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Lettera pubblicata il 9 Gennaio 2010. L'autore, innamorato perso, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Altea,
grazie per la risposta.
credo sia meglio per te allontanarti da quest’uomo. a volte, avendo riportato analoghe ferite, ci si illude di potersi meglio comprendere e aiutare a vicenda ma quasi mai funziona così.
bisognerebbe che almeno uno dei due potesse contare su una psiche non troppo massacrata e fosse molto più forte della media.
ti sono vicina, non potendo fare di più.
un grande abbraccio.
grazie mille, rossana.
penso che per quanto fragile, a fronte delle esperienze che ho vissuto e risanato, io sia più forte della media.
se dovessi decidere di fare basta (e sono su quella strada), non è per debolezza, bensì per quello che sto tentando di costruire con la forza: benessere, equilibrio, soddisfazione e felicità, dei quali riconosco il valore forse più di altre persone.
qualunque cosa accada tra lui e sua moglie, gli deve essere ben chiaro che o mi rispetta o mi rispetta. con o senza traumi infantili, perché ne ho piene le scatole di dover raccogliere gli uomini che mi amano, con il cucchiaino.
spero che qualsiasi donna di questo mondo e me compresa, lotteremo sempre per essere rispettate. perché è il rispetto che aumenta la sensibilità, e la sensibilità aiuta a proteggere donne, uomini e bambini.
un abbraccio
Altea,
concordo in tutto e per tutto con il tuo ultimo post.
sei una donna in gamba e meriti quanto desideri.
in bocca al lupo!
” è il rispetto che aumenta la sensibilità, e la sensibilità aiuta a proteggere donne, uomini e bambini.”
Sono assolutamente d’ accordo con te Altea !! le persone (ma sopratutto le donne) che vengono costantemente umiliate, annicchilite, non considerate, denigrate, emarginate, usate, svilite e sminuite nel loro essere, tenderanno a diventare sempre più dure e incattivite verso gli altri, E’ NORMALE. Dobbiamo avere la forza di farci valere e di emergere come individui con una loro dignità, anche a costo di picchiare i pugni, perchè ne va del nostro equilibrio e del nostro destino ! La società ha deciso che la donna dev’essere solo un oggetto da usare e gettare via, SIAMO NOI DONNE che dobbiamo opporci a tutto questo. Mi dispiace per la tua triste storia e mi dispiace anche per quella del tuo uomo. ma questo non lo autorizza a trattarti male, a maggior ragione perchè anche tu come lui sei una VITTIMA.
in bocca al lupo e coraggio ! ti abbraccio. m.g.
Altea. Ho aspettato un po’ ad intervenire ma la lettura dei tuoi ultimi post, specie il 194, mi ha tolto ogni dubbio sul tuo caso. Se tutte le persone che hanno subito maltrattamenti, abusi, violenze e scarso affetto reagissero nella maniera che hai descritto del tuo “amore”, il mondo sarebbe un lazzaretto di psicotici. Più di quanto non lo sia per altri motivi.
È una persona gravemente immatura che si rifugia nell’ “amore” delle crocerossine come te, e sono certo che la sua immagine “ufficiale” che hai descritto sia una continua recita, come quella che tiene in casa sua. Questi “casi” hanno esattamente bisogno del contrario di quello che gli dai tu, per tentare di trovare un equilibrio.
Tu non hai compreso, presa come sei da questo tuo ” bimbo” bisognoso di coccole, che per lui sei come l’eroina per un drogato, non “la donna”. Quella la tiene a casa, e comunque non ama neppure lei, e’ evidente. Chi è combinato così NON È IN GRADO DI AMARE, al limite di essere amato, ma non come un bambino, quando si hanno 40 anni o giù di li. Sono problemi che deve risolvere da se’, con l’aiuto di uno specialità, ma bravo veramente, e sia detto senza l’ironia che di solito si applica a questa frase.
