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Lettera pubblicata il 14 Luglio 2009. L'autore, Vincenzo93, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao Sim quando qualcuno scrive qui sopra cerco sempre di intervenire , la Luna
non la si puo ottenere quando si oltrepassa la linea del voler bene ad un amico la
vita diventa molto difficile e quel sentimento si tramuta poi in dolore.
Cerca di darti da fare subito a trovare un nuovo oggetto d’amore che canalizzi le
tue attenzioni e cerca di non insistere con il tuo amico perche poi il non essere
ricambiati puo portare all’ossessione . Io sono il primo a capire che sentirsi tre
quattro volte al giorno con una persona e poi solo una a settimana FA MALE , non
sei il primo gay o bisex a cui succede questo perche la nostra sensibiltà ed
empatia ci porta ad ascoltare e coinvolgere gli altri in forma maggiore ed hanno
piacere forse a parlare con noi ma questo non deve essere scambiato per un
sentimento d’amore da parte di quegli amici o di desiderio represso nei nostri
confronti, NOI SIAMO SOLO DEGLI AMICI SPECIALI definisciti cosi. ciao
Innanzitutto grazie Relativo per aver letto il mio messaggio e aver trovato tempo per rispondere. Sì, è dura passare da tante volte al giorno a nessuna. Ma quello che mi lascia maggiormente dispiaciuto è che non senta più l’esigenza di condividere qualcosa con me. Niente: ne una notizia, ne uno stato d’animo. Mi manca e forse tu puoi capirmi. L’averglielo detto è venuto un po’ naturale. Ad inizio giugno quando ha iniziato la relazione con il “suo grande amore” io forse non ho reagito bene. Sinceramente non so come ho reagito: ero stranamente più euforico del solito, consapevole che quando un amico trova la compagna, almeno i primi mesi, gli amici vengono lasciati un po’ in disparte. Giustamente forse, non so…io non l’ho mai fatto. Invece…lui mi ha chiesto cosa non andava…capiva che non ero io…che non voleva perdermi…o pensava che io ne volessi dalla sua ragazza…o cos’altro… non so?! Aveva però capito, prima lui di me, che qualcosa non andava. Le settimane passano. Ci sentiamo meno e quando ci sentiamo parliamo di temi standard: lavoro, film. Nel frattempo io sono a pezzi. Capisco che il mio sentimento per lui non è normale. Ritrovarsi perso per il tuo amico è strano forte. Penso a me: ora che faccio?! La relazione durata due anni con la mia ragazza allora cos’era?! E quella precedente?! Prima di capirlo e anche solo valutare la cosa ci metto un bel po’. Nel frattempo divento intrattabile con gli amici, in casa, al lavoro. Calo una decina di chili ed inizio a correre a più non posso. Penso a lui praticamente sempre. Ma in queste settimane non mi ha mai chiesto “come stai?”. Agli altri che me lo chiedevano rispondevo che era un momento un po’ no…Possibile però che lui non abbia mai chiesto nulla?! Oppure non vuole chiedere per timore della risposta?! Forse non ho ancora accettato che io l’ho già perso…che io non l’ho mai avuto. Prendiamo adesso: è in vacanza da una settimana e mi ha mandato un sms? Fatto una chiamata?! Mai. Io vorrei chiamarlo mattina e sera ma so che non ha senso. Sono spaventato del mio nuovo io. Di quello che sono. Di quello che provo. Non ho sedici anni. Vado verso i trenta e ho paura. Scusa delle troppe parole. Ma l’hai letta tutta?!…ma tu ora come stai, ho letto sopra e mi sono un poco spaventato? Ancora grazie e scusa del disturbo.
Ciao Sim io adesso sto meglio ma tra virgolette , l’amicizia di cui parlo sopra si e’
rotta ed ormai e’ passato un anno ed io ho osservato il no-contact assoluto.
