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Lettera pubblicata il 23 Febbraio 2007. L'autore, ilesure, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Senti, non voglio aprire un dibattito, ma quello che voglio dire è solo questo: i tabù esistono sol quando la società decide che debbano esiste perchè come per il fatto del “tabù” del sesso prima del matrimonio, prima esisteva e ora no… cos’è i tabù allora possono anche estinguersi? Trovo inoltre assurdo che sia l’opinione della massa a dover condizionare quella del singolo individuo.
A questo punto se noi pensiamo e decidiamo in base a quello che decide e sceglie la società siamo paragonabili a degli idoti che seguono una moda non necessariamente perchè ci piace, ma perchè abbiamo paura di sentirci diversi e di andare contro l’opinione pubblica… bisogna capire quello che veramente si vuole ascoltando il cuore e non l’opinione degli altri. Per questo a volte i tabù vanno e vengono, perchè può esistere una generazione di persone che la pensa in un modo e magari 30 anni dopo, un’altra generazione che la pensa in una maniera opposta e diversa ma chi può dire chi ha torto e chi ragione? Parecchi anni fa la società diceva che era comune che due cugini si innamorassero e sposassero, ora dice: “che schifo, col proprio cugino…” allora mi dici dove sta l’esistenza del tabù? Sta nella maniera che ognuno di noi ha di vedere le cose. I tabù da soli non possono esistere. Esistono e nascono solo quando sono sorretti dalla maggioranza e questo ti prova che la loro esistenza è subdola perchè può cessare in qualsiasi momento. Per me un tabù maschera solo un pregiudizio sentito dalla massa, per questo ho detto che non credo alla sua esistenza. Non ci credo nel senso che è un appellativo inutile chiamarlo tabù perchè la verità è che è un pregiudizio che non tutti accettano e condividono. I pregiudizi poi possomo essere tanti e non mi venire a dire che non sono veramente pregiudizi perchè allora ti direi che nemmeno credere che una donna che faceva sesso prima del matrimonio con più di un partner fosse una poco di buono, possa esser stato un pregiudizio, ma era proprio quello che era in realtà. Chiamalo pure tabù se vuoi, ma il concetto non cambia… i tabù oi pregiudizi che siano, non hanno un’esistenza propria o a sè stante. Esistono solo finchè la gente vuole credere in essi e vuole decidere di farli esistere. La cosa peggiore è che tante persone commettono l’errore di sostenere questi tabù solo perchè hanno paura di andare contro l’opinione pubblica. Vuoi un esempio? Conosco un paio di persone che quando esprimono un’opinione su un “tabù” lo fanno in maniera controversa e falsa perchè spesso si contraddicono. Un giorno sostengono ciò che dice la società e un altro giorno invece danno ragione a chi magari sia anticonformista e questo cosa prova? Che tanta gente può non avere affatto le idee chiare su un concetto, ma che si lascia condizionare da chi è più forte in una determinata circostanza solo per timore di andare contro la maggioranza, ma io penso che sia importante essere se stessi. E’ il condizionamento sociale che genera i tabù, nient’altro.
Non per intromettermi, ma dicesi Tabù
“… una forte proibizione sociale contro parole, oggetti, azioni, discussioni, o persone che sono considerate indesiderabili o offensive da una comunità, cultura o società. Rompere un Tabù è di solito considerato criticabile ed abominevole. Alcune attività Tabù o usanze Tabù sono proibite dalla Legge e la trasgressione può comportare severe pene. Altri Tabù risultano in semplice imbarazzo, vergogna, grossolanità. La parola Tabù può anche significare diffamazione razziale nei confronti di un africano” (cfr. Wikipedia)
I Tabù sono realtà ben concrete e tangibili quando sono istituiti.
Se non sono istituiti, quel pensiero, quella certa azione sono normalmente accettati, ergo non esiste il Tabù in proposito.
Se parliamo della “possibilità” di un Tabù, quella esiste da prima del primo Tabù, visto che è la Mente umana che li genera e che la Mente umana è un prodotto della Natura, la quale esiste da almeno 15 miliardi di anni in un Universo che ha una vita ancora maggiore e forse infinita; ma quella è Filosofia.
Per la stessa ragione, esiste già tutto ciò che non è ancora in atto poiché ne esistono le premesse logiche, il che ci porta poi a “tutto è già scritto”, non esiste autodeterminazione, la libera scelta è una fantasia, il futuro non si può cambiare, siamo fottuti!, cose parzialmente vere ma bisognose di ulteriori specificazioni in altro post.
