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Lettera pubblicata il 24 Maggio 2015. L'autore, mariacappella, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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nel caso della moglie di golem ( come nel mio ) non vedo perchè debba risultare così strano che abbiamo effettivamente rivisto le nostre passate storie infelici in un’ ottica critica, riuscendo finalmente a giudicarle per quello che davvero sono state.
Diversamente da quello che forse tu pensi, sono perfettamente in grado di distinguere il significato di amore totalmente incondizionato, da quello di rapporto teso al “costruire”, o comunque teso a un qualche “ritorno”. e in quest’ ultimo caso, capisci bene che Amare ( o “amare” ) senza aspettarsi alcunchè dall’ altra parte, sarebbe una contraddizione in termini. ma non è detto che le passioni “fini a se stesse” siano migliori. perchè in questi “amori” spesso amiamo un’ idealizzazione, non la persona reale, con tutte le fisme e le imperferzioni che gli sono proprie, e che solo una quotidiana convivenza mette in luce. a mio avviso l’ AMORE COMPLETAMENTE PURO, ALTRUISTICO E FINE A SE STESSO è quello che proviamo per altri individui o esseri che non ci attraggono e con cui non c’è nemmeno un legame parentale. spesso infatti anche l’ amore genitoriale è in qualche modo “condizionato”.
Kid, se fossimo tutti COMPLETAMENTE SINCERI, il più delle volte andremmo in giro non lavati e malvestiti, e magari non ci preoccuperemmo nemmeno che gli altri possano udire i nostri “imbarazzi” di stomaco o il rumore che fanno le nostre mandibole quando mastichiamo ( cose a cui invece ci abbandoniamo con un certo piacere quando siamo tutti soli ). questo per dire che se ognuno di noi fosse del tutto trasparente, mostrerebbe sempre, comunque e a chiunque ANCHE IL SUO LATO PIU’ TRIVIALE, con tutte le conseguenze del caso. ti sembra una situazione davvero realistica ? beh.. a me no. e quindi, è “in re ipsia” che le “manipolazioni”, in un modo o in un altro, esisteranno sempre nella nostra società. ci sono semplicemente “bugie” che digeriamo, ed altre che non digeriamo. tutto qui.
tornando al caso della nostra mariacappella ( in questo nick è racchiusa una “velata ironia” ), qui a mio avviso non vi è alcuna manipolazione, se non quella che questa signora mette in atto nei confronti di suo marito.
ecco invece qui un tizio COMPLETAMENTE SINCERO ( perlomeno verso gli altri passanti .. )
https://www.youtube.com/watch?v=1lyu1KKwC74
Mariacappella,
sinceramente faccio fatica a capirti; descrivi quest’uomo come una persona fredda e calcolatore a tratti adulatore solo per convenienza in quanto tu OGGETTO del desiderio è questo non ti frena?? di solito quando si decide di vivere una storia importante ,lo si fa sulla base che dall’altra parte oltre al fatto di essere corrisposti sentimentalmente,ci sia anche la concretezza che costui nel tuo caso ti debba far stare bene,quindi riempirti le giornate di sorrisi,farti sentire il suo mondo,una ragione di vita ,l’essere serena,tranquilla…e da quello che esponi tutto questo non esiste o meglio capita soltanto in determinati momenti in funzione alle sue esigenze…ma comè possibile che la tua dignita del tuo essere donna non ti faccia dire basta!! ma basta in modo serio e definitivo…evidentemente non è quello che vuoi a te piace crogiolarti in questa situazione non solo perche ne sei attratta fisicamente ma perche scegli di essere trattata in questo modo e finchè lascerai che gli ormoni prendano il sopravvento,la tua vita non cambierà di una virgola; ma i sensi di colpa verso la tua famiglia?? come fai a farti scivolare tutto addosso e vivere quotidinamente una normalita illusoria fatta di continue bugie? hai tessuto una ragnatela d’inganni che prima o poi saltera fuori dato che questa storia e già di dominio pubblico,e quel giorno sarà la tua rovina in tutti i sensi.
maria. “in quanto conoscendo la mia situazione familiare e accortosi della mia debolezza, poteva evitare di affondare le sue armi in me”
E’ vero, ma come è vero che ognuno di noi potrebbe teoricamente vivere prendendosi sempre a cuore le sorti del prossimo. Tu stessa conoscendo la tua situazione familiare e accortasi di essere debole, potevi evitare di entrare in questa sfida con lui, tutelando la tua famiglia.
