Visto il tenore degli articoli dell’ultimo anno questo mi aspetto di leggere oggi su La Repubblica, La Stampa e il Messaggero che, come guidati da un’unica mano, danno la colpa alla sindaca di Roma Virginia Raggi di molte delle catastrofi che ci colpiscono (siccità, inondazioni, malasanità…).
Questa è un’occasione ghiotta e sono sicuro che non se la lasceranno scappare…
Lettera pubblicata il 14 Novembre 2017. L'autore, Vincenzo2, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Politica
Mah. Però sicuramente la Raggi non si è attivata in prima persona per garantire il successo della Nazionale, quindi è quantomeno responsabile di un’omissione. Si fa presto a dire che “non c’entra”.
Il M5S è credibile perché la vita reale coincide con il sogno e nei sogni possiamo dare vita ad un sodalizio che si fonda sulla verità del cuore e ci rende visibili anche se imperfetti. La bellezza non conta quando sei esposto. Per conservare l’ordine non devi occupare uno spazio inutilmente. Virginia Raggi ha dato tanto alla città di Roma in termini di giustizia sociale. Non mi spiego i continui attacchi. Io credo in quello che dico e sono pronta a fare un passo indietro perché la scelta di mettermi in discussione dipende dal fatto che ho trovato un’altra famiglia. Gli amici e i colleghi fanno parte del mio immaginario e capisco che un uomo potrebbe esserne geloso perché gli uomini condividono degli ideali e a volte delle illusioni. Io non riuscirei a sentirmi a mio agio al posto di un uomo. Ma tanti uomini non riuscirebbero a sentirsi a loro agio nelle mie fantasie. La concretezza nasce dall’incontro tra due universi che tra di loro sono complementari. Nella vita non ho mai potuto contare su grandi consensi… esiste un tempo fisiologico in cui i riflettori stanno accesi perché la notizia e fresca.
Scaduto questo tempo – se metti come investimento iniziale i rapporti umani- non ti pesa la mancanza di visibilità perché ti toglie la possibilità per svolgere il tuo lavoro e di vivere una vita serena. Non è necessario lasciare la politica o ristirarsi a vita privata.