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Lettera pubblicata il 20 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore AnneMisa.
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Maurizio, ciao, la tua e’ una brutta storia di manipolazione e tu ti sei dato le tue ragioni sul come trovare una via d’uscita. Il discorso sarebbe molto piu’ articolato e ampio e mi rendo conto di piu’ aspetti, leggendoti, aspetti che hai inteso trasmettere, di quelli su cui porro’ ora la mia attenzione (nel senso che hai reso l’idea di aver avuto la sensazione di aver vissuto un incubo emotivo e non solo e un forte senso di “impotenza”). Maurizio, sai tu per te e il valore che dai a questa “soluzione”, anche come risarcimento morale e come simbolico “io non ci sto”. Pero’ non sarebbe piu’ onesto ammettere che per quanto blandito e manipolato tu hai co-partecipato a questa vicenda/relazione? cio’ non giustifica, seguimi, in alcun modo il fatto che in effetti lei abbia agito male nei tuoi cfr e controllando la relazione pero’ tu non sei stato totalmente passivo. eri innamorato e non ci piove, ma se ti sei relazionato con una donna che aveva gia’ una relazione e se comunque sei stato molto e fin troppo disponibile nei suoi confronti non e’ stato solo perche’ “sei troppo buono” ma anche perche’ nutrivi un interesse nel far si che lei
Certo Rossana, non posso darti torto… però considera che io, quando ho chiamato lei per la prima volta, non avevo la benchè minima intenzione di creare tutto questo putiferio, anzi, volevo sapere come stava ed ero felice avesse una bimba. Ma quando ho sentito che stava male, ed io stavo male, e ci stavamo aggrappando entrambi l’uno all’altra, non potevo farne a meno, pensando di farle del bene, nient altro che del bene, visto che lei voleva separarsi da quell’uomo a quanto mi diceva. Solo ora mi rendo conto che non c’è mai stata questa intenzione. Lei mi usava solo per sfogarsi. Ma se fosse stato per me, la bimba sarebbe stata la mia migliore amica e avrei fatto di tutto per far stare bene la mamma per trasmettere il meglio alla figlia. Si, è vero che ho un cervello.. ma credimi, sono stato più coinvolto che altro in questa storia, nella quale sono c’entrato sempre ben poco. E tutt’ora, anche questa vendetta, è la cosa più giusta che io possa aver fatto, tenendomi lontano da lei… mi batte ancora il cuore per lei. Ma forse così, si concentrerà di più sulla sua famiglia e la smetterà di cercarmi, visto che il suo uomo non lo lascerà mai, e io non riuscirò mai a dividerla con nessun altro. Per quanto riguarda i miei genitori: mia madre mi ha incoraggiato a mandare la mail, sapendo che così si sarebbe chiusa definitivamente; mio padre mi ha invitato a riflettere, avvisandomi che ci sarebbero potute essere altre conseguenze e che non sarebbe più finita, mentre se la chiudevo e basta era meglio. Comunque, se ci pensi troppo, non è più una vendetta “sana” come te ne ho parlato, quindi, lascia perdere e mettici una pietra sopra. Esiste anche il karma e ripaga più di tutto. 🙂
