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Instabilità su tutti i fronti

di Plastico

Circa un mese fa salta un altro dei miei lavori precari.  Lei si aspettava di uscire insieme perché era una ricorrenza importante. Ma io non sono in vena. In realtà ho bisogno di capire alcune cose, forse voglio farmi lasciare. Non lo so di preciso. So che non mi andava di raggiungerla e di vederla. La storia vive (viveva) sempre attaccata a un filo, malumori, insoddisfazioni, poca fisicità, routine, stanchezza. Volevo dare uno scossone a questo stato di cose, per chiuderla o alternativamente rifondare su basi completamente diverse e “reali”, sulle quali ,piuttosto che le aspettative e gli ideali, poggiassero voglia di stare insieme, impegno, quotidianità. Purtroppo è andata male e il giocattolo si è rotto. Non era la mia opzione favorita. Infatti ho cercato di rimediare, di parlare, di aprire una breccia. Risultato, da un mese non ci vediamo. Io ora non sopporto nemmeno sentirla al telefono. L’ avrei sinceramente e volentieri rivista se avesse accettato un mio invito, e ve ne sono stati diversi, uno anche recente. Dopo che mi sono eclissato, ritorna a farsi viva con un messaggio, forse si aspetta che io la chiami. Ci rimane male. A me non fa piacere ferire una persona a cui voglio bene e che probabilmente amo ancora, ma devo pensare a me. Non posso comportarmi da fidanzato se è ribadito il concetto che fidanzati non siamo quindi niente telefonate chilometriche, anzi niente telefonate. Se vuoi parlare con me ti siedi in un cavolo di posto e ci guardiamo in faccia. Non siamo e non saremo mai amici. Non mi va stare al telefono sapendo che non vuoi vedermi. Devo stare per conto mio, per conto mio davvero. Non sono più disponibile ai tuoi giochi, a giustificare con impegni di lavoro e supposte priorità la trascuratezza che ci ha fatto giungere fin qui, né le tue belle parole, ricercate , ma vuote. In amore ci vogliono fatti e se non stiamo più insieme a me non servono neanche le parole. Questo rispetto lo devo a me stesso.

Lettera pubblicata il 5 Giugno 2017. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    Rossella -

    L’entusiasmo è importante per partire. Io pensavo di avere una sensibilità fuori dal comune fino a quando non ho avuto modo di conoscere delle donne, con un carattere e dei modi sicuramente diversi dal mio naturale modo di essere, che peraltro non mi ha mai facilitato nelle relazioni interpersonali proprio perché tendo a stare sulle mie quando la conoscenza si protrae nel tempo. Anche avendone la possibilità non riuscirei mai vivere le relazioni sociali e familiari, conservando il loro stile, senza percepire un senso di stanchezza. Lo vivrei come un lavoro, come un dovere, e mentalmente avrei la forza per affrontarlo. Ad ogni modo ho notato che questa loro spigliatezza non le ha agevolate nelle relazioni con uomini che non avrebbero potuto mai accendere il mio entusiasmo, stando le cose come stavano, ma hanno spento il loro. Questa cosa mi ha dato da pensare. Io mi sono accorta immediatamente che il ragazzo che mi era stato presentato non era interessato a me. Si sarebbe dovuto sposare e io sarei stata perfetta per lui, visto e considerato che dopo avermi impalmato sarei diventata sua succube, non disponendo di forze economiche che mi avrebbero potuto incentivare a prendere in mano la mia libertà laddove se ne fosse presentata la necessità. […]

  2. 2
    Rossella -

    […] Non parlo di pochi spiccioli, ma di un patrimonio che, in qualche misura, mi potesse consentire di vivere il ruolo con una certa freddezza e di avere così un’immagine capace di schermare tutte le mie emozioni senza farmi apparire come la donna fragile della situazione. Avrei dovuto essere non dico più ricca di lui, ma con una situazione patrimoniale equiparabile a quella della sua famiglia, e questo sarebbe stato impossibile. Ti parlo di una situazione particolare. Nella vita in generale questo genere di differenze non rappresentano un ostacolo. Nel suo caso rappresentano addirittura una risorsa. Noi facciamo parte dello stesso ambiente, di conseguenza si rischia di farsi male quando manca quell’innato sentimento di superiorità che io ad esempio non ho, ma che altri del nostro ambiente hanno. Anche una piccolezza agli occhi degli altri diventa il sintomo di un disagio profondo. Ragion per cui ti devi cautelare con il materialismo per preparati ad affrontare quella dura battaglia che è la vita. Quando perdi ogni slancio vitale, perché cedi alla paura, progressivamente ti allontani anche da Dio. Neanche io avrei voluto sposare la persona, ma sarei rimasta sicuramente affascinata dallo stile. Io ho capito perfettamente il suo ragionamento, ma un minimo d’entusiasmo ci deve essere. I sentimenti rappresentano un ostacolo, ma l’amore ci dovrebbe essere.

    Ti auguro di avere il coraggio di seguire sempre il tuo cuore!

    Un abbraccio 🙂

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