Poi ci sono persone, uomini e donne, “superiori”, realmente in grado di sacrificarsi per il partner o per gli altri, ma sono persone rare. La maggior parte non fa che vivacchiare, chiudendo un occhio nei confronti dei propri vizi e sponsorizzando le proprie virtù.
Questo tizio avrebbe certo potuto mettere i tuoi bisogni davanti ai suoi, ma a che pro? Per un gesto d’amore nei tuoi confronti che non prova? Non sei riuscita a farlo tu nei confronti di tuo marito, perché mai aspettarselo da lui?
Hai praticamente avuto da fin da subito tutti gli elementi per capire che saresti andate a sbattere contro un muro, scaricare il senso di colpa su di lui non ti servirà a nulla.
Andrea_The_Original,
concordo sul tuo post 33. scaricare i sensi di colpa non è mai utile. meglio guardare prima, con la massima attenzione possibile, a noi stessi e alle nostre scelte, cercando soprattutto di comprenderne le ragioni, che ci sono sempre, sia in positivo che in negativo.
c’è chi ama il pieno sole e chi ricerca, invece, varie gradazioni d’ombra, che possono portare alla semplice malinconia di fondo come alla completa disperazione. questione di temperamenti ma anche di condizioni al contorno e, a volte, del bisogno contingente di permettere alla propria identità di sopravvivere.
buon pomeriggio!
“Poi ci sono persone, uomini e donne, “superiori”, realmente in grado di sacrificarsi per il partner o per gli altri, ma sono persone rare. La maggior parte non fa che vivacchiare, chiudendo un occhio nei confronti dei propri vizi e sponsorizzando le proprie virtù.”
Molto vero, Andrea. 🙂 Condivido.
https://www.youtube.com/watch?v=Bs2XEM8MfE4
“Molto vero, Andrea. 🙂 Condivido.”
certo camy, è molto vero…
peccato però che di solito quelli che “vivacchiano” di più, sono proprio quelli che in pubblico fanno tanto i puritani ( e le puritane ), urlando tutti in coro alla “caccia alla strega”.
in questo sito molti ( e molte ) si sentono “superiori” rispetto ad altri ( e ad altre ) in virtù di una loro millantata, quanto non provata, castità. l’ essere “superiori” a mio avviso vuol dire invece non tanto non aver mai aperto le gambe ( o averle aperte poco ) quanto piuttosto essere in grado di analizzare le situazioni di vita con lucidità, empatia, obiettività e senza pregiudizi. e sopratutto senza essere mossi da stupide e infantili faide personali!
Bè, MG, il tuo “idolo” è proprio uno con una spiccata sindrome di superiorità, ma non per questo non lo apprezzi.
“quanto piuttosto essere in grado di analizzare le situazioni di vita con lucidità, empatia, obiettività e senza pregiudizi.” Hai detto niente…
Comunque con l’essere superiori mi riferivo alla capacità di mettersi nei panni dell’altro e cercare di comportarsi correttamente nei suoi confronti, suprattutto quando se ne intuiscono necessità e debolezze e rinunciando ad un personale tornaconto.
“Comunque con l’essere superiori mi riferivo alla capacità di mettersi nei panni dell’altro e cercare di comportarsi correttamente nei suoi confronti, soprattutto quando se ne intuiscono necessità e debolezze e rinunciando ad un personale tornaconto.”
convengo con questo punto Andrea. aggiungo solo che, nel far questo, non bisogna mai dimenticare che dall’ altra parte non c’è e non ci potrà mai essere una PERSONA PERFETTA. e che non tutte le vite e non tutte le strade sono lastricate di mattonelle di cristallo. molte, moltissime, sono costellate di sassi appuntiti e di pozze di fango. ma questo non dovrebbe avvilire chi è davvero intenzionato a volerci bene.