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Lettera pubblicata il 6 Gennaio 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Gandalf_il_Grigio.
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contributo nella ricerca di risposte ad alcune domande dirette o indirette sul tema:
“Alla mancanza di dimorfismo (soprattutto dei canini) delle specie seguenti (in particolare da Homo rudolfensis/habilis in poi, cioè da circa due milioni di anni) è invece correlabile una socialità tendenzialmente monogama [con maschi tolleranti e collaborativi]. (“Tendenzialmente monogama” perché l’Homo sapiens ha prodotto diversi tipi di sistemi matrimoniali, ma ogni volta che sono comparse circostanze ambientali o sociali favorevoli c’è stata la ricomparsa, almeno in parte, di una socialità stile ‘singolo maschio’, con poliginia legale o tollerata).”
(da Michele Ernandes: “La teoria del cervello tripartito secondo MacLean e la formazione dell’idea dell’«Essere dall’Immensa Potenza»”).
@andrea
ti rispondo per punti, ma non credo tutti, sono una marea di cose!
“Ti sei mai sentita attratta da un tizio che sembrava o che era un po’ arrogante ma con un certo modo di fare? O magari da un tizio con un gran fisico? Oppure uno che ballava e si muoveva benissimo? Si? Bene, reazione istintiva”
Attratta, non innamorata,il che fa un’enorme differenza; perché per essere attratti da un uomo non c’è nessun bisogno che io desideri di passare con lui il resto della vita… Anzi, proprio non ho nessun interesse oltre quello prettamente fisico, quindi non mi metto a guardare se abbia o meno altri valori o caratteristiche particolari, l’importante è come dici te che faccia sesso.
Per quanto riguarda l’aspetto esteriore non conta solo la bellezza canonica, a volte sono un insieme di cose, compreso il fisico, ma anche un modo di porsi, a rendere un uomo attraente. Poi, che c’entra, se mi suonasse il campanello Matthew Mc Conaughey, ecco, fuori dalla porta non ce lo lascerei… Ma che significa? Non è che con questo ho frequentato solo i Mattew della situazione.
Hai posto un accento particolare sul fatto che le storie possano finire e che questo sia dimostrato dal fatto che nella vita se ne ha di norma più di una.
Ipotizzando che un uomo, o donna, medi, comincino ad avere relazioni intorno ai 15 anni, quando ne avranno tipo 35, saranno di certo cambiati (lo spero vivamente!!!); come si può pensare che nell’arco di 20 anni sia rimasto tutto uguale? Mi sembra un processo normale, almeno fino ad una certa età.
Per usare una metafora, non è detto che del viaggio sia la meta l’unica parte importante, per me spesso ha più valore il tragitto. Nessuna delle persone con cui sei stato ti ha lasciato niente? Non hai comunque belle esperienze da ricordare?
“Il carattere della dominanza, da che mondo e mondo è uno dei più potenti afrodisiaci che permettono di avere un certo fascino sulle donne. Il capo sulla dipendente, il prof. sulla studentessa, l’istruttore con l’allieva. Tutti fenomeni istintivi e ancestrali.
E guarda caso nel passato, o nel presente, o nel futuro, di molte donne, ci sono individui del genere.”
Si e quindi?
Anche nelle fantasie degli uomini ci sono delle figure particolari, tipo che ne sò, la maestra, la professoressa, l’infermiera, la dominatrice…
Ma anche qui non capisco, che si fa? Si demonizzano milioni di persone perché hanno modi diversi di porsi o di pensare da quelli che usiamo noi stessi?
Basta essere realisti, esistono tante “variazioni sul tema”, non si è obbligati a farci piacere proprio tutto, nessuno ha una pistola puntata alla tempia.
“Ad esempio, che siano maggiormente le donne a chiudere è un dato statistico, non me lo sono inventato io.”
Credimi Andrea, se ti dico che gli uomini spesso e volentieri non hanno il coraggio di mettere nelle loro storie la parola fine, anche quando si rendono conto che è arrivata da un pezzo; ………….
…………..
preferiscono fare gli “uccel di bosco”, avere altri diversivi e continuare a fare la solita comoda vita.
La storia del barbone non la commento, t’ha già risposto Luna e non posso che essere d’accordo con lei :=) (troppo bella)
Dai non si poteva sentire….
Gli impulsi sessuali più frequenti di un uomo non giustificano il tradimento, soprattutto perché per primi non sono in grado di dividere la loro donna con nessuno, neppure a relazione finita; e come dice anche Rossana, te lo ricorda la cronaca ogni santo giorno…
E l’ultima cosa, poi basta davvero! Chi in questo post ha difeso l’idea del non tradimento, non credo l’abbia fatto perché crede ancora alle farfalline nello stomaco, oppure alle favole, ma semplicemente perché reputa fondamentale l’onestà ed il rispetto per il proprio partner; tra l’altro mi sembra che ci fosse anche la convinzione comune che i rapporti liberi possono tranquillamente esistere, basta che lo si comunichi a priori all’altro.
