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Lettera pubblicata il 6 Gennaio 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Gandalf_il_Grigio.
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@ Cris
Bravo Cris , hai scoperto l’acqua calda .
Luna: “Andrea, mi sfugge perche’ il si o no debbano dipendere solo da istinto o retaggi culturali”. Ti sfugge perchè magari non è quello che ho detto?…
“Le storie durano poco o molto e lasciano bilanci piu’ positivi o piu’ amari se finiscono per ragioni svariate” E secondo te perchè durano tanto o poco? E quali sono tutte queste svariate ragioni per le quali finiscono? Vedete che nel commentare vi contraddite comunque?
Anche l’amicizia, perchè dovrebbe finire? Se l’amicizia è vera non finisce, perchè se elimini dal concetto di amicizia il possesso (il MIO amico, la MIA amica), durerà senza problemi. Stesso concetto vale per l’amore.
Nadir,
“Tra l’altro, sinceramente per me e’ di poca importanza quale sia la regola e quale l’eccezione.” – opinioni soggettive, basate su scelte e inclinazioni personali.
anche a me piace parecchio considerarmi un’eccezione. mi sa che tutti noi lo siamo, almeno per noi stessi…
ANDREA, dalla frase su si se non per retaggi culturali mi era parso. perche’ mi contraddico?!? Perche’ non ti faccio un elenco? boh. Anche l’amicizia e’ una relazione in divenire, quindi le persone possono anche distaccarsi ecc anche se l’amicizia e’ stata vera. Mai avuto un concetto di possesso nell’amicizia. E tutto vabbe’ ma si dice mio/mia anche per identificare. Se ti suona meglio: la persona che ha (pero’ avere e’ troppo possessivo?) una libera relazione di amicizia con la sottoscritta. –
Ciao a tutti!
@Cris, forse a livello inconscio a volte è come dici tu, ti riporto l’esempio di mia cugina, lei si è sposata con un ragazzo, ora non so se ne avevano parlato o che di aver figli prima del matrimonio, ma fatto sta che per anni non hanno avuto figli, questo perchè da quello che ho capito, lui non ne voleva. Mia cugina c’è stata così male… sentiva proprio il desiderio di avere figli, tanto che il suo corpo ha deciso di esplicitare questo desiderio, ovvero per un bel periodo non le sono tornate le mestruazioni. Il ginecologo le ha detto che era un problema non fisico ma mentale. Cosa ha fatto allora? Ha lasciato il marito, dopo circa due anni ha conosciuto un ragazzo e ci ha fatto un figlio e adesso convivono e crescono una bella bambina.
Non mi soffermo criticando il suo comportamento o che, perchè non conosco bene come sono andate le cose, volevo solo riportare un esempio che conferma la tua teoria, dato che non volevi sentire uno contrario:P.
@ Cla
Ma allora l’hai fatto appostaaaaaaaaaaa!!!
Nn volevo esempi!!! -__-
Cris, gli esempi ci aiutano anche a riflettere su un mondo «reale» e non basato unicamente sull`astratto o il «solipsismo». Poi ognuno vive la sua di vita, e le esperienze nostre in prima persona le viviamo piu’ dall’interno. tuttavia interagiamo con il mondo e ascoltiamo gli altri non per un mero gusto spetteguless (tanto piu’ in forma anonima) o per un «confronto» meglio peggio, piu’ culo piu’ sfiga. cio’ in generale. poco fa mi ha chiamato non un’amica ma cmq una persona con cui ho condiviso anni fa delle esperienze e che mi ha raccontato cose sue, vissute dal suo punto di vista. Cose che cmq fanno riflettere. – Cla’, «dopo due anni ha conosciuto un altro». Quindi, pare, non se n’e’ andata per qualcun altro ma per se’. Le sue ragioni poi le sa lei, ma perdere il ciclo non e’ un segnale da poco.
Cris, non so se sia un sistema di madre natura, in alcuni casi puo’ darsi. In realta’ pero’ relazioni si rompono anche senza che si apra la questione «figli» e vanno in crisi (anche da parte di lei) quando in teoria per la salvaguardia istintiva della prole, della stabilita’ e perche’ concentrata solo sui figli lei dovrebbe non mollare manco per sogno. E non molla solo perche’ mister sperma ha fatto ormai il suo dovere e quindi er fuco se po’ accoppa’. C`e` chi passa la vita a cercare di dopparsi di «farfalle nello stomaco» indipendentemente dall`eta` e dal concetto «prole». e non perche` altrimenti sublima il bisogno farfallifero ma perche`, per varie sue ragioni, non sa fermarsi ad ascoltarsi e non sa distinguere quella che crede sia «fame» di un certo preciso tipo di emozioni; si «innamora» di continuo anche per pigrizia. in fondo e` piu` comodo pensare che ogni senso di insoddisfazione o energia che non gira come prima o riassestamento interno dipenda dal deficit di adrenalina di un certo tipo o che l`altro o altra sia li` solo per dopparti a sufficienza. e fare per te cio` che non sai fare. Poiche` io non vedo la vita in questa chiave e ho avuto un rapporto piu` lungo di 7/8 anni e non vivevo secondo «qdo ci sposiamo?», «qdo figliamo?» chiedendomi nel frattempo se lui e la storia mi «dopppassero» a sufficienza posso dirti: sara’ anche come dici tu, ma non e’ la mia esperienza. se hai un desiderio frustrato, paternita’ o maternita’ in questo caso, e dipende perche’, guardarti dentro piuttosto che buttarla sulle farfalle di solito e’ piu’ costruttivo. per quanto le farfalle possano essere un veicolo attraverso cui ti togli inconsciamente da una situazione di stallo o malessere o stiano cercando di dirti qualcosa d’altro.
punti di vista inconciliabili rendono il dialogo un discorso fra sordi,
che non vale la pena proseguire…
Rossana anche questa volta sono d’accordo con te.
Forse è normale che sia così, d’altronde quando la testa di una persona si forma, il pensiero si radica ed è molto difficile far cambiare idea a qualcuno o meglio ancora dargli modo di osservare il tutto da un’ altra prospettiva. A meno che tale processo non avvenga spontaneamente a fronte di ripetute considerazioni.