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Insofferenza

di danix_cata

Buongiorno a tutti. Vi scrivo per condividere con voi questa costante insofferenza che provo e per cercare un po’ di conforto. Ho 18 anni e questi dovrebbero essere gli anni più felici della mia vita in cui le responsabilità ci sono è vero ma non sono di certo le stesse che hai da adulto. Molti dei miei coetanei li sento lamentarsi, vogliono essere più grandi: io no, amo quest’età e penso che sia fantastica se vissuta con la giusta forza e voglia. Voi direte, tutte le età allora se vissute con forza e voglia possono essere fantastiche ma chi di voi c’è passato: i 18 sono magici, non so perché. I miei problemi iniziano a scuola: ormai è l’ultimo anno. Sono sempre stato uno studente molto attaccato alla scuola, sempre fissato con i voti, fino a due anni fa, anno in cui questa scuola mi ha succhiato l’anima e mi ha ridotto uno straccio. Per questa scuola sono andato più volte in depressione, lieve, ma depressione, ho rischiato l’anoressia, ho avuto più volte crolli psicologici e ad un certo punto ho deciso che così non poteva continuare. Ho iniziato a prendere la scuola molto più alla leggera, come andava andava, ed è andato tutto benissimo.. Solo che più riducevo lo studio e più volevo ridurre. Sono arrivato a non aver più voglia.. Non riesco più a studiare il pomeriggio, solo la mattina, e per studiare materie difficili (la mia scuola non è proprio una passeggiata) sono costretto dalla mia stupidità a svegliarmi anche alle 5 la mattina. Faccio diverse attività oltre la scuola, scrivo per una testata giornalistica, pallavolo a livello agonistico, frequento l’oratorio, seguo un gruppo di ragazzi di terza media, faccio parte di una compagnia teatrale, e altro. Amo quello che faccio e detesto sacrificarlo per la scuola. Perché non amo la cultura? No, non è per quello.. Quello che studio mi piace il più delle volte e trovo utili riscontri nella vita di tutti i giorni di cose che sembrano così lontane. Il problema sono i professori. Ho 12 materie e una volta mi son sentito dire che ogni professore vorrebbe che studiassimo la sua materia 3 ore al giorno. Purtroppo la matematica non è il loro forte. Quello che mi sento dire è: “le superiori le abbiamo fatte tutti, sei uno dei tanti”. Ma l’odio che ho verso questa scuola e verso questi professori è qualcosa di spaventoso. Professori per cui non sei una persona, ma una cosa da riempire, che non può pretendere di avere una vita sociale o di fare altro al di fuori della scuola. Io riesco (o meglio riuscivo) ad organizzarmi molto bene tra tutto quello che faccio e la scuola e mi son sempre sentito rinfacciare il fatto che la mia preparazione fosse “insufficiente” quando in realtà le mie interrogazioni son sempre andate discretamente se non bene. Per i professori la dimensione dell’accontentarsi non esiste: vi è la mentalità secondo la quale TUTTI devono essere perfetti e se non ce la fanno almeno ammazzarsi per esserlo. Se vedono che dietro la loro materia ho sudato, ok, se la so solo perché ho seguito e l’ho letta una volta le cose non vanno. È un momento di crisi profonda in cui sto prendendo in considerazione l’idea di non fare l’università (cosa di cui fino a un mese fa ero SICURISSIMO) . Meno male però che quest’ambito è così critico perché negli altri forse va ancora peggio ma non ho il tempo e il coraggio di addentrarmici. In famiglia le cose sono un disastro, a pallavolo data la stanchezza per la scuola i risultati sono sempre insoddisfacenti, con gli amici.. Ho ricevuto grandi delusioni da grandi persone che amici non lo sono più. Penso e ho sempre pensato di essere di indole una persona molto sorridente, felice, solare e allegra. Purtroppo le opportunità per sorridere non riesco a trovarle ultimamente.. Ho cercato più volte conforto negli amici e alcuni si sono rivelati per quello che erano, non ho provato a cercarlo in casa perché peggio non potrebbe andare.. Non so più dove sbattere la testa.. Penso solo a scappare e ad andarmene via, voglio fuggire..
Grazie per aver ascoltato le mie farneticazioni,
Dani

Lettera pubblicata il 16 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Noway -

