Ci siamo “traditi”, (se vogliamo usare questo termine) trascurando per un lungo periodo quella “costruzione” che trasforma i “noi due” in uno solo, anche per situazioni contingenti legate alla vita e alla gestione di una bambina. finendo per allontanarci. Durante quel “vuoto” sono venute a galla situazioni sentimentali pregresse, o per meglio dire “illusioni” sentimentali pregresse, che non erano state superate e che impedivano il passaggio di quel confine di cui accennavo ieri che e ci hanno portati vicini alla separazione. Situazioni pen peggiori del tradimento fisico che altro non è che un finto ricovero durante la “tempesta”, che è sempre dentro di noi e non “fuori”. Tre anni circa di dolorosa autoanalisi e oggi siamo “altro”. È stata la volontà di capire e decidere il percorso che ci ha salvati, in caso contrario sarebbe finita senza sapere il perchè, con la solita formula “è stato un grande amore ma è finito”. No, non era neppure cominciato nei termini che ho descritto nel post precedente, e la relazione si avviava verso il “naturale” esaurimento.
Occasioni? Decine, e di tutte le età ancora oggi, ovviamente anche per lei, che è molto bella e attraente, ma niente che andasse oltre il desiderio di attenuare il disagio, ma sapendo che sarebbe stato un palliativo non la cura. In questo senso, quando la gioventù ha soddisfatto, almeno dal punto di vista maschile, la “voracitá” ormonale, chi ha un minimo di spessore non può accontentarsi più del rapporto mordi e fuggi, e “l’offerta” pressoché gratuità che la fortuna di aver avuto un aspetto gradevole nel periodo giusto, mi ha consentito di non dover elemosinare la presenza femminile, ma nello stesso tempo di sodfisfare la parte narcisistica della conquista. Quando una donna l’hai portata al “guadino” più o meno consapevolmente, per usate in termine da pescatore, portartarla a letto (avendone un’altra) è quasi irrilevante. Certo a trentanni e singolo non ne rimettevo in “acqua” neppure una, è normale. Oggi ho bisogno di “altro”, quel passato lo conosco ed è la giusta “ginnastica” propedeutica all’amore, ma non può continuare in eterno. Ogni stagione ha i suoi frutti no?
Yog “a-micizia” ha dunque quel significato recondito? Allora la “canizie” potrebbe vantate origini analoghe, e per la stessa logica la “toponomastica”, a noi tanto cara, potrebbe essere addirittura la curiosa abitudine di dare un nome a tutti i roditori murini.
Non si finisce mai di apprendere, quando si è “appensivi”.
I pusher, di qualunque “natura” essi siano, pensano solo al loro tornaconto, non al nostro.
@Golem
Capisco ciò che dici. Secondo me gli ormoni fregano molto l’uomo fino a una certa età impedendogli di innamorarsi realmente. Perché non creando l’uomo esclusività é ovvio che non potrà apprezzare le qualità di una sola donna.
L’ho notato sulla mia pelle. Se prima mi bastava avere un aspetto curato per piacere all’ altro sesso ora finalmente questo non basta più. Beh, é più stimolante e gratificante.
Questo vostro processo di maturazione come coppia chi lo ha attivato? Tu o tua moglie?
Il fatto di avere una figlia piuttosto che un figlio ha influito su questa evoluzione. Mi spiego meglio: vedere la propria figlia cercare l’amore e trovare, data la giovane età, solo ragazzi immaturi (sono mie ipotesi) ha agevolato queste tue riflessioni.
@Condor
Vedi che confermi anche tu il fatto che l’uomo non si inzerbina perché ama. Come dicevo si inzerbina per ottenere qualcosa. Quindi lo fa sul lavoro, in coppia per non essere lasciato o per non essere rotto le scatole come dici tu.
Questa é strategia non amore. Inzerbinamento per ottenere serenità nel secondo caso, inzerbinamento per non perdere la colf che lavora gratis e senza contributi nel primo fornendo magari anche servizi accessori (sesso).
Guarda, non parlarmi del fidanzato di mia figlia perchè si aprirebbe un caso sulla lenta involuzione del sesso maschile, e non ne ho voglia.
