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La mia famiglia…

di ignifugo

La mia famiglia non è mai stata molto unita, nel senso che io sono l’ultimo della famiglia e tutti si sono sposati e sono più grandi di me. In pratica tutte le mie sorelle non vivono più nella nostra zona (qualcuno in Italia e qualcun’altro all’estero).

Ho perso mio padre quando avevo 15 anni (adesso ne ho 21) ed è tuttora una ferita aperta che nessuno rimarginerà mai! Dunque vivo solo con mia madre, sono una persona semplice, ho una fidanzata, amici, vita sociale normale…mi sono diplomato qualche anno fa in informatica…ma questa nazione offre ben poco di informatica ai giovani come me. E da allora gli anni sono passati, dai fatidici 18 oggi mi ritrovo a 21…da allora ho fatto qualche lavoretto, qualche concorso, seguo qualche corso che mi interessa, e ogni giorno (o quasi) mi impegno a mandare qualche curriculum sul web e passo una volta a settimana nelle agenzie interinali.

Voi direte: e allora? E’ la situazione della maggior parte dei giovani che vivono (ancora) in Italia…certo ma adesso vi racconto…in occasione delle feste di quest’anno ci siamo ritrovati a tavolino io, mio fratello e la mia famiglia in generale che era venuta per le feste. Attenzione: mio fratello è un argomento a parte che vi spiegherò tra poco.

Comunque una parola tira l’altra, si trovano a parlare di me e del fatto che io non ho ancora trovato un “lavoro fisso”…mio fratello inizia a dire che lui mi ha proposto varie volte dei lavori dove poteva parlare di me…ma è una cosa falsissima perché ogni volta se ne è lavato le mani…dicendo che io devo chiamare lui e chiedergli lavoro…mah…
A parte questo, la cosa che più mi ha lasciato l’amaro in bocca e mi ha fatto piangere sono stati gli insulti che mi ha fatto…mi ha detto che lui compra un carretto e io devo fare l’ambulante in giro per guadagnare qualcosa o vendere i fazzoletti oppure portare la spesa alla gente…vi rendete conto? Mi ha detto che lui alla mia età le cose se le è guadagnate, che le scarpe, il telefono ecc doveva comprarseli lui…non voglio dirvi gli insulti pesanti che mi sono stati detti per delicatezza…ad esempio io ho messo su qualche kg ultimamente (non sono di certo obeso) e mi ha detto che è colpa di mia mamma e pure mia che non lavoro e ingrasso…oppure che se non mi muovo resterò per sempre senza lavoro e che se un giorno mia mamma dovesse venire a mancare io mi chiuderei in preda alla depressione…ma io so dentro di me che non è così.

Veniamo a mio fratello: aveva un lavoro fisso, ha lasciato il suo lavoro per il guadagno facile e su questo non mi voglio dilungare…la motivazione? “Non mi bastano 1500 euro in un mese, li devo guadagnare in una settimana”…lo scorso anno era già stato arrestato e mia madre ha fatto tanti sacrifici per mantenerlo in carcere…riconoscenza zero. E vabbene, sorvoliamo, perché io penso che abbia detto cose giuste cioè che prima o poi devo trovarmi qualcosa da fare e io ci ho già pensato, per l’anno nuovo ho dei miei propositi…ma non voglio fare di certo l’ambulante, non sto “inguaiato” … ma non serviva che me lo dicesse lui CON QUEI MODI PRESUNTUOSI E ARROGANTI! Ci sono rimasto tanto male…

E perché ho scritto questo lettera? Per sfogo…dovevo raccontarlo a qualcuno che non sia necessariamente la mia fidanzata o i miei amici, non ho sopportato tutto quell’accanimento su di me, quando poi le cose da dire su di lui comprendono una lista lunga…e ogni volta tira in ballo papà…del tipo “se ci fosse stato papà” “se papà di qua” “se papà di là”…di sicuro mio padre non mi avrebbe insultato con quei toni! Mio padre non avrebbe fatto male a una mosca né con le mani né con le parole!

Io non odio nessuno dentro di me, ma credetemi l’ho odiato così tanto che non voglio neanche più vederlo…mi sento ferito. Provare a parlarci? Inutile: vuole avere sempre ragione alzando la voce e insultando gratuitamente…se questo è discutere…mi chiedo…la vita è mia sarò libero di farne ciò che voglio? Non sono né il primo né l’ultimo in questa situazione. Io capisco il valore del lavoro e dei soldi, e fino a qualche mese fa lavoravo…ma comunque sempre una cosa temporanea, non posso mica uccidermi se non trovo il lavoro! Io mi sto impegnando anche se mia mamma non mi fa mancare nulla e lavora ma di certo non pretendo la paghetta settimanale o altro…

Proverò a tenervi aggiornati, nel frattempo buon anno nuovo e grazie se hai letto tutto…

Lettera pubblicata il 30 Dicembre 2016. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Il rapporto tra fratelli è complicato dall’affezione e anche da un certo pudore dei sentimenti. L’affezione rende malinconici, inconsciamente si manifestano delle consapevolezze che richiedono dominio di sé. Questa è una delle ragioni che portano a borbottare. In genere è difficile andare incontro alla stessa realizzazione. Si tratta di un’utopia. Quando hai qualcosa te ne manca sempre un’altra. Non è possibile avere tutto dalla vita. Per questa ragione ti consiglio di non lamentarti perché quando ci accontentiamo di quello che la vita ci presenta –senza adagiarci- guadagniamo l’armonia. Senza l’armonia dell’amore è difficile trovare la forza per rianimarsi e per andare avanti. Ti auguro buone feste!

  2. 2
    MarcusF -

    Una persona mi disse “gli amici si scelgono, i familiari no”. È una frase molto banale ma nello stesso tempo interessante. Si basa sul fatto di voler cambiare la personalità di o il rapporto con chi hai intorno, non potendo scegliere liberamente la persona. Dunque: in che margine sei pronto ad accogliere l’altra persona e in che margine la puoi cambiare? Il resto è solo da accettare, che non significa rassegnarsi, ma non perderci energie dietro.

  3. 3
    Angwhy -

    Avevo gia letto qualcosa di te,probabilmente cercano di spronarti e in generale fanno bene,poi il modo potrà anche essere discutibile.lasciali parlare ma cerca di fare qualcosa per te stesso e x la tua vita

  4. 4
    rossana -

    Ignifugo,
    in presenza di tuo padre, questo fratello, che si arroga il diritto di assumerne le veci, non si sarebbe mai potuto comportare così.

    non prestare la minima attenzione a tutte le cattiverie che ti ha elargito nella festa in cui tutti dovrebbero essere più buoni. tanto più, considerando il pulpito da cui viene la predica.

    mi sa che in qualche modo ti invidia, è geloso di te oppure ha bisogno di sentirsi superiore. niente, comunque, lo autorizza a giudicarti.

    stanne lontano più che puoi, e limitati, quando proprio non ne puoi fare a meno, a rapporti formali. non sarai mai in grado di zittirlo: limitati a lasciarlo dire, senza dargli alcun peso.

    in bocca al lupo per un qualsiasi lavoro possa renderti più autonomo e meno criticabile!

  5. 5
    Yog -

    Dice bene Angwhy. Il fatto è che sei inguaiato di tuo. Comunque guarda che se ti comprano un carretto non è un regalo da poco, un carretto costa parecchi ghelli. E gli ambulanti tasse non ne pagano. Pensaci, invece di stare a chiagnere.

  6. 6
    Golem -

    E poi basta con quest’affezione e la malinconia che produce. Sii cinico e la vita ti sorriderà.

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