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Lettera pubblicata il 25 Settembre 2007. L'autore, LADY DI, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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sono in Italia da 15ani sono sola pero non ho mai trovato 15 ani un omo italiano che po respetare una dona . sempre avevano quela aria di superiorità non lo so perche ,forse che e stato partorito qui come regi pensano che il loro sangue e blu di altri punti di vista…ultimo non sapeva parlare correttamente italiano parlava pegio di me …scrivere ..appena sapeva scrivere proprio nome ..io ho mini laurea..condizioni materiale…era in afito io ho la mia afare e casa di proprieta e aveva la stesa area di superiorità …io questa non lo permeto non sono inferiore a nelsuno tutto che ho fatto lo fatto da sola e sono fiera di QUESTA non mi prendo nelsun attributo della data di nascita ho di posto de son
Boh forse perchè sono una straniera per bene jejejeje ma pago le tasse come tutti gli italiani,non ho mai avuto aiuti di parte di nessuno tranne quello derivado delle mie mani;non ho problemi con la giustizia,ecc ma cosi è tutto ho “assaporato”,’discriminazione e il razzismo made in italy,pese a che repito non ho mai costituito un peso ne pericolo per questa nazione…vi lamentate di essere vittime di un’invassione di extracomunitari,ma credo solo ke sia il conto ke vi ha presentato l’storia,dopo secoli di immigrazione italiana verso il nuovo mondo e altro,beh non dovrebbe essere cosi traumatico x voi avere a che fare con degli stranieri,ma come al solito non siete capaci di accettare il “diverso”,beh ke cosi non è xkè sempre sangue corre x le nostre vene…ma qui extracomunitario=bestia sanguinaria ladra,sporca,rubalavoro e rubamariti! E impossibili una convivenza pacifica con quei pressuposti.meglio lascio qui,lo so ke non serve a niente,il mondo va a rottoli y un solo palo no hace monte.adios.
Io penso che quando il vero amore entra nella nostra vita scopriamo di avere delle esigenze spirituali che fanno passare in secondo piano tutte le nostre fantasie. La nazionalità non conta. E’ sbagliato avere una visione stereotipata delle donne dell’est (tanto per fare un esempio); esistono percorsi di crescita comuni che danno vita ad un modo di porsi che non sempre coincide alla natura della persona. Io per natura non sarei proprio in grado di lasciarmi andare. Forse è proprio questa sensazione, non ben definita, a farti cadere in tentazione e a provocarti problemi sul piano fisico e su quello spirituale. Perché vivi in un mondo in cui si cercano le cause del problema (di quello che diventa immediatamente un disagio) nel presente. Il secolarismo porta un nuovo punto di vista sull’uomo. Questo significa che la tua vita potrebbe starti stretta. Alla fine è proprio quest’inquietudine adolescenziale farti restare prigioniera di te stessa. Non hai quella fede da sola dovrebbe bastare a trovare le sicurezze che vai cercando nel racconto della creazione. Queste sono conquiste dell’età adulta. Fino ad un certo punto ti sembra fondamentale pensare alla compatibilità caratteriale, perché sostanzialmente vuoi vivere nella carne, visto e considerato che ti misuri ogni giorno con i limiti di chi si sente invaso dal mondo. Anche lì… come comportarsi in coppia? Sapendolo trovi la forza di essere quanto più naturale possibile.
[…]Per grandi linee ci sono cose che ho sempre intuito, ma ingenuamente sono sempre stata tentata dal principe azzurro… che poi, voglio dire, ben venga anche la compatibilità caratteriale degli opposti: sempre con uno sguardo aperto sulla vita vera. Infatti proprio stamattina ripensando ad una mia nuova conoscenza mi sono accorta di essere stata un po’ troppo precipitosa. Un tipo. Niente di ché. Il classico uomo che ha bisogno dei suoi spazi. Non il marito per vocazione. L’apparenza inganna. Più che le impressioni contano le intenzioni. Invece, e qui si vede che ho fatto dei progressi, l’uomo da sposare, marito per vocazione, che ha la percezione fisica della grandezza di Dio, ma non è in grado di tramettertela (per ovvi motivi)ti parla attraverso la sua bontà. Cosa ci vedi? Anche la sua fede è appesa ad un filo. Potrebbe sentirsi in dovere di sostituirsi a Dio per ovviare al problema. Il suo rebus (anche in tv) viene risolto in maniera troppo scolastica. Nel suo carattere si manifesta già l’idea della rivelazione. Ti dà la sua vita… praticamente è fatta! La storia comincia in quel momento, ma se parti con una visione “proletaria” dell’amore rischi di perderti il meglio. Il confronto con un uomo che si trova ad un livello superiore, perché vive elevando l’anima, ti potrebbe disorientare. Io sono “super partes”… non m’interessa l’argomento. Sto bene da sola, ma l’amore non mi lascia tregua perché sono una sognatrice.
Ho letto la discussione. Onestamente sia io che alcune mie amiche italiane come me ma fidanzate o sposate con uomini dell’Est siamo molto offese da quanto letto.
Nessuno dei nostri mariti ha goduto di agevolazioni, se non delle sanatorie che in pratica è l’unico modo che hanno per entrate gli abitanti dell’ex URSS (l’altro modo è il matrimonio).
Mio marito non ha mai rubato niente né ha goduto di particolari benefici in qualità di straniero. È venuto qui per lavorare dato che nel suo paese all’epoca la situazione era tragica, con un crollo dell’industria pari al 70% (nell’epoca di massima crisi il crollo in Italia è stato del 4%).
Non è neanche vero che ad uno straniero extra ue non gli si può fare niente. Se ti beccano a delinquere ti mettono il timbro sul passaporto e ti rimandano indietro, altroché. Alcuni rumeni possono rubare perché essendo cittadini UE non possono essere cacciati, anche se non ricordo se fanno parte di Schengen o meno.
E poi, quanti delinquenti italiani ci sono?