Per quanto riguarda il peso degli ormoni nei nostri comportamenti, non escluderei la donna solo perché per il maschio quell’azione è più “visibile” in termini “animali”, perchè non lo è da meno quello femminile, con la differenza che si manifesta in maniera diversa, in ragione di scopi più “mirati” dell’investimento ipotetico della pulsione sessuale in atto. Istintivamente una femmina si aspetta un rapporto duraturo, nell’ipotesi appunto di una gravidanza e delle conseguenze ad essa collegate. Il bisogno del compagno per l’aiuto che questo dovrebbe dare all’allevamento della prole, al comfort e al cibo, ne ha selezionato le caratteristiche. Che restano in linea di massima nel comportamento femminile anche se oggi è facile evitare una gravidanza.
Se quando sei “in-amorato” ( dentro l’amore) succede di perdere la testa, come si usa dire, è perche è evidente che le sostsnze prodotte dal nostro organismo per farci accoppiare condizionano la coscienza nello stesso modo che qualunque altra droga. E la coscienza non è un entitá extracorporea intangibile, è a sua volta fatta di chimica evidentemente.
Quando parlo di amore, lo intendo come il frutto della sobrietá della coscienza, e non il contrario. Ecco perché dico che può nascere solo dalla volontà, che è “nostra” solo quando non è “alterata” da fattori endogeni come quelli che ho descritto. Bellisimi, per caritá, e devono esserlo, altrimenti il sesso diventerebbe fatica non piacere così tanto desiderato. Quell’ebbrezza ci fa dire ti amo. La sobrietá TI AMO, ma pensiamo sempre che la prima esclamazione sia giá maiuscola perche non conosciamo la seconda. È logico.
La maturazione in quella direzione maiuscola può avvenire solo all’interno della coppia. Il singolo può capire che c’è di più, ma se non “sperimenta” sul campo il tutto resta semplice teoria, e la comunione d’intenti nel raggiungimento dello scopo è ineludibile.
È cosi che su MIA insistenza abbiamo rovesciato gli “intestini” sul tavolo, come ho detto qui in altre occasioni, rivelandone il contenuto. E non solo all’altro, persino a noi stessi, che spesso li ignoriamo certi contenuti.
La riflessione sul ragazzo di mia figlia è intervenuta dopo, ma questo è un caso particolare di “insicurezza patologica”, e mia figlia ci fa l’esperienza della crocerossina, come hanno fatto, fanno e faranno molte donne con tipi del genere, in quanto i due poli di questa dolce patologia femminile dell’assistenza sono lo stronzo o il complicato.
Quindi ogni relazione è unica, ma i fenomeni che la perturbano sono sempre gli stessi, bisogna conoscersi a fondo per impostare qualunque progetto cosciente con l’altro. Ma soprattutto bisona conoscere bene l’altro, non solo per quello che è e si sente quest’ultimo, ma soprattutto per come NOI lo vediamo. Senza questa conoscenza non può nascere niente. Neanche l’amore.
Oggi in montagna (giornata meravigliosa)… guardavo le famiglie… coppie con figli piccoli.
L’uomo che spadroneggia a destra e a manca. “Dammi un panino…dammi questo. ..dammi quello …TUO figlio è pigro (i difetti dei figli sono sempre colpa dell’altro)… nessuna carezza… nessun abbraccio… nessun bacio.
Non è un giudizio. È stata un’osservazione. E allora mi chiedevo: quanti di loro per ricevere calore cercano altrove? Quanti sono onesti? Perché si trattano L’un l’altro come i componenti di una società destinata alla crescita dei figli?
Fino poco tempo fa anch’io ero da quella parte. Oggi non tornerei indietro.
Voglio essere amata, abbracciata, baciata, coccolata… non per aver firmato un contratto. Ma perché ogni gesto d’amore deve essere sentito e voluto.
Io non cambio idea.
Se avere a disposizione un altro essere umano vuol dire essere trattate come una proprietà o un oggetto NON LO VOGLIO. preferisco quelle che voi chiamate briciole, ma che valgono molto di più di 24 ore passate in quella maniera.
Dany, magari c’è una via di mezzo tra l’ essere trattata come un oggetto o una proprietà ( sarebbe stato così anche per me, se avessi sposato uno di quelli che me lo avevano chiesto ) e l’ essere un’ amante. c’è sempre la terza soluzione: un rapporto alla luce del sole ma sincero, sano e paritario.
