Vorrei proprio sapere qual’è la mia condanna! Essere solo a vita? Essere per sempre un vecchio, anche se ho ancora 28 anni? Sentirmi sempre emarginato, dovunque vado e con qualsiasi persona che incontro? Avere tantissime capacità ma essere praticamente incapace di utilizzarle? Insomma, di che morte devo morire, visto che ce l’ho già tutte queste cose?
E’ brutto, veramente brutto, quando dentro di te senti che “se non nascevi era meglio”.
Lettera pubblicata il 8 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 25 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore geko.
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Categorie: - Me stesso
Caro geko,se vuoi qualche risposta attinente a tutte le storture che descrivi,dovresti spiegarne l’origine. E’ impossibile dirti qualcosa di concreto se non ti descrivi. hai appena 28 anni, cosa c’è che non va? A presto
Che cosa è che non va? E’ che sono tutto sbagliato, ecco cos’è.
Da quello che scrivi ,mi sembra di capire che non ti vuoi bene… ma neanche un pò…
Dovresti iniziare da lì , imparare a volerti bene poi potrai rapportarti meglio con gli altri.
Dici ” sono tutto sbagliato” questo è quello che pensi di te stesso.
Volerti bene è essere più sicuro di te , come?
Hai detto di avere tante capacità , quindi non sei incapace di utilizzarle 🙂
Chi non rischia non rosica…
Ciao! Ho letto praticamente tutte le tue lettere.. Le avrei commentate tutte, ma ho deciso di fare un commento “unico”. Come molti ti hanno già detto, io mi ritrovo in ciò che scrivi, siamo in tanti nella tua stessa situazione. Sono quasi sicuro di sapere quello che stai pensando: no, non è così, la mia situazione è unica. Non sono un veggente ma io penserei, o forse avrei pensato, così. Quello che ti consiglio è di provare a scendere un po’ da questo super mega piedistallo che sembra che tu ti sia creato. Io ovviamente non ti conosco, conosco il geko che ha scritto tutte le lettere che ho letto e nulla più, però questa è la mia impressione. E’ come se ti sentissi un animo superiore, sai ci sono tante persone profonde a questo mondo e forse è il caso di aprire un po’ più il tuo (a mio parere molto grande) cuore. Resterai deluso tanto, ma a volte saprai scendere a compromessi, accettare gli altri e sentirti parte di loro. Ricordo ancora quando questo discorso lo fecero a me, le parole furono “tu non sei così diverso da tanti altri”. Le sento ancora in testa, laceranti, come una pugnalata alle spalle che passa da parte a parte. “CA..O, io non sono speciale”. Poi ho capito che il concetto di “speciale” va interpretato, che il messaggio che vogliamo dare è diverso a seconda della persona a cui ci rivolgiamo. Ho capito che sperare è sempre più difficile ma che nella vita voglio essere felice. Ho capito che la felicità non è un dono ma un premio da conquistare, ho capito che la fortuna che ho non è solo essere bello dentro e fuori ma avere persone accanto a cui ho dato la possibilità di apprezzarmi. E’ forse questo che siamo: gemme, ma nella vita di qualcun altro. Impreziosiamo l’altro e da lui siamo impreziositi. E questo è fantastico.
Spero che tu non stia pensando quanto è difficile una cosa del genere.. Anche perchè, a detta di tanti, dai molto a molti. Chi ti legge non credo ne esca poco impreziosito. Hai mai pensato di scrivere qualcosa seriamente? Io ti leggerei, ma solo se scrivessi qualcosa di speranzoso e felice, perchè è così che voglio ancora credere che sia ciò che mi aspetta là fuori.
Un grande augurio,
Dan