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Lettera pubblicata il 9 Gennaio 2010. L'autore, innamorato perso, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Altea,
“inconcepibile credere che io abbia la mia vita: amici, lavoro, sport e studio.
Il fatto è che senza di lui sono felice.” – complimenti! così dovrebbe essere la donna di oggi, realizzata (anche solo a livello personale, cosa che dovrebbe essere possibile a tutti) e sicura di sé!
finalmente una donna che sa ammettere i propri errori e si è liberata di un vigliacco bugiardo. Hai imparato una lezione preziosa che molte qui dovrebbero imparare. viva la tua libertà’, i vigliacchi lasciali a chi se li merita!
Altea: ora sei libera, meriti bel altro.
Auspico che il passato ti abbia insegnato, hai pagato un prezzo, certo, ma ora puoi rispettarti come non mai!
Adesso che i profumi sono tornati ad essere profumi, ora che i colori sono di nuovo colori, non devi fare altro che viverti e lasciarti vivere di nuovo.
In bocca al lupo buono.
non so…penso solo che lui non abbia i mezzi per affrontare la vita, e se stesso.
penso che ami sua moglie e avrei voluto essere al suo posto. ma lui non sa come dirglielo di avere bisogno di lei.
mi sono bastate due notti di sesso per capire che è stato violentato da bambino. e me lo ha confermato.
lui è un infedele per autodistruzione.
l’ho rimandato da lei strappandomi il cuore dal petto. e in cuor mio so che basta un solo gesto x lei, di affetto, x riprenderselo.
ho amato, e amo, di lui, ogni singola parte del suo cuore. ma so che non è mio.
emanciparmi è solo un modo per prepararmi a essere lasciata.
mi sono messa da parte per lui. spero che lei abbia un briciolo di intelligenza e tenerezza x capire che lui ha bisogno. gli ho detto di andare in terapia. di dirle la verità su quello che gli è successo.
lei è madre di due bambini. non può non capire.
avrei voluto essere al suo fianco. è questa la realtà di una donna innamorata. avrei voluto tutto di lui e non mi sarebbe importato di vivere al fianco di un uomo malato per anni. perché lui non è così.
la vita è molto più complessa per ridurla a matrimonio-noia-amante-tro..-stronzo.
non funziona così. funzionano i cuori e le persone. se l’ho lasciato, dopo l’ennesima notte di sesso violento, è perché mi sono resa conto che vorrei aiutarlo, ma che il contratto davanti a dio e al giudice di pace, non l’ha stretto con me. ma con lei. l’unica donna, che a modo suo, ama e amerà per sempre. io non posso competere.
Altea non puoi salvarlo, deve in primis mettersi lui in condizione di andare avanti, sicuramente ha bisogno di una terapia ma se lui è il primo a non aprirsi in famiglia non troverà’ mai la forza per migliorare le cose. Brutto da dire ma questo non ti riguarda, riguarda solo lui.
Altea,
“la vita è molto più complessa per ridurla a matrimonio-noia-amante-tr…-stronzo.” – non hai idea di quanto sia d’accordo.
se te la senti, puoi, per favore, parlarmi dell’abuso che quest’uomo ha subito da bambino e delle reazioni che, secondo te, l’ha portato ad avere, non soltanto in ambito di sesso? non te lo chiedo per una curiosità pruriginosa ma per un serio interesse al tema. se non ti va, per qualsiasi motivo, ti posso perfettamente capire.
buon pomeriggio!
sì…non riguarda me. riguarda solo lui e al limite sua moglie. e ieri notte abbiamo chiuso definitivamente, in lacrime. lui è tornato a casa per il w-end, e…e lasciamo perdere. sto impazzendo dentro.
rossana, lui fuori dal sesso è un uomo forte sul lavoro, dolce con me, furbo negli affari…ma un uomo genuino.
mi sono accorta che aveva un problema quando l’ho visto delirare, durante il sesso…non una cosa eccessiva…ma completamente lontano con la testa, da me e lui in quel momento, come in un mondo parallelo.
pensavo fosse ipersessuale e per quello avesse gusti un po’ “pesanti”, in quell’ambito. non solo sadomaso, fantasie di sesso omosessuale o cuckold, o sesso sopra le righe.
ogni attimo di dolcezza, vicina all’orgasmo, si trasformava in puro sesso.
per poi crollare alla mia più semplice carezza o bacio, se potevo fermarlo.
masturbazione compulsiva direttamente proporzionale agli attimi intensi di dolcezza che gli davo,
come se non riuscisse a gestire l’amore.
la traformazione avveniva solo con componenti sessuali coinvolte o dopo che, durante il sesso, la mia dolcezza prendeva più spazio per poi interrompersi per qualche motivo.
insomma…vive la sessualità ricercando la violenza subita (sadomaso) e farla vivere o vederla negli altri (cuckold).
è un modo per liberarsi penso.
ma la compulsività di tutto questo, non gli provoca piacere vero. inoltre ha bisogno di affetto. tantissimo. al pari di come si comporti lui nel sesso.
e quando mi cerca per le coccole sembra un bambino piccolo. così come sembra indifeso e spaventato quando parla a fatica dell’evento.
a parte segni psicologici ed evidenti di abuso manifestati durante il sesso, non mi viene in mente altro.
e vorrei fosse qui.
Altea questa persona ha bisogno di un terapeuta, tu non ci puoi fare niente.
Altea,
mi dispiace per il tuo dolore. accade sempre quando qualcuno che ci smuoveva qualcosa di profondo si allontana. sii forte! è banale dirlo ma passerà. gli hai dato molto, e questo gli sarà d’aiuto, come dovrebbe essere consolatorio per te pensare che ne conserverà a lungo il ricordo.
hai avuto grande sensibilità a comprendere aspetti della sua sessualità e del suo bisogno di tenerezza che magari la moglie non ha saputo cogliere in modo altrettanto ampio, altrimenti non si spiega come non fosse da lei totalmente appagato e, anche, in buona parte guarito.
ancora qualche domanda, se ti va di rispondere. sai a quale età ha subito l’abuso, da parte di chi e, una volta soltanto oppure ripetutamente?
lui dice a 13 anni, da due uomini.
violenza carnale.
non ha finito la scuola quindi è entrato subito nel mondo del lavoro.
lo avrebbero aggredito in un magazzino.
e niente…so cosa ho fatto per lui.
e se mi sono accorta della violenza, è perché anche io sono stata abusata più volte e nel corso degli anni, ho letto tanti articoli di psicologia e psichiatria.
mi sono aiutata come potevo.
ora mi fa solo male che lui sia tornato da lei. che io non esista più come persona importante nella sua vita.
è finita in lacrime e dopo una notte di sesso dove lui mi ha solo usata x quel delirio pazzo, interrotto solo dal mio amore per lui e dalle sue poche parole sconnesse di amore, sovrastate dalle volgarità e dai gesti osceni.
e dire che fino a qualche minuto prima eravamo una coppia innamorata.
mi sono sentita né più, né meno, di una puttana.
so che c’è del buono in lui ed è quello che lo fa essere amato da me. ma l’altra notte, come quella precedente, mi hanno mandato in uno stato catatonico completo. non riuscivo più a parlare. è stato come tornare nel passato ma distrutta dall’uomo che amo.
non riesco a fargliene una colpa. non è lui in quei momenti, ma forse devo fare basta.
so cosa vuol dire autodistruggersi e io rischio di tornare in quel tunnel.
non riesco a capacitarmi di essere stata usata in generale dalle sue debolezze o ad accettare di non essere riuscita a dirgli di no.
che casino.