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Cosa spinge a iniziare una storia da adulti?

di mm81

Ricordo come se fosse ieri le sensazioni e le grandi aspettative che avevo sull’innamorarsi e l’essere fidanzati intorno ai 20 anni, come credo sia capitato a tutti. Sensazioni accresciute enormemente dal fatto che, come molti altri, ho avuto le mie prime storie solo a 25 anni, essendo stato prima molto timido e forse un po’ sfortunato. Ricordo quanto invidiavo i miei compagni al liceo più estroversi e brillanti che magari già a 16-17 anni avevano le loro fidanzata con cui si trovavano all’uscita di scuola, andavano al cinema, organizzavano weekend e vacanze. Ricordo come fosse facile perdere la testa per una ragazza, e come le coppie di quegli anni che conoscevo, o almeno la maggior parte, fossero davvero unite, come le ragazze fossero veramente innamorate. Perché a quell’età sì che essere fidanzati cambiava la vita e permetteva di vivere al 100%, e la differenza rispetto ai single era abissale. Poi è vero che anche allora potevano esserci mille problemi e c’erano ragazzi e ragazze che vivevano le storie in modo superficiale o non volevano impegnarsi ma solo divertirsi, ma in questa lettera parlo di chi come me credeva davvero nello stare insieme e lo considerava una delle cose più belle in assoluto.

Poi il tempo è passato, sono arrivati quei 25 anni in cui ho avuto la mia prima storia, ne sono poi seguite altre anche se mai molto lunghe, e intanto la vita stessa è cambiata tra il lavoro, l’essere andato via da casa, e in generale essere cresciuto e maturato. L’ultima di queste storie risale ormai a 4 anni fa, con una ragazza molto più giovane di me.
Da quando è finita, gli anni sono volati via in un soffio. E adesso, che di anni ne ho 34, mi ritrovo a fare molte considerazioni sullo stare insieme, l’amore, l’idea di coppia. Sono ormai molti mesi che tutti i miei pensieri portano sempre alla stessa conclusione, a cui mai e poi mai avrei pensato di arrivare fino a pochi anni fa: l’amore è una bellissima illusione in cui ha senso credere finché si è giovani, mentre iniziare una relazione a questa età, ormai adulti, non ha semplicemente senso. Beate le coppie che si sono messe insieme da giovani, hanno vissuto almeno in parte quegli anni spensierati e bellissimi, sono stati veramente innamorati, e ora sono adulti e fanno la vita da adulti, pianificando una vita insieme. E non credo che ci sia nulla di più bello al mondo che la consapevolezza di condividere il resto della propria vita con una persona con cui sei cresciuto e hai ricordi insieme fin da quegli anni. Ma chi con colpa o meno si ritrova single a questa età, mi sembra che ormai abbia perso il treno.
E’ facile scrivere frasi fatte come l’amore esiste a ogni età, l’amore adulto è più maturo ecc…Ma più vado avanti più mi sembrano soltanto sciocchezze. Lo vedo constantemente tra le coppie recenti di amici miei coetanei, e in fondo anche pensando un po’ alle mie ultime storie. Quella vecchia “magia” dell’amore, sentimenti ecc. mi sembrano strettamente collegati all’ingenuità e alla spensieratezza che si ha da giovani. A questa età mi sembra che quello che spinge a cercare qualcuno/a sia soltanto la paura di restare soli, e dato che ormai molti amici sono sistemati e poco disponibili per le uscite, si confonda l’essere innamorati con l’egoistica soddisfazione del bisogno di avere una persona stabile con cui poter uscire, chiacchierare, organizzare weekend e vacanze. Tant’è che tra conoscenti e amici single vedo bene che quelli che più si affannano a cercare un partner sono quelli più soli e con una scarsa vita sociale, mentre quelli/e più estroversi che frequentano ancora molta gente e escono molto, pur avendo le occasioni giuste sono single da anni e stanno benissimo così, mentre una volta pur avendo molti amici e divertendosi, l’essere fidanzati era proprio qualcosa in più che mancava indipendentemente dal resto.

Perchè in fondo ammettiamolo, l’idea di coppia e soprattutto matrimonio e vita nella stessa casa sono un’invenzione della società, non è qualcosa scritto nei nostri geni. Quando si leggono lettere di persone relative a problemi della vita di coppia o del matrimonio, e le risposte pronte di persone che si affrettano a dare consigli, a suggerire di lasciare il partner perchè “ti meriti qualcuno migliore” ecc. viene quasi da sorridere, perchè sembra che si parta dall’idea che la normalità per la coppia sia la felicità da film e i problemi siano qualcosa di anomalo.