Ciauuuuzzzz
Almost, a me l’uomo arrogante non attira e mi pare si confondano anche fascino dell’autorevolezza con certi stereotipi da film con edvige fenech o portafoglio pieno ecc. l’istruttore di ballo o da palestra di per se’ non mi ha mai attirato tanto piu’ se sbrodolone piacione. ho invece avuto la fortuna di conoscere un istruttore gay straodinariamente autorevole, informato, appassionato al fatto di insegnare che il movimento fa bene e perche’ indistintamente a chiunque. e che se a lezione aveva due persone o dieci dava il massimo. ecco, non un uomo che mi attrae ma di cui ho stima e a cui riconosco un grande fascino come persona. quand’ero al liceo un giorno ospitammo dei ragazzi di un’altra scuola e il loro prof lesse una cosa, una poesia. in aula magna c
c’era un gran casino. costui – che non era un figone e per noi era uno ics, no figo perche’ prof o straniero, inizia a leggere e cala un silenzio attento e rapito. e non eravamo solo femmine. ma aveva una voce stupenda e cio’ che rendeva vivo cio’ che leggeva. me lo ricordo dopo secoli. in quel momento (anche se non mi innamorai di lui o pensai che volevo una storia con lui) lo trovai affascinante. ma non per il ruolo, ne’ perche’ fosse figo. non era un mostro di lokness ma neppure un gnoccolone. Poi uno puo’ essere autorevole o affascinante di testa o nel modo di fare (ma non parlo di essere sbruffone o fare il figo, cosa che a me fa piu’ ridere o e’ un deterrente che viceversa, e cio” da sempre…) e poi scopri altri pessimi lati o incompatibilita’. ma sinceramente ti posso dire che per me ruolo, soldi, macchinona e titoli nobiliari o accademici ecc non sono mai stati cio’ che costituisce un motivo di attrazione. mentre (e non per una fissa contraria) ricordo un bellissimo artista di strada, che incrociai un giorno. non un barbone ma poco via se parliamo di look o da quanto non doveva vedere una doccia. ma bello era bello. se parliamo di estetica. e il punto non e’ che lavoro faceva. ma non e’ che devo aver voglia di accoppiarmi con chiunque mi sembra attraente dal punto di vista estetico o legge bene una poesia.
@luna
Per la verità mi piaceva far capire che l’attrazione fisica può esserci anche per un tipo di uomo con il quale non andresti oltre la semplice apparenza e che in tutto questo non ci trovo niente di scandaloso. Il piacione un pò ritardato o quello “sono bello solo io” di norma non interessano neanche a me, soprattutto guardandoli nell’ottica della relazione stabile, fatta di scambi non solo fisici.
Perché a me pare, ma magari mi sbaglio, che diverse volte si voglia insistere su questa cosa che le donne sono tutte superficiali, guardano solo ai soldi e al bel fisico, ma via…
Come se poi chi ci muove questa critica si girasse a guardare solo le cesse, o fosse interessato esclusivamente ai casi disperati, sì, sì, alle Pie Disposizioni lavorano tutti ;=)
Oh se poi da quello che ho scritto sembra che ci sia l’intenzione di accoppiarsi con praticamente tutti, no, no, non è quello che volevo dire! :=)))))))
Almost, :))))))))))))))))) rido tantissimo per la tua chiusa. Noooo, ho capito! Parlavo con te, ma la mia frase non era in contrapposizione a qualcosa che attribuivo a te 🙂 mi saro’ spiegata male. Dicevo che di per se’ il fatto che puoi pensare che uno sia fisicamente attraente o affascinante non significa che (tu generico) gliela dai e che se non lo fai e’ perche’ ammazzi l’istinto smudando con il raid o per questo sarai frustrata giorni, mesi o anni dicendoti che NON gliela dovevi dare col fiocchetto. Al di la’ anche di non essere impegnata e non per meri dettami morali non e” che mi basta pensare: costui e’ figo per prenotare una stanza o ribaltare i sedili. –