Fintanto si potrà “ricoverare” tra le tue braccia non uscirà mai dal suo labirinto. E neanche tu dal tuo, perché quando dici che sei stufa di raccogliere i tuoi ” …uomini col cucchiaino” e come se mi avessi mostrato una “radiografia” di che tipo di empatia ti spinge verso “quegli” uomini. E che conosco ” troppo bene”.
” … So che qualcosa di buono in lui ed è quello che me lo fa amare”. Ecco questa frase dovrebbe essere il motto delle crocerossine.
Altea, il buono di un uomo non è la sensazione della tenerezza che fa al tuo istinto materno.
Il buono di un uomo e’ un uomo che sa quello che vuole e non usa le donne come fossero “mammelle”, quello lo fanno i bambini.
E anche tu, mi sembri grande per giocare coi bambolotti.
grazie per le risposte.
golem, hai scritto solo delle verità. sei stato giusto con me e ti ringrazio.
sì, sono una crocerossina che cerca di aiutare le persone perché vorrei che nessuno stesse male come ci sono già stata io.
uomini: non sono attirata da “loro”. li attiro e basta per il motivo di cui sopra e per l’empatia che trasmetto loro.
io di lui amavo il carattere e ammiravo la sua professionalità. quei deliri notturni certo che no. a saperlo prima, magari. ma mi sono innamorata dell’uomo di giorno, non di quello di notte. chi lo avrebbe immaginato poi.
so che mi usa per i suoi scopi perché è malato. so che deve andare da uno bravo perché 39 anni o giù di lì sono lunghi.
per me un buon uomo è una persona buona e basta. non è questione di istinto materno. se voglio bene, voglio bene e basta. se mi innamoro, mi innamoro e basta. era sbagliato fin dall’inizio e va bene. esperienze di vita.
so di essere la sua droga e so che la moglie è la “donna”, mentre io valgo zero x lui. e proprio perché sono una droga e valgo zero, mi sono concessa il lusso di dirgli di stare lontano perché la droga e lo zero non hanno voglia di dirlo a sua moglie. come previsto, tempi di sparizione: da record. e va bene così.
spero che resti dove sta.
Altea, il fatto che tu riconosca in te questa FREQUENTISSIMA caratteristica, è già molto. C’è chi passa la vita a “curare” gli altri senza riuscirci. Non per mancanza di capacità e di amore, ma per la mancanza del “malato”, che non vuole guarire fintanto trova chi lo fa sentire “l’unica vittima di questo mondo”, stanne certa. Poi a un certo punto i samaritani si accogono che la vita è passata inutilmente e si chiedono perchè.
Solo un ultimo dettaglio. Tu scrivi: “la vita è molto più complessa per ridurla a matrimonio-noia-amante-tr… stronzo”.
Temo che pensare che ci sia molto di più sia una romantica speranza, un auspicio che tutti vorremmo si realizzasse ma che quasi mai si verifica, perchè la vita invece è proprio come temi, e la possibilità di viverla REALMENTE è quella di accettare questa “insensatezza” e arrivare a stare insieme e volersi bene anche annoiandosi in due.
Consigliagli vivamente uno bravo, perchè 39 anni cominciano a essere tanti per la terapia psicanalitica. Ma soprattutto, comincia a dedicare tutte quelle energie a te stessa, e vedrai come ti sorriderà la vita.
Altea, lo sai bene: non resterà lì, come speri(?). Si farà risentire e ti cercherà, e tu non sarai in grado di resistere, temo. Sappimi dire se succede, ma conosco bene queste dinamiche per sbagliare.
Scusa la franchezza, ma sarei un ipocrita nel limitarmi a consolare te allo stesso modo “inutile” (tuo malgrado) di come tu consoli lui, quando invece devi renderti conto che nonostante la tua passione e l’intensità delle “sensazioni” che provi, tutto quello che ne nasce con uomini così combinati non è amore Altea, sono “pezze calde”, per lui e per te.
Lui NON HA IL CORAGGIO di affrontare i suoi fantasmi, che invece hanno bisogno di essere combattuti in prima persona, non delegando a te, a sua moglie e a tutti quelli che lo coccolano solo perchè in fondo è “buono”. Non è quello il modo di aiutarlo.
