“l’uomo soffre per amore (soffre sì ma soffre non per amore ma per possesso)”
davvero interessante questa osservazione!
Golem, condivido in tutto e per tutto il tuo commento n. 248. e se verrò ancora attaccata per questo, pazienza!..
“Spesso non ci si riesce a rendere conto di quanta dignità ci sia nel dolore e nei pensieri che portano un uomo o una donna a diventare dei zerbini (così ci si diverte a chiamarli), e per riflesso, di quanta indegnità ci sia nella indifferenza con la quale l’altra parte tratta, alimenta e macina il dolore che ha provocato. Per certa gente il dolore altrui diventa l’unità di misura utilizzata per misurare il proprio ego.”
M., stupenda, lucida e incontrovertibile sintesi! anch’ io non mi vergogno di essere sembrata zerbina a suo tempo, perchè in quel momento i miei sentimenti e le mie intenzioni erano veritieri e genuini, li ho espressi nei modi e nei tempi che sentivo, senza alcuna retro-tattica. e non credo di dovermi vergognare di nulla, se non forse del fatto di essermi aperta con chi in realtà non lo meritava. Non posso dire la stessa cosa dei comportamenti, delle risposte e degli atteggiamenti dell’ altra persona. Ma tant’è. anche queste esperienze ti aiutano a crescere a a capire la differenza tra la sostanza di cui è fatto un rapporto basato sull’ innamoramento iniziale, e ciò di cui invece occorre per il vero amore. certo, a patto che si sia DISPOSTI A CRESCERE.
@M
Inzerbinarsi per ottenere ciò che si vuole contro la volontà dell’ altra persona lo vedi un gesto altruistico?
La donna non ti ama più perché forse l’hai delusa ma per il sol fatto che tu ti inzerbini per un mese ti deve riprendere con sé? Non è egoismo questo? O è amore?
@MG ti do ragione, talune volte lo zerbinaggio è un grande scatto d’amore e dignità.
Qualche anno fa mentre lei mi stava mollando per il terzo incomodo, io mi presentai a casa sua con un mazzo di rose e mi misi a piangere come un agnellino.
Ovviamente ero ancora l’uomo ingenuo che nulla aveva capito delle relazioni e non sospettavo che avesse un terzo.
Che tempi 🙂
@Golem
L’incapacità dell’uomo di amare che sia frutto di volontà o di incapacità che cambia? Il risultato conta.
Io non confondo affatto attrazione sessuale con l’amore. Posso provare attrazione sessuale verso una persona che non stimo ma non desiderarla come compagno. Non credo che l’uomo che va con le prostitute scambi attrazione sessuale con amore.
Che chiamiamo con la parola amore il nostro egoismo su questo sono d’accordo con te. Frequentiamo solo chi ci fa stare bene. Ma l’egoismo é presente in tutte le relazioni interpersonali non solo in una coppia.
L’intesa intellettuale…l’uomo ho notato che è tanto rigido. Anche questo tipo di intesa ho cercato ma nulla. Gli uomini che ho conosciuto non amano dialogare.
L’amore é frutto di lavoro dici. Ma se un solo elemento della coppia “lavora” e l’altro no non si fa molta strada. Rischi di trascinarti una zavorra.
È difficilissimo fare quel che dici tu perché sono pochissimi gli uomini che si vogliono impegnare. Io oggi penso che l’unico uomo che mi ha voluto bene veramente è stato mio padre.
Per il resto conosco la differenza tra innamoramento e amore. Divorai nel 96 il libro di Alberoni.
@Anna sei stata con contraddetta con argomentazioni valide, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, quindi è inutile insistere.
“Condor, quanti uomini affettuosi, fedeli, disposti al dialogo conosci?”
Tanti, ma soprattutto conosco tonnellate di uomini zerbini, non perché altrimenti la donna li lascia, ma per evitare di farsi frantumare gli zebedei.
