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Lettera pubblicata il 16 Settembre 2008. L'autore, esposito, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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fantastico Luc,
allora mandaci un tuo racconto, mostra a tutti che sai scrivere di qualcosa che non sia solo sesso!
Nel caso dei sontuosi glutei…glutei un pò piatti direi…
ragà…siamo proprio usciti fuori discorso…basta.
afra, le simbolizzazioni devono sempre mimetizzare l’oggetto-significato: la sfera del gluteo (di una brasiliana) si trasforma nel cilindro del tamburo. per quanto riguarda i racconti, sono SPIACENTE, vita ordinaria brasiliana: spiagge, alcool, banditi, polizia, sparatorie, risse, puttane, bassifondi, mendicanti e sesso (non esplicito: mi pare stupido soffermarsi sui dettagli tecnici, più interessante il contorno, gli approcci). i miei referenti letterari sono bukowsky e hemingway (per carità, mica mi paragono a loro…).
beh, non importa luc, io sono curiosa di leggere lo stesso qualcosa…non si smette mai di imparare..
a parte gli scherzi e cavolate varie, mi manderesti un racconto?
afra, certo che te lo mando, basta che poi non lo pubblichi e fai i soldi sulle mie spalle… se mi dai l’indirizzo email…
nakyct@tiscali.it
grazie!
Ciao Luc,
ho letto il tuo racconto.
Beh, devo dire che le idee non ti mancano, il racconto è interessante.
Se mi permetti, però, l’inizio “cozza” molto con certi dialoghi dei personaggi; in certi momenti alcune parolacce mi sembrano una forzatura.
Certamente quel linguaggio mette in risalto la realtà della vita, solo che in certi tratti, in quel contesto, mi é sembrato un pò fuori posto.
Me ne mandi qualche altro?
luc: non ho letto i tuoi racconti, però perchè non hai pensato di crearti un blog e pubblicarli?
io faccio il web designer, se ti interessa…
ciao afra, è la realtà che cozza con sè stessa, la visione “romantica” iniziale cozza col pericolo costante della vita di un adolescente bandito. le parolacce si usano nella realtà, ce le metto di proposito, magari a te non piacciono ma nella letteratura moderna si usano tranquillamente, poi, oh, stiamo parlando di banditi. il mio intento è di fotografare la realtà nuda e cruda, senza introspezioni psicologiche: chi è in grado di immedesimarsi l’introspezione se la fa da solo. apprezzo, anzi, esigo le critiche. preparati a roba anche più forte.