S’è ancor più infiammato il quadro globale, ed a Bagdad come nell’intero Iraq, l’approdare ad una riconciliazione è divenuta distante e utopica. Riaffermare mancanze, si mostrerebbe privo d’effetti e se non si vuol dissipare quel che di buono è stato realizzato, si ripongano le armi e si esponga il vessillo della fraternità.
Lettera pubblicata il 8 Maggio 2007. L'autore ha condiviso 140 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Carlalberto Iacobucci.
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