Non mi metta nei guai professor Yog. C’è sempre una prima volta, anche per gli aggettivi. Dimentichi quello tradizionale e vi aggiunga il termine che sta immaginando e vedrà che funziona. È la semplice constatazione di una evidente serenitá.
Dany,
anche a me l’aggettivo “giuliva” è parso offensivo, proprio per l’automatico richiamo a un certo animale da cortile che non brilla per intelligenza. ma tant’è: chi è diverso deve pur essere etichettato, soprattutto se non accetta di essere indottrinato.
Con questa storia dell’offensivo o non offensivo, per dirla in francese, mi avete sfracassato i cabasisi. Detesto chi è sempre pronto a sputare fiele verde e veleno nerastro. Di offensivo nel termine “giuliva” non c’è proprio niente. L’animale da cortile cui vi riferite non solo non è stupido, ma è ottimo e dalle mie parti gli viene tributato grande rispetto. Quindi anche il rispetto, che tanto sta a cuore a molti, è fatto salvo. Peraltro nessuno mi metta in bocca l’oca (o meglio, se ben cotta mica la sputo, però qui sto parlando in traslato): il pensiero che io associo a “giuliva” è la leggerezza d’animo di Teresa nella celebre opera del Marineio “La Farfalletta”. L’aggettivo è quindi adatto a descrivere gentile spensieratezza e levità d’animo. Il dr. Golem lo ha usato assolutamente a proposito e nessuno si permetta di dubitare della sua capacità lessicale o di supporre solo di striscio che noi luminari della LaD’s Health Clinic non sappiamo pesare le parole. Le mie amanti (eccerto, Maria Grazia, le amanti di solito sono più d’una, pensavo fosse cosa nota e scontata: fa parte dei vantaggi che offre quel tipo di relazione) mi staccherebbero la testa perché non amano le smancerie che io adoro usare con loro e non gradiscono essere assimilate a farfallette, ma questo è un difetto del loro gusto intorpidito per il buon lessico, non certo del termine “giuliva”.
Hè! (Sofia, ci manchi…)
Mah… l’aggettivo “giuliva” non lo ho mai visto riferito a null’altro… se lo dicessi a una delle mie amanti, mi staccherebbe la testa.
Invece a me, in inverno caldo e in estate freddo. Nelle mezze stagioni un po’ caldo e un po’ freddo.
Yog, non avevo il coraggio di dirlo ma lo hai detto tu! la donna ufficiale è sempre una sola, ma le amanti di solito sono più di una 😉
Non mi metta nei guai professor Yog. C’è sempre una prima volta, anche per gli aggettivi. Dimentichi quello tradizionale e vi aggiunga il termine che sta immaginando e vedrà che funziona. È la semplice constatazione di una evidente serenitá.
Dany,
anche a me l’aggettivo “giuliva” è parso offensivo, proprio per l’automatico richiamo a un certo animale da cortile che non brilla per intelligenza. ma tant’è: chi è diverso deve pur essere etichettato, soprattutto se non accetta di essere indottrinato.
Honi soit qui mal y pense.
Maria Grazia,
se la donna ufficiale si accontenta di essere tale, soddisfatta lei, soddisfatti tutti!
Con questa storia dell’offensivo o non offensivo, per dirla in francese, mi avete sfracassato i cabasisi. Detesto chi è sempre pronto a sputare fiele verde e veleno nerastro. Di offensivo nel termine “giuliva” non c’è proprio niente. L’animale da cortile cui vi riferite non solo non è stupido, ma è ottimo e dalle mie parti gli viene tributato grande rispetto. Quindi anche il rispetto, che tanto sta a cuore a molti, è fatto salvo. Peraltro nessuno mi metta in bocca l’oca (o meglio, se ben cotta mica la sputo, però qui sto parlando in traslato): il pensiero che io associo a “giuliva” è la leggerezza d’animo di Teresa nella celebre opera del Marineio “La Farfalletta”. L’aggettivo è quindi adatto a descrivere gentile spensieratezza e levità d’animo. Il dr. Golem lo ha usato assolutamente a proposito e nessuno si permetta di dubitare della sua capacità lessicale o di supporre solo di striscio che noi luminari della LaD’s Health Clinic non sappiamo pesare le parole. Le mie amanti (eccerto, Maria Grazia, le amanti di solito sono più d’una, pensavo fosse cosa nota e scontata: fa parte dei vantaggi che offre quel tipo di relazione) mi staccherebbero la testa perché non amano le smancerie che io adoro usare con loro e non gradiscono essere assimilate a farfallette, ma questo è un difetto del loro gusto intorpidito per il buon lessico, non certo del termine “giuliva”.
Hè! (Sofia, ci manchi…)
@ Rossana cara, per indottrinare me ci vorrebbe un miracolo, che di sicuro non farà un certo tipo di uomo, che io ritengo non degno di nota… 🙂
Perciò… sarò giuliva (ma non gallina)… ihihihi…
Un neurone è già troppo…
Brava Dany. Ma se non di nota, almeno di un bemolle sarò degno spero. No? Manco quello.