“Non toccare i fili” può essere un Tabù, “Chi tocca i fili muore” può ancora essere un Tabù, “Chi tocca i fili muore perché becca l’alta tensione” è un avvertimento con cognizione di causa!
Ci sono moltissimi Tabù; morto un Tabù se ne fa un altro.
Più spesso che mai un Tabù nasconde la paura o l’ignoranza rispetto ad un certo tema (matrimoni interrazziali o interreligiosi, triangolo delle Bermude …); in certi casi, esso poggia su una verità scientifica nebulosa, come, per l’appunto, nel caso dell’incesto, in cui l’esperienza mostrò migliaia d’anni fa l’alto rischio genetico, ma facendone un Tabù con eccezione per gli dèi (Osiride e Iside) o assimilati (Faraoni), eventualmente sopprimendo le deformità neonate.
Caligola, nel suo delirio, volle restaurare la divina usanza con giusto scorno della sorella Drusilla, visto che lui era parecchio deficiente.
La cosa divenne cioè relativamente un Tabù in mancanza degli elementi scientifici che potessero dimensionare correttamente il problema come “prohibitio generandi” secondo i casi e lasciando in generale ai singoli la scelta “copulandi atque/vel convivendi” una volta trovati i mezzi contraccettivi, perché, in ogni caso, con la Natura non si deve scherzare!
Fine della dotta dissertazione!
Grazie giusva per aver avuto la pazienza di spiegare cosa si intende per tabù, non avrei saputo farlo meglio. Quanto al resto cara amica basterebbe dire che tu non ti ritieni influenzata dai tabù, che tu chiami pregiudizi benchè la natura dele due cose sia differente, e che nessuno dovrebbe esserlo in materia d’amore. Non dico che è condivisibilissimo perchè devi adeguarti un minimo alla società ma io personalmente consiglierei tranquillamente a chi se la sente di trasferirsi in Polinesia dove tante storia non le fanno. Ma negare la realtà non ti serve ad avvolorare il tuo punto di vista. Del resto cosa al mondo non è frutto della mente umana? Un albero che cade in una foresta deserta fa rumore? Ciao.
eheh, Giusva, riguardo i tabu, mi trovo d accordo con te…tant’è che la storia della verginità prima del matrimonio è di derivazione cristiano/cattolica…ci sono sistemi di pensiero che ci governano da anni senza che noi ce ne rendiamo conto, inconsciamente facciamo scelte, condizionate da altri…solo studiando e documentandosi si riese ad uscire dal circolo vizioso dei condizionamenti sociali.
Isis mi ha appena tolto le parole di bocca… era quanto stavo per dire io. Questi “tabù” spesso ci governano e non accettarli o condividerli, non significa non accettare la realtà, ma solamente essere incondizionabili. Io non dico che bisogna sempre esser contro qualsiasi cosa che la società sceglie, ma a volte seguire ogni cosa che fa e decide senza neanche provare a capire se la si condivide veramente è da sciocchi. Tanta gente ha la testa vuota in questa generazione e quando è d’accordo su un tabù della società, non sa nemmeno dare una spiegazione a questa sua decisione. In molti infatti dicono: “sì, è giusto. Se la maggioranza dice che dev’essere così…” oppure dicono: “la società non ammette” o peggio: “la legge stabilisce che…” ma queste non sono risposte che spiegano il proprio punto di vista, perchè chi risponde così o non ha un’opinione propria e non prova nemmeno ad averla per il timore di essere visto di malocchio o vive passivamente senza voler pensare con la propria mente che poi alla fine da sola può capire su cosa è d’accordo e su cosa no. Ciò che però mi sembra falsità e quindi qualcosa di vicino a un pregiudizio, è credere ed affermare un tabù come indiscutibile solo in tempi convenievoli. Tornando al fatto del sesso prima del matrimonio, come si può definirlo un “tabù ormai fuori moda”? E’ fuori moda solo perchè la maggior parte della gente si è stancata di farlo esistere, però religiosamente parlando esiste questo tabù. Credo che la maggior parte delle religioni ci insegni che il rapporto fisico e sessuale vada consumato solo dopo essersi sposati, quindi, alla società quando conviene, non accetta più determinati tabù ed è disposta ad andare anche contro la chiesa ed alcuni suoi principi pur di averla vinta. Perchè questo discorso? Perchè non sopporto la gente che segue le decisioni della società senza nemmeno capire perchè le segue. Che male fanno due cugini se si innamorano e vogliono magari stare insieme per tutta la vita? Perfino la legge non ne vieta eventuali matrimoni e non definisce incesto nemmeno il matrimonio fra cugini primi e allora perchè devo sentire in giro o leggere su certi siti che alcune persone ignoranti lo chiamano incesto? O ancora peggio perchè quando si chiede un’opinione su un caso del genere la risposta che spesso viene data è: “ma prima si usava sposarsi fra cugini talvolta, ora però nessuno più si sposa fra cugini”… questa risposta non manifesta affatto l’espressione di un’opinione personale. Manifesta solamente il timore di fare qualcosa che non si usa più come un tempo e che la società attuale trova diversa o strana… è strano invece che l’opinione pubblica possa scandalizzarsi anzichè apprezzare e incoraggiare quelli che possono essere sinceri e profondi amori, anche se fra cugini, e non si scandalizza minimamente di trovarsi in un mondo diventato freddo dove ormai tanta gente fa spesso sesso senza amore ovunque e con chiunque.
