Gentile signori buonasera, è ormai evidente a tutti, al di là di quello che i nostri politici predicano o peggio ancora vogliono farci credere, che l’Italia uscirà da questa crisi sanitaria zavorrata da un Debito Pubblico che, secondo stime nemmeno troppo pessimistiche, raggiungerà il 165% del PIL.
Dobbiamo quindi come Paese, pragmaticamente imparare a convivere con esso, non solo noi oggi, ma anche le future generazioni. I nostri figli i nostri Nipoti.
Non credo che a questo ci siano scorciatoie o soluzioni “semplicisticamente” europee.
Convivere con il debito vorrà dire quindi chiedere ai nostri Governi di impostare credibili soluzioni di lungo periodo opportunamente meditate e calibrate, evitando ogni faciloneria e approssimazione politico- populista sul tema.
Opportuno sarebbe quindi PRAGMATICAMENTE lavorare ad un mix di misure che vadano oltre i possibili strumenti europei che pur, legittimamente, come paese richiediamo a gran voce.
Dovremo quindi, come comunità nazionale, guardarci negli occhi ed agire responsabilmente, dovremo insomma metterci del nostro.
Bisognerà dimostrare a tutti che, prima di ogni altro, crediamo nel nostro paese e nella sua rinascita più di chiunque sia esso Partener europeo o mondiale.
Allora chiedo perché non pensare a strumenti di debito riservati esclusivamente a noi italiani?
Nello specifico si potrebbe agire via Obbligazioni Perpetue a cedola fissa a pagarsi, ad esempio, dal 15°/20° anno successivo la loro emissione, in tal modo evitando un immediato effetto sul Deficit.
Strumenti di questo tipo, peraltro già utilizzati in Italia nel 1942, se modellati con una certa flessibilità consentirebbero non solo di allungare nel tempo la scadenza del nostro debito, ma otterrebbero anche numerosi effetti positivi collaterali (responsabilizzazione collettiva rispetto al nostro debito pubblico – eviterebbe l’applicazione della tanto temuta imposta patrimoniale, mettendo però al contempo a frutto la ricchezza privata nazionale ecc. ecc.).
Più di ogni cosa però ingenererebbe credibilità nazionale agli occhi delle istituzioni europee, poiché avremmo dimostrato nei fatti, rischiando come comunità nazionale, di essere meritevoli di fiducia.
Italiani Economicamente Orgogliosi
di
MARIANO CANGIULLI
Lettera pubblicata il 19 Maggio 2020. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore MARIANO CANGIULLI.
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“l’Italia uscirà da questa crisi sanitaria zavorrata da un Debito Pubblico che, secondo stime nemmeno troppo pessimistiche, raggiungerà il 165% del PIL.”
Forse sarà ancora uno di quelli che per farsi strada trae seguiti facendo leva sul malcontento e arrabbiatura popolare ma forse anche no. Proviamo..
Seguiamo il Generale Pappalardo, tutti in piazza il 30 maggio e tutti a Roma il 2 giugno per cacciare tutto questo governo illegittimo. Interessa a tutti ciò..riprendiamoci il nostro Paese!
https://youtu.be/Cb49-73KhNU
Parliamo di economia e finanza, fatevi largo, che io mi intendo di questi argomenti.
Quei titoli sarebbero un flop: che investitore vorrebbe comprare obbligazioni che non staccano cedole per venti anni? E sarebbero riservati solo agli Italiani (o ai residenti in Italia), difficile trovare una platea ampia di frollocconi…Ehm, di investitori che accettino queste condizioni.
Anche se non alzasse il deficit, farebbero sempre parte del debito pubblico, alzerebbero l’entità debito pubblico, quindi non porterebbe ad una maggiore fiducia da parte del resto dell’Europa, tutt’altro. Chi ha detto che le obbligazioni perpetue siano l’unica soluzione per non ricorrere ad una patrimoniale? Si può essere costretti a ricorrere ad una patrimoniale anche con titoli di questo genere in circolazione.
Approfitto per ricordare che fino a domani sono in asta i BtpI, scadenza cinque anni, rendimento reale 1,4% (+ tasso di inflazione FOI) e premio dello 0,8% se detenuto fino a scadenza.