scegliesse te. La tua empatia era estrema come noti tu nei cfr di lei ma in quanto legata a te. Non che non sia umano, ma di fatto lui, l’altro, non aveva una tua empatia (pure essendo coinvolto in prima persona nelle vostre, tue e di lei dinamiche, quanto tu lo sei stato nelle loro. Anzi forse in una posizione persino di “vantaggio” perche’ forse un “quadro” lo avevi piu’ lui, ma del quadro coglievi gli aspetti che interessavano te). E` ovvio, che pur avendo a che fare con una manipolatrice e narcisista, sia tu che lui abbiate vissuto la relazione ciascuno come quella “principale” dal punto di vista emotivo. Ed e’ vero che quella povera creatura ci stava in mezzo. Quando ti sei vendicato hai voluto colpire lei e non hai considerato se avresti fatto male a qualcun altro, che a te non ha fatto niente (semmai “tu a lui”). Se al compagno fosse pigliato un infarto vedendo le foto o se comunque non avrebbe avuto bisogno di un messaggio cosi palese per avere un quadro piu’ chiaro e lasciarla, ma cio’ che ha visto ha fatto male a lui, e’ di lei, lei sola e su lei sola che ti sei vendicato? solo per riflettere. se mio marito avesse un’amante e un giorno lei mi mandasse foto di lui di un certo tipo la mia sofferenza ripagherebbe un’amante respinta? Qualcosa che tra loro non ha funzionato? Maurizio, cio’ che intendo dire e’ che ho compreso il senso che tu hai dato alla tua “vendetta” e cosa non sei riuscito emotivamente a tollerare, ma ti sei cacciato anche tu in una relazione disfunzionale che ne aveva tutta l’aria sin dagli albori, inclusi i “segni” mandati “per posta” al legittimo compagno. Dici: @vendicarci di un amore non corrisposto@. Il vendicarsi di ogni rifiuto perche’ decidiamo noi chi ci deve per forza corrispondere e quanto rientra nella patologia, tipo stalker. Ho capito che non e’ il tuo caso, lei ti ha trattato (non a te solo) in un certo modo pero’ sono onesta con te: trovo in generale che cio’ che e’ intimo e privato dovrebbe restare tale anche alla fine di una relazione che sia d’amore o amicizia. Qdo uno per esempio pubblica un video privato dell’ex o lo manda in giro lo lede certamente ma dimostra anche una sua “debolezza” e incapacita’ di risolvere un suo conflitto in altro modo. Quando si sceglie di avere una relazione con chi e’ impegnato lo si sceglie e non subisce soltanto per cui prendersela solo con chi si e’ voluta quella relazione e con la sua vita “ufficiale” significa anche delegare fuori le proprie responsabilita’ e fare un gran casino e gettare il gioco per aria perche’ la partita non e’ finita come si voleva. Cio’ in generale. Ho sempre trovato squallido il fatto che l’amante viva la storia in un certo modo, sapendone i presupposti, ma poi, se viene lasciato/a avverta la moglie o il marito, per vendetta o dispetto. marito o moglie che non ha cagato di pezza fino ad un attimo prima e che poi diventa il veicolo di una vendetta. Era meglio se le rigavi la sua di lei auto pagata a rate 😉 eri piu’ “elegante”. Maurizio non so se son riuscita a spiegarmi. comunque sia per il lato “manipolazione” in se’ hai la mia empatia. ma, se posso, ti consiglio anche di domandare a te stesso, amore a parte, perche’ ti sei ficcato in quel casino e perche’ ci sei rimasto a lungo, e cercando nella “vendetta” e nel fatto che lei non ti cercasse piu’ perche’ l’hai fatta grossa, il modo per “scendere dal treno” e liberare te stesso da un rapporto malato.