Purtroppo la nostra e’ una situazione destinata a ripetersi , io ci sono nuovamente
finito in questi giorni , purtroppo un amico mi si e’ insinuato nella vita all’inizio
chiamandomi anche 4-5 volte al giorno e inviandomi anche tre email , poi questa
fase gli e’ passata. Io pero sono diventato quasi un dipendente affettivo nei suoi
confronti. In questi giorni me ne sono accorto ed allora ho cominciato a tirarmi
sempre piu indietro , stamattina per dirti ho tolto la carta sim dal cellulare su cui
avevo solo il suo numero ed ho tolto anche il suo numero in maniera tale da non
avere la tentazione di telefonare. Se non ci si tutela si soffre molto ti vorrei
lasciare la mia email ma non so come poter fare.
facciamo così…ti do una mia mail e se un giorno hai un pò di tempo per sopportare un cretino (cioè, io) ci sentiamo: a.embol[at]libero .it
Grazie dell’interessamento.
Avevo appena 14 anni, il primo giorno di liceo, è stato un’attimo, ora di anni ne
ho 31, lo amo nello stesso modo e con la stessa intensità da allora, per anni
siamo stati complici anche sessualmente. avevamo le nostre storie, facevamo le
nostre esperienze etero, ma io capivo che il mio cuore era suo. A 19 anni lui si è
fidanzato per la prima volta, quelle che erano solo esperienze, sono diventate
una consuetudine, non erano più parentesi tra noi, ero io la parentesi, ho
sofferto come non mai, ho pianto, mi sono umiliato, mi vergognavo ma era più
forte di me, ero distrutto perché da un lato volevo solo la sua felicità e dall’altro
ero geloso di lui e invidiavo lei, gli parlai onestamente gli dissi che quegli anni di
complicità per me erano stati più di un gioco tra adolescenti, che mi avevano
segnato, cambiato, gli dissi che lo amavo in un modo così profondo da voler allo
stesso tempo la sua felicità e il mio annulammento, lui mi confidò che io per lui
ero unico, che quello che aveva fatto con me era unico anche quello, che mi
voleva bene profondamente, gli dissi che non potevo più essere suo amico
perche soffrivo troppo, mi rispose che non avrebbe mai voluto che i suoi figli
futuri non mi avessero accanto, bè, sono sempre qui… non ne ho mai più parlato
con lui, soffro nell’ombra, ma gli sono accanto e lui accanto a me siamo
indiscutibilmente l’uno la certezza dell’altro, le donne lui le ha cambiate, io sono
sempre stato li. Credo a suo modo anche lui mi ami, credo che quando non ci
sono gli manco, che quando litighiamo soffra, che quando siamo soli sia felice
della nostra intimità, abbiamo ancora degli attimi di complicità, lui sà della mia
attrazione ma non ha pudore con me, ancora a volte capita di dormire insieme e
di abbracciarci, siamo entrambi capaci di darci molto affetto, ma, lui và avanti, io
no, io piango ancora, quando non c’è sto male e non vedo l’ora che torni, anche
se, dentro di me, sò che mi stò consumando. Il tempo forse potrebbe metterci
una pezza, ma occorrerebbe un distacco che non siamo in grado di sostenere.
Ora a 31 anni mi sento solo, pieno solamente di un grande amore per lui ma
incapace di amare altri, non sò nemmeno se mi piacciono gli altri uomini o è
solo lui. Questa è la mia storia fatta al contempo di sofferenza e felicità, nella
quale l’unica certezza è l’amore forte che da 18 anni mi lega al mio migliore
amico con una forza inaspettata, consigli sono difficili da dare, spero solo che
abbiate catene meno forti delle mie!.
