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Lettera pubblicata il 20 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore AnneMisa.
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MAURIZIO, si, ho capito. Tra l’altro non ti parlo vedendo la cosa da un punto di vista cattolico o devi essere buono per forza. Ed e’ vero che le «regole» sono anche personali. Cosi come le soluzioni. Ti parlo in realta` da persona che, se pure avendole vissute in altre modalita’, ha vissuto dinamiche di manipolazione e ha fatto da “bersaglio” a problematiche irrisolte altrui, percio’ ti capisco molto piu’ di quanto credi. Inoltre capisco quando dici «pensavo fosse l`amore». A me hanno fatto male persone vicinissime e con grande danno. Il punto (per me) e’ che non vedo la cosa dal punto di vista @vendetta versus @perdono e farsela mettere di nuovo in quel posto. Il perdono un giorno puo’ anche arrivare, non e’ detto, non e’ “obbligatorio”, non e’ piu’ cristiano (cioe’ non aspiro a farlo per sentirmi “migliore”). Io vedo la cosa piu’ dal lato: non sprecare energie, non farti corrodere dalla rabbia (che e’ umano provare!) verso l’altro e verso te, esci dalla dinamica di manipolazione e controllo e goditi il fatto di esserti spostato dalla negativita’. Dici: voglio pensare a me stesso, e lo trovo centrale. E dici che non riuscivi a staccarti. Non lo vedo come una tua lacuna e il fatto che hai avuto bisogno di questa azione anche simbolica per te per staccarti l’ho capito. Capisco anche perche’ dici che sia servita sino ad un certo punto. Perche’ il distacco e la “liberazione’ da certe situazioni avviene da dentro e a quel punto ti senti anche meno impotente e piu’ “forte” rispetto la cosa. Forte in senso “difeso”, al sicuro, no forte rispetto l’altro. Scoprire di essere stati manipolati e/o aver subito violenza morale e psicologica tra l’altro (a seconda della portata) e’ uno shock. Dunque mi ripeto ti capisco. Quando dico: considera la tua parte nella vicenda lo dico sempre per quel discorso di non sentirsi impotenti e alla merce’. Se posso farti un augurio e’
Di rielaborare presto la cosa, di sentirti liberato e “al sicuro” e di sciogliere la dipendenza da questa persona, se c’e’, oltre al sentimento. Non vedo la cosa in termini buoni/cattivi ma “funzionale” o meno. Ci sono persone che ci arrecano danno per come funzionano e nella “reazione chimica” con come funzioniamo noi e in determinate circostanze loro e/o nostre e/o per le dinamiche che hanno e attraversano. Sono irrisolte ben prima di incontrare noi. E ci sono persone… veramentre stronze e cattiveriose. In tutti i casi spostarsi dalla negativita’ e’ tutta salute. Per me “vendicarsi” e’ dare potere a chi e’ stato nocivo e ha portato negativita’ nella mia vita, significa portare comunque dentro un avamposto di quella negativita’. Per me conta di piu’… Espellere il virus e penso che non si abbia da dimostrare “non ci sto piu'” ma sentire “non ci sto piu'”. Cio’ non ha nulla a che vedere con un perdono cristiano per me. Ognuno sa per se’, maurizio, e alla fine esistono vendette ben piu’ “cruente” e arzigogolate della tua. Anche piu’ inquietanti.
Rossana, lei ha 25 anni. Ma mi sa che c’è un malinteso. Lei non era vergine, lei era fin troppo esperta quando ha conosciuto questo ragazzo che invece era vergine. Lui era vergine non lei. Lei già era stata anche amante di un uomo sposato figurati, fra le tante esperienze. Grazie per il sostegno e per il tuo saggio consiglio. Me ne sto guardando bene dal conquistarla e piano piano passerà e la cancellerò definitivamente. Per ora tengo ancora messaggi e tante cose che mi fanno pensare a lei ma non è un problema. E’ una questione di rinuncia, e non di fuga.
Luna, il tuo punto di vista alla fine è uguale sia al mio che a quello di Rossana credo, anche se tu sei scesa molto più nel particolare. Comunque, non si tratta di Cristiano o meno, si tratta appunto di espellere le negatività. Se ci riesci senza vendetta, lo ripeto, tanto meglio, perchè poi c’è il karma, la giustizia divina, l’equilibrio naturale, o definiscilo come vuoi, a rimettere a posto le cose. Però a volte, non ce la si fa ad aspettare questo equilibrio e quindi ti levi qualche soddisfazione da solo. Quanne ce vo’ ce vo’ come si dice a Napoli ^_^
Ragazze mie, grazie mille per il sostegno e per la discussione, è stato un piacere conoscervi e conoscere il vostro punto di vista. Vi auguro di passare un ottimo fine settimana alla faccia di tutte quelle persone che ci hanno perso, perchè alla fine la migliore vendetta è questa: essere una persona migliore e lasciare le persone che ci hanno sprecato, piangere e rimpiangere da sole ciò che hanno perduto. Un abbraccio forte.
