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Lettera pubblicata il 2 Dicembre 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore moni80.
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Rileggevo il mio post. Ok, Roberto, a dirla tutta, diciamo che a volte sono molto più che scazzato: “un po’ triste” è forse il termine esatto che avrei dovuto usare. Ma questo po’ di tristezza (che non dipende dalla ex, ormai accantonata per sempre, ma da altra cosa di cui non mi va di parlare, al momento) non mi impedisce di vivere a mille come faccio. Anche perchè ormai sto imparando a capire come gira (non che prima fossi un perfetto ingenuo, ma mi accorgo che è peggio di quel che credevo), e sto diventando un perfetto disilluso su tante cose…
Beh caro monk se non vuoi\puoi parlarne di cosa ti rende ancora un po’ triste mica posso forzarti, ma sei certo che la ex sia ormai archiviata?
Sai cosa ho notato, però? che non accenni mai al tuo lavoro, eppure sei giovane, hai appena iniziato e se ho ben capito di cosa ti occupi, questi sono anni decisivi e dovresti vivere solo per crescere professionalmente.
Concentrati sulla professione monk , ti può dare tanto e non vale la pena di rischiare un flop per cazzate sentimentali.
Io ho avuto una brutta pausa, sempre per le cazzate di cui sopra, dopo 15 anni, ma se il problema lo avessi vissuto all’inizio della professione avrei subito conseguenze ben più deleterie.
Settimana scorsa sono stato a roma, quando ci studiavo ne ero innamorato ma ormai è troppo incasinata.
In bocca al lupo
Ps ma tifi roma o lazio?
Prawn, esatto…psicolabili pazzoidi.
Pensa che la madre (che ho dovuto chiamaare a inizio mese per problemi “finanziari”), mi ha detto che di me in casa non si parla..Ed è stato messo l’out out (sempre da parte della psico) anche per i nipotini (che mi adorano/vano) di 5,7 e 9 anni..
Semplicemente non esisto più.
@roberto44: Sì, la ex è totalmente archiviata, posso garantirtelo in tutta sincerità con il cuore in mano. 🙂
Ciò che mi angustia è sempre legato al campo dei sentimenti, comunque 😉
Quanto al lavoro, non vi accenno perchè mi sentirei meno libero di esprimermi sul forum, se dicessi precisamente di cosa mi occupo (lavoro comunque nel campo del diritto). E’ una mia pippa mentale, lo so bene, però è così. 😀
Quanto alla professione, lavoro sodo e sto in un eccellente posto (uno di quelli che fa parecchio curriculum). Motivo di soddisfazione è l’esserci entrato con le mie forze, dal momento che la tesi di laurea aveva impressionato il titolare del posto in cui lavoro. Non è cosa da poco, al giorno d’oggi: adoro la meritocrazia (anche se è difficile trovare posti dove valga ancora) e non sopporto chi ha la pappa pronta per le conoscenze. Io mi sono fatto da me, dopo un’adolescenza un po’ sofferta (anche economicamente) per la separazione dei miei, e ne sono fiero.
Direi comunque che la struttura nella quale crescere professionalmente ce l’ho già: mi manca, ovviamente, l’esperienza che, nel mio campo, acquisisci nel corso degli anni.
Tuttavia, per quanto riguarda il futuro, non intendo continuare a svolgere il lavoro che faccio attualmente. L’aspirazione è quella di tentare il concorso da uditore giudiziario, e ciò per cercare di realizzare l’aspirazione (o meglio, il sogno) per la quale mi iscrissi a giurisprudenza, avendo maturato il desiderio di diventare magistrato sin da quando avevo 13 anni, senza, peraltro, che nessuno in famiglia abbia mai avuto a che fare, professionalmente, con il mondo del diritto. Speriamo bene.
Per preparare il concorso da uditore (ma ancora non ho iniziato a studiare… solo tre mesi fa ho finito l’estenuante e difficile – qui a Roma – procedura “concorsuale” che mi ha permesso di acquisire uno status “pieno” per il lavoro che svolgo), lavoro attualmente solo la mattina, con un trattamento economico che, pur se dimezzato, è più che decoroso… Certo, se dovessi andare a convivere, ciò che avrei dovuto fare quest’anno con la ex, dovrei comunque lavorare a tempo pieno per conseguire il trattamento economico pieno che mi spetterebbe.
Professionalmente, ad ogni modo, mi sento ok. L’abbandono da parte della ex ha influito un po’ nei primi tempi, ma per fortuna non c’era una gran mole di lavoro da smaltire, per me, quindi non vi sono state ricadute. Ora come ora, invece, sto a pieno regime, fresco e concentrato come sempre. Anzi, mi diverte molto, rispetto al passato (lavoro qui da quasi quattro anni ormai), poter finalmente svolgere tutte le “funzioni” che il mio lavoro permette e che non è permesso svolgere a chi non passa la procedura “concorsuale” cui accennavo sopra.
Crepi il lupo!
P.S.: non sono né della Roma né della Lazio, bensì della Samp 😀 Lo so, stranissimo, ma quando avevo 9 anni mi piacevano i colori della squadra, e così iniziai a tifare Samp. Da lì sono sempre rimasto fedele ai colori blucerchiati. 😀
Anto,scusami se te lo dico ,ma se la figlia non capisce una mazza si capisce che ha preso tutto da sua madre….
e poi se in casa il tuo nome è tabù sicuramente è perchè la tua ex si sente una merd*, se avesse la coscienza apposto parlerebbe di te senza alcun problema
Può essere, cara Wmichi!
“Per te c’è sempre afffetto e rispetto”, parole e musica della madre..E ci mancherebbe altro, dopo che mi son smazzato km su km per essere sempre presente, rischiando di ammazzarmi in autostrada… Ma, per lei, era tutto dovuto!
Abbrax!
Ciao Anto,le cose che ti ha scritto wmichi sono quelle che ti ho sempre detto anch’io e devi crederci: se in casa il nome è tabu è perchè lei sa di non aver la coscienza a posto, è evidente.
Purtroppo l’affetto dei suoi cari non ci basta, preferiremmo che tutti ci odiassero ma che LORO ci amassimo… è così. Forse si desidera sempre quel che non si può avere, non so. Io so solo che ho desiderato lui in ogni istante degli 11 anni passati insieme e purtroppo lo faccio ancora oggi che non è piu mio.
Ciao Chicca, credo davvero sia così.
Lo scoprirò tra una ventina di giorni.
Abbrax!
Sono stata insieme cinque anni ad un ragazzo con cui c’è sempre stata una forte intesa “spirituale”, nel senso che andavamo d’accordissimo e potevamo contare l’uno sull’altro. Il problema che mi ha portato a chiudere questa storia è l’attrazione fisica: un po’ c’era, un po’ non c’era. Secondo voi è normale? E’ capitato a qualcuno? Non ho mai provato con lui emozioni fortissime ma mi bastavano e mi sembrava di essere felice. Ora invece, con la prospettiva di un matrimonio, tutto questo non mi bastava più. Cosa dite?