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Innamorato di un’amica, ma per lei sono come un fratello

di fabio77

Gentilllsimi volevo una vostra opinione e da un po’ di tempo che mi sento strano senza vie d’uscita ora iniziò il racconto sono un uomo sui 40 ora single sono stato sposato 7 anni da sempre ho trovato difficoltà nelle relazioni mi sono rimasti ora pochi amici con cui uscire e avere una vita sociale sono molto timido  e faccio fatica a fare nuove amicizie infatti x aprirmi mi ci vuole molto tempo. Ora arrivò alla parte importante al lavoro è nata una bella amicizia che dura da oltre di 10 anni x una ragazza ora di 34 anni il guaio che negli ultimi tempi penso di essermi innamorato di lei la penso continuamente ma lei mi ha fatto capire con dei segnali che lei mi vuole bene come un fratello e quindi non mi sono mai dichiarato per paura anche xche tengo a questa amicizia non so proprio che fare se continuare a fare finta di niente o allontanarmi un po’ ma è molto difficile x me mi da molto da fare quante lei mi ignora sto pensando di trovare un altro lavoro perché sto male a vederla ogni giorno anche se x me è difficile non cercarla con lo sguardo . Non so come comportarmi al lavoro secondo me se ne sono accorti anche gli altri di questa mia cotta ma non voglio perdere quest’amicizia con lei mi trovo bene a parlare mentre con altri non ho questa confidenza mi trovo a mio agio in sua compagnia e ne sono attratto ma penso più che attrazione fisica e mentale non so come me uscirne

 

Lettera pubblicata il 21 Marzo 2018. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amicizia - Amore e relazioni - Lavoro

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Una donna di 34 anni ricerca una stabilità che oggi non esiste. Il fatto che non significa che le donne di quell’età, come le donne in generale, sentano l’esigenza di sistemarsi quando a casa hanno una sorella o una zia. Tra le tante ipotesi (visto che oggi è così importante emanciparsi dalla famiglia) c’è anche quella di comprare casa con una sorella o di trasferirsi per compagnia da un parente. Dopo i trent’anni sono questi i progetti che si cominciano a fare. Io resto a casa per scelta, ma ti posso assicurare che ho ricevuto tanti inviti. Inviti per il fine settimana. Inviti a cena. Inviti per il mare. Inviti per le terme. Sempre da amiche. Amiche di amici, di amici, di amici. Per esplorare questo lato della vita non è necessario avere un partner. E poi ci sono uomini che oltre a non essere dell’idea (cosa comprensibilissima) ti rendono la vita un inferno. Non è necessario avere un compagno. Ma un uomo può fare la differenza. Questa è una delle ragioni che mi hanno spinto a vivere una vita più abitudinaria. In assenza di qualcuno che mi completi, proprio perché la mutevolezza di certe anime mi ha scosso, cerco di trovare l’equilibrio nell’immagine più perfetta dello sposo in attesa di trovare la mia strada.

  2. 2
    Rossella -

    Non è necessario avere un compagno. Soprattutto quando si divide la vita con qualcuno sul quale puoi fare sempre affidamento (un complice)… le voci della gente non esistono. Esistono le chiacchiere. Ma quelle fanno parte della via. Nel momento in cui hai un lavoro, cominci a frequentare un ambiente, quello diventa il tuo mondo. Il resto, almeno per quanto mi riguarda, è un modo come un altro per alimentare l’anarchia. Lo straniamento in letteratura serve a stravolgere i contorni della normalità. Non mi sembra una risorsa. Si tratta di un business, ma la cosa è da vedere. I mei parametri di legalità sono altri. Diciamo così. Di cosa ti dovresti preoccupare? La scelta è fetta. A quel punto, ammesso e non concesso, saranno gli altri (il tuo ipotetico partner) a dover creare le premesse per trattenerti. La tua libertà fa media con il conformismo dei benpensanti. Quando si è più giovani è naturale essere più spaventati.

