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Lettera pubblicata il 9 Gennaio 2010. L'autore, innamorato perso, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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dancan,
scusa l’errore nello scrivere il tuo nick nel precedente messaggio.
mi fa piacere che tu ammetta di aver sbagliato e ti riprometta di non cascarci più. è di buon senso e mi sembra logico che l’esperienza insegni.
per tutto il resto, la mia opinione rimane immutata: non è che, se così fan tutti, tutti facciano bene, ma nemmeno che chi sbaglia lo faccia sempre necessariamente per superficialità o insensibilità.
di quanto hai scritto estrapolo soltanto questa frase: “è bastato solo un po di forza di volontà. ed amare una persona.” per me amare è quello che più conta, e magari amare bene, ed anche essere persone mature, consapevoli di cosa si fa e di perchè lo si fa.
purtroppo, quando si ama male o non si ama più, se non è con il primo che attrae, sarà probabilmente con il successivo quello con cui ci si accompagnerà. a meno che non ci si sacrifichi e si resti con il partner per i motivi più svariati, più o meno moralmente corretti. chi tradisce è la chiave di volta: gli altri due sono spesso entrambi ingannati, chi più chi meno, a seconda dei casi.
insisto sempre nel mio concetto di fondo: cioè nel non accettare di fare di tutta l’erba un fascio, così come non mi va di ritenere che tutti gli uomini sono traditori e tutte le donne sono puttane!
Luna,
hai ragione: avrei dovuto scrivere che LA MAGGIORANZA DEGLI ESSERI UMANI è debole, fragile e spesso pure vigliacca. questo contestualizzando la frase all’argomento in questione.
di solito cerco di fare attenzione a come mi esprimo, per evitare il più possibile malintesi. in questo caso, però, l’enunciato mi è sfuggito di tastiera, in quanto ritengo che siamo TUTTI imperfetti, chi più chi meno, chi in un contesto chi in altri.
per il resto mi sembra che anche tu abbia raccontato casi diversi, da valutarsi con pesi diversi. anch’io amo i principi ma non vorrei mai dimenticare del tutto gli aspetti umani che essi coinvolgono. tendere al meglio è lodevole ma ergersi a giudici di situazioni che non si conoscono o di cui si sa troppo poco spesso mi sembra crudele.
a mio avviso, è meglio imparare ad assumersi sempre la propria parte di responsabilità in qualsiasi evento ci coinvolga. odio chi fa la vittima (amante o partner regolare che sia) e accusa tutti gli altri meno se stessa, anche se magari è una vittima… essere realisti, non attendersi assoluti, nè in amore nè per quanto riguarda la fedeltà, potrebbe essere un modo per soffrire meno quando il nostro ego resta ferito da un tradimento…
sara… innanzi tutto io non ti ho mai insultata ….quindi stronza tienilo per te.io preciso non sono un amante ma bensi una domma lasciata per un altra ,e questa drammatica storia mi ha fatto solo che esaminare me stessa e non l’altra.perchè se il mio uomo ha trovato un altra vuol dire che io in qualcosa ho mancato e quindi mi sento abbastanza intelligente per lasciarli vivere sereni…e trovare equilibrio dentro di me .e semmai riuscirò a trovare l’uomo della mia vita mi impegnerò a non fare gli sbagli del passato.è facile giudicare ma è molto piu diffice capire ed affrontare le situazioni che ti si presentano.mi sono ritrovata col c..o in terra ma ho avuto la forza di rialzarmi andando avanti a testa alta….impara sara…impara
@patrizia
se sei stata mollata per un altra allora evita di dire stronzate sulle amanti,non hai pensato che magari la colpa non era tutta tua?o magari dato che stavate insieme lui doveva rimanere con te nel bene e nel male?comunque sei tu che hai offesa per prima osando dire che non non abbiamo mai amato quindi la prossima volta esprimiti meglio,impara ad esprimerti meglio!
