In questi ultimi giorni stiamo assistendo, nella più indifferenza del Ministero Istruzione MIUR, al vergognoso concorso per dirigenti scolastici. In particolare numerosi docenti che hanno investito sia dal punto di vista economico che della preparazione svolta, per poter espletare al meglio la prova scritta. Sono migliaia i candidati esclusi da un meccanismo informatico che non consente al momento alcun riscontro della valutazione e del punteggio attribuito sia ai partecipanti ammessi che non ammessi. Per questo motivo il MIUR tergiversa e non fornisce le informazioni a suo tempo comunicate ai sindacati. La ragione non è data comprendere. Migliaia i ricorsi collettivi che già sono in procinto di essere attivati presso diversi studi legali. Vorrei cortesemente che anche Voi vi occupaste della scandalosa e vergognosa vicenda del concorso ricorso del secolo. Le argomentazioni sono tantissime, i vizi di illegittimità procedurali sono al vaglio degli avvocati per presentare denuncia agli organi giudiziari competenti. Restiamo in attesa di un riscontro per portare all’attenzione dell’opinione pubblica di quanto esposto.
Cordialmente
Biagio Pascarella
Ingiustizie concorso per dirigenti scolastici
di
Carla Tomassi
Lettera pubblicata il 12 Aprile 2019. L'autore, Carla Tomassi, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Questo è quello che capita a me, ragazzo giovane ed inesperto, ventiseienne. Si figuri a lei, uomo di grande esperienza. Dal punto di vista professionale, Lei (L maiuscola Perchè la considero preside ad honorem), così come molti altri non dovrebbe nemmeno passare per il concorso, ma per assunzione diretta, dal momento che i presidi che già ci sono hanno la reggenza presso tre-quattro istituti scolastici.
Io personalmente non so come fare nella mia situazione. Se qualcuno ha qualche dritta, per fare formazione, senza per forza essere vincolato dell’assunzione vera e propria come insegnante, mi dia qualche dritta, per favore.
Il sistema di reclutamento scolastico è da anni ormai nel caos; avendo attivato differenti modalità di accesso ( alcune solo per brevi periodi) ora non si può contare su una meritocrazia nel passaggio di ruolo. Resto dell’idea che un concorso pubblico debba essere l’UNICA modalità per accedere ad un ruolo professionale o dirigenziale nel mondo della scuola, resta il problema di come stabilire dei requisiti equi e conformi alla posizione lavorativa. Molte polemiche però le trovo sterili: un Dirigente Scolastico non può, nel 2019, non avere competenze di L2, cosí come deve possedere abilità informatiche quantomeno basilari. Giusto per esemplificare, specifico che nel 2012 ho sostenuto un concorso per insegnanti in cui la prova pre-selettiva richiedeva competenze di logica, comprensione del testo, lingua inglese e informatica. È giusto che più competenze si abbiano e maggiori siano le possibilità di superare un concorso, a prescindere dalla specializzazione di ciascuno.