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L’Inetta

di Giulia G.

Salve a tutti, sinceramente non saprei che titolo dare quindi scrivi “non lo so” perché appunto non so più cosa farne della mia vita. Ho 29 anni, e mi sento una fallita o meglio gli altri non farlo altro che farmi sentire una fallita. Io di mio ho molte insicurezze, non mi sento bella, non penso di essere intelligente anzi cerco sempre di trovarmi qualche handicap o non so ( senza offesa per nessuno, sono molto spartana nel mio modo di dire le cose) magari per giustificare il fatto che gli altri mi prendano per un’inetta e tanto altro. Non ho mai avuto vita facile, ho sempre dovuto comportarmi da ” responsabile ” anche quando ero una bambina, la mia situazione familiare è al quanto complicata. I miei genitori sono divorziato, mia madre ed io viviamo con un mantenimento di 500€, mio padre per lo più sempre assente è un bipolare senza speranza, io gestisco entrambi, faccio sempre da intermediaria da quando sono nata. Mio padre non meriterebbe niente ma cerco di aiutarlo, gestisco io per lui tutto, pratiche Inps, avvocati, medici e purtroppo l’amministratore di sostegno. Ho sempre lavorato da quando ho 14 anni come commessa ovviamente sempre in nero e pagata al minimo, nel frattempo andavo a scuola, mi sono diplomata ma ho continuato a lavorare, ho fatto diversi lavori, commessa, impresa di pulizia, call center per luce e gas, porta a porta, call center cartomanzia, di tutto e di più ma diciamo che da 3 anni sono ferma perché a 29 lavorare ancora per 500€ ed essere trattata come una schiava senza neanche un contratto part time diciamo che non è il massimo. Dopo un periodo di depressione con attacchi di panico e ansia non dico di essermi ripresa ma ho voluto tentare un’altra strada per potermi migliorare e così mi sono iscritta all’università ma la mia motivazione è solo il riscatto sociale. Per la gente o comunque per i miei suoceri e qualche altra persona sono una cosa inutile solo perché non lavoro, tra parentesi per un lavoro che ho fatto mi sono ridotta a non poter più stare in piedi più del dovuto, già a 29 anni ho sciatalgia, lombosciatalgia e capita che mi si blocca la schiena insieme alle gambe ( non posso muovermi proprio e non ho sensibilità) per giorni ma comunque, io dopo tutto quello che ho passato e lei mie varie esperienze lavorative e non, non penso di essere così inutile ma a volte penso che forse se io non ci fossi non cambierebbe niente a nessuno, forse se io non ci fossi andrebbe tutto meglio, sono stanca di andare avanti così. Avrei bisogno di uno psicologo ma non posso permetterlo, sto fidanzata con un ragazzo che ama e che amo alla follia ma ancora non abbiamo una casa nostra è una famiglia nostra. Io penso semplicemente che se il resto della mia vita devo passarlo così a sentirmi sempre inutile o troppo poco per gli altri o semplicemente a fare sacrifici che non portano a nulla che senso ha continuare?? Io muoio dentro ogni giorno. Ho iniziato l’università e so già che andrà male perché non sono brava a studiare, non sono intelligente per niente, manco azzecco i congiuntivi, io non lo so che ne devo fare della mia vita, ancora a 29 anni non lo so, non so se continuare o se a volte è meglio mettere un punto definitivo a tutto perché sono stanca sotto ogni punto di vista. Qualunque cosa faccio non va mai bene, a prescindere da quanto faccio è come se non facessi nulla. Io non so più cosa devo fare. So solo che sto sempre e continuamente male e non faccio altro che isolarmi e chiudermi sempre di più.

Lettera pubblicata il 24 Ottobre 2021. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 13 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Bohemien82 -

    Non sei un inetta anzi. Tutto ciò che hai scritto ti fa onore. Io comunque prenderei un po le distanze dai tuoi genitori e penserei un pó piu a me stessa. Cercherei di vivere da sola. Potresti sempre essere vicina ai tuoi pur non vivendo sotto lo stesso tetto.

  2. 2
    William -

    ciao cara, forse un percorso dallo psicologo ti farebbe bene, più che altro per sfogarti, non ci sarebbe nulla di male…io stesso lo faccio e ci sono quelli dell’asl che sono bravissimi, quindi non paghi nulla. parlane con il tuo dottore di famiglia, io vado al cim, (centro di igiene mentale). si il nome può spaventare, ma ti posso assicurare che ci vanno in tanti, soprattutto chi come me non può permettersi di pagare…in bocca al lupo per tutto

  3. 3
    Nip56 -

    Cerca di essere come sei e non come vorrebbero. Liberati da questo peso

  4. 4
    osha -

    Ciao. In base alla situazione che descrivi sei vittima di abuso narcisistico da parte di coloro che ti circondano ( se non sai cos’è cerca in rete, c’è materiale in abbondanza su questo tema ). I narcisisti manipolatori, siano essi familiari, partners, amici o conoscenti, devono sempre farti sentire inadeguata per sentirsi meglio loro, avendo queste persone gravi tare che gli impediscono di relazionarsi in modo sano con gli altri. Se puoi, cambia ambiente, allontanati dalle persone tossiche ( genitori compresi ) e rivedi anche gli atteggiamenti del tuo fidanzato. Un vero uomo non permette che alla sua donna le si manchi di rispetto.