E’ questi zerbini sono la vera rovina della nostra categoria!!!
@MG mi piace scandalosa e spudorata! Meretrice un po’ meno, ma mica dobbiamo sposarci 🙂
Anna, sei io dico che per quel che ho constatato l’amore è frutto di un “lavoro”, si comprende immediatamente come questo non può essere assimilato all’innamoramento, del quale NOI non abbiamo NESSUN merito. Credo che tu abbia capito cosa intendo come confine tra due “stati” amorosi. Il primo inconsapevole e involontario, al contrario del secondo, che come dicevo ieri è frutto della volontà umana, e non SOLO di un istinto naturale.
Ma quel “lavoro” che trasforma un “prodotto ” in un altro non sono molti a compierlo, neppure in relazioni lunghe dove il tempo trascorso ha potuto far svanire la sensualitá originaria senza far intravedere “quella strada” che porta “oltre”, ritenendo comprensibilmente che quello stato attrattivo sia il “culmine dell’amore”, che non vi sia altro più di così.
Per farti un paragone di questo limite, è quello che si verifica nel maschio medio, (me compreso sino a un certo momento) che è ovviamente convinto che l’orgasmo maschile si conclude con l’eiaculazione, non immaginando che può esserci altro ancora, come accade nelle donne,
Dici: ma come fai a sapere come godono le donne? Perché se per 35anni ero fermo a un certo punto, dopo, e con la persona giusta, ho scoperto questo ulteriore aspetto che pochi uomini, secondo me, hanno la fortuna di provare e che ho intravisto e percepito nella MIA partner sentendo che in quella cosa c’è tutto. Cosa può essere questo “oltre” che provo?
Oltre a sensazioni più durature e dolci che non si hanno con il classico orgasmo maschlle, proprio come in molte donne non accade “ogni volta”. Questo risultato si può raggiungere SOLO E ASSOLUTAMENTE con un partner di lungo corso, con il quale si é instaurato un rapporto di tacita costruzione di quell’amore di cui accennavo.
È chiaro e evidente che la tua osservazione sul fatto che può accadere che ci sia uno solo che “lavora”, esclude totalmente che possa nascere un amore. E l’eventuale “amore” di quello che “lavora” non lo è a sua volta, seppure molti pensano che lo sia. No: è desiderio di amore, cosa ben diversa. Attività che tuttavia è quella più utilizzata per pubblicizzare l’amore puro, per le emozioni strazianti e struggenti che produce a livello emotivo, che sono appunto ancora solo DESIDERIO, sentimento innocentemente egoistico ma non altro.
Però in mancanza di altre informazioni al riguardo tutto finisce nel grande calderone con sopra scritto amore, Ecco quindi l’amore romantico, quello sessuale, quello non ricambiato, l’amore bugiardo, quello criminale e quello platonico, più altri mille, compreso quello di cui ho cercato di spiegarne le caratteristiche ma che secondo me è l’unico a meritate questo appellativo.
Ecco, perché ieri sostenevo che quando si supera quel confine un amore del genere NON può finire se non con la morte, perchè SAI (non senti, come nell’innamoramento) che non può esserci altro in quanto è stato “costruito” da “NOI DUE”, e non “regalato” da quella straordinaria pusher di droghe psichedeliche che è la Natura
@Golem
Ciò che scrivi è molto bello. Hai mai tradito tua moglie? Hai fatto fatica eventualmente a non tradirla? Hai sempre ragionato così?
Perché l’amore adulto é sicuramente più bello di quello giovanile.
Come dire, é più facile ad una certa età riuscire a raggiungere questo tipo di intesa.
La maturità ed il calo ormonale nell’ uomo magari agevolano tutto questo.