Ma torniamo al discorso di prima. Quante domande sull’innamorarsi da adulti restano senza risposta.
Intanto, cosa vorrebbe dire innamorarsi adesso? Che bisogno si ha di cercare una persona da inserire così tanto nella nostra vita? Cosa si cerca esattamente? Adesso ognuno ha il proprio carattere ormai formato, la propria vita, le proprie abitudini. A 35 anni in pratica potremmo essere già a metà della nostra vita…e perchè mai dovremmo incastrarla con quella di una persona che ha vissuto metà della sua vita al di fuori della nostra? Che ha già avuto mille esperienze, ha alle spalle magari 4-5 ex “storici” con cui ha condiviso proprio quegli anni più belli? Se siamo arrivati a questa età senza avere un partner da molti anni, le persone con cui abbiamo un legame profondo oramai sono gli amici, soprattuttto quelli di vecchia data, che ci conoscono sotto ogni aspetto e sanno tutto delle nostre vicende passate. E’ proprio un altro paio di maniche rispetto a chi è stato fidanzato con la stessa persona e ora ha lei questo ruolo fondamentale nella sua vita. Ma per noi ormai nessuna donna potrà avere questo ruolo. Con nessuna avrò più piacere di passare una serata, o organizzare un viaggio, rispetto agli amici di sempre. Con nessuna credo sia possibile che scatti dopo un certo periodo di tempo quel sentirla “tua”, sentire che è quella giusta e pensare a una vita insieme. Se guardo le coppie di amici formate di recente, mi sembrano anni luce distanti da quando vedevo queste persone fidanzate 10-15 anni fa…Non mi viene da dire “si sono trovati”, non vedo nessuna complicità particolare, sembra come dicevo prima che stiano insieme giusto perchè si sono conosciuti entrambi single e preferiscono andare avanti insieme alla paura di restare da soli.

E cosa mai dovrebbe far scattare il desiderio di stare con una persona adesso? Un conto è l’attrazione fisica, ma il resto?
In questi ultimi anni non sono stato a casa a lamentarmi anzi, ho continuato a frequentare i miei giri e altri nuovi, ho conosciuto molte ragazze…ma mai nessuna mi ha fatto provare quelle sensazioni che ti spingono a volerla conoscere e passare tempo con lei come accadeva una volta. Magari si fa una cena insieme, e si sta anche bene, ma tutto finisce lì…sarà anche perchè ormai a questa età è difficile che una persona ci sorprenda, così come non pretendo di certo che una donna adulta mi conosca e torni a casa sognante con la testa tra le nuvole. Sarà anche che a questa età siamo più razionali, meno istintivi, sarà che le delusioni passate ci hanno reso più cauti, ma allora cosa resta? Di cosa stiamo parlando? Il vedere qualcuna come “speciale”, diversa dalle altre, farci tornare a casa con quella sensazione di chiusura allo stomaco che ti spinge a scriverle, a volerla rivedere, sono tutti aspetti legati strettamente all’ingenuità che si ha da giovani.  Adesso provo per una ragazza che posso conoscere una sera lo stesso “interesse” che provo per mille altre…che qualità mai dovrebbe  una donna per stupirmi ancora…Siamo adulti ormai.

E come cambiano le ragazze tra i 20 e i 30 (età puramente indicative, e anche qui il discorso si può ribaltare dal punto di vista femminile). A 20 anni le ragazze riescono davvero a farti perdere la testa. Quella solarità, forse un po’ di ingenuità, quella spensieratezza, quel modo di sorridere…E si innamoravano sul serio. Mentre a 30 anni ormai sono adulte, mature, sono prese dal lavoro e dagli impegni…Caratterialmente sono completamente diverse…detto in modo un po’ brutale, che se ne farebbero di un uomo ? Che ruolo avrebbe per loro? E dal punto di vista di noi uomini? Cosa dovremmo fare esattamente con una donna adulta? Di cosa ci dovremmo innamorare? E come inizierebbe il tutto? Se un giorno notassimo che c’e interesse reciproco, dovremmo fare i salti di gioia e andare in giro felicissimi mano nella mano? Per una donna adulta puoi provare stima, ammirazione..la puoi trovare interessante, affascinante, intelligente. Ma cosa mai dovrebbe farti innamorare e spingerti dopo 3-4 settimane in cui ci si frequenta a volerla vedere ancora e fidanzarsi? Quella “magia” che scattava e che ti portava a volere tutto questo non era soltanto un’altra faccia dell’ingenuità e del bisogno di sicurezze che si aveva a 20 anni? Cosa significa adesso? Che hai un bisogno tremendo di stare con lei? Che ti manca quando non c’è? Che la vuoi tutta per te sottraendole tempo alla sua vita ormai fatta e finita? Cosa mai potrei fare con lei di così particolare? E riuscirei a fidarmi di una persona che è stata così tanto tempo all’infuori della mia vita?

