Salve a tutti,
torno a scrivere dopo quasi 2 mesi dalla mia prima lettera “Credergli o non credergli?”, raccontandovi il seguito della situazione.
Alla fine io e lui riusciamo ad incontrarci e a stare insieme per un weekend lungo. I giorni passati assieme vanno benissimo, ci divertiamo un sacco e ci comportiamo come una vera e propria coppia a partire dalle piu’ piccole cose, tipo tenerci per mano che, per quanto possa risultare una cosa scontata e magari per qualcuno di voi infantile, ha un suo valore, seppure piccolo. Ammetto però che nonostante stessimo molto bene insieme, a pelle avverto una leggera sensazione di disagio da parte sua, come se avvertissi di essere io la piu’ presa dei due; prendo un po’ di coraggio e decido di parlargli della nostra situazione cogliendo l’occasione di poter avere un confronto faccia a faccia senza distanza e gli chiedo di quello che prova, di come è stato in quei giorni e di essere sincero con me, dal momento che comunque entrambi abbiamo una certa età (28 e 32) e non è il caso di mettersi a giocare: mi dice che è proprio perché non ha nessuna intenzione di giocare o prendere in giro o illudere che vuole essere chiaro con me ad ogni costo, che con me in quei giorni è stato benissimo, che sentiva fossimo molto piu’ coppia io e lui che tante persone che conosceva e che stavano assieme da anni, ma che allo stesso tempo, quella distanza che si sarebbe ripresentata non appena fossi tornata a casa e che ci separava non gli faceva vivere serenamente e come voleva il nostro rapporto, e mi ripeteva che avrebbe preferito che fossimo piu’ vicini per parlare di una vera e propria storia. Continua dicendomi che però non vuole giungere a conclusioni affrettate, che vuole comunque provarci e vedere come andrà fra noi due proprio perché con me è stato bene e proprio perché mi considera diversa dalle altre ragazze che aveva incontrato prima di me. In espressioni piu’ brevi, mi dice: “Vediamo come va, vediamo come si evolve questo rapporto. Non stiamo insieme, ma non siamo nemmeno amici. Siamo sicuramente qualcosa di piu’, ma viviamola serenamente, senza precluderci nulla.” Ci rimango un po’ male perché mi rendo conto di essere emotivamente molto piu’ coinvolta di lui, ma mi rendo conto anche che non tutti siamo uguali e che ognuno ha “tempistiche” diverse. Quindi ok, in altre parole, diamoci tempo. Passano i giorni e lui mi cerca sempre, è sempre il primo a cercarmi, a mandarmi il buongiorno appena si sveglia per esempio, e se per un po’ di ore non gli rispondo che magari sono fuori o che so, semplicemente ho da fare e non posso rispondere, mi chiede se è tutto ok, si preoccupa insomma ed è sempre abbastanza dolce. Mi racconta di cosa fa durante le sue giornate, mi chiede cosa combino io, mi dice con chi esce, mi chiede con chi esco io, mi parla della sua famiglia, scherziamo, momenti di tenerezza e coccole… tutto ok… se non fosse che, in piccole cose, tende a mancare: un esempio è il fatto di telefonarsi, devo essere io a prendere l’iniziativa, oppure parlare del nostro prossimo incontro, devo essere io a prendere l’iniziativa e quando gliene parlo, è contento ma non lo vedo convinto e questo mi lascia un po’ basita… Reggo reggo reggo, ma purtroppo ho un carattere molto ansioso e mi faccio diecimila pippe mentali e, ad un certo punto, seppur odiando il fatto di dover discutere per chat di certe cose, gli faccio notare alcune mie perplessità al riguardo. Litighiamo di brutto e saltano fuori le seguenti conclusioni da parte sua, facendovi un resoconto: “Io per il momento non sono innamorato di te, ci tengo tantissimo a te e passare del tempo con te è veramente bello. Ma credo che questa cosa la stiamo vivendo su due piani differenti: io penso a te durante le mie giornate e ho te in testa, per quello non mi interessa avere altre frequentazioni e non è un problema di donne sennò sarebbe inutile stare qui, ma è un problema basilare. Tu sei molto piu’ presa di me, sei molto piu’ emotivamente coinvolta rispetto a me, la vivi con molte piu’ aspettative ed è per questo che tante cose che fai tu, io ancora non mi sento di farle. Il fatto di vedersi a me rende felice, ma non è un’ossessione, non è un fattore primario come lo è per te. Se c’è l’occasione di organizzarci, benissimo, ma sennò, il fatto di non vederti per qualche tempo in piu’, al momento non mi pesa troppo. Questa cosa che se non ci vediamo un weekend, ci dobbiamo assolutamente vedere il prossimo o quello dopo ancora, mi soffoca un po’. Il fatto che la viviamo su due piani differenti non mi fa andare oltre per il momento. Io non voglio arrendermi con te, perché con te sto bene, mi piaci, è bello passare il tempo con te e pensarti durante le mie giornate, ma per ora a me non è scattata la molla come è scattata a te. Mi rendo conto che di contro questa non è una cosa positiva, anche se io comunque non credo molto nel ‘colpo di fulmine’. Per me sei veramente importante, da quando sei entrata nella mia vita l’hai arricchita e sei diversa dalle altre, per questo voglio provarci, ma non voglio nemmeno fare o dire cose che non sento ed è per questo che voglio prendermi tempo. Ti ripeto che per me non sei un’amica, sei sicuramente qualcosa di piu’ e di piu’ importante, ma per il momento non ti sento come la mia ragazza. Viviamola e vediamo come va. Non è tutto nero o tutto bianco nella vita e nei rapporti.” Naturalmente ci sono rimasta male, malissimo, ma non riesco a staccarmi; però il fatto che comunque non voglia mollare la presa mi da un po’ di speranza. In tutto questo lui continua a cercarmi ogni mattina per primo, a comportarsi come sempre, non è cambiato. Anzi.
