Come anticipa il titolo , mi sono innamorato di una ragazza che ritengo “impossibile” e questo mi fa stare molto male.
Vi spiego la situazione dal principio.
Conosco questa ragazza da un anno poichè è la cantante del mio gruppo musicale, per i primi tempi c’è stata solo un’amicizia (neanche troppo stretta) ,poi siamo entrati un pò in confidenza e da un momento all’altro mi sono totalmente innamorato di lei ed ormai sono più di 5 mesi.
Non mi sono mosso fin ora per diversi motivi : è più grande , ha già una mezza storiella anche se non molto importante,è molto bella ed è circondata da ragazzi molto più belli di me e poi forse la più importante ho “paura” per il gruppo,ed ho paura di quello che succederebbe dopo un eventuale “no”,poichè sarei costetto a vederla tutte le settimane e questo mi farebbe stare malissimo.
Voi cosa fareste?Come vi muovereste?
Aspetto i vostri consigli…
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amore e relazioni
Probabilmente lei ha già capito da quel dì che sei cotto, magari le chiedi di accompagnarti a scegliere il regalo per il compleanno di tua madre (?), tra un negozio e l’altro vi sedete al bar e parlate un po’, vedi come reagisce e si comporta..se non vuoi esporti appunto prendila alla larga..in mancanza di feedback da parte sua non ti resta che dimenticarla e rivolgere le tue attenzioni altrove!
Ciao gsp, ma perchè dici impossibile??non mettere mai nessuna ragazza su un piano troppo alto, anche le strafighe sono umane, se la metti sul piedistallo ti fai intimorire. Io eviterei un approccio diretto perchè come dici tu poi potrebbe andarci di mezzo tutto il gruppo, a volte bastano illusioni velate per capire se dall’altra parte c’è interesse. Inizia con qualche complimento, chiedile consiglio per qualcosa e cerca di coinvolgerla uhn po nella tua vita.
In bocca al lupo!
Fai solo questa valutazione:
Lei è femmina e ha a disposizione tanti polli, devo farmi arrostire proprio io? Sono demente?
In sostanza bada a non stare ancora più male, non tanto per un rifiuto diretto, quanto per uno postumo, ovvero quando ormai credi di averla.