In sostanza mi sembra che l’amore, quello vero, sia un po’ analogo ad altre sensazioni che si provano soltanto in determinate età, per fare un esempio stupido la capacità di provare felicità che hanno i bambini con i giocattoli. Da piccolo sono tutto, poi più o meno improvvisamente, questa capacità sparisce del tutto e si inizia a cercare altro…E se regali un soldatino a un ventenne si mette soltanto a ridere. L’amore è lo stesso…ti riempie di felicità da giovane, ci credi moltissimo e speri che duri all’infinito, poi negli anni lentamente tutto svanisce e ti rendi conto che era tutto un insieme di emozioni legate ad una particolare, brevissima fase della nostra vita.

Ma allora mi chiederete…se stai bene da solo di cosa ti lamenti? Sei soddisfatto della tua vita adesso? Ecco, la risposta è…ni. Da un lato credo veramente in quello che ho scritto…mentre a 18 anni invidiavo gli amici già fidanzati e la mia vita era senza dubbio molto vuota rispetto alla loro, adesso non invidio assolutamente quelle coppie nate di recente che mi sembrano quasi recitare una grandissima farsa. Non vedo nè lui nè lei veramente innamorati (e non vedo come potrebbe essere diversamente), non noto quella grande complicità, non invidio la loro vita perchè non fanno nulla di così speciale, nulla che non possa fare divertendomi molto di più con i miei amici e amiche. Di recente una di queste coppie si è sposata e anche la cerimonia mi è parsa quasi come un “lo facciamo perchè che vuoi, a questa età va fatto”, mille anni luce di distanza da un matrimonio 7-8 anni fa di un’altra coppia nata tra i banchi dell’università, in cui si respirava proprio una bella atmosfera, loro legatissimi e innamorati, circondati dagli amici comuni con cui avevano condiviso anni e anni. D’altra parte però, invidio proprio le coppie come questa. Quelli che si sono messi insieme da giovani, hanno vissuto molti anni immersi in quelle sensazioni e quella felicità spensierata che caratterizza quel periodo, e poi certo, dopo un po’ è finita quella magia iniziale ed è diventato tutto più routine, ma resta la felicità di poter passare il resto della propria vita con una persona fidata, che si conosce fin da giovane, che non ha alle spalle mille storie e avventure…Questa è ciò che invidio veramente, ma sento allo stesso tempo ho sempre più la sensazione che non potrà più accadere a questa età.

Lettera pubblicata il 23 Dicembre 2016. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 27 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    Pace per tutti -

    Stai cercando alibi per comtinuare a fare quello che fai?

  2. 2
    Rossella -

    Non lo so. Secondo me per l’uomo è importante riconoscere la donna. Anni fa i matrimoni venivano combinati da adulti, ma tanto l’uomo quanto la donna si trovavano nella condizione di due ragazzi che si conoscono sui banchi di scuola. Il senso è questo: dentro di te avverti il desiderio di essere tutt’uno con la donna che ti dovrebbe stare accanto, ma nel frattempo hai guadagnato un punto di vista su te stesso che ti porta a innamorarti (così, senza conoscere ancora la persona) della tradizione di una data regione o dell’immagine di copertina. Si tratta di una fantasia che il più delle volte non trova un riscontro oggettivo nella realtà, ma che ti solleva dalla schiavitù delle origini e insieme all’amore ti regala un punto di vista sulla realtà sempre più oggettivo. L’uomo talvolta tende a fare troppo affidamento sui sentimenti. A scuola nascono molte storie d’amore perché si ha modo di guardare all’originalità di quella persona, al modo in cui si distingue (anche sbagliando). Alla mia età le persone cominciano a darsi per scontate. Anche prima. Purtroppo molto spesso è così e non sempre è possibile recuperare. Se mi parli delle altre storie –a prescindere da quello che puoi offrirmi- potrei trovarmi nella condizione di desiderare la luna. Si tratta di un percorso che non tutte riescono ad affrontare. Bisogna rispettare anche queste chiusure, soprattutto quando si parla il linguaggio della conciliazione e del compromesso. Io non voglio mettermi a nudo davanti ad altre persone. L’ex che giustamente può entrare nella mia vita privata, io che agli occhi della gente sono sempre l’altro termine di paragone. Non è semplice.