Ma è proprio questo il punto:
- Sono io che sto sbagliando, che sto correndo troppo e affrettando i tempi?
- Può essere possibile non innamorarsi subito ed innamorarsi col tempo? Davvero nei rapporti non è per forza tutto bianco o tutto nero?
- Secondo voi è sincero?
- Cosa dovrei fare io?
Vi prego di non offendere, non ne ho bisogno. Liberi di dire la vostra, ma con rispetto.
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Categorie: - Amore e relazioni
Cara Titty, per certi versi mi sento nella posizione opposta alla tua; per mille motivi complessi da spiegare, sono io che sto frenando. Ti posso solo consigliare di non essere pressante, perché probabilmente otterresti l’effetto opposto. Ognuno ha i propri tempi; non è detto che poi i sentimenti maturino nello stesso modo. In ogni caso, non puoi far altro che goderti quello che di bello questa frequentazione può offrirti, solo a patto però che tu riesca ad essere serena.
In bocca al lupo!
Penso che più sincero di come è stato non poteva essere. In fondo ha usato parole importanti per te e non ti sta usando come altri avrebbero potuto fare. Non puoi pressare su un sentimento non corrisposto esattamente come può essere il tuo, cosi facendo rischi di allontanarlo; il suo è l’atteggiamento tipico di chi ha avuto esperienze negative e vive il rapporto prendendo le cose in maniera più leggera; le sue parole sono una bella dichiarazione che comunque ti lasciano capire quanto ci tiene e soprattutto che non gli sei indifferente. La prima cosa che scatta quando conosci una persona è l’attrazione, la voglia di conoscerla, il fascino del modo di fare…ma l’innamoramento certo che nasce col tempo, e te ne accorgi quando arrivi a capire che la persona che ami è la stessa con cui vuoi invecchiare. Tu non sbagli a esprimere quello che senti, ma devi lasciare a lui lo spazio che ti chiede affinchè i tempi siano maturi anche per lui. Se poi ti rendi conto di non poter sostenere una situazione dove da parte sua continua a mancare il trasporto come tu desideri e che a te non arriva e ti fa solo star male vuol dire che lasci perdere.
In questo caso penso che avvertirei un bisogno quasi fisiologico di rompere il fidanzamento perche’ vivo l’indecisione maschile come l’altra faccia della mia risolutezza. Da dove nasce la mia determinazione? Nasce dalla paura di creare una spaccatura miei affetti e/o dall’indeterminatezza di un incontro che proietta delle ombre sul mio mondo affettivo. L’amore dell’amato ti porta, ti da’ la forza di fare delle scelte, ma prima d’ogni cosa ti accende. Gli affetti invece riscaldano il cuore. Quando incontri un ragazzo diffidente e’ ancora un altro discorso. Almeno io la vivo in questo modo. La diffidenza non mi blocca. Nell’altro caso la conoscenza potrebbe andare avanti per anni per risolversi in un nulla di fatto. Quando tu vorresti fare il passo per lui sembra sempre
troppo presto. Quando lo vorrebbe fare lui ti ritrai per poi stare male. Meglio valutare bene le cose. Solo lui conosce la verita’ sulla natura degli impedimenti (carattere, umore, ecc.)
TittyTutty,
ho riletto la tua precedente lettera, per un quadro più esaustivo.
a mio avviso, quest’uomo ha troppe incertezze e troppo poco interesse concreto in una relazione con te, che appari spesso come l’ultima delle sue priorità. qual’è il lavoro che l’ha impegnato tutti i week-end? c’è stata davvero una persona cara con problemi di salute talmente seri da impedirvi incontri? che peso ha tutt’ora fra di voi l’ex fidanzata, con cui non è sicuro di aver del tutto chiuso?
se credi in lui abbastanza per mettere a rischio la tua serenità presente e futura, continua a vederlo. quando poi, magari dopo anni d’attesa, questa storia dovesse arrivare alla fine, anche solo per il semplice intoppo della distanza, presente come deterrente fin dall’inizio, non prendertela che con te stessa per il tempo e le attenzioni regalati.
ovviamente, ti auguro che non vada così, e che tu non abbia poi a patire per la cessazione di abitudini di una certa importanza emotiva, particolarmente apprezzate da te soltanto.
Conosco indirettamente il comizio che ti ha fatto, che tradotto in parole povere significa che non gli piaci abbastanza. E non credo che cambierá idea. Almeno finchè ci andrai a letto insieme. Quando dovessi smettere fi farlo ti mollerà. Prova e vedrai se sbaglio.
È tutto così evidente, salvo che a te.
Senza nessuna speranza. Si può portare il cavallo alla fonte, ma non puoi costringerlo a bere se non vuole. Secondo me, un tipo così ha almeno il dono della sincerità, scommetto voterà NO il 4 dicembre.