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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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14.073 commenti

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  1. 12291
    davide -

    @ LUNA
    Come faccio a vivere in armonia con la mia fede se poi non la trasmetto ad altri? Se io scopro una cosa che mi fà bene, che mi migliora la vita, non la faccio conoscere anche ad altri? O me la tengo solo per me? Sarei un grande egoista!
    La fede in Dio va trasmessa in qualunque modo, anche urlando se serve!! Poi se tu non la vuoi sentire è un problema tuo. Ti metti i tappi alle orecchie!!

  2. 12292
    LUNA -

    VALINDA: è un periodo che mi richiede molte energie, tanto più per questo zero voglia di sterili polemiche, come osservi anche tu.
    Penso, come ti scrivevano, che in effetti la questione non sia nè buttarsi senza paracadute, per mera impulsività, nè chiudersi a riccio senza neanche darsi la possibilità di conoscere, piano piano, chi abbiamo davanti. Fermo restando che, comunque, non è neanche obbligatorio per forza iniziare una relazione se non ci si sente di farlo. Non credo esista solo la paura di iniziare le relazioni, ma che ascoltarsi sia ricco di molte più sfumature. Credo anch’io che, anche per le tue precedenti esperienze, tu sia in grado di sentire delle stonature, se ci sono. A parte che oltre alle stonature, di quelle che ci mettono in allarme, esistono anche semplicemente delle incompatibilità, di carattere, di vedute, di idee. Come, è ovvio, esistono anche le compatibilità. Quello che voglio dire è che è anche naturale che delle cose dell’altro si scoprano via via, andando avanti nella conoscenza. A volte il problema sta anche nel fatto che ci si fa un’idea di qualcuno, senza conoscerlo molto, anche per le proprie aspettative di vivere una storia di un certo tipo o che la persona incarni ciò di cui abbiamo bisogno, o per una nostra idea (anche corretta!) di cosa dovrebbero essere l’amore e un rapporto a due, e poi si fatica ad abbandonare quell’idea iniziale che ci si è fatti o voluti fare di una persona, anche se lo stiamo conoscendo sul serio e alcune cose non ci tornano. Nessuno è perfetto e non incontreremo mai qualcuno senza difetti, come noi stessi, è ovvio, non ne siamo privi! Ma il discorso non è tanto nell’accettazione o meno dei difetti, cosa anche normale nell’amare una persona (che ci ama e ci rispetta a sua volta) comunque, nella sua globalità, quanto il fatto di mettersi o stare proprio in sofferenza in situazioni lontanissime anche dal proprio reale essere e sentire. Credo che forse sia anche questo che ti fa paura? o mi sbaglio?

    MAX: io ti auguro tanta felicità e anche d’incontrare un Cupido molto gentiluomo che colpisca con la sua freccia, per te, una stupenda gentildonna 🙂 e capisco perché pensi che il ritorno dell’amore nella tua vita potrebbe fare una grande differenza nelle tue giornate. Però penso anche che più ti riavvicini a te stesso, più tu riesci a prenderti di nuovo per mano, e più quando quell’incontro avverrà non sarai “dipendente” da chi porta il sole nella tua vita, bensì ti godrai il sole con chi avrai accanto. Per me in questi due aspetti ci sono delle grandi differenze.
    Io sono in una fase della vita in cui molte cose e questioni importanti, anche emotive, richiedono la mia attenzione, un momento in cui penso più alla ricostruzione di un contatto con me e a delle basi, anche della mia serenità, che ad un Cupido che mi “risolve” degli stati d’animo. Anche perché sto comunque metabolizzando la fine di una storia lunghissima e importante. Vedo più la questione all’inverso rispetto a… Cupido. Baci