  3. 3
    Luca82 -

    Mah il tuo ragionamento è vero fino a un certo punto.
    Purtroppo io mi ritrovo in una situazione simile alla tua, sono single ma mi piacerebbe trovare una donna con cui condividere qualcosa.
    Bisogna anche dire che le coppie che si formano a 20 anni sono moltogiovani.e anche solo dopo 10 anni.
    Insomma tutte le persone cambiano con gli anni e molte coppie scoppiano col passare degli anni proprio perché i due non si ritrovano più in quella coppia che erano a 20 anni.
    Comunque sono d’accordo quando affermi che l’amore leggero e spensierato è lo si prova da giovani.

  4. 4
    mm81 -

    Luca82 sì è vero, molte coppie giovani scoppiano perchè si cambia moltissimo tra i 20 e i 30. Ma alla fine è un po’ il gatto che si morde la coda…forse come ho scritto per come è stata inventata l’idea di matrimonio o anche solo di vita di coppia insieme mi sembra che il tutto funzionasse solo una volta quando ci si sposava da giovani, adesso più si va avanti e più da una parte e dall’altra si collezionano esperienze o avventure, e più si matura, e meno sapremmo innamorarci in futuro…Tra l’altro tutto questo discorso vale ponendo come punto di partenza il fatto che si voglia stare con una persona perchè almeno all’inizio ci si senta davvero innamorati…Ovvio che se ci si mette insieme per comodità, paura di restare soli, o come ancora vedo oggi tra conoscenti molto ricchi, per questioni sociali, il tutto diventa più semplice e scontato.
    Poi a proposito delle coppie di lunga data che scoppiano dopo 7-8 anni insieme posso dire che da quanto ho visto negli anni (e non voglio fare un discorso maschilista ma è proprio una constatazione di quello che ho visto), il 90% delle volte queste storie finiscono a causa della ragazza, proprio per i fattori a cui ho accennato nella lettera. Iniziano la storia che lei è una ragazzina, dolce, affettuosa, carina, un po’ fragile, e si sente davvero innamorata del ragazzo e ha proprio bisogno di lui. Passano anni stupendi e costruiscono mille ricordi bellissimi insieme…Poi un bel giorno lei si ritrova adulta, indipendente, più forte, e non si sente più innamorata, e di punto in bianco molla il fidanzato. Questa dinamica è senza dubbio la più frequente. Spesso poi finisce per avere storielle per anni, per poi mettersi con uno definitivo quando inizia a preoccuparsi per l’età che avanza e le amiche già sistemate, e magari si sposano. Ma non è che in quel momento lo senta come più “giusto” dell’ex storico, semplicemente allora c’era ancora tempo per buttare all’aria tutto e ricominciare, ora non più

  5. 5
    mm81 -

    Pace per tutti scusa ma non ho proprio capito il tuo intervento, a cosa ti riferisci? L’ho scritto che non ho passato questi anni a casa a lamentarmi e disperarsi, anzi ancora adesso per fortuna frequento ancora molte compagnie e negli ultimi anni di ragazze nuove ne ho conosciute.
    Ma proprio manca quel qualcosa che fa scattare la voglia di conoscere una ragazza in modo più profondo e ti porta a desiderarla, a scriverle, a volerla rivedere.
    Ma è normalissimo, questo è una conseguenza del fatto di essere adulti e non vedere più nessuna come “speciale” e di sorprendersi. L’ho scritto, puoi conoscere qualcuna che ti attira per la bellezza, la puoi trovare intelligente, affascinante, ma poi finisce tutto lì, la stessa cosa ti può capitare esattamente allo stesso modo con mille altre donne. E poi dopo due tre volte che eventualmente si esce e si chiacchiera di cosa mai si dovrà parlare, cosa mai potrà far scattare quella scintilla che nasceva da giovani magari scoprendo semplicemente di avere qualche interesse in comune.
    Anche pensando poi in futuro alla vita di coppia, ai figli…ma come mai potrai arrivare con una donna conosciuta ora a una complicità tale da volerci vivere insieme e fare la famigliola felice…A sto punto sarebbe quasi più sensato, idealmente, condividere una casa con amici e amiche di vecchia data con cui hai già un bel rapporto, con cui sei sicuro che vai d’accordo e di cui ti fidi.
    Per me proprio l’essere adulti rende assurdo e direi ridicolo questo “innamorarsi”, che resta qualcosa che va a braccetto con l’ingenuità e la voglia di scoprire il mondo che si aveva da giovani.