Sicuramente é più difficile trovare un 20enne o un 30enne che ragioni così.
ets
non c’è nulla di cui vergognarsi. i grandi gesti e le “pazzie d’ amore” le abbiamo fatte tutti. sono un segnale di un animo appassionato e sensibile, e non di stupidità! Con il passare degli anni e “l’ ingrigire dei capelli” si impara a selezionare meglio le persone verso cui dirigere le nostre attenzioni. Sta tutta la lì la faccenda. Quando offriamo il nostro amore sincero a qualcuno che poi ci sputa sopra e lo calpesta, non dobbiamo sentirci sbagliati noi. ma è l’altro che si dovrebbe vergognare.
Io non me la sento di dare torto ad anna perchè la mia esperienza con gli uomini è molto simile alla sua: uomini che vogliono solo prendere, da tutti i punti di vista, ma che non vogliono dare nulla. ma come dice Golem l’ amore vero è una costruzione che si fa OGNI GIORNO con l’ altro. se la costruzione si fonda su basi solide ed è costata impegno e fatica, nessuno dei due poi ha interesse a demolirla. Altrimenti prima o poi il rapporto giunge a un termine. Nelle storie portate avanti SOLO in virtù della passione istintiva o di interessi egoistici, di solito uno dei due è più preso dell’ altro. e l’ apporto di una sola delle parti, NON BASTA ASSOLUTAMENTE a far sì che la costruzione rimanga in piedi a lungo e senza incrinature. Ne abbiamo la conferma tutti i giorni nelle lettere pubblicate su questo forum.
E magari ‘sta pusher fosse seria: spesso ti regala la roba, ma è tagliata.
Il problema è chiaramente legato al fatto che alla parola “amore” va aggiunto un aggettivo, altrimenti non ci si capisce. Di default, senza aggettivi, la radice sanscrita “Ka” rimanda inesorabilmente alla mera attrazione fisica. Peraltro “amore” nulla ha a che vedere con “amicizia”, sempre etimologicamente parlando (amicizia = a-micizia, ovvero mancanza di felini che scorrazzano per casa, condizione – il va sans dire – tristissima).
@Anna
Obiettiva e obbiettiva sono ambedue forme ammesse. Preferisco la prima forma, ma è solo questione di gusto.
“l’uomo soffre per amore (soffre sì ma soffre non per amore ma per possesso)”
davvero interessante questa osservazione!
Golem, condivido in tutto e per tutto il tuo commento n. 248. e se verrò ancora attaccata per questo, pazienza!..
“Spesso non ci si riesce a rendere conto di quanta dignità ci sia nel dolore e nei pensieri che portano un uomo o una donna a diventare dei zerbini (così ci si diverte a chiamarli), e per riflesso, di quanta indegnità ci sia nella indifferenza con la quale l’altra parte tratta, alimenta e macina il dolore che ha provocato. Per certa gente il dolore altrui diventa l’unità di misura utilizzata per misurare il proprio ego.”
M., stupenda, lucida e incontrovertibile sintesi! anch’ io non mi vergogno di essere sembrata zerbina a suo tempo, perchè in quel momento i miei sentimenti e le mie intenzioni erano veritieri e genuini, li ho espressi nei modi e nei tempi che sentivo, senza alcuna retro-tattica. e non credo di dovermi vergognare di nulla, se non forse del fatto di essermi aperta con chi in realtà non lo meritava. Non posso dire la stessa cosa dei comportamenti, delle risposte e degli atteggiamenti dell’ altra persona. Ma tant’è. anche queste esperienze ti aiutano a crescere a a capire la differenza tra la sostanza di cui è fatto un rapporto basato sull’ innamoramento iniziale, e ciò di cui invece occorre per il vero amore. certo, a patto che si sia DISPOSTI A CRESCERE.
@M
Inzerbinarsi per ottenere ciò che si vuole contro la volontà dell’ altra persona lo vedi un gesto altruistico?
La donna non ti ama più perché forse l’hai delusa ma per il sol fatto che tu ti inzerbini per un mese ti deve riprendere con sé? Non è egoismo questo? O è amore?