  3. 3
    Angwhy -

    Scusa ma credo proprio che tu debba tornare un po coi piedi per terra,a 40 anni non è piu tempo di cotte e di amicizie,poi cambiare lavoro,come se fosse facile,ma se vuoi rovinarti la vita fai pure,magari ne riparliamo fra 10 anni

  4. 4
    Golem -

    Se n’è accorta anche lei che sei “cotto”, contaci, e mi sembra sia stata chiara nel farti capire che le basti come amico fraterno, che è la più atroce dimostrazione che a una femmina non interessi come maschio. Ma se insisti su un altro piano rischi di perderla anche come amica, che se è amica come l’immagino io è pure meglio che avere certe relazioni pseudoamorose.
    Può essere che anche lei abbia una zia e una sorella in casa, in quel caso devi abbandonare ogni speranza, sempre che tu non voglia assoldare un killer e eliminare queste figure ostative a sistemazioni diciamo più tradizionali, di cui però potresti beneficiare come ultima alternativa . In quel caso daresti un netto contributo allo straniamento della letteratura, “noir” nello specifico, con la quale stravolgeresti definitivamente quella particolare normalità.
    Sei a un bivio. Imboccalo.

  5. 5
    Xavi -

    No, no e no… hai la mia età e stai ancora al via?
    No, no e no… Dovresti già avere lo “scroto sceso” dell’ammore e delle cotte.
    Un matrimonio di 7 anni non ti ha svegliato minimamente?
    Fabio, la cura in questi casi è un giro in un bel bordello… li c’è amore a tutte le ore e lo scroto si alleggerisce (Anche il portafoglio ma ogni cura ha il suo prezzo).

  6. 6
    Yog -

    Imboccare il bivio, come suggerisce il Dottore, è un’azione utile e profittevole. Anche perché procedere per via parenterale mi pare in questo caso inutile: non dici se ci sono zie o sorelle o altre figure carismatiche di riferimento con cui la tizia potrebbe mettere su casa, perciò il mio giudizio va preso con le pinze (Klemmer, ovviamente). Io lascerei che le cose restino come stanno, quieta non movere. Tu obietterai che sei in una situazione schifosa e sfigata, e ci hai pure ragione, è esattamente così.
    Si vede che era il tuo destino, come dice Rossye è naturale esserne spaventati!

  7. 7
    Pasquale83 -

    Ciao Fabio, io penso di vivere una situazione simile alla tua, con la differenza che io non sono stato sposato, ma ho perso una persona importante nella mia vita in circostanze irreparabili, forse per questo motivo mi si è creato un enorme vuoto dentro che riesce ad alleviarlo una persona che ho conosciuto poco dopo, il suo sguardo mi ha catturato in un istante e l’ho riconosciuto dopo settimane, l’ho ritrovata sul mio cammino, ho avuto modo di iniziare a conoscerla ed è nata una meravigliosa amicizia. A me onestamente mancava la figura di una sorella e lei si è palesata tale, mi vede come un amico da coccolare, senza malizia, niente di più, anche se mi ha sfiorato il pensiero di dichiararmi, ma oltre al non voler rovinare questo bellissimo legame, sono ostacolato dal suo non essere single, convive, ma non è felice, non lo ama, non ha però nemmeno il coraggio e la possibilità di separarsi da lui in questo momento…
    io ti consiglio semplicemente di pensarci bene, se fai un passo più lungo della gamba, potresti ritrovarti a camminare da solo. Mantieni il rapporto d’amicizia se sai che lei non pensa di andare oltre con te.

  8. 8
    Fabio -

    Pasquale il tuo commento mi è piaciuto la pensiamo uguale ma ormai non credo neanche più a questa amicizia sono sempre io a cercarla mentre lei no e questo mi fa male ma non riesco a rinunciare a lei abbiamo passato alcuni momenti in cui lei di era un po’ allontanata e glielo avevo parlato di questa mia paura di averla persa come amica ma lei ha negato che mi immaginavo tutto prima uscivamo molto più spesso ora ci vediamo solo al lavoro usciamo solo qualche volta avrei voglia di frequentarla di più ma non voglio forzarla se lei non lo vuole forse non credo di esserne innamorato e solo che hai pochi amici con cui mi fido e mi trovo bene

  9. 9
    glosstar -

    “…le basti come amico fraterno, che è la più atroce dimostrazione che a una femmina non interessi come maschio…”

    Dr. Golem, sintetico e graffiante come sempre. Chapeaux.

    P.s. Non riesco a smettere di ridere.

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