In parte hai ragione luna, ma sottovaluti e prendi alla leggera molti aspetti: 1) se io avessi una donna accanto che mi mette le corna, e il suo amante, piuttosto che mandare avanti la cosa, mi avvisa mandandomi tanto di prove, lo ringrazierei. C’è gente che spende migliaia di euro di investigatori per arrivare a tanto. 2) Mandare foto ad un compagno tradito per vendicarti di lei è sbagliato, perchè coinvolge troppo gli altri? Allora anche rigargli la macchina è sbagliato, perchè dovranno spendere soldi per rimetterla a posto e andrà tutto ciò a ledere le finanze di lei, del compagno e del futuro della bambina… ma che discorsi sono? Una vendetta è una vendetta. Non c’è pietà alcuna. E’ ovvio che attaccando una persona, attacchi anche le persone che le sono attorno e che comunque hanno degli interessi in comune. A parte che poi l’auto che lei usa è quella del compagno, quindi avrei fatto un torto al compagno che poveraccio non c’entra nulla, se non per il fatto che insiste a non capire che è lei la stronza e che non sono io la causa di tutto questo. Tanto è vero che è tornata lei a cercarmi ancora, appena si è sentita insicura e insoddisfatta della sua relazione, per manipolare di nuovo il burattino che ha accanto. Non so se ti sei ben resa conto della situazione. 3) Io ci sono entrato dentro fino al collo in questa storia perchè quando l’ho conosciuta sapevo che lei voleva lasciarlo il compagno. E mi ha fatto entrare sempre più dentro, finchè io non ne potevo più uscire, quando ormai, troppo tardi, ero quasi del tutto consapevole che lei non l’avrebbe mai lasciato il compagno. Insomma, in altre parole, questa donna voleva un amante e basta, però non l’ha mai detto, forse perchè troppo puritana, forse perchè confusa, forse perchè subdola, dio solo lo sa. E invece di dirmi “voglio un amante”, mi fa credere che voglia venire a firenze, vivere con me, farci una casa insieme, vivere nella sua casa, e tante altre cagate che non si realizzeranno mai, dette soltanto per farmici entrare dentro fino al collo. E poi, scusa: io mi dovrei preoccupare del compagno… lei si è preoccupata di mia madre e mio padre che hanno vissuto indirettamente tutte le mie esperienze, mio padre per giunta reduce da un ictus? Luna, capisco le tue ragioni fino ad un certo punto, ma le vicende sono andate così, e fare del buonismo non serve a nulla, perchè credimi, ci ho pensato tanto prima di fare quel che ho fatto. Per giunta, probabilmente, non le ho neanche rovinato la vita come pensavo, perchè il compagno ha l’acqua nelle vene e se la tiene vicino nonostante tutto, forse per la bambina boh. Insomma, il mio gesto è stato più uno sputare sopra al nostro rapporto che altro, tradendo la sua fiducia così come lei ha fatto con la mia. Non è bello, certo. Ma la vendetta non è bella. Se vuoi qualcosa di bello: vai dalla persona che ti ha fatto male, perdonala, e dagli una seconda possibilità (di fartela mettere in quel posto). Io, a 34 anni, di possibilità ne ho date abbastanza.
MAURIZIO, non ho sottovalutato, avevo premesso che avrei parlato di alcuni aspetti. Della manipolazione ne so qualcosa quindi non sottovaluto affatto. Tu hai parlato di vendetta di un certo tipo, l’hai fatta, ti sei dato i tuoi perche’, la mia opinione riguardo il vendicarsi in un certo modo non ti cambia nulla. Cmq il mio non e’ buonismo,. Osservo delle dinamiche e basta,.da fuori, e’ ovvio. Non sto minimizzando la tua sofferenza ne’ quelle che per te sono le tue ragioni. Non mi stupisce molto pero’ che lui non ti abbia ringraziato (sempre la compagna sua volevi dal suo punto di vista e che lei abbia la sua ampia parte non toglie che e’ difficile vedere in un terzo incomodo un buon samaritano… Tanto piu’ se e” incazzato come un toro perche’ lei non e’ andata.con lui… Potremmo non esseri grati del tutto ad un amico, fino in fondo, se ce la mettesse giu’ pesante nell’aprirci gli occhi, sebbene non c’entri. E se uno assume un detective e’ perche’ agisce per sapere. A lui lo hai cercato tu).