  3. 12293
    Ulisse -

    @ Luna, se conosci i 12 Passi,conoscerai anche cosa facciamo nei primi quattro!Dobbiamo accettare la nostra IMPOTENZA verso altre persone e di non poter piú controllare la ns vita.Nel 2°SIAMO GIUNTI A CREDERE che UN POTERE PIÚ GRANDE DI NOI avrebbe potuto riportarci alla RAGIONE.3°Abbia
    mo deciso di SOTTOMETTERE la ns volontá e di AFFIDARE la ns vita a Dio
    cosí come noi posiamo concepirlo.4° Abbimo proceduto ad un INVENTARIO
    MORALE, PROFONDO e CORAGGIOSO di NOI STESSI.
    Se la persona neanche conosce se stessa, come fa ad ascoltarsi? Se non
    aprende a fare un passo alla volta, come arriva a fare un suo INVENTARIO MORALE,PROFONDO e CORAGGIOSO? Infatti, é facile guardare i difetti degli altri e non i nostri, come anche difficile gratificarci da soli e notare i nostri pregi.É difficile fare una MEDITAZIONE se
    una persona non crede al benessere che puó dare! Ma come arriva a fare ció, senza un aiuto o un suggerimento da parte di qualcuno che
    ha passato prima esperienze simili o peggiori? Perció suggerisco a
    chi vuol migliorare la sua qualitá di vita, le ferramenta necessarie.
    Una buona notte a voi tutti.

  4. 12294
    DONNA SCADUTA -

    @LUNA: Il Nick che ho scelto lo trovo personalmente ironico. Quando qualcaosa ti spaventa non ce modo migliore che affrontarla. Il fatto che io mi definisca SCADUTA è per come vengo trattata dagli altri e ironicamente uso questo aggettivo per esorcizzare un dolore gettatomi addosso. L’ultimo evento di demenza comportamentale nei miei confronti è accaduto ieri sera. Io compio gli anni il 7 Ottobre 8naturalmente pensavo di festeggiare il Sabato Sera e Domenica riposo). Arrivo a casa del Rospo in missione speciale per portargli i sordoni dei lavori di ristrutturazione fatti alla casa di mia madre. Sinceramente mi aveva chiamata lui e ho approffittato per saldare il conto (lui è muratore). Mi chiede se so dove trovare un kimono Tai Chi o un negozio in cui vengono ‘ste cose e se posso informarmi su Internet. Io chiedo per chi è (io non faccio Tai Chi). Lui “E’ per il maestro di Kung Fu perchè Sabato prox ci sarà la festa a sorpresa per il suo compleanno (il 7 Ottobre anche LUI!!!!!!!!)”. Voglio fargli un degno regalo visto che fa anche Tai Chi. Rimango di sasso e penso dentro me: anch’io compio gli anni….non mi ha mai fatto un regalo…ha sempre trovato il (mio) compleanno un giorno come gli altri!!! Lui dice che i compelanni sono inutili!!!. Non nego che mi si siano arrossati gli occhi a sentire lui che al telefono si accordava con la ragazza del maestro per il regalo e la pizzata in compagnia di altri allievi. Mentre parla dico “Anch’io compio gli anni !!!” Lui mi guarda, prosegue senza cenno la grande conversazione….e alla chiusura della medesima dice alla ragazza “Anche Lory (IO)compie gli anni !” naturalmente dopo me ne sono andata senza dire A….Ora io dico…ma vi pare che io vado a festeggiare il mio compleanno alla festa a sorpresa di un altro per vedere colui che dovrebbe essere il mio moroso dargli il regalo e stare tra gente che nemmeno conosco…Arrivata a casa spiego l’accaduto a mio padre che mi dice, lui che è uomo, “evita di andarci, magari ti tocca anche portarlo con la tua macchina come sempre, evita…piuttosto rimani a casa e digli che Ti hanno inviatata a una festa a sorpresa per il tuo compleanno !”…di certo non ci vado…non è normale e mi farei solo del male…preferisco rimanere a casa con il gatto…ma non essere umiliata per l’ennesima volta. NO. Ormai sono scaduta per il rospo e per i suoi amici.