@MG ti do ragione, talune volte lo zerbinaggio è un grande scatto d’amore e dignità.
Qualche anno fa mentre lei mi stava mollando per il terzo incomodo, io mi presentai a casa sua con un mazzo di rose e mi misi a piangere come un agnellino.
Ovviamente ero ancora l’uomo ingenuo che nulla aveva capito delle relazioni e non sospettavo che avesse un terzo.
Che tempi 🙂
@Golem
L’incapacità dell’uomo di amare che sia frutto di volontà o di incapacità che cambia? Il risultato conta.
Io non confondo affatto attrazione sessuale con l’amore. Posso provare attrazione sessuale verso una persona che non stimo ma non desiderarla come compagno. Non credo che l’uomo che va con le prostitute scambi attrazione sessuale con amore.
Che chiamiamo con la parola amore il nostro egoismo su questo sono d’accordo con te. Frequentiamo solo chi ci fa stare bene. Ma l’egoismo é presente in tutte le relazioni interpersonali non solo in una coppia.
L’intesa intellettuale…l’uomo ho notato che è tanto rigido. Anche questo tipo di intesa ho cercato ma nulla. Gli uomini che ho conosciuto non amano dialogare.
L’amore é frutto di lavoro dici. Ma se un solo elemento della coppia “lavora” e l’altro no non si fa molta strada. Rischi di trascinarti una zavorra.
È difficilissimo fare quel che dici tu perché sono pochissimi gli uomini che si vogliono impegnare. Io oggi penso che l’unico uomo che mi ha voluto bene veramente è stato mio padre.
Per il resto conosco la differenza tra innamoramento e amore. Divorai nel 96 il libro di Alberoni.
@Anna sei stata con contraddetta con argomentazioni valide, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, quindi è inutile insistere.
“Condor, quanti uomini affettuosi, fedeli, disposti al dialogo conosci?”
Tanti, ma soprattutto conosco tonnellate di uomini zerbini, non perché altrimenti la donna li lascia, ma per evitare di farsi frantumare gli zebedei.
E’ questi zerbini sono la vera rovina della nostra categoria!!!
@MG mi piace scandalosa e spudorata! Meretrice un po’ meno, ma mica dobbiamo sposarci 🙂
Anna, sei io dico che per quel che ho constatato l’amore è frutto di un “lavoro”, si comprende immediatamente come questo non può essere assimilato all’innamoramento, del quale NOI non abbiamo NESSUN merito. Credo che tu abbia capito cosa intendo come confine tra due “stati” amorosi. Il primo inconsapevole e involontario, al contrario del secondo, che come dicevo ieri è frutto della volontà umana, e non SOLO di un istinto naturale.
Ma quel “lavoro” che trasforma un “prodotto ” in un altro non sono molti a compierlo, neppure in relazioni lunghe dove il tempo trascorso ha potuto far svanire la sensualitá originaria senza far intravedere “quella strada” che porta “oltre”, ritenendo comprensibilmente che quello stato attrattivo sia il “culmine dell’amore”, che non vi sia altro più di così.
Per farti un paragone di questo limite, è quello che si verifica nel maschio medio, (me compreso sino a un certo momento) che è ovviamente convinto che l’orgasmo maschile si conclude con l’eiaculazione, non immaginando che può esserci altro ancora, come accade nelle donne,
Dici: ma come fai a sapere come godono le donne? Perché se per 35anni ero fermo a un certo punto, dopo, e con la persona giusta, ho scoperto questo ulteriore aspetto che pochi uomini, secondo me, hanno la fortuna di provare e che ho intravisto e percepito nella MIA partner sentendo che in quella cosa c’è tutto. Cosa può essere questo “oltre” che provo?
Oltre a sensazioni più durature e dolci che non si hanno con il classico orgasmo maschlle, proprio come in molte donne non accade “ogni volta”. Questo risultato si può raggiungere SOLO E ASSOLUTAMENTE con un partner di lungo corso, con il quale si é instaurato un rapporto di tacita costruzione di quell’amore di cui accennavo.