Maurizio, credo di piu’ alla riconquista del proprio equilibrio e all’energia positiva/negativa che alla giustizia divina 😉 ma il concetto l’ho capito. La vendetta migliore e’… La propria serenita’ e benessere. Poiche’ non si puo’ cavare sangue da una rapa non e’ detto che qualcuno legga una sua esperienza che consideriamo fallimentare come secondo la nostra logica “dovrebbe” fare… Figurati 😉 i narcisisti o manipolatori o semplicemente coloro che attraversano le esperienze in un dato modo si raccontano piuttosto che gli asini volano, che sono vittime o “la volpe e l’uva”… Anche per questo c’e’ solo da guadagnarci ad affrancarsi dalle loro modalita’ e versioni e pretese ecc. Buona disintossicazione e buone cose, grazie a te per la chiacchierata
Ciao a tutti, da più di un anno e finita e fino a pochi mesi fa il rapporto di relazione con questa ragazza era amichevole pur con contatti di rado, causa trasferimento dalla città dove eravamo, e una ricerca di nuova vita. Il trauma più grande però l ho subito quando pur sentendoci ma solo con sms e mail e non più a voce da due mesi, ho reagito a un messaggio mail, senza insulti, ma chiedendo spiegazioni di un tale silenzio in un dialogo che continuava a essere comunque attivo.nessuna risposta, quindi angoscia e successive mail a vuoto. Un indifferenza totale che segna sicuramente una fine drastica. Senza andare nel dettaglio, ho ricevuto un sms e risposto a questo, con chiamata, con voce di uomo, che sicuramente sarà il nuovo ragazzo. Ciò che mi ferisce e non aver ricevuto da lei mai un messaggio che mi chiedesse o dicesse che non si poteva nemmeno più essere amici, pur avendo consensualmente voluto questa cosa. Oppure, per non ferirei mi è stata data una parvenza di amicizia di fine rapporto…Non lo so, so comunque che sto cercando di cambiare e voltare pagina anche se mi sento un indifferenza difficile da superare non capendo l errore dei miei gesti che non sono stati offensivi ne violenti…buonanotte.
Caro Stefano,
mi dispiace per la tua delusione finale, forse comunque salutare, soprattutto se ti può indurre a superare prima il sentimento che ancora provi per questa poco sensibile ragazza.
se più spesso fossimo capaci di renderci conto che chi ci sta davanti non è soltanto “carne e ossa” ma anche anima e psiche, eviteremmo di certo di essere tanto crudeli. purtroppo, l’egoismo regna sovrano, e forse sempre sarà così: quando qualcosa o qualcuno non ci serve più, lo si accantona, usando lo stesso metro d’indifferenza sia nei confronti degli oggetti che delle persone.
per fortuna, non tutti (anche se molti) si comportano in modo superficiale. bisogna purtroppo sforzarsi d’imparare a conoscere e a scegliere le persone, orientandoci verso quelle più mature e più responsabili.
volta pagina: mi sa che non hai perso niente di prezioso!
maurizio secondo me hai fatto bene. c’è un limite all’egoismo e perfidia femminile, c’è un limite oltre il quale non si puo’ tollerare tanta strafottenza. per lo meno hai aiutato anche quel pover uomo a rendersi conto della zozza che si trovava in casa, bugiarda e meschina…così com’è stata con te. hai fatto benissimo, trai gioia dalla tua vendetta!
cercando risposte in rete, ho trovato in un forum Yahoo quanto segue:
“Qualcuno disse che la Giustizia non è altro che la vendetta dei deboli, i quali, per sopravvivere, inventarono la democrazia, si misero d’accordo e si posero delle regole per impedire ai più forti, che erano la minoranza, di sopraffarli ed utilizzarli come schiavi.”
(Bsaett_2)
opinione interessante, su cui riflettere.
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altre osservazioni:
L’intento della vendetta è quello di cagionare a chi ci procura un dolore, frustrazione o un’offesa, una sofferenza almeno uguale a quella subita, ed ha il duplice scopo di:
1) Soddisfare il naturale desiderio di rivalsa dell’offeso;
2) Insegnare al “Cattivo” a non comportarsi “Male”, facendogli provare in prima persona cosa si prova a subire.
E’ VERO CHE CHI SI VENDICA SI METTE SULLO STESSO PIANO DI CHI GLI HA FATTO TORTO ?
Assolutamente no, generalmente questa affermazione, proviene da chi non ha mai subito gravi torti o aggressioni fisiche, e che non è sufficientemente riflessivo per cogliere la grande differenza esistente tra fare male di iniziativa e fare male di riflesso.
(da “Analisi della vendetta” http://www.palestraincasa.it)
In sto caso bisogna avere il coraggio di dirgli qualcosa e di dirgli VAFFANCULO
La vendetta sarebbe una reazione abbastanza umana, perchè chi ti fa del male provoca un risentimento fortissimo. Ma certamente non risolve il danno, spesso aggrava la tua posizione perchè poni l’altro nella potenziale possibilità di farti del male ancora, per quello che gli hai fatto.
C’è da dire che chi non dà spiegazioni in genere è una persona vile e disonesta che ha abusato di noi oppure che ha un io egoista e menefreghista. Questo dovrebbe farci pensare e non subito, ma nel tempo, rallegrarci di averlo perduto. Le spiegazioni di queste persone infine, anche se fossero ottenute con somma fatica da parte nostra, non sarebbero davvero esaurienti e soddisfacenti, perchè in genere queste persone si scusano con motivazioni così banali che sono un’offesa all’intelligenza e alla buona fede.
Purtroppo, chi incappa in una storia simile dovrebbe solo far tesoro per il futuro, di fidarsi di meno, specie in amore. In amore siamo troppo “ottimisti” sugli altri. E quello ci frega. Specie se siamo donne…