Ciao. Sono un ragazzo di 26 anni. Attualmente vivo a Roma, ma sono originario di un paese del sud italia. Non mi va di scendere molto nei dettagli perché sinceramente non mi va. In breve: Fin dall’infanzia sapevo di essere attratto dai maschi, ma nonostante avessi questa consapevolezza, mentre crescevo ho sempre frequentato persone di sesso eterosessuale perché l’omosessualità era un tabù e lo è ancora e decisi di fingere di essere eterosessuale adeguandomi alla società. Anni fa però sono stato vittima al mio paese di bullismo di stampo omofobo. Queste prepotenze, sono state perpetrate in un primo momento da una persona di cui mi infatuai e sembrava corrispondere e che poi mi tradì che faceva parte del mio gruppo, e poi dal resto del gruppo. Queste prepotenze hanno fatto sì che mi chiudessi in me stesso, e trovatomi improvvisamente solo durante quel periodo di prese in giro, smisi di uscire improvvisamente di casa. Così passai anni in solitudine, non scrivo quanti perché mi vengono i brividi. Entrai in un brutto circolo vizioso composto dalle stesse azioni quotidiane, pianti quasi quotidiani, tante ore al pc e con il cibo, poi stesse visite ai parenti ogni giorno e qualche sporadica uscita di nascosto con persone conosciute nelle chat gay. Per giustificare il mio cambiamento dissi ai miei genitori che venivo preso in giro e che ero sessualmente confuso. Questo lungo periodo di solitudine fu, sì di sofferenza con disturbi d’ansia e depressivi, ma anche di riflessione e di accettazione del mio orientamento sessuale. Ora le cose vanno meglio perché ho cambiato aria e sono anche dichiarato con poche persone, tra le quali i miei genitori. Da qualche anno vivo a Roma e in questa città a parte l’omofobia, non sono riuscito a stringere sane amicizie un po’ perché sono timido, un po’ perché non mi sento all’altezza, un po’ perché mi spaventano le nuovi situazioni e temo di essere giudicato e di non essere all’altezza, un po’ perché non conosco nessun gay che non abbia la finalità di portarmi a letto. Le poche conoscenze reali qui a Roma le ho fatte su app e chat gay e sono state passeggere perché poi dopo un paio di incontri capii che quei ragazzi erano intenzionati solo a portarmi a letto. Purtroppo ho notato che nel mondo gay se non sei bello e con bel fisico hai poche possibilità, e se si è carini e non si va a letto con loro non vogliono più proseguire nel conoscere. Ora, considerato che le chat e le app sono inutili vorrei provare altri mezzi per poter stringere amicizie. Ho provato a iscrivermi in palestra ma non ho conosciuto nessuno. Mi hanno consigliato di andare in associazioni gay tipo Arcigay ma non mi va di andare da solo per troppa timidezza e perché mi è stato detto che in quelle associazioni l’ambiente non è poi così diverso da quello delle app e io sono diffidente. Consigli? Io cerco amicizie senza nessuna finalità, amicizie disinteressate con le quali uscire, amicizie possibilmente giovani e di ogni sesso e amicizie che vadano oltre l’aspetto fisico. Vorrei proprio tornare completamente alla normalità. Se a qualcuno/a di Roma andasse di uscire, io sono qui, mi farebbe piacere. Ciao!
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Categorie: - Me stesso
Dal titolo non si capisce niente.
Rossana, io non sono superficiale. Mi ferisce ogni cosa e devo anestetizzarmi.
Non lo pubblicare.
In giro non c’è nulla di buono, ormai. Ti consiglio prudenza ovvero comprendere e seguire il vero bene ed il senso della vita. Comprendi. Agisci.
È sicuramente difficile affrontare le menti chiuse della gente, ma non c’è molto da fare, la natura dell’uomo è contraddittoria, variabile, le azioni sono dettate da istinti, emozioni, paure e gioie che fanno parte di noi sin dalla nascita, insite nel dna. L’unico modo per sconfiggere il buio grottesco delle menti semplici è la conoscenza,a sua volta fatta di esperienza, educazione e tanti altri fattori. Siamo in un epoca moderna, sì, ma non dobbiamo fare l’errore di credere che per questo motivo la maggior parte delle persone è dedita alla conoscenza; gli ignoranti saranno sempre la stragrande maggioranza, ed il comportamento da branco selvaggio vincerà sempre sul senso civico e di integrazione con gli altri.
In ogni caso io sono di Napoli e sono sempre pronto a nuove amicizie, nonostante il mio tono serioso ti assicuro che so anche essere un amico simpatico hahaha. Ho 22 anni, se ti capita di farti un giro per la mia città, sarò lieto di conoscerti.
Carissimo, le associazioni gay non fanno altro che sancire ancora di più la diversità, che invece non deve essere vista in tal senso. Esci con persone etero o gay, l’importante è che siano intelligenti abbastanza per non sentirsi e farti sentire a disagio. Siamo tutti uomini e donne, punto e basta. Ciao
In effetti il Kerr, che deve essere mericano e quindi evoluto, ha raggione, le associazioni gay sono autodiscriminanti, mi sembra robba da piddì, o da +europa. Quella robba lì dopo il 4 marzo – a mio immodesto parere – non dovrebbe esistere più, acchè serve ‘sto associazionismo? È robba passata, vetusta, noia pura, adesso è ora di pensare alle cose serie, a nessuno interessa quello che fanno gli altri sotto le loro lenzuola e nemmeno con chi lo fanno. L’abolizione della Fornero non ha sesso (ma ha senso), il giobatt del bomba va sterilizzato, la bbuona scuola va incattivita daccappo. Si volta vàgina, è ora.