Altea, con una “potenza” sentimentale come la tua, se trovassi un uomo normalmente equilibrato, e che RICAMBI dando quanto prende, ne faresti la persona più felice della Terra e lo saresti anche tu. E se tutti stessimo meglio, ah, come sarebbe bello il mondo. Invece amiamo le romatiche pene.
Non sprecare l’occasione e comincia a volere bene a te stessa, non devi espiare nessuna colpa martoriandoti in quel modo. Caso mai cerca di capire anche tu perchè attrai questi casi umani. Quel tuo senso di colpa cui ho fatto cenno, mi dice qualcosa del tuo lontano passato affettivo.
Ciao
Altea,
spero anch’io che resti dove sta. e quasi certamente così sarà, perchè è un uomo malato, che cerca di reggersi a spese di altri, quasi certamente incapace d’amare.
concordo in particolare su: “per me un buon uomo è una persona buona e basta.” ma anche su “era sbagliato fin dall’inizio e va bene. esperienze di vita.”
il prezzo per te è stato meno alto che per altre, forse perchè consapevole delle tue scelte. inoltre, tu eri la più forte, pur essendo nel contempo la vittima.
guarda avanti e cerca di dimenticare quanto ti è parso di poter avere da lui.
cari saluti.
PS: se ti va, mi dici quanti anni hai?
io ho 24 anni e so precisamente perché l’ho fatto, perché è iniziata. sapevo ci sarebbe stata una fine resto dell’idea che l’amore (x quanto io ancora non lo conosca) sia inevitabile con o senza di lui.
so perché attiro casi umani: perché amo le persone, mi piace ascoltarle e capirle e valorizzarle vedendo il positivo.
per me ci sto lavorando.
golem, non posso cbe darti ragione e le tue parole sono giuste.
so come usare la psicologia inversa e l’ho usata con lui. ricattarlo in questo modo (x quanto non sia da me) è stato necessario. niente spaventa di più a uno che scarica le sue responsabilità, prendersele. il mio “svantaggio” di essere l’amante che sopporta, sapevo fin da principio che sarebbe stato il mio punto di forza.
sulla questione della semplificazione, intendevo che io “uomini sposati mai”, mi ci sono trovata e non sono una tro... mi spiace x lui, x le mogli che lo pensano, ma io mi ci sono ritrovata. in un momento in cui sapevo di avere bisogno di questo, per ragioni mie.
lo rifarei? sì. continuerei? no.
golem, mi rifaccio alle tue parole ringraziando comunque gli altri,
amo la realtà e la verità. volevo vivere questa esperienza per imparare qualcosa di più di me. e forse hai ragione, sono pronta x il mio benessere e per rendere meravigliosa la vita di un’altra persona. tuttavia ho ancora bisogno di tempo per bilanciare il mio cuore. so che ci riuscirò e non ho dubbi.
x il resto, sono comunque soddisfatta.
certo la speranza di fondo di “sbagliarmi”, c’è sempre stata. ma non sbaglio mai con l’intuito e mi sto abituando a deludere la mia speranza, utilizzandola per altro, per alimentare la mia autostima 🙂 grazie per il supporto
ci vorrà tempo ma ce la farò.
Altea,
“mi ci sono ritrovata. in un momento in cui sapevo di avere bisogno di questo, per ragioni mie.” – non hai idea di quanto ti comprenda.
“lo rifarei? sì. continuerei? no.” – questo potrebbe valere in un certo contesto anche per me. perché rimpiangere quello che si fa o si è fatto, indipendentemente dalla ragione personale per cui si è scelto di farlo.
“volevo vivere questa esperienza per imparare qualcosa di più di me.” – consapevolmente o inconsapevolmente si cerca di mettere a segno quello di cui si ha bisogno, per completarsi o anche soltanto per conoscersi più a fondo.
sei una giovanissima donna forte e responsabile, quasi più per gli altri che per te. andrà tutto bene. l’intuito ti porterà dove più bello e più ricco sarà il tuo futuro!
un abbraccio.