che dibattiti a due pregni di ragionamenti banali e scontati da fiction per bambini delle medie che fanno queste donnette della plebaglia, infarcite fino alle ossa da imprinting televisivi monogamici patriarcali, nane del pensiero, donne qualsiasi e qualunque di una società allo sfascio. siete peggio dei giornalisti faziosi di regime che tagliano e cuciono le frasi dette “nelle intyerviste” e le “rigirano” a proprio piacimento per dimostrare le loro tesi da asilo nido dei cervelli sottosviluppati e scemi..ma in modo talmente stupido, infantile, ingenuo ed ignorante da far veramente sorridere per la pochezza intellettuale dimostrata. ma che dire e fare? inutile…purtroppo non esistono farmaci in grado di far crescere nuovi neuroni in chi ne è deficitario, non esistono pillole contro l’ipocrisia e la scemenza. l’unica, che sempre incontrastata vi darà una bella ridimensionata a suon di schiaffoni…, potete giurarci pecore, sarà la vita è la realtàdeifatti. Questa è l’unica consolazione di frnte a tanta miseria cerebrale e fasula bontà spacciata da nobil amore da persone che tutto dicono e tutto fanno…fuorchè amara veramente il prossimo…talmente sono acide ed isteriche , colmplessate da crisi con bava alla bocca, talmente incentrate incentrate sull’individualismo e protaginismo assoluto, egocentrismo skizzoide e popolano di prima categoria. poverine, che tristezza! che tristezza…che false, che miserrime popolane. professano amore ma non sanno neppure cosa sia ne dove stia di casa…talmente sono ifarcite di luoghi comuni per pecolrelle stereotipate. la vita x condurvi qui a scrivere ogni giorno ad ogni ora vi ha già dato schiaffoni…ma voi siete takmente limitate da non fare neanche un passo avanti. continuate a tenere lo stesso profilo, la stessa mentalutà che vi ha fatto prendere schiaffoni! ebbene , aspettatevene altri ..povere imbecilli e perfide streghe , saccenti ignorantelle di quarto grado. banali e patetiche davvero
@ Almost
Scusa, ma secondo me, non hai capito il concetto di Andrea:
““Il carattere della dominanza, da che mondo e mondo è uno dei più potenti afrodisiaci che permettono di avere un certo fascino sulle donne. Il capo sulla dipendente, il prof. sulla studentessa, l’istruttore con l’allieva. Tutti fenomeni istintivi e ancestrali.
E guarda caso nel passato, o nel presente, o nel futuro, di molte donne, ci sono individui del genere.”
Si e quindi?
Anche nelle fantasie degli uomini ci sono delle figure particolari, tipo che ne sò, la maestra, la professoressa, l’infermiera, la dominatrice…”
Andrea parlava di come la donna viene conquistata dal carattere, dal “potere” della persona… appunto citando prof. con studenti etc… Mentre nel tuo esempio, l’infermiera la stessa prof. che si possono essere figure simile per l’uomo, ma con una carattersitica di fondamentale importanza in comune, ovvero la bellezza e la sensualità! Quindi mentre nel caso della donna, c’è il prof. acculturato e carismatico magari 50/60enne nn molto bello, nel caso dell’uomo c’è la prof bella e seducente, l’infermiera sexy e dolce… credo di aver reso il concetto!
Per concludere, per un uomo Megan Fox che faccia l’attrice o la cameriera da pizzeria da pasquale, sempre una bella donna rimane e tutti vorrebbero portarsela a letto; Mentre il Bruce Willis di turno, se fosse operaio di notte nel gruppo fiat, nn credo che avrebbe la fila di donne che lo aspetta! Come sempre ci sono anche le eccezioni, ma credo che a noi nn importino poi molto! Molte volte gli attori interpretano un ruolo, e noto che le donne si legano più al personaggio che recitano che alla loro vera immagine. L’uomo, diciamo che è 1pò più concreto, sei bella o brutta… punto e stop!
E’ un mito falso che le donne siano altruiste e pietose. Le donne bramano il piacere e la bella vita, godendo delle sofferenze altrui. Uno studioso, Warr, ha rilevato che le donne hanno molta più paura per se stesse che per gli altri; sono gli uomini a provare maggiori paure altrustiche per il coniuge rispetto alle donne: il 33% degli uomini contro il 10% delle donne. Quindi si può dire che le donne amano solo se stesse o le loro emanazioni, come i figli, grazie ai quali riescono a superare in parte il loro viscerale narcisismo. Non amano l’uomo in sé, ma quanto può arrecare a loro; e pensano che gli sfortunati non abbiano niente da offrire loro. Mai si metterebbero con chi potrebbe anche minimamente ledere la loro immagine, sostenuta da una ipertrofica vanità. Freud insegnava che le donne hanno una libido narcisistica, gli uomini una oggettuale. Le donne non sanno amare. E gli uomini le assecondano nelle loro cattiverie perché hanno fame di sesso: non che sia una colpa, la natura li ha fatti così, ma potrebbero dominarsi di più.