Dany, se ti senti appagata da questo rapporto e sei convinta di voler continuare a viverlo, tanto meglio per te. ma avere un rapporto alla luce del sole significa fare ufficialmente parte della vita di un uomo, essere presentate ai suoi amici più stretti e alla sua famiglia, presenziare con lui nelle occasioni più importanti e nelle festività, viaggiare insieme senza doversi nascondere da chichessia, essere la sua compagna a tutti gli effetti e a tempo pieno. non mi pare che ad un’ amante siano riservati questi privilegi. quindi di cosa stiamo parlando ? sia chiaro che non giudico la tua scelta di vivere una relazione segreta. ma dire che la vostra sia una storia alla luce del sole, piena e completa mi sembra un azzardo. Inoltre da come parli sembrerebbe che ti stai creando – o forse ti sei già creata – delle aspettative su questo uomo in merito a un eventuale futuro con lui. e questo a livello emotivo è molto rischioso nella tua situazione. ciao.
…@maria grazia Cara, in effetti vuole lasciare la moglie.
Per me non è ancora ora…perciò va bene così …ho detto di aspettare.
C’è tempo. Nessuno ci corre dietro
Qualche amico l’ho già conosciuto. I parenti poco mi interessano (non mi interessano i miei figurati i suoi ;)…)
Ogni giorno lo vedo.
Usciamo a cena….andiamo in giro tranquillamente.
Mano nella mano come qualsiasi coppia che si AMA….anzi per dire la verità….prendo il buono…perché cambiare????
Perfetto davvero . Meglio che avere un coso che ti comanda a bacchetta o che ragiona come certi tizi qua… se poi vi piace vedere lo sporco anche dove non c’è siete liberi di farlo.
Vabbuò Dany, abbiamo capito, quando la nuova Chiesa aperta e finalmente al passo coi tempi aggiornerà il Martilorogio, tu diventerai la santa protettrice delle amanti felici. Maddalena lo è gia di quelle infelici e Addolorata di quelle abbandonate.
Ci siamo “traditi”, (se vogliamo usare questo termine) trascurando per un lungo periodo quella “costruzione” che trasforma i “noi due” in uno solo, anche per situazioni contingenti legate alla vita e alla gestione di una bambina. finendo per allontanarci. Durante quel “vuoto” sono venute a galla situazioni sentimentali pregresse, o per meglio dire “illusioni” sentimentali pregresse, che non erano state superate e che impedivano il passaggio di quel confine di cui accennavo ieri che e ci hanno portati vicini alla separazione. Situazioni pen peggiori del tradimento fisico che altro non è che un finto ricovero durante la “tempesta”, che è sempre dentro di noi e non “fuori”. Tre anni circa di dolorosa autoanalisi e oggi siamo “altro”. È stata la volontà di capire e decidere il percorso che ci ha salvati, in caso contrario sarebbe finita senza sapere il perchè, con la solita formula “è stato un grande amore ma è finito”. No, non era neppure cominciato nei termini che ho descritto nel post precedente, e la relazione si avviava verso il “naturale” esaurimento.
Occasioni? Decine, e di tutte le età ancora oggi, ovviamente anche per lei, che è molto bella e attraente, ma niente che andasse oltre il desiderio di attenuare il disagio, ma sapendo che sarebbe stato un palliativo non la cura. In questo senso, quando la gioventù ha soddisfatto, almeno dal punto di vista maschile, la “voracitá” ormonale, chi ha un minimo di spessore non può accontentarsi più del rapporto mordi e fuggi, e “l’offerta” pressoché gratuità che la fortuna di aver avuto un aspetto gradevole nel periodo giusto, mi ha consentito di non dover elemosinare la presenza femminile, ma nello stesso tempo di sodfisfare la parte narcisistica della conquista. Quando una donna l’hai portata al “guadino” più o meno consapevolmente, per usate in termine da pescatore, portartarla a letto (avendone un’altra) è quasi irrilevante. Certo a trentanni e singolo non ne rimettevo in “acqua” neppure una, è normale. Oggi ho bisogno di “altro”, quel passato lo conosco ed è la giusta “ginnastica” propedeutica all’amore, ma non può continuare in eterno. Ogni stagione ha i suoi frutti no?
Yog “a-micizia” ha dunque quel significato recondito? Allora la “canizie” potrebbe vantate origini analoghe, e per la stessa logica la “toponomastica”, a noi tanto cara, potrebbe essere addirittura la curiosa abitudine di dare un nome a tutti i roditori murini.
