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Lettera pubblicata il 13 Marzo 2020. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Attimo Ogi.
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Suzanne,
più che comprensibile il “diritto di rigettare con una sensazione di ripugnanza” qualsiasi opinione risulti fastidiosa.
per me, se espressa con rispetto, la stessa opinione può non essere condivisibile senza però indurmi a criticarla o combatterla a oltranza.
da decenni ho la sensazione di vivere in un mondo quasi del tutto incomprensibile, sforzandomi di comprendere almeno l’umana sofferenza che spesso ne deriva.
NON entro nel merito del gusto sessuale di Attimo, (pur avendo precisato in passato di non condividerlo). rivendico, come lui, il diritto di libera espressione, in termini formalmente corretti.
quando poi si svirgola, come quasi sempre accade in un confronto on line, resta difficile identificare chi ha cominciato a portare l’argomento in rissa, così come spesso è costante e violenta l’opposizione che segue, con aperta tendenza a sopraffare.
a mio avviso, si tratta di distinguere fra persona e idea, soprattutto nell’ambito di una conoscenza unicamente virtuale, evidenziata in un solo aspetto della personalità, in un contesto intimo e privato.
Cara Suzanne,
non credo che il problema sia quello di ascoltare e rispettare il tuo pensiero avverso, anche se come dici tu, espresso con ripugnanza.
Il problema è quando si attacca il sottoscritto e gli amanti della donna vergine, indicandoci come “malati” o “da curare” o altro di peggio.
Se noti, Golemico sembra restare della sua posizione, e addirittura inveisce contro chi da spazio ad una posizione diversa dalla sua. E la sua amichetta era arrivata addirittura a teorizzare che io fossi una sorta di mostro violento contro le donne.
Il sottoscritto non ha mai costretto alcuna donna ad essere vergine. Se vi fosse una costrizione, non avrebbe alcun valore. Il principio che io perseguo è quello della libertà individuale, per cui se esiste una ragazza che vuole rimanere vergine per qualcuno DEVE essere rispettata. Invece nella moderna società le amichette maialine cercano di farla andare fuori dai binari, facendo un pò come Golemico, cioè isolando e giudicando.
Vedi gran ciambellano del nobile Ogami, l’offesa, per come la intendi tu, non è solo quella esplicita che mi caratterizza, ma può essere manifestata anche attraverso modi dall’apparenza urbana, cosa che vado ripetendo da anni. Lo sdoganamento di un contenuto sostanzialmente offensivo attraverso “modi” ritenuti civili e democratici, non cambia il peso sostanziale di quel contenuto, e le tue tesi sono sostanzialmente offensive. Ma non solo in senso assoluto in quanto più affini al razzismo, ma anche relativo nei confronti della singola persona che eventualmente dovesse accettare la tua visione delle cose. Questo perché prevale una visione “meccanica” che condiziona “sine qua non” il rapporto umano, che DEVE sovraintende una relazione sentimentale.
I commenti a favore che hai ricevuto circa il diritto di esprimere la tua idea della cosa, mostrano una visione “manualistica” delle relazioni umane e sociali, nell’ottica di una democraticità da considerarsi ottusa nel caso specifico. Tipico di chi ha solo una visione “teorica” della vita.
Questo avviene perché le porcellette nostrane, che nella vita hanno fatto tutto ciò che hanno desiderato, non sopportano di vedere altre donne fuori dalla sozzura. Al contrario vogliono UNIFORMARE tutti secondo i loro dettami, in modo che vi sia una sola palude dominante. Ciò è particolarmente sentito nel nostro paese, che da sempre è illiberale e poco rispettoso delle opinioni altrui. Ci sono talmente tanti luoghi comuni e frasi fatte che la gente non apprezza più un libero pensatore, ma preferisce che tutti siano standardizzati. E’ anche la ragione per cui non esiste diritto di critica, non c’è opposizione. Il prezzo per essere diversi è quello della discriminazione personale e del ludibrio. Invece Itto Ogami ha tracciato una nuova rotta, ha mostrato che è possibile vivere in un modo diverso da quello predefinito e quindi ha attirato la collera golemica che mal sopporta chi esce dai canoni unilaterali posti dal piattume universale.
E confermo a piena voce: ogni uomo ha diritto di desiderare una donna vergine indipendentemente che egli sia vergine o meno.