patrizia, discute, ovviamente tra voi. Però poiché la lettura è pubblica hai deciso tu in cosa avrebbe mancato SARA, ‘bigotta/no amante del suo lui’. Non so se queste siano le cose che sono emerse dalla tua autocritica facendo poi tanti auguri al tuo ex, ma non per questo tutti i traditi devono aver mancato in ciò che ti rimproveri tu, nè non si possono incazzare con il fedifrago se valutano che sia il caso di incazzarsi, ti pare? Poi, certo, spero anch’io che Sarah un giorno si liberi dello shock del tradimento subito. Ma saprà lei quando. E se anche allora penserà che lui sia stato uno stronzo e non gli farà un trenino di auguri saran pure fatti suoi. – ROSSANA, come ti ho già scritto anche la totalità degli esseri umani, mi sta bene, ha la sua percentuale di fragilità e di vigliaccheria, che può esprimersi in mille modi e gradazioni, saltuariamente, frequentemente, una tantum. Non è questione di santi e/o eroi. Quello che mi pare (posso sbagliarmi) è che deresponsabilizzi parecchio chi sta da una certa parte, in nome a istinti, motivazioni, debolezze, mentre dovrebbe responsabilizzarsi molto di più chi un torto o una menzogna o un megapacco lo subisce. Io non ho detto che bisogna essere perfetti, dico però che parlare di una scelta, tradire, mentire, fare una doppia vita anche a comodo parlandone come se fossi inevitabilmente scivolato su una buccia di banana e perché a cuore o mutanda non si comanda, a seconda, mi sembra un po’ paraculifero. Concordo con dancan, esiste anche la coppia aperta. Se menti invece menti. Non è che è un giudizio chiamare una bugia col suo nome. Etc. E questo lo dico da persona ovviamente imperfetta che ha fatto scelte di vario genere nella vita, seguendo le sue idee e motivazioni, anche le sue fragilità e vigliaccherie. E certo che ognuno ha la sua parte in ogni relazione. E certo che, anche non in caso di tradimento,
i miei esami di coscienza etc me li sono fatti. Ho avuto una storia di 17 anni e anche per le dinamiche che ci son state… E anche riguardo episodi di violenza psicologica, e tanto più, ho guardato la mia parte. Ma il punto è che tanto più perché penso che le relazioni umane sono dinamiche e non assolute e scegliamo, in modo funzionale o disfunzionale, anche quando siamo in tilt o depressi, e che comunque, che ci piaccia o no, le nostre azioni hanno conseguenze, sulla nostra vita in primis, che trovo che il buttarla su è per via dell’istinto, se c’ero dormivo, checipossofareèlanatura etc etc non è una giustificazione deresponsabilizzante, come se ‘ste cose siano la mamma che ti scrive sul diario che non hai fatto i compiti. E quindi tutto è lecito. E’ chiaro che chi fa una cosa si dà sempre le sue motivazioni e sta in equilibrio, anche a c..zzo che sia, anche mentendo a sè o agli altri. Ma il fatto che tu generico possa avere la facoltà di ferire, ferirti, mentire, mentirti in vario modo, o di fregartene etc non annulla gli effetti delle tue azioni. Non è questione di assoluti e le relazioni son sempre dinamiche. Però non mi pare che essere più sereni e felici se il partner non ti pianta le corna o ti mente e invece ti vuol bene, è sincero e affronta i problemi nella relazione invece di smudandarsi altrove o fare serenate altrove sia meno umano di sta storia dell’istinto o dell’insicurezza, contestuale o cronica, che giustificherebbero ogni cosa.
Luna,
il tuo ragionamento non fa una grinza. non ho mai asserito che “quindi tutto è lecito.” non è lecito per niente, MA se succede a tutti i livelli sociali e in tutto il mondo qualcosa vorrà pur dire, e in alcuni casi può essere anche umanamente comprensibile! a mio avviso la torta della COLPA si divide sempre in tre, con l’accento sull’elemento che tradisce (scelto a suo tempo dal tradito/a) e che favorisce la formazione del triangolo (tirando in ballo una terza persona, magari semplicemente più fragile e più scombinata di lui/lei).