  5. 12295
    max -

    Donna scaduta,
    perdonami se mi permetto di chiedermi-ti come pensi di vivere una relazione seria con una persona del genere ?
    a volte resto davvero senza parole….
    Luna, pure io sto approfittando di questo periodo per sistemare alcune cose nella mia vita e piano piano ci sto riuscendo…partendo dal lavoro, alla mia testa e al mio modo di valutare le cose. Probabilmente per tutto il tempo della mia relazione, ho vissuto come sotto una campana di vetro e ora che si e’ rotta, pur soffrendo tanto, sto dando e ho dato una brusca sterzata alla mia vita per cercare di rimettermi in carreggiata come si deve. Il Cupido che intendo io, e’ solamente colei che potrebbe aiutarmi a sentirmi nuovamente un uomo completo, appagato e felice, poiche’ per me, per come la intendo io, la felicita’ vera parte dal cuore e fino a che il mio, sara’ vuoto, non potro’ sentirmi come precedentemente detto.
    Un saluto e un ringraziamento a tutti, tra poco vado a fare la pappa !

  6. 12296
    LUNA -

    DONNA, ciao 🙂 – ho già premesso che ognuno si sceglie il nick che sente e con i suoi perché, le mie sono solo riflessioni, non sto giudicando il tuo nick o la tua scelta, spero si capisca. Ti ringrazio, intanto, di avermi spiegato perché.
    Amo molto l’ironia e l’autoironia, e sono d’accordo con te, esorcizzano, mettono distanza, sdrammatizzano, ecc.
    Non sono, invece, fan del sarcasmo, un’altra cosa, molto più aggressiva e lesiva. Lo preciso perché, fermo restando che ognuno ha il suo sense of humor, e c’è effettivamente chi si incavola anche per una leggera e affettuosa ironia, possiamo essere anche oggetto di sarcasmo. Una situazione tipica è quella in cui qualcuno ti sta tormentando con del sarcasmo, tu dici no grazie, alla sua rabbia o aggressività o negatività, e ti viene detto: “uh, che permaloso/a!”. L’ironia, di solito, è invece una cosa positiva, che fa anche ridere o sorridere. Magari anche riflettere, perché no.
    Detto ciò ho capito che “uso” fai del tuo nick, così come perché chiamo rospo costui. Donnascaduta è insomma come ti trattano lui e loro. Come ti fanno sentire, come, forse, comoda a loro che tu ti senta, ok. Tuttavia, girando la questione: donna si sente così perché. E tu indici l’esterno di quel perché. Loro fanno così, lui fa così e dunque io mi sento una donna scaduta?
    Girando la questione potresti essere benissimo: DONNA che ha a che fare con dei maleducati/cretini/profittatori, DONNA che non si capisce bene perché (nel senso che ci sono dei perché, ma li sai o non li sai tu) continua a farsi condizionare da queste persone, al punto da interiorizzare uno sguardo parziale su di sè altrui, e quindi uno sguardo parziale su di sè da parte sua.
    Non so (scusami, se lo hai scritto in questo momento non ricordo) da quanto tempo stai con il rospo, e da quanto tempo il rospo si comporta così e comunque fa nascere in te o contribuisce a far nascere e permanere in te questo senso di disagio.
    Ok, è un rospo, ce lo racconti tu.
    Ma è un “rospo che Donna continua a baciare sperando che diventi/torni principe”?
    Esorcizzi una tua paura, forse più d’una. Ma esattamente quale/i, scusa se te lo chiedo. Quella di essere davvero “una donna scaduta”? perché non lo sei, hai a che fare con qualcuno che ti tratta di m… o comunque con cui non stai bene, per una serie di ragioni.
    Sarebbe come se tu andassi ogni giorno in un supermercato gestito da dei cafoni colossali e persone che non hanno la più pallida idea di come si lavora con il pubblico. Quando vai al reparto salumeria il salumiere, sgarbato, invece di servirti continua a parlare con un suo amico e non ti fila di pezza. Sarebbe un problema tuo? Saresti: donna che quando va a fare la spesa nessuna se la fila perché vale poco?
    Saresti una che devi porsi il dubbio se è così? saresti una che deve leggere se stessa attraverso quel microcosmo di cafonaggine?
    Ogni giorno potresti andare in quel supermercato, sentirti così, poi tornare a casa e dire

  7. 12297
    LUNA -

    Sono la donna così e cosà.
    Anche con ironia, certo. Comunque continuare ad andarci e percepirsi attraverso quella “demenza comportamentale” altrui.
    E dire: piuttosto non esco più e non faccio la spesa.
    E’ che alle volte ci casco, perché non posso restare senza prosciutto cotto (se scrivevo salame poteva sembrare un doppio senso. Sto scherzando, ironia, ecco). Ma devo accettare il fatto che è così, e posso stare a casa senza prosciutto cotto.