caro lauro, come ti capisco….con la differenza che anch’io l’ho
conosciuto a 17 anni, e ora di anni ne abbiamo, entambe 38, e da
allora non è cambiato niente, per me, lui invece si è sposato ha avuto
dei bambini, che mi adorano, e in più scopro qualche mese fa, che ha
anche un’amante.sinceramente non saprei proprio cosa consigliarti, in
tanti, anche su questo forum mi hanno vivamente consigliato di
lasciarlo perdere dare un calcio a tutto e pensare a ma stesso e alle
mie esigenze.ci ho provato in questi anni ma mi è bastato un suo
cenno,un suo sms con scritto mi manchi, per farmi tornare
indietro.posso solo dirti che abbiamo a che fare con delle persone
molto egoiste,ma al tempo stesso molto ma molto fragili.perciò mettiti
l’anima in pace e cerca di godere solo delle sensazioni belle che solo
lui e nessun’altro riesce a farti provare,in quanto a noi bè prima o
poi troveremo qualcuno in grado di amarci come meritiamo, intanto ti
consiglio un libro che mi ha aiutato molto in questi mesi forse sarà
utile anche a te si chiama una casa alla fine del mondo di michael
cunningam, leggilo e fammi sapere un abbraccio e coraggio non sei
solo!!!!! scusa per il pessimo modo di esprimermi ma la tua lettera mi ha commosso non poco………
Ciao Lauro e Ciao Gianluca. Pensando a voi, io soffro solo da giugno. Ora sono nella fase di pianto praticamente ogni giorno. Non ho voglia di far niente. Non ho voglia di uscire e vorrei solo dormire…dormire per non pensare. Nessuno sa che sono gay. A me non piace. Non lo voglio essere. Perché? Lauro hai scritto cose che mi hanno fatto riflettere. Scrivi: “ho sofferto come non mai, ho pianto, mi sono umiliato, mi vergognavo ma era più forte di me, ero distrutto perché da un lato volevo solo la sua felicità e dall’altro ero geloso di lui e invidiavo lei”. Io ora sono in questo stato. Non so come trovare un appiglio per uscire…ma poi uscire da cosa? Devo cercare un ragazzo o una ragazza? Io però vorrei sentire solo lui?…vorrei raccontargli tutto quello che faccio. Che provo. Vorrei sapere cosa fa…ma è insano. E’ un buon ragazzo. Critico ma costruttivo. Buono. Non penso che i miei sentimenti per lui siano nati perché è stato gentile con me. Ho tanti altri amici. Ma solo con lui e solo a ventisette anni sto provando sensazioni che mi turbano. Non so come gestirle. Non so con chi parlare. Ho paura. Io che farò?
Lauro continui scrivendo… che sai, dentro di te, che ti consumando. E’ la mia paura. Io non voglio non vivere. Vorrei incontrare qualcuno che mi ami. Che possa con lui, lei, vivere felice. Ho paura. Tanta paura. Dove trovo la serenità, lo stimolo, per andare avanti?
ciao ho 28 anni e sono innamorato del mio migliore amico. inutile dire che è una situazione dura e che ogni volta che si tenta di voltare pagina il problema ritorna, riemerge inesorabile. ho avuto momenti di intimità sessuale con lui, ma la cosa mi ha riempito di felicità solo nei primi momenti, poi non ha fatto altro che farmi stare peggio, visto che lui considera la cosa come un diversivo ed ovviamente preferisce la compagnia femminile. non sono mai stato innamorato di un uomo, ho la ragazza, la amo, ma per lui l’amore è più forte e ad un suo cenno mollerei tutto. io non credo sia una buona idea dimenticarlo, per me avere la sua amicizia è importantissimo, se non l’avessi sarei molto triste. preferisco il compromesso. ora sta uscendo con una ragazza e più che gelosia ho una paura matta di non vederlo più, come ho una paura matta di dirgli quello che provo per lui. l’unica cosa che mi fa andare avanti è che per lui la mia amicizia è importantissima (siamo amici da 17 anni) e che a differenza dell’amore, che fortunatamente non dura in eterno, l’amicizia può durare tutta la vita. io farò di tutto perché sia così.