È chiaro e evidente che la tua osservazione sul fatto che può accadere che ci sia uno solo che “lavora”, esclude totalmente che possa nascere un amore. E l’eventuale “amore” di quello che “lavora” non lo è a sua volta, seppure molti pensano che lo sia. No: è desiderio di amore, cosa ben diversa. Attività che tuttavia è quella più utilizzata per pubblicizzare l’amore puro, per le emozioni strazianti e struggenti che produce a livello emotivo, che sono appunto ancora solo DESIDERIO, sentimento innocentemente egoistico ma non altro.
Però in mancanza di altre informazioni al riguardo tutto finisce nel grande calderone con sopra scritto amore, Ecco quindi l’amore romantico, quello sessuale, quello non ricambiato, l’amore bugiardo, quello criminale e quello platonico, più altri mille, compreso quello di cui ho cercato di spiegarne le caratteristiche ma che secondo me è l’unico a meritate questo appellativo.
Ecco, perché ieri sostenevo che quando si supera quel confine un amore del genere NON può finire se non con la morte, perchè SAI (non senti, come nell’innamoramento) che non può esserci altro in quanto è stato “costruito” da “NOI DUE”, e non “regalato” da quella straordinaria pusher di droghe psichedeliche che è la Natura
@Golem
Ciò che scrivi è molto bello. Hai mai tradito tua moglie? Hai fatto fatica eventualmente a non tradirla? Hai sempre ragionato così?
Perché l’amore adulto é sicuramente più bello di quello giovanile.
Come dire, é più facile ad una certa età riuscire a raggiungere questo tipo di intesa.
La maturità ed il calo ormonale nell’ uomo magari agevolano tutto questo.
Sicuramente é più difficile trovare un 20enne o un 30enne che ragioni così.
ets
non c’è nulla di cui vergognarsi. i grandi gesti e le “pazzie d’ amore” le abbiamo fatte tutti. sono un segnale di un animo appassionato e sensibile, e non di stupidità! Con il passare degli anni e “l’ ingrigire dei capelli” si impara a selezionare meglio le persone verso cui dirigere le nostre attenzioni. Sta tutta la lì la faccenda. Quando offriamo il nostro amore sincero a qualcuno che poi ci sputa sopra e lo calpesta, non dobbiamo sentirci sbagliati noi. ma è l’altro che si dovrebbe vergognare.
Io non me la sento di dare torto ad anna perchè la mia esperienza con gli uomini è molto simile alla sua: uomini che vogliono solo prendere, da tutti i punti di vista, ma che non vogliono dare nulla. ma come dice Golem l’ amore vero è una costruzione che si fa OGNI GIORNO con l’ altro. se la costruzione si fonda su basi solide ed è costata impegno e fatica, nessuno dei due poi ha interesse a demolirla. Altrimenti prima o poi il rapporto giunge a un termine. Nelle storie portate avanti SOLO in virtù della passione istintiva o di interessi egoistici, di solito uno dei due è più preso dell’ altro. e l’ apporto di una sola delle parti, NON BASTA ASSOLUTAMENTE a far sì che la costruzione rimanga in piedi a lungo e senza incrinature. Ne abbiamo la conferma tutti i giorni nelle lettere pubblicate su questo forum.
E magari ‘sta pusher fosse seria: spesso ti regala la roba, ma è tagliata.
Il problema è chiaramente legato al fatto che alla parola “amore” va aggiunto un aggettivo, altrimenti non ci si capisce. Di default, senza aggettivi, la radice sanscrita “Ka” rimanda inesorabilmente alla mera attrazione fisica. Peraltro “amore” nulla ha a che vedere con “amicizia”, sempre etimologicamente parlando (amicizia = a-micizia, ovvero mancanza di felini che scorrazzano per casa, condizione – il va sans dire – tristissima).