Non si finisce mai di apprendere, quando si è “appensivi”.
I pusher, di qualunque “natura” essi siano, pensano solo al loro tornaconto, non al nostro.
Yog, condivido a tutto tondo. i felini coccolosi che si aggirano per casa sono presenze INDISPENSABILI 🙂
@Golem
Capisco ciò che dici. Secondo me gli ormoni fregano molto l’uomo fino a una certa età impedendogli di innamorarsi realmente. Perché non creando l’uomo esclusività é ovvio che non potrà apprezzare le qualità di una sola donna.
L’ho notato sulla mia pelle. Se prima mi bastava avere un aspetto curato per piacere all’ altro sesso ora finalmente questo non basta più. Beh, é più stimolante e gratificante.
Questo vostro processo di maturazione come coppia chi lo ha attivato? Tu o tua moglie?
Il fatto di avere una figlia piuttosto che un figlio ha influito su questa evoluzione. Mi spiego meglio: vedere la propria figlia cercare l’amore e trovare, data la giovane età, solo ragazzi immaturi (sono mie ipotesi) ha agevolato queste tue riflessioni.
@Condor
Vedi che confermi anche tu il fatto che l’uomo non si inzerbina perché ama. Come dicevo si inzerbina per ottenere qualcosa. Quindi lo fa sul lavoro, in coppia per non essere lasciato o per non essere rotto le scatole come dici tu.
Questa é strategia non amore. Inzerbinamento per ottenere serenità nel secondo caso, inzerbinamento per non perdere la colf che lavora gratis e senza contributi nel primo fornendo magari anche servizi accessori (sesso).
Guarda, non parlarmi del fidanzato di mia figlia perchè si aprirebbe un caso sulla lenta involuzione del sesso maschile, e non ne ho voglia.
Per quanto riguarda il peso degli ormoni nei nostri comportamenti, non escluderei la donna solo perché per il maschio quell’azione è più “visibile” in termini “animali”, perchè non lo è da meno quello femminile, con la differenza che si manifesta in maniera diversa, in ragione di scopi più “mirati” dell’investimento ipotetico della pulsione sessuale in atto. Istintivamente una femmina si aspetta un rapporto duraturo, nell’ipotesi appunto di una gravidanza e delle conseguenze ad essa collegate. Il bisogno del compagno per l’aiuto che questo dovrebbe dare all’allevamento della prole, al comfort e al cibo, ne ha selezionato le caratteristiche. Che restano in linea di massima nel comportamento femminile anche se oggi è facile evitare una gravidanza.
Se quando sei “in-amorato” ( dentro l’amore) succede di perdere la testa, come si usa dire, è perche è evidente che le sostsnze prodotte dal nostro organismo per farci accoppiare condizionano la coscienza nello stesso modo che qualunque altra droga. E la coscienza non è un entitá extracorporea intangibile, è a sua volta fatta di chimica evidentemente.
Quando parlo di amore, lo intendo come il frutto della sobrietá della coscienza, e non il contrario. Ecco perché dico che può nascere solo dalla volontà, che è “nostra” solo quando non è “alterata” da fattori endogeni come quelli che ho descritto. Bellisimi, per caritá, e devono esserlo, altrimenti il sesso diventerebbe fatica non piacere così tanto desiderato. Quell’ebbrezza ci fa dire ti amo. La sobrietá TI AMO, ma pensiamo sempre che la prima esclamazione sia giá maiuscola perche non conosciamo la seconda. È logico.
La maturazione in quella direzione maiuscola può avvenire solo all’interno della coppia. Il singolo può capire che c’è di più, ma se non “sperimenta” sul campo il tutto resta semplice teoria, e la comunione d’intenti nel raggiungimento dello scopo è ineludibile.
È cosi che su MIA insistenza abbiamo rovesciato gli “intestini” sul tavolo, come ho detto qui in altre occasioni, rivelandone il contenuto. E non solo all’altro, persino a noi stessi, che spesso li ignoriamo certi contenuti.
La riflessione sul ragazzo di mia figlia è intervenuta dopo, ma questo è un caso particolare di “insicurezza patologica”, e mia figlia ci fa l’esperienza della crocerossina, come hanno fatto, fanno e faranno molte donne con tipi del genere, in quanto i due poli di questa dolce patologia femminile dell’assistenza sono lo stronzo o il complicato.