“E confermo a piena voce: ogni uomo ha diritto di desiderare una donna vergine indipendentemente che egli sia vergine o meno…”
E conferma pure camerlengo Ogi. Alle interessate quella tua conferma da un’orecchia entra e dall’altra esce. Forse è l’unico modo che qualcosa di tuo possa entrare e uscire da una donna.
Ho trovato, come sempre, straordinaria la capacità di Rossana di far emergere i suoi problemi attraverso l’utilizzo di quelli altrui, con la consueta retorica melliflua espressa con rassicurante formalità. È un talento, diciamolo, e va riconosciuto. Come faceva Totò con l’autore del quadro “imitassion de Picassò”
Sono pienamente d’accordo con Golem. Non basta una forma educata ed accettabile per far passare un contenuto violento nella manifestazione di un disprezzo indirizzato esclusivamente verso il genere femminile.
Qui non si discute di preferenze sessuali, ma il pensiero più volte espresso con orgoglio esprime una visione del mondo e delle relazioni uomo-donna quantomeno ripugnante. Poi, se ci sono donne che sarebbero felici di vivere in un mondo con un pensiero Itto-dominante, bé allora non c’è molto altro che si possa aggiungere. In effetti credo che esistano per davvero, ahimé.
In Italia non c’è opposizione? Semmai è il contrario, qui parlano pure gli idioti.
Il tuo errore è di distinguere le persone (“porcelle”) in base alla nazionalità. Strano che non hai chiamato porcella la escort russa dell’altro thread. Più porcella di una escort non mi viene in mente niente.
Coerenza zero.
Non si capisce quale violenza sia insita nella richiesta di una moglie vergine. E’ una libera domanda a cui può seguire una libera adesione. Chiamatela “proposta indecente” ma non ha nulla a che vedere con la coercizione.
La escort russa non e’ porcella. E’ un angelo peccaminoso che fa mercimonio del proprio corpo. Porcella e’ la donna che l’ha arruola per diventare escort. Nello stesso modo porcella non e’ la vergine che si e’ concessa ascoltando le amiche. Sono le amiche ad essere porcelle per aver lordato la purezza di quella ragazza. In sintesi non e’ porcella la zo......, ma gli uomini che la pagano.
Suzanne,
mi permetto, sommessamente, di evidenziare che il pensiero di Itto o di Attimo NON è affatto dominante in Occidente e non rappresenta alcuna minaccia concreta.
è espressione di una minoranza e, dal mio punto di vista, come tale va rispettata. non necessariamente approvata, come chi pratica lo scambio di coppia o chi in qualsiasi modo vive al di fuori di schemi sociali omologati.
più che logico esprimere dissenso, se si è offesi da un pensiero o da comportamenti. PER ME, molto meno giudicare qualcuno o qualcosa che non rientra nei propri vissuti e nei propri schemi mentali.
tu fai riferimento a un concetto che ritieni offensivo per il genere femminile; io guardo alle persone che lo esprimono e alle loro difficoltà esistenziali in contesti di minoranza.
nel rispetto del tuo punto di vista e di quello di altri utenti, non vedo perché non si possa rispettare anche il mio e quello di chi aspira a un tipo di purezza non più in voga da noi ma apprezzato e rispettato altrove.
Attimo,
“La escort russa non e’ porcella. E’ un angelo peccaminoso che fa mercimonio del proprio corpo. Porcella e’ la donna che l’ha arruola per diventare escort. Nello stesso modo porcella non e’ la vergine che si e’ concessa ascoltando le amiche. Sono le amiche ad essere porcelle per aver lordato la purezza di quella ragazza. In sintesi non e’ porcella la zo……, ma gli uomini che la pagano.”
in merito all’estratto mi esprimo su quanto segue:
– non so se la escort russa sia o non sia “porcella”. non la conosco, e lei non ha scritto qui nulla di sé.
– non giudico la donna che l’ha arruolata, pur ritenendola un tramite di corruzione.
– concordo che sono da biasimare gli uomini che la pagano. se non ci fosse domanda, l’offerta non potrebbe sussistere.
– il mio concetto della donna è talmente elevato da ritenere che la maggior parte delle esponenti del genere femminile sa benissimo quello che fa e a quale fini. escort e vergini non sono più tanto sprovvedute da farsi influenzare.