Salve a tutti, sono una ragazza di 26 anni, fidanzata da 7 con un ragazzo che amo molto e con cui sono davvero felice. La nostra storia è molto bella e non abbiamo problemi di coppia, anzi siamo perfetti insieme e con lui vedo un futuro felice, facciamo progetti e ci amiamo sempre di più.
Sarebbe tutto piu semplice se non ci fosse il mio amico, una persona a cui voglio un bene dell’anima, per il quale da qualche tempo, conoscendolo sempre di più, ho iniziato a provare qualcosa di più profondo del semplice affetto. Non so esattamente come definire il bene che gli voglio.. siamo molto simili, ci capiamo e sosteniamo a vicenda, e insomma dopo il mio ragazzo è la persona che più mi conosce al mondo. Mi piace stare con lui, mi piace parlarci, ridere, e scoprire sempre di più su di lui standogli vicino. Se non fossi fidanzata e già innamorata direi senza dubbio di essere innamorata del mio amico (..o forse è possibile essere innamorata di due persone contemporaneamente?)..più volte ho fantasticato di baciarlo o addirittura finirci a letto.. all’inizio mi sentivo in colpa per questi pensieri, poi mi sono fatta tante domande e mi sono data delle risposte: sì, sono innamorata del mio ragazzo e non lo voglio lasciare; no, non funzionerebbe una storia col mio amico, non sarebbe mai così bella come lo è col mio ragazzo; sì, se non fossi stata fidanzata ci avrei cmq provato e chissà come sarebbe andata, forse avrebbe funzionato. E alla luce di queste risposte mi dico che la mia è soprattutto curiosità, attrazione, intesa, tutte cose che non sono paragonabili ai sentimenti in gioco nella storia d’Amore col mio ragazzo. Ma… questi pensieri non se ne vanno. Dettagli non irrilevanti da precisare: anche il mio amico prova qualcosa per me, mi ha detto di essere innamorato da tempo, ma ne abbiamo parlato e dopo varie peripezie (non ci siamo sentiti per vari mesi, in cui mi è cmq mancato molto) siamo tornati ad essere amici. Il mio ragazzo è stato il primo in assoluto, non ho nemmeno mai baciato nessun altro e ammetto che la curiosità di provare un corpo diverso è tanta. Inoltre credo che se dovessi soddisfare questa curiosità non mi sentirei così in colpa, proprio perché amo il mio ragazzo e i miei sentimenti per lui non sarebbero messi in discussione. Così come non mi sento in colpa a star bene anche con un altro, perché questo non mette in discussione il rapporto unico e profondo che ho con il mio fidanzato. Il senso di colpa insomma verrebbe più da un “obbligo” esterno sociale e morale (monogamia, volontà di non tradire il mio fidanzato e non farlo stare male) che da dentro di me (perché nonostante tutto non sento che sarebbe una cosa completamente sbagliata).
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Categorie: - Amore e relazioni
Le questioni che poni non sono di poco conto, e non meritano giudizi frettolosi o, peggio ancora, marcatamente maschilistici. Penso che tra te e il tuo “amico” vi sia una vibrante tensione sessuale, tanto più che egli si è sbilanciato anche nel dichiararsi. Il triangolo amoroso è gioco forza la figura più ricorrente nella geometria amorosa quando nella relazione amorosa inizia a mancare qualcosa di definito o definibile, oppure solo un certo quid.
Ma a quanto dici non è questo il caso, anche perchè hai indagato te stesse con domande marzulliane. A parte l’aggettivo scherzoso, io credo che il farsi domande sia indice di intelligenza e profondità della persona.
Allora le domande da farsi sono queste: il mio Lui cosa penserebbe? Se venisse a sapere delle mie fantasie, ma soprattutto del fatto che questa tensione erotica mi condurrebbe a esplorare in modo nuovo e diverso l’altra metà del cielo, che reazione potrebbe avere? Avrei il coraggio di confessare a lui questa parte di me? Voglio realizzare queste fantasie e accettare qualsiasi cosa avvenga dopo?
La vita è fatta di scelte e responsabilità.
I processi alle intenzioni non servono né ai tribunali legali né a quelli delle coscienze umane.
E tu? Come la prenderesti se Lui provasse le stesse sensazioni per un Amica?
Mi piacerebbe conoscere le tue risposte.
parlane col tuo ragazzo e magari presentagli una tua amica molto carina con la quale lui possa farci l’amore in tutte le posizioni…cosicchè possiate entrambi vivere una bella scappatella consapevole in cui entrambi possiate “provare altro” senza che uno debba farlo di nascosto mentre ‘altro magari si trattiene !!!
Ciao,
io penso che l’innamoramento venga vissuto come una sorta di autobiografia condensata rivolta ai posteri. Questo accade anche per motivi legati alla spending review. Noi giudichiamo trascurabile il benessere quotidiano, guardiamo alla semplicità con favore, ma al tempo stesso viviamo in funzione di tramandare un ricordo di sé. Si tratta di un fatto naturale. Anche Petrarca ha vissuto questo paradosso. “Ti verrà forse all’orecchio qualcosa di me; sebbene sia dubbio che il mio povero, oscuro nome possa arrivare lontano nello spazio e nel tempo, ecc.” Non è niente di nuovo. Io non la penso come Petrarca, anche se alla mia età non ho più la forza, e soprattutto la voglia, di confrontarmi pubblicamente con gli altri su fatti che riguardano il mio privato inteso soprattutto negli aspetti della vita ordinaria, anche perché sono quelli che, considerati i tempi, e la lontananza da Dio, creano divisioni anche all’interno delle famiglia. Anche, ma non solo. Quando vivi in funzione degli altri, ma soprattutto in funzione della posterità, vorresti vivere in un mondo ideale, ma vero. Il punto è quello. Invece io nella vita ho sperimentato che il Padre Eterno ti annebbia la mente quando vivi una mortificazione, e quando fai le cose per amore, o perché ci credi, ne vivi tante: ci sono tante occasioni in cui ti senti indifeso davanti agli uomini perché ti guardano attraverso la loro indole morale mettendo in luce errori giovanili, pregi, difetti e progressi dell’età matura.
