poi i campanelli arrivano: una volta a causa di un mio commento ironico sulla sua bacheca Fb se la prende tantissimo e ricommenta inacidito quasi denigrandomi (quando invece fino ad allora s’era sempre scherzato reciprocamente). ma lui mi accusa di averlo fatto passare male in pubblico (solo perché avevo fatto una battuta alla canzone del suo cantante preferito e da lì altri commenti insomma una cavolata pazzesca). un’altra volta a casa sua solo perché oso dire che per certe cose le Ferrovie sono un carrozzone (lui ci lavora) lui se la prende tantissimo, dice che non posso permettermi, alza il tono, si arrabbia di brutto. ci rimango male ma vabbe’ dico, può capitare un po’ di nervosismo o di non capirsi.
intanto si fa sentire sempre meno e io ovviamente ci resto male e non capisco il motivo. mi dice che il problema non sono io ma è lui, per testa, periodo, lavoro ecc. e lui non può portare avanti una relazione, che io la considero già tale ma lui non può avere anche questo pensiero. Io lo lascio stare non gli telefono, ci sentiamo solo di tanto in tanto via chat. Ovviamente esiste solo lui: il suo lavoro, i suoi problemi e se non ha tempo di vederci/sentirci è solo per quello. Quando le due volte prima guardava i turni davanti a me per programmare la nostra prox uscita… io cerco di essere comprensiva, carina, simpatica ma lui ha sempre un atteggiamento di sufficienza nei miei confronti, quasi ostile. sempre sarcasmo, ironia che poi però accetta poco su se stesso.
comincia anche a non rispondere (calcolate che prima invece era un continuo scriversi), ovviamente dice che non ha tempo..
Andrea, sì, speriamo… :/ 🙂 Ciao!
Manu: beh… (anche se ovviamente mi dispiace per la situazione e sarebbe meglio non aver ragione di giungere a queste “misure”) il no contact dovrebbe senz’altro essere più salutare di ben note, purtroppo, e variegate (non dico specificatamente tue!) modalità di “stillicidio”.
Il no contact, mi sa, permette perlomeno di sintonizzarsi meglio sull’autoascolto, sulle proprie ragioni anche per… “lasciateli/le andare, lasciateli/le voi”, titolo che prendo da un topic di questo forum, lo so, non è la prima volta, perché trovo che, in poche parole, dica davvero molto. Un abbraccio forte. (e grazie).
VALINDA: come stai? non riesco (per come ti ho sempre letta, ovviamente, qui) a vederti con la pinna da squalo. Cioè, non intendo dire che ti “etichetto” come una che dev’essere sempre buona, sempre accondiscendente o a cui non possono girare le scatole, eh! Dico che non credo che anche se tu avessi una fase in cui ti chiedi una serie di cose, anche per autodifesa o per autocheck up di risorse e riflessioni e rielaborazioni, potresti diventare una “squalona” cronica. Anche se a volte dobbiamo riaggiustare dei nostri parametri interni. Ma siamo sempre là, mi sa… il famoso ascolto di sè, bonus e malus. Senza la pretesa di corrispondere ad una certa idea di sè, ma magari permettendosi anche di sentire cosa si è, si desidera essere, esprimere prima ancora a se stessi che fuori.
Scusa se inciampo un po’ tra le parole, sono un po’ stanca stasera (notte), tra un po’ vado a nanna, ma devo finire di fare delle cose ed è stata una giornata piuttosto di corsa. Un bacio!
Lilly: miau! 😉 😀
Max: come stai? spero meglio/bene. Un salutin!
e anche di vederci non me lo chiede più, sempre dando la colpa al lavoro. Considerate che lui ha sempre ribadito di essere chiaro, sincero, onesto. Arrabbiandosi ogni volta che io – anche per scherzo – dubitavo o faticavo a credere conoscendoci poco e visto i precedenti (anche questo mettere le mani avanti forse avrei dovuto capirlo subito). Insomma sempre distaccato, freddo anche stasera dopo che in modo carino gli ho scritto di vederci una di queste sere. Dice che deve lavorare sempre ma invece io vedo su Fb che si è già organizzato per una cena con amici, e sempre su Fb il tempo di fare i suoi commenti e di rispondere dal cellulare ce l’ha eccome (a me dice che era dai suoi e non poteva risp).
Insomma stasera sono sbroccata e gli ho detto cosa pensavo ed è finita così. Lui ha reagito male dandomi la colpa per tutto: che lui non mi ha promesso niente, che mi sono fatta i film da sola! Senza nemmeno un minimo di empatia, glaciale proprio. Io gli avevo detto che ero stufa del suo atteggiamento di sufficienza e visto che i problemi e le sue cose le aveva anche prima poteva evitare facili entusiasmi e anche di volermi conoscere! Sapeva dei miei precedenti e come la pensavo..e si stava comportando male! e qui lui ha proprio gettato la maschera dimostrando tutta la sua freddezza e disinteresse (sempre dicendomi che non dovevo permettermi di usare quel tono!) Vi giuro che sembra un’altra persona da quella che ho conosciuto all’inizio, veramente surreale!! Credo che si sia stancato subito di me, che voleva solo divertirsi o avere il gusto della conquista. Tutto qui. E io ci sono cascata come una stupida.
Io avrò sbagliato qualcosa sicuramente ma cavolo non ci si comporta così! Prima un interesse a mille per una persona e poi quando questa vuole conoscerti e si sente coinvolta pum marcia indietro come se niente fosse! E se si vuole solo un’avventura si dice chiaro, senza nascondersi dietro i paroloni da uomo d’altri tempi. “Te non ti considero una compagnia di quel genere” mi diceva..eh infatti s’è visto che bel comportamento. Dovevo ascoltare il mio istinto, da uno che è parla sempre e solo di se stesso, dei suoi problemi, la sua vita e che sembra bravo e intelligente solo lui..ma cosa ti vuoi aspettare? scusate lo sfogo ragazzi ma sono davvero arrabbiata anche con me stessa..forse sono io che sbaglio sempre tutto non so! ma li odio questi uomini fatti così: egoisti, egocentrici, narcisisti e pieni di sé. che sembra vogliano distruggere la solarità e la serenità altrui forse perché loro una sana solarità non ce l’avranno mai.
beh spero che questa mia storia sia utile a qualcuno che magari si trova o si è trovato nella stessa situazione. e avanti si va con le spalle sempre più larghe. :-/