Cos’è Amore? io credo sia un emozione, qualcosa che non si controlla, che non nasce nei pensieri ma viene da ancor più profondo, se si crede all’anima, direi che è quello che la fa vibrare, quello che la mette in risonanza con quel che c’è fuori dal guscio, ora, se a vibrare è la nostra anima che è qualcosa che non siamo in grado di spiegare, come possiamo pensare di controllarla o tanto meno di capirla, come possiamo pretendere di dare un senso al nostro cuore e al nostro amore che esistono in conseguenza di questa emozione che viene da dentro di noi? Forse dovremmo cambiare la prospettiva, dovremmo smettere di dare un Sesso alle cose, dovremmo smettere di vedere solo gli stereotipi che la cultura ci ha inculcato, uomo, donna, etero, omo, bisex, sono solo parole per descrivere le persone non diverse da ebreo, bianco, nero, cristiano, arabo, solo parole. La nostra anima non guarda certo alle parole e tanto meno il nostro cuore. se invece lasciamo che sia l’emozione a farci strada forse capiremo che non ci si può vergognare di AMARE, che tutto sommato se il sesso passa in secondo piano, è normale che le nostre anime si amino e vadano al di là delle parole. il fatto che si AMI il nostro migliore amico è dovuto proprio a questo, è che gli siamo affini, e che entriamo in risonanza con la sua anima e lui con la nostra, solo che noi andiamo oltre ed essendo più emozionali ci lasciamo trasportare dal sentimento e vorremmo la fusione, loro non arrivano così in là! L’affinità è palese tant’è che quasi tutti raccontiamo di momenti di profonda intimità se non di passione vera e propria, ma per loro finisce li o si convincono che finisca li, poi magari quando sono soli soffrono quanto noi, ma non lo diranno mai e noi mai lo sapremo! Se la vostra Amicizia è radicata e profonda, se veramente siete l’uno il migliore amico dell’altro, se veramente ci sono delle “affinità elettive” tra di voi, probabilmente siete uno la metà dell’altro, solo che uno dei due non lo sà! Se veramente è così per voi come son certo lo è per me, purtroppo non c’è alternativa ad amarlo, probabilmente col tempo ed il distacco potremo amare anche altri (il nostro cuore è più grande di quel che si creda), però lui avrà sempre il suo posto privilegiato e sicuramente negli altri cercheremo sempre il suo riflesso, questa è la nostra condanna perché il nostro “cruccio” è anche la nostra “gioia”, non c’è rimedio poiché dobbiamo scegliere tra noi e l’altra metà di noi.Come capirete è impossibile. Saluti.
Kane quando scrivi “ogni volta che si tenta di voltare pagina il problema ritorna, riemerge inesorabile” è proprio vero. Io sento la necessità di condividere con lui qualunque cosa. Da quando ha la ragazza cerco di trattenermi. Quando scrivi “che non sei mai stato innamorato di uomo” posso capirti. Quello che provo per quel ragazzo è indescrivibile. Mi mette allegria appena lo sento. Dimentico i miei problemi quando lo vedo. E nello stesso modo mi fa male quando capisco che è più duro con me. Anch’io ho paura di perdere la sua amicizia. Ho paura di perderlo. So che non troverei più niente di simile a ciò che ho perso. Non penso di averlo idealizzato. Non sono più un adolescente. E scrivere, pensare che lo amo mi spaventa tremendamente. Caro Kane anch’io se lui facesse “un cenno mollerei tutto”: affronterei la famiglia, gli amici, i parenti, me stesso.
Quello che scrive Lauro è quello che anch’io penso. Sono parole stupende. Non si può controllare nulla. Non mi sarei mai aspettato di provare questi sentimenti per lui. Per una persona. Io, a differenza, di voi non ho mai avuto nessun contatto fisico con lui. E l’aspetto che mi fa male è che sono convinto che se l’amicizia dovesse interrompersi lui non starebbe poi così male. Effettivamente da quando gli ho detto più o meno tutto le cose sono cambiate. Ci sentiamo meno e non mi chiede mai come sto. Anche se vorrei tremendamente che me lo chiedesse.