è come in una rappresentazione teatrale: ognuno ha la sua parte e per me sono le azioni messe in atto dai protagonisti, principalmente da chi dovrebbe difendere l’unità della coppia, a fare la differenza. se il/la tradito/a s’impegna a discuterne e a fare di tutto per recuperare la relazione, ha tutta la mia approvazione, così come ha ugualmente la mia stima se impone la separazione scoprendo di essersi messo/a con una persona inaffidabile, prima o dopo aver tentato un recupero. reputo tale componente meno adamantino se, pur sapendo tutto, continua come se niente fosse, magari anche senza figli di mezzo (sono in tante a comportarsi così – più donne che uomini purtroppo…).
per me, al di là della superficialità magari ora imperante, si tratta sempre di situazioni psicologicamente tragiche per tutti e tre: per chi rompe lo schema e per chi è tradito, in quanto spesso vanno in fumo sogni su cui si era fondato il futuro e magari una famiglia, ma anche per chi si lascia intrappolare in un rapporto che difficilmente avrà futuro. perchè gravare maggiormente sull’ultimo anello della catena, come si tende a fare? TUTTI innocenti no; TUTTI colpevoli sì, ma ognuno per la parte di colpa che gli compete, che può essere diversa in ognuno di loro da caso a caso. se si tratta di sentimenti e non solo di sesso, si dovrebbe cercare di comprendere ed evitare di giudicare non disponendo di particolari che solo gli interessati conoscono.
ritengo che, stupidamente, all’inizio di una relazione a tre ci siano fra gli amanti le migliori intenzioni di “non far male a nessuno”, e un tempo era spesso così: bastava che si fosse discreti e la famiglia non veniva turbata. oggi queste infrazioni alla regola vengono spesso sbandierate ai quattro venti oppure finisce che non possono restare segrete per le ragioni più disparate, e allora il male si fa, eccome!
non pensare che non abbia sofferto come una bestia ferita quando ho scoperto di essere stata tradita, e anche, sia pure in modo meno violento, tutte le volte che è successo di nuovo in seguito, al di là delle sue promesse e delle sue buone intenzioni. avrei dovuto lasciarlo ma all’epoca lo amavo.
ho impiegato anni a razionalizzare le mie scelte e quelle dei due uomini con i quali ho condiviso un terzo della mia vita. soprattutto nella lunga solitudine affettiva seguita alla fine della mia relazione come amante. non pretendo di avere la verità in tasca: esprimo soltanto la mia opinione.
Patrizia,
mi piacerebbe sapere quanti anni hai, anche se ti immagino giovane.
apprezzo molto il tuo atteggiamento di mettere sotto accusa innanzitutto te stessa ma evita di assumerti tutte le colpe.
puoi aver sbagliato nello scegliere, e questo succede spesso quando si ha bisogno d’amore o si teme la solitudine. l’innamoramento è un fuoco d’artificio sul quale nessuno ha mai compreso un granchè. a mio avviso è la manifestazione più potente dell’irrazionalità dell’inconscio, che forse non sempre vuole il nostro bene. forse in questo contesto gli basta soltanto indurci alla riproduzione, fregandosene altamente di tutto il resto…
ma anche il tuo compagno ha sbagliato scegliendo te, per chissà quali ragioni. il rapporto si è poi evoluto, e finito male, per questa cattiva partenza e per altri motivi che tu soltanto conosci. se hai fatto del tuo meglio, questo dovrebbe essere sufficiente a non farti sentire troppo in colpa. alla tua coscienza soltanto devi risposte.
mi sembri più equilibrata e più responsabile della media, e di questo mi complimento. scusa se ti ho immaginata nella situazione di un’amante. m’inchino al tuo concetto dell’amore (soprattutto all’amore che dimostri nel “lasciar andare” senza rancore la persona che ami o che hai amato) e ti auguro di tutto cuore che questo concetto possa per te restare intatto nel tempo.
cara sarà posso dirti solo una cosa….cresci che è meglio.e non aggiungo altro perchè potrei davvero offendere.
grazie rossana per aver capito il concetto che volevo esprimere .mi auguro che qualcosa di buono capiterà anche a me.e allaora sarò pronta a viverlo al meglio