  6. 6
    celi_lois -

    Interessanti le tue riflessioni, veramente molto! Guarda è anche vero l’opposto però, che spesso da giovani si è incoscienti e si vive di quella magia che la spensieratezza procura invece che delle reali possibilità che ha la coppia di sopravvivere nel mondo reale… Mentre da adulti, spesso, ci si può “incontrare” in maniera più matura, e quindi le coppie possono durare di più, perché stanno poggiate non solo tra le nuvole ma pure con i piedi ben saldi a terra.
    In due parole: la spensieratezza dà tanta gioia che è proprio la linfa vitale del giovane. Il giovane vive la vita gioioso e motivato, pieno di emozioni di desiderio di fare di costruire di trovare…purtroppo però la coppia – come tutto nella vita – si costruisce spesso a suon di adattamento al terribile mondo reale….e questo adattamento a volte spezza la gioia di vivere più spensierata..ma dovrebbe dare la possibilità di entrare in una dimensione che è più adulta, più matura, e quindi più bella. Parliamoci chiaro: è noioso essere così giovani per sempre. Chiunque abbia sperimentato quelle cose tanto pure tanto estreme, e quindi irreali, avendole esaurite poi è felice di andare avanti.
    Anche io come te non ho proprio bruciato tutta quella voglia di immaginare e sognare e quindi me la porto ancora addosso.
    Comunque trovo sia riduttiva l’analisi che fai sull’incontrarsi in età adulta. Perché chi si incontra in modo mediocre, credimi, era mediocre pure da giovane, solo che lo mascherava meglio con la pelle candida e con gli ormoni che ti facevano brillare gli occhi pure per nulla. La verità è che l’amore come la vita richiede tanta serietà e non tutti sono disposti a metterla in campo. Si è mediocri con gli altri come si è mediocri con sè stessi…detto questo, io preferisco i rapporti da adulti, si è più lucidi e consapevoli e si è più affidabili.

  7. 7
    celi_lois -

    Poi non mi piacciono nemmeno le cose che dici sulle donne. E’ vero che alcune, come alcuni, si sposano per convenzione o per l’età che avanza ma ti invito a considerare il contesto in cui si muove la donna o l’uomo in questione. Spesso se nelle proprie parentele e amicizie il matrimonio è sentito come l’affermazione sociale, la persona stessa lo vive così e non è questione di adattarsi o vedersi ormai vecchie. Non è facile svegliarsi un mattino e decidere di non fare un passo che tutta la propria tribù ha sentito come decisivo. Alcuni vanno contro corrente ma bè, questo contro corrente si dichiara già prima in scelte ben più importanti del matrimonio come la carriera lavorativa ad esempio. Molti decidono di lavorare fuori e non tornare più se non per le vacanze proprio per non vivere più quel soffocante senso di appartenenza che ti costringe poi – purtroppo – per stare in pace con tutti a fare i passaggi che fanno tutti. Ma queste persone tu non le prendi in considerazione. In Italia, paese patriarcale, maschilista, e misogino per eccellenza, tutto si può fare tranne che prendersela cn le donne e le loro scelte, dato che le donne sno quelle che pagano sempre i conti più salati alla fin fine.

  8. 8
    Pace per tutti -

    mim,
    mi spiego meglio, dai per certo che la tua visione valga per tutti. E per continuare a fare qyello che desideri osservo che a te piace una vita senza legami solidi. Mica per tutti è così, Ci sono tuoi coetanei e persone molto più vecchie di te che nella fase di innamoramento rivivono le stesse emozioni degli adolescenti. Lascia loro liberi di essere loro stessi e prenditi la libertà di essere te stesso. Se non ti vanno certi legami intensi è una caratteristica tua che va rispettata. Come va rispettato il contrario. Spero di essere stato più chiaro e meno criptico. Aggiungo che chi riesce ad essere se stesso ha la possibilità di essere felice più degli altri. Tu, come altri, sei fatto in un certo modo e se sarai fortunato raggiungerarai la tua felicità attraverso la tua strada. Non era una critica nei tuoi confronti, ma l’invito ad accettare che le persone sono spesso diverse.

  9. 9
    Golem -

    “La verità è che l’amore come la vita richiede tanta serietà e non tutti sono disposti a metterla in campo. Si è mediocri con gli altri come si è mediocri con sè stessi…detto questo, io preferisco i rapporti da adulti, si è più lucidi e consapevoli e si è più affidabili.”

    Questa per me è la frase dell’anno.
    Auguri Celi_Lois.

  10. 10
    maria grazia -

    “Per me proprio l’essere adulti rende assurdo e direi ridicolo questo “innamorarsi”, che resta qualcosa che va a braccetto con l’ingenuità e la voglia di scoprire il mondo che si aveva da giovani.”

    Sono ancora giovane e non lo sapevo..

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