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Iniziare una nuova vita fuori dall’Italia

di 89Fenice
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Lettera pubblicata il 1 Aprile 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 29 commenti

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  1. 21
    89Fenice -

    Grazie Mik y, per aver condiviso la tua esperienza….grazie a tutti

  2. 22
    Annalisa -

    Un anno fa sono andata in ferie dalle mie parti stavo sorsegiando il caffè è ad un trato davanti a me sento frenare di colpo un tipo groso scende dalla machina fica un cazzoto a una multipla sull’davanti e lascia un bollo ben visibile.Piano da sta multipla scende giù una copia giovane con un bimbo piccolo lui erà italiano lei conazionale mia la machina erè targata italia,l’altra del posto,e questo tizio voleva avere ragione,tutto x un parchegio ragione aveva l’italiano,io sono rimasta di m…Sono andata in croazia x 3 giorni di ferie a Valle abiamo allogiato in una pensione da un slavo secondo me si vede che la casa la presa dopo guera arivati verso mezza notto vicino alla nosatra machina una carrera.Al mattino questo ;croato:si è meso testimone che aveva visto mio marito di aver grafiato la carrera 1.000euro buttati nel ceso senza colpa.Mia figlia fa liceo linguistico e adeso si fa dei scambi innterculturali mi diceva giusto ieri che tra tutti questi ragazzi tedeschi ,spanioli ecc nesuno vuole venire in Italia dicono che fa schifo.Vorei dirti che secondo me non ti conviene uscire di qua anchè perche sta crizi e difusa abastanza e l’italiano ha perso molto come paese e diriti pecato perchè ha sfamato x deceni mezza europa.

  3. 23
    giorgino -

    Con tutto rispetto per Romene ecc, mi spiace veramente tantissimo, però siete usciti fuori argomento…

  4. 24
    nottescura -

    Mi sono rotta di sentire dire che noi italiani lavoriamo di meno dei rumeni ect.Io lavoro fuori perché rumene ben aperte mi hanno fregato il lavoro per meno soldi e cosce aperte,io il culo me lo faccio lavorando e voglio essere pagata per dare cibo a mia figlia,la dignita’ e’ una cosa da pochi,quindi basta con il fatto che noi non facciamo certi lavori.GRAZIE.

  5. 25
    nottescura -

    Ho lavorato come un muratore pur essendo donna e pulito le feci di ricchi turisti .Ma non mi piegherei mai a fare la mignotta ,l’educazione mia figlia la vede da queste cose.Ora la mia salute e’ poca ma non mi pento perché non sono sporca dentro.Un consiglio ,non lavorate per dattori italiani,ne in italia ne fuori,sono tutti sfruttatori.

  6. 26
    nottescura -

    Comunque tornando al discorso del lasciare o meno l’italia ,se non hai un buon punto di riferimento non farlo,la vita non e’ facile da nessuna parte ma se hai voglia di lavorare sicuramente trovi piu’ possibilita’ fuori.Scegli dattori del luogo non italiani ,non farti sottomettere e tutto andra’ bene.Imparare una nuova lingua e incontrare tradizioni differenti e’ bello .Bisogna avere coraggio e volonta’.PS lo schiavismo e’ finito .

  7. 27
    rossana -

    Annalisa,
    mi ha fatto piacere apprendere che tua figlia frequenta/va un liceo linguistico e che tu ti possa permettere di tanto in tanto di andare in vacanza.

    buon anno!

  8. 28
    Solnze -

    Riapro la discussione perché l’argomento mi interessa. Allora, io ho fatto una breve esperienza di vacanza-lavoro in un paese anglosassone, mi è piaciuta molto ma non avevo i requisiti per restare, ma penso anche che fossi spaventata dall’enorme distanza (non parlo di Inghilterra, ma di un paese molto più lontano). Avrei dovuto voltare completamente pagina e investire un sacco di soldi oltre ad abbandonare completamente i miei genitori, consapevole che in caso di emergenza per un volo di ritorno non avrei speso meno di 1500 €.
    Però di quel paese posso dire solo che bene e anche la gente mi è piaciuta. Gli anglosassoni sono freddi e “strani”, ma ti aiutano concretamente. Però non splendono per socievolezza.
    Comunque lì ho capito che dentro di me non sono pienamente italiana, l’Italia proprio non mi mancava. Tempo dopo mi sono fidanzata con un compagno straniero, ucraino. Ho scoperto questo paese e ogni tanto penso che vorrei andare lì è lavorare come insegnante di inglese e italiano. Ma è una decisione che va ponderata perché l’Ucraina attualmente è un paese con un tenore di vita molto basso e qui in Italia ho casa, lavoro e famiglia, eppure sento che mi manca qualcosa. Vorrei fare un’esperienza all’estero.
    Io per adesso sto imparando il russo e pian piano vorrei cominciare con l’ucraino. Per adesso mi affaccio lì almeno una volta l’anno e cerco di capire come ci si muove in società e tento di perfezionare la lingua…

  9. 29
    Solnze -

    …Cosa non facile perché io parlo più russo ma nella sua zona si esprimono tutti in ucraino.
    Se dovessi perdere il lavoro vorrei trascorrere lì uno o due mesi e vedere se mi si sblocca la lingua e cosa è possibile fare. Mi arrivano tante voci brutte su come si vive in Ucraina (sanità scadente, stipendi bassi, guerra, gente che fugge in tutti i modi), insomma non è un paese per emigrare, ma mi piacerebbe come esperienza. È importante, oltre a trovare un paese dove A) si guadagna, un paese dove B) ti senti anche a casa. Io in Ucraina mi trovo bene, è un paese spazioso, freddo (io preferisco il freddo al caldo) con gente in sintonia col mio essere (almeno all’apparenza, però già che non sono chiassosi è un pregio). All’Ucraina manca il punto A, sennò staremmo già lì.
    Se c’è qualche utente che vive o ha vissuto in paesi ex URSS slavi mi può raccontare la sua esperienza e le sue impressioni?

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