    Ora, cosa non torna in questa faccenda, anche di accettazione? Che comunque, pare a me (posso sbagliarmi) sia quando vai… al supermercato a prendere prosciutti sì, ma in faccia, o quando te ne stai a casa e non ci vai, rimani comunque incastrata nello stesso concetto e percezione. Anche quando la rabbia ti sale e giustamente pensi: ma che cavolo???
    Ma mi pare (mi pare) che tu ti stia dando una rosa molto ristretta di possibilità. O farti sentire donna scaduta da loro, o stare a casa.
    Beninteso, quando dico “stare a casa” non intendo dire che dovresti uscire agghindata di pailettes e cercarti un altro o altri dieci “supermercati” nè che sia poco onorevole stare a casa con il proprio gatto. Il punto è che mi sembra che sia tu, al di là della loro demenza comportamentale, a darti delle etichette, dei limiti. Che poi ciò avvenga anche o soprattutto per la loro violenza morale è un fatto che, ho l’impressione, ti muovi comunque all’interno di un concetto ristretto (guarda che è una cosa piuttosto propria del subire violenza morale, ndr) tra il subire l’etichetta che ti senti ficcare addosso e dire “no, non la voglio!”, ma dando comunque troppo potere a quella etichetta e a quel malessere che ti viene causato e che accetti o rifiuti o tenti di gestire, rifiutare. Il punto è che quello che descrivi, esternamente, è un problema loro. E’ una loro demenza. Ma questi “mostri” si possono dissolvere al sole solo e in particolare nel momento in cui non trovano più terreno fertile in te. Nel momento in cui te ne freghi di cosa stanno pensando, di perché lo stanno facendo, di come loro ti stanno guardando e del perché danno valore al compleanno di Gigetto, ma al tuo no.
    Io spero, Donna, che tu dia valore al tuo compleanno. Come ti pare, ma indipendentemente da che ne pensino loro. E se questo senso di solitudine/limite (che pure trovi ingiusto) ti viene molto in parte o si risveglia, per altre questioni/ferite passate, nel momento in cui loro/lui ci mettono la benzina sopra, io spero che tu esca dalla trappola, che è anche tua, non è una trappola solo della loro demenza e del loro egoismo. Ma è tua nel momento in cui dai loro troppo potere di dirti (che sia pure ironicamente, da parte tua) chi sei o anche non sei. Sei incazzata, e hai ragione, ma usa questa rabbia (che è energia) per te, per farti del bene, usa l’ironia per staccarti da loro, non per tenerti attaccata alle loro visioni o ragioni. Sei tu che non hai bisogno di loro quanto credi, al di là che loro possano tentare di usarti o no. Il punto è anche quest

  8. 12298
    Valinda -

    LUNA cara 🙂 grazie per la tua analisi preziosa e pertinente come sempre. Sì è proprio come dici tu, nel senso che sento a istinto dei campanelli d’allarme e credo che li ascolterò. Sarebbe troppo lunga da spiegare in due righe ma diciamo che lui dopo un entusiasmo iniziale (e anche esagerato a mio avviso) come da copione adesso è molto più freddo e distaccato. ha anche grossi limiti suoi oggettivi e di cui mi aveva parlato in precedenza (un lavoro di tante ore con orari non convenzionali, problemi di salute dei suoi, una casa da gestire ecc) ma questo suo prendere le distanze non mi convince comunque.