    Ciao Dani, non so mi sembra di capire che c’è qualcosa di più, sotto, sei alla ricerca di qualcosa che ti manca ma finchè lo cerchi disperatamente quel “qualcosa” non arriverà mai..
    Tu hai un sacco di impegni, è normale sentirsi distrutti dopo un po’ e mi sembri uno che in tutto quello che intraprende riesce sempre ad ottenere ottimi risultati, quando poi, non riesci più a seguire tutte le responsabilità allo stesso modo e qualcosa comincia ad andare male, ecco che sembra che tutto il castello ti crolli addosso..
    Cerca di prendere le cose come vengono, hai detto bene, 18 anni è un’età magica, e non devi fartela rovinare dai mille impegni o dalla pressione della scuola, ormai è l’ultimo anno, io mi ricordo che ero distrutta, ma quando poi è finito tutto, non ti dico, una gioia immensa, e anche un po’ di dispiacere per quel capitolo della mia vita che si chiudeva.
    Tu pensa che tutto quello che fai lo fai perchè è una tua passione, tutte quelle attività che pratichi ti piacciono, anche la scuola ti piaceva, non farti abbattere dalla pressione che ti mettono i professori, alla fine basta poco per ottenere buoni risultati.
    Ripensa a quali sono le tappe veramente importanti per la tua vita, quello che vuoi diventare, ciò che sarai domani dipende da quanto ti impegni adesso..
    Coraggio, sono sicura che domani andrà meglio.

  2. 2
    MATTEO84 -

    Ciao dani …

    Io ho 26anni … Pagherei oro per rivivere quello che ho vissuto alle superiori …xo quello che stai vivendo tu io lho vissuto alle medie … Quindi ti capisco …scuola sbagliata…amici sbagliati …e tutto ti sembra nero …
    Io ti consiglio di fare cio che di piu’ tu ti senti …
    Io nei 5 anni delle superiori e anche nell’anno successivo …ho passato momenti indimenticabili … Donne ,discoteca, sport, amici giusti , scooter … Ero sempre sulla cresta dell’onda …vivevo alla giornata e cercavo di viverla al massimo … E lho vissuta al massimo … Poi … Ho iniziato al lavorare … Mi sono innamorato …e allora incominci a crearti dei pensieri per il futuro … E qui che la vita cambia drasticamente…
    Il consiglio che ti do … Goditi la vita come vuoi tu senza che ci sia qualcuno che ti imponga come viverla … Fai quello che ti senti e vedrai che le cose andaranno meglio !!!

  3. 3
    Daniele -

    Noway, hai colto nel segno. Qualcosa che cerco ma che non arriverà, qualcosa che
    devo escludere dalla mia vita, perchè la vita felice non coincide con la vita ideale.
    Per quanto riguarda gli impegni.. Mi distraggono dalla mia costante ricerca che è
    sempre fallimentare.. I risultati purtroppo ottimi non sono sempre, anzi, una volta
    cercavo anche io la perfezione, ora voglio raggiungere buoni risultati in cose che
    mi piacciono.. Però è proprio vero che ultimamente mi sembra che il mondo mi
    crolli addosso perchè anche le mie passioni stanno andando alla deriva..
    Per quanto riguarda la scuola, non vedo l’ora che finisca.. Cresce sempre di più
    l’odio verso questa scuola che è incredibile.. L’unica cosa che mi interessa è finire
    l’esame di maturità e poi non so che sarà di me..
    Speriamo davvero che domani andrà meglio, alla fine, come dice uno dei più
    grandi filosofi contemporanei, “cosa vuoi che sia, passa tutto quanto..”.
    Per Matteo.. Io voglio godermi la vita e fare quello che più mi piace ma questa
    scuola mi frena in tutto e per tutto. Per questo la vivo così male.. Mi sento
    tappare le ali.. Proprio come dice j-ax, “come pesava quello zaino sulle spalle per
    la strada della scuola e la maturità – odiavo ogni professore mi illudevo che fosse
    una minaccia alla mia libertà…”..
    Dani

  4. 4
    Kokoro -

    Dani, ma di dove sei?

  5. 5
    Daniele -

    Perchè ti interessa saperlo? Son di Torino, una delle città più tristi d’Italia!

  6. 6
    colam's -

    Se ci fai caso JAx dice “illudevo” ik che vuol dire che con il senno del poi la minaccia non era proprio reale..

  7. 7
    Daniele -

    Forse è vero.. Ma quel passato un giorno è stato un presente..

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