Quindi ogni relazione è unica, ma i fenomeni che la perturbano sono sempre gli stessi, bisogna conoscersi a fondo per impostare qualunque progetto cosciente con l’altro. Ma soprattutto bisona conoscere bene l’altro, non solo per quello che è e si sente quest’ultimo, ma soprattutto per come NOI lo vediamo. Senza questa conoscenza non può nascere niente. Neanche l’amore.
Oggi in montagna (giornata meravigliosa)… guardavo le famiglie… coppie con figli piccoli.
L’uomo che spadroneggia a destra e a manca. “Dammi un panino…dammi questo. ..dammi quello …TUO figlio è pigro (i difetti dei figli sono sempre colpa dell’altro)… nessuna carezza… nessun abbraccio… nessun bacio.
Non è un giudizio. È stata un’osservazione. E allora mi chiedevo: quanti di loro per ricevere calore cercano altrove? Quanti sono onesti? Perché si trattano L’un l’altro come i componenti di una società destinata alla crescita dei figli?
Fino poco tempo fa anch’io ero da quella parte. Oggi non tornerei indietro.
Voglio essere amata, abbracciata, baciata, coccolata… non per aver firmato un contratto. Ma perché ogni gesto d’amore deve essere sentito e voluto.
Io non cambio idea.
Se avere a disposizione un altro essere umano vuol dire essere trattate come una proprietà o un oggetto NON LO VOGLIO. preferisco quelle che voi chiamate briciole, ma che valgono molto di più di 24 ore passate in quella maniera.
NO GRAZIE!!! PER ME QUESTA È LA COSA GIUSTA!!!!
Dany, magari c’è una via di mezzo tra l’ essere trattata come un oggetto o una proprietà ( sarebbe stato così anche per me, se avessi sposato uno di quelli che me lo avevano chiesto ) e l’ essere un’ amante. c’è sempre la terza soluzione: un rapporto alla luce del sole ma sincero, sano e paritario.
Il mio E’ un rapporto alla luce del sole.
Non ci nascondiamo.
Per ora mi va bene cosi.
Se sarà destino ci sarà altro, altrimenti avrò il ricordo di un periodo meraviglioso.
Davvero MERAVIGLIOSO.
😀
Dany, se ti senti appagata da questo rapporto e sei convinta di voler continuare a viverlo, tanto meglio per te. ma avere un rapporto alla luce del sole significa fare ufficialmente parte della vita di un uomo, essere presentate ai suoi amici più stretti e alla sua famiglia, presenziare con lui nelle occasioni più importanti e nelle festività, viaggiare insieme senza doversi nascondere da chichessia, essere la sua compagna a tutti gli effetti e a tempo pieno. non mi pare che ad un’ amante siano riservati questi privilegi. quindi di cosa stiamo parlando ? sia chiaro che non giudico la tua scelta di vivere una relazione segreta. ma dire che la vostra sia una storia alla luce del sole, piena e completa mi sembra un azzardo. Inoltre da come parli sembrerebbe che ti stai creando – o forse ti sei già creata – delle aspettative su questo uomo in merito a un eventuale futuro con lui. e questo a livello emotivo è molto rischioso nella tua situazione. ciao.
…@maria grazia Cara, in effetti vuole lasciare la moglie.
Per me non è ancora ora…perciò va bene così …ho detto di aspettare.
C’è tempo. Nessuno ci corre dietro
Qualche amico l’ho già conosciuto. I parenti poco mi interessano (non mi interessano i miei figurati i suoi ;)…)
Ogni giorno lo vedo.
Usciamo a cena….andiamo in giro tranquillamente.
Mano nella mano come qualsiasi coppia che si AMA….anzi per dire la verità….prendo il buono…perché cambiare????
Perfetto davvero . Meglio che avere un coso che ti comanda a bacchetta o che ragiona come certi tizi qua… se poi vi piace vedere lo sporco anche dove non c’è siete liberi di farlo.
La mia vita continuerà lo stesso.
Buona serata!!
Vabbuò Dany, abbiamo capito, quando la nuova Chiesa aperta e finalmente al passo coi tempi aggiornerà il Martilorogio, tu diventerai la santa protettrice delle amanti felici. Maddalena lo è gia di quelle infelici e Addolorata di quelle abbandonate.