Essere incondizionabili è impossibile, le nostre scelte sono sempre dettate da qualcosa di esterno, l’educazione, l’ambiente..le convinzioni che ci creiamo per esperienza o studio..non si sceglie mai incondizionatamente.. ad ogni azione c’è una conseguenza…non sempre rimediabile
Quello che dici è anche vwero Isis, però ricorda che questa non dev’essere una scusa per lasciarci condizionare da tutto e tutti, anche magari da pregiudizi sbagliati. Ti faccio un altro esempio a caso. Se la società in cui vivi sputasse addosso ad una persona di colore, ci sputeresti anche tu? Così come se la società vede di cattivo occhio un innamoramanto fra cugini, nemmeno ti chiedi se è giusto giudicare o avere pregiudizi su quello che comunque è amore allo stato puro? Se la società schifa due cugini che si amano veramente non significa che abbia ragione perchè se ci pensi in fondo perfino la legge non contrasterebbe un tale amore dato che concede anche a due cugini primi di sposarsi, quindi come vedi spesso la società può creare tabù e pregiudizi eccessivi, ingiusti. Il problema reale a cui stare attenti in questo caso è evitare che tantissimi consanguinei si sposino perchè quello genererebbe caos e troppe malattie genetiche, ma se a volte succede che due cugini si innamorano, che male c’è? Perchè invece devono vivere questo amore con la paura di essere malvisti dagli altri? Ma ti sembra giusto? Adesso amare è un peccato o un crimine? Eppure ti assicuro che la gente ti fa sentire così quando ami un cugino perchè comincia a dirtene di tutti i colori e ad evitarti… non è piacevole, fidati e troppo spesso la reazione di queste persone è solo dettata da superficialità, condizionamento ed ignoranza. Ignoranza perchè in molti chiamano un’unione fra cugini incesto, quando nemmeno la legge o la chiesa lo definisce tale. Posso solo dirti che al di là di questo ora, io non dico che vivo incondizionatamente da tutto, ma almeno quando devo esprimere un’opinione o un giudizio su qualcosa, una qualsiasi cosa, lo faccio pensando con la mia testa. Provo a capire quello che penso io per prima e non in base a quello che pensa invece la società perchè fortunatamente non ho il cervello in comune con nessuno. Ho un cervello che sa discernere le cose da sè.
Guarda che era per dire che è impossibile togliersene al 100% non per dire che è inutile cercare di togliersene…era collegato a tutti gli altri discorsi fatti… è ovvio che non giustifica nulla è per dire che per quanto oggettivamente impossibile bisogna farlo…
Ciao ilesure ho 22 anni e sto insieme ad un ragazzo da quasi sette mesi lo amo tanto come lui ama me siamo quella classica coppia che è nata per stare per sempre insieme.. io prima di lui non sono stata fidanzata con nessuno.. lui mi ha fatto scoprire cosa vuol dire amare ed essere amati.. ogni giorno della mia vita ringrazio dio per avermelo fatto incontrare.. piccolo ma grande problema, lui è il figlio del cugino di mio padre.. abbiamo lo stesso cognome.. ci siamo conosciuti circa due anni e mezzo fa ignari della nostra parentela all’inizio lo consideravo un cugino alla lontana ma poi ho incominciato a vederlo con occhi diversi come lui ha guardato con occhi diversi me.. ci siamo innamorati pian piano.. ma è stato davvero magnifico come in una fiaba.. Tra qualche tempo andremmo a fare un test del sangue per vedere se in un futuro potremmo avere dei figli.. abbiamo paura tanta paura.. perchè il risultato di quel test per noi sarà una dura prova..quindi l’unica cosa che posso dirti è di non mollare mai perchè se è amore vero non potrà finire…
E vissero felici e contenti..