  5. 5
    Angwhy -

    Secondo me stai facendo una gran confusione, ciò che ti serve è un lavoro, punto. in seguito provare a capire se vivere col tuo ragazzo sia una strada percorribile oppure no.
    altre cose come iscriversi all’università o cercare un riscatto sociale che non interessa a nessuno mi sembrano francamente una perdita di tempo.

  6. 6
    CLAUDIO -

    Come ti è stato precisato in precedenza,il tuo”riscatto sociale”parte nell’avere un impiego sicuro e il più duraturo possibile,anche se i lavori che hai svolto in passato,per di più in nero, non sembrano dare tante garanzie(anche la tua età,29 anni,fa la differenza).Tuttavia si dice che”la speranza è l’ultima a morire”.In bocca al lupo!!
    In alternativa dovresti sperare in una”botta di sedere”pardon”di fortuna”😉per risolvere i problemi,ma lo capisci subito da te, che si tratterebbe di Pura ILLUSIONE e UTOPIA !

  7. 7
    Francesco V -

    Ho letto la tua situazione, ti ammiro per l’inesauribile forza che ti ha portato fin dove sei ora. Ti sottolineo soprattutto che tu sei una meravigliosa forza della natura, perché hai affrontato fino a questo punto le tristi vicende che la vita ti ha presentato senza spezzarti, e da lì hai saputo forgiare un carattere solidamente invincibile. Infatti anche se fatichi ad accorgertene, immersa come sei ancora tra le nebbie del “pessimismo realista”, ebbene ora spetta a te cogliere quel fantastico mondo oltre la nebbia, in modo da continuare il salto intrapreso. Salto che ti consentirà di ribilanciare nuovamente il tutto con una visione migliore della vita.

    Dunque che aspetti? Medita quel giusto da prender atto che ce l’hai fatta… eh sì perché sei qui proprio ora a spiegarlo, e dopo lascia che la buona fortuna ti avvolga, perché la chiave della vita sta solo nel cambiare il tuo modo di pensare te stessa: «Tutto quello che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato» Buddha

  8. 8
    Erika -

    Gente, lettere meno lunghe, meno lunghe! Ora mi leggo 2 o 3 commenti riassuntivi e ti rispondo. Ma già dal titolo avevo letto l’insetta. Ché poi non si capisce perché con la maiuscola! Quindi, siate più chiari già dal titolo! Allora, alcuni punti di ritrovo sono: per fare soldi, ti serve un lavoro valido, e per trovare un lavoro valido o gente ricca, ti serve una laurea! Trovati un lavoro qualsiasi per mantenerti e per studiare all’università. Usa l università per prenderti la laurea con i punti della spesa cioè a ca…! Per es. In giurisprudenza. In qualcosa che sai già che darà soldi. O per es informatica. O ingegneria. E usa l università per conoscere gente potente! Non andare a letto con nessuno: prometti a tutti e non dare nulla a nessuno ma fatti notare. Fatti bella!

  9. 9
    Erika -

    Valutati come il massimo in circolazione e poi rifatti una vita: laurea con lavoro che dà soldi; uomini ricchi e potenti a farti da zerbini nell aiutarti a realizzarti. Dallo psicologo della mutua mandaci quella gente di m… che citi nella lettera, quando torneranno a cercarti per essere utilizzati da te come punch ball sulla scia del loro esempio.

  10. 10
    Max -

    Forse i suggerimenti di Erika, almeno così come formulati, sono un po’ cinici, ma credo che in due cose lei abbia ragione: 1. Cerca di costruirti un indipendenza economica, con il lavoro e con lo studio; 2. Cerca di farti rispettare da coloro che ti circondano. Se i tuoi genitori sono dei disagiati, questo non deve condizionare la tua vita: assistili per lo stretto necessario, ma nulla più, poiché se no, rischiano di impedirti di svilupparti e di emanciparti come meriti. Quanto al tuo fidanzato, se sei sicura che ti ami e ti comprenda affidati a lui con sincerità, ma se i suoi genitori, o magari vagamente anche lui, pensano che sei una nullità e che se non hai un lavoro è colpa tua, il mio consiglio è: alza i tacchi e gira al largo, in meno di cinque minuti, poiché chi non ti rispetta non merita né il tuo tempo né la tua attenzione.

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