    non che io abbia chiesto chissà quali salti mortali, anche perché sarebbe prematuro e inopportuno e non appartiene nemmeno al mio carattere. anch’io ci tengo al mio mondo e alla mia indipendenza ci mancherebbe. ma se uno non ha tempo e nè voglia di farsi sentire mentre 20 giorni fa il tempo ce l’aveva o non ha tempo per me ma poi ha tempo per i suoi amici o per stare a fare lo splendido tra i commenti di fb…beh qualcosa non mi quadra. forse è perché lo conosco poco, forse è perché sono reduce dalle mie delusioni ma c’è qualcosa in lui che ancora non mi convince. anche il suo voler passare sempre da uomo integerrimo e corretto sempre facendolo notare non mi convince, mi sembra che nasconda tutto il contrario dietro.

    e anche il suo prendersela in modo esagerato se si prova solo a contestare minimamente la sua visione della vita anche per le cavolate più cavolate o il fatto che lui possa usare ironia e sarcasmo a suo piacimento senza poi però accettare lo stesso. (mi sono concentrata solo sui “difetti” eh, sennò sembra che non abbia qualità positive e allora non si capisce perché mi piace). tutto questo mi sa di narcisismo e siccome ci sono già passata sinceramente mi spaventa. e poi mi sembra che abbia prima fatto il diavolo a quattro per uscire con me, vedermi ecc e adesso invece gliene importi il giusto ecco. e ci conosciamo poco quindi sarebbe legittimo da parte sua ci mancherebbe.

    è solo che questi giochetti non fanno per me, io sono una persona spontanea, affettuosa quando sento di esserlo e in questo momento sento di non essere me stessa. lui ha messo tanti paletti dovuti al suo lavoro, la famiglia, il periodo ecc, è stato sincero certo…ma ha considerato solo le sue esigenze. e io di iniziare una frequentazione con queste castrazioni non me la sento mi sa. all’inizio ci dovrebbe essere entusiasmo, voglia di sentirsi e tutto il resto no? o forse sto idealizzando troppo? è solo che non voglio impegnare energie e affetto verso una persona che probabilmente non vuole o non sa riceverlo. ho già dato e mi basta e mi avanza.

    saluti a tutti 🙂

  9. 12299
    Ulisse -

    Un breve pensiero x oggi:” Chi ascolta impara”: questa é una sana dottrina se utilizzata bene. Non faremo progressi significativi nel nostro modo di pensare se ascolteremo SOLTANTO noi stessi.
    ” É questa malattia di non ASCOLTARE…che mi nuoce “.( W. Shakespeare)

    Oggi collocherei il mio presente e futuro nelle mani del mio Potere Sup.
    Confido che,nel consegnarli, possano essere utilizzati per il mio BENE
    ” Questo momento, come tanti altri, é un momento molto buono, se noi
    sapessimo cosa farne di esso.”
    Ciao a tutti!

  10. 12300
    LUNA -

    VALINDA: beh, ne hai notate di cose 😉
    Ho capito che non hai notato solo i suoi difetti e che esiste anche il beneficio del dubbio però…

    DAVIDE: ho capito, di base, ciò che intendi dire, anche perché ciò non accade solo con la Fede, ma anche con tutta una serie di emozioni e informazioni, importanti, che le persone possono scambiarsi le une con le altre. Però ho l’impressione che se qualcuno non grida la sua fede per te abbia una fede debole o non ce l’abbia. Quasi che il fatto di vivere la sua spiritualità in modo meno gridato significasse non averne.
    Inoltre il fatto è anche che di fedi ne esistono molte, ed è chiaro che chiunque ha la sua segue un suo credo. A me è capitato di parlare tranquillamente sia con persone, tra loro, di fedi diverse, o anche atee, ciascuna rispettosa dell’idee degli altri, anche perché, appunto, molti valori base sono assolutamente comuni. Invece mi è capitato di incontrare persone che dovevano convertire assolutamente gli altri alle loro idee.
    Già da bambina io ho avuto modo di visitare, diciamo così, comunità religiose diverse dalla mia, e questa cosa onestamente trovo mi abbia arricchita, non certo depauperata di qualcosa. Ho notato che le persone che vivono con serenità la loro Fede raramente aggrediscono gli altri in nome della Fede.

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