[…] Tutti aspetti che alla fine ti fanno sentire comunque commiserato. Questa è la verità. L’innamoramento la trasfigura, ma sono molto rari i casi in cui si manifesta quella somiglianza che tutti vanno cercando. Molto rari. Io sono una solitaria, che vive la posterità con la consapevolezza di chi ha capito che va avanti per grazia di Dio e riconosce di essere a Sua immagine. La gente ti concepisce in base ai suoi standard. Nell’ambiente in cui sono cresciuta io il progresso conta più di quanto la gente possa credere. Non ti consente di guadagnare consensi, quelli per fortuna si legano al carisma della persona, ma vengono vissuti come una prova di maturità che compensa i momenti di smarrimento. In passato, ma ti parlo di tantissimi anni fa, quasi cento, i valori religiosi erano più sentiti, di conseguenza il “figlio giovane”, per la società, rappresentava una risorsa umana. L’ingresso della donna in politica rappresenta sicuramente un valore aggiunto perché porta sulla scena l’immagine di un prestigio che fa vivere in funzione dell’Amore di qualcuno che deve arrivare. Ti toglie la delusione dal cuore, quando viene guardata attraverso il filtro dell’autocritica. Gli altri giudizi non mi sembrano equilibrati. Il confronto con l’uomo non potrà mai reggere. Ci sono aspettative diverse. Altrimenti la donna nella storia non sarebbe diventata il simbolo della Resistenza, la Libertà che guida il popolo, ecc.
“Se non fossi fidanzata e già innamorata direi senza dubbio di essere innamorata del mio amico”.
Infatti non lo “fossi” innamorata del tuo ragazzo, “lo vuoi bene”. Tu vuoi credere di amarlo, ma crederlo è un’altra cosa che esserlo.
Credo che il tuo “corpo” ti sta comunicando che sia arrivato il tempo di cambiare. Gli indizi sono evidenti. Per l’amore adulto c’è ancora un po’ di strada da fare.
“Amo” il mio ragazzo è la cosa più divertente che ho sentito oggi.
Sei orientata alla poliandria e rifuggi la poligamia. Se per assurdo il tuo ragazzo fosse d’accordo nel rapporto a tre chi te lo vieterebbe? Naturalmente fra adulti consazienti.
L’amicizia tra uomo e donna non esiste : infatti lui è innamorato e tu vuoi andarci a letto.
Si, un bel triangolo è la scelta giusta : magari piace a tutti e tre
Bravissima,
peccato che dimostri di essere una persona incoerente e falsa !
Falsa perché dici che non ti sentiresti in colpa tradendo il tuo ragazzo ma lui crede che tu sia diversa… prova a fargli leggere questa lettera se non sei falsa con lui ! E se non hai il coraggio di fargliela leggere, allora sei falsa come ho detto io!
E incoerente perché pensi di essere monogamica e invece non lo sei affatto. Allora vai per la tua strada e sii quello che vuoi essere, però lascia il tuo ragazzo che non ha colpa di ciò che sei!
Lui merita molto di più ! Lascialo !!
fai quello che ti senti non c’è giusto o sbagliato
hai studiato lettere e filosofia franci91 ?
Ciao e grazie per aver risposto senza dare giudizi negativi nonostante l’argomento spinoso e dandomi invece importanti spunti di riflessione.
Cercherò di rispondere passo passo senza dilungarmi troppo.
-“il mio Lui cosa penserebbe?”
Allora, il mio ragazzo è al corrente di questa amicizia particolare, sa che questo amico si è dichiarato, sa che per un po’ ci siamo allontanati per il bene di tutti e sa che adesso abbiamo ripreso a sentirci.
Quando il mio amico mi ha detto cosa provava per me io avevo già iniziato a sentire qualcosa di più da un po’, ma cercavo di ignorare la cosa dicendomi che, non avendo avuto esperienze precedenti e sentendomi quindi un po’ “immatura” sotto quel punto di vista, questo profondo affetto che provavo per lui lo confondevo con qualcosa di più, ma in realtà non era così importante…Quando invece anche lui mi ha detto di avere gli stessi dubbi, il tutto si è amplificato ed è diventato in qualche modo più reale e insistente(non so se mi sono spiegata). è in quel momento che ho deciso di allontanarmi prima dal mio amico (sotto sua richiesta) e poi anche dal mio ragazzo. Nel breve periodo in cui non ho sentito il mio ragazzo mi sono fatta le suddette domande marzulliane..non è stata una pausa vera e propria, giusto un paio di settimane in cui volevo riflettere, e lui mi ha lasciato libera in questo. Non ho mai pensato seriamente di lasciarlo ma ero aperta anche a quella possibilità se le risposte che mi davo mi avessero portato lì. (…