Trader, chiaro che comprare titoli lunghissimi o perpetui per la clientela retail non è consigliabile, anche perché nel caso l’affare fosse ottimo… verrebbero rimborsati anticipatamente (già visto con certi 30-ennali del passato)!
Citi a ragione il BTPI 2025 in collocamento, ha una scadenza decente, tassazione al 12,5%, zero commissioni e prezzo che rimarrà grosso modo stabile in quanto il titolo è inflation linked sul FOIt, in più è liquidabile alla bisogna con due click sul MOT se compare qualcosa di meglio e hai un premio finale se conservi il titolo con l’ISIN originario: buono per coprirsi le (s)palle in un tempo in cui tenere grande liquidità in conto corrente potrebbe essere pericoloso, chiaro anche che presti i tuoi soldi a un BBB, che se non è un B&B poco ci manca.
L’unica cosa che mi ruga è che le banche per il collocamento prendono dallo Stato lo 0,5%, che è troppo.
Che mi dici delle Intesa San Paolo al 2,3% pari scadenza? Credo ne abbiano piazzate più di due miliardi.
Yog, sei forte, finalmente qualcuno che propone discorsi intellettivamente più stimolanti di “la mia ragazza ha le mestruazioni, che fare?”
Il BtpI è indicizzato all’inflazione, l’obbligazione di Isp è indicizzata ad un tasso interbancario. Ai livelli attuali, il Btp vince di qualche decina di punti base, ma ho calcolato che, al netto delle imposte, i due titoli renderanno entrambi 1,8% se l’inflazione media, come era in questi anni, sarà in futuro dello 0,5% ed il tasso midswap del bond Isp dello 0%. Grosso modo c’è una certa correlazione tra i due tassi, penso che non ci saranno tante differenze nel rendimento. Intesa San Paolo è un istituto solido.
Quindi interessante anche quel titolo. Infine si potrebbe considerare la duration dei due titoli (durata finanziaria, non la durata del titolo. Semplificando il concetto, prima incassi le cedole e meno è alta la duration. Per esempio i titoli zero coupon, come i Bot, hanno duration pari alla durata, perché tutto il rendimento lo…
lo ottieni a scadenza del titolo). Senza calcolarla, a occhio e croce quella del BtpI dovrebbe essere leggermente superiore a causa di quello 0,8% dato a scadenza, che alza il valore della duration. E’ meglio una duration bassa, ovviamente, perché è meglio avere i rendimenti prima invece che dopo, anche al fine di reinvestirli e ottenere altri rendimenti nello stesso tempo. Ma tra i due titoli in esame la differenza tra le due duration è minima.
Ottimo, Trader.
Mi trovo perfettamente allineato nel ragionamento; sono curioso di vedere se quando il BTPI sbarca sul MOT, ormai tra pochi giorni, starà sopra la parità, qualcosa dentro di me mi dice che sarà così.
Gli italiani, brutto dirlo, ma non sanno vivere e non sanno poratre avanti un affare. In un contesto in cui si manifesta una competizione io mi comporto come un leder e so che non ci potrà mai essere niente di spirituale. Aspetto di portarmi a casa l’affare. Altrimenti pace. Dio lo devono cercare sui banchi di una chiesa, mi spiego? Questo è vivere. La carriera sentimentale mi serve per fare progresso. L’amore vero è un’altra cosa, ok? Speriamo che la capiscano la lezione. Dove c’è competizione devi sapere che migliore di me non c’è nessuno. Non ti affezionare perché non sono una persona compassionevole.
PS Ma se neanche (non dico tu) hai una storia che cavolo mi serve che te ne vai di casa per metterti a fare il teatrino. Non ti basta uno stipendio? C’è gente che deve prepararsi il matrimonio. Non siamo tutti perdigiorno a questo mondo. Mi faccio i soldi perché…
1) ho un palazzo da ristrutturare
2)un evento da organizzare
3) un arredamento di lusso da preparare
ecc.ecc. ecc. Ma il resto? E’ una vergogna. Non hanno voglia di fare niente. Odiano patologicamente lo stato. Vergogna! L’invidia è una brutta bestia.
Non si controlla una società democratica con la paura, ma attraverso la distrazione.
In che senso,alisee ?distrazioni con giochi tipo lotto,gratta e vinci per non dire l’intrattenimento televisivo o radiotelevisivo e internet,intendi?