Ne’ mi stupisce molto che lui, almeno per ora, non la lasci, per quanto non saranno belle giornatine… Che lei lo aveva tradito lo sapeva gia’ prima e non per questo aveva chiuso. Intendo dire che anche lui si da’ le sue ragioni diverse da quelle che avresti voluto tu. La macchina non era letterale, e non penso sarebbe stata una buona idea. Guarda che ho capito come hai vissuto l’inizio della storia. Il problema, banalmente, e’ che se davvero una persona vuole lasciarne un’altra… Lo fa. Ho capito che tu hai sofferto molto nel ruolo in cui eri e tanto piu’ perche’ dovevi fare da antistress ma beccarti anche i loro stress. Non sottovaluto. Il punto e’ che a questo gioco ti sei prestato anche tu. Capisco che ti sta sulle palle che te lo dico e mi dispiace moltissimo anche per i tuoi genitori. E lei ha avuto degli egoismi e dinamiche di controllo e ha guardato gli equilibri suoi, e’ chiaro. Pero’ purtroppo ti sei prestato al gioco anche tu. Guarda che non la metto su un piano “moralista” o “chi la fa l’aspetti” e similia. E il punto di vista da cui te la sei vissuta l’ho capito. E anche che qdo hai detto (sacrosanto) risolvi prima le tue cose ” a lei non e’ andata giu’. Ma difficilmente essere un amante e’ un “bel vivere” e difficilmente i tuoi interessi vengono tutelati, perche’, bene che ti vada, sei entrato in un casino che due, per loro ragioni, non stanno risolvendo. Altrimenti non saresti un amante, ma staresti con chi i suoi casini li ha risolti. Non ho detto che dovevi pensare a lui (se avessi pensato a lui non come una “comparsa” non stavi con lei) dico pero’ che anche tu ti sei mosso comunque perche’ volevi lei, non perche’ sei fatebenefratelli. Lui c’era anche prima ma l’hai tirato in ballo qd hai deciso che se lei sceglieva di restare con lui allora no, allora la storia loro andava distrutta. Per fare un torto a lei, ma tant’e’… Ti faccio una domanda, se vuoi rispondermi: ma se lei lo avesse lasciato per stare con te e per vendetta vi avesse fatto dei casini, ne avesse fatti a te, tu che avresti pensato? Perche’ in fondo lei stava cmq con entrambi prima. Se la volevi ancora ed eri cmq contento che fosse ancora li’ con te, per quanto per un tot ci fosse stato lui (ma lo sapevi gia’) cosa avresti pensato di lui? Che e’ l’intruso che non sa lasciar perdere o perdere? Non so, te lo chiedo.
Maurizio,
per me aveva ragione tua madre, anche se nell’adesione alla tua idea era probabilmente coinvolta dall’affetto per te e dal bisogno di saperti finalmente libero dal pensiero di quella donna. hai fatto bene ad informare il marito del comportamento della moglie. quasi certamente gli hai fatto un favore, anche se sul momento non l’ha gradito. mi sembra giusto che sappia fino in fondo chi ha scelto come compagna di vita e madre di sua figlia. mi dispiace soltanto per la bambina, unica innocente in tutta la situazione.
il punto di vista di tuo padre è più allineato al Vangelo, che dà un valore morale alla scelta del perdono, sempre eticamente preferibile quando appena appena possibile. ma… se ti devi portar dentro per anni e anni una negatività che ti è stata inflitta e che non sei stato capace di evitare, dopo essere stato cornuto, non mi sembra giusto che tu debba essere anche mazziato. assumiti pure le tue responsabilità di quanto è accaduto. tuttavia, da quanto hai raccontato, lei è stata perfida e incurante della sofferenza che ti ha ripetutamente arrecato, di cui doveva essere almeno in parte consapevole.
personalmente giustifico quasi tutto quando è il sentimento a muovere le azioni. in questo caso di sentimento da parte di quella donna ne percepisco davvero molto poco. quindi, ben venga che ti sia vendicato, soprattutto se questo ti libera da qualsiasi possibilità di ricascare sotto le sue grinfie. ti ha biecamente usato, ed è bene che tramite la punizione a cui l’hai sottoposta impari in futuro a comportarsi in mopo più corretto e più rispettoso del prossimo.
ti senti meglio ora? pensi ancora a lei?
Certo Luna, infatti io non mi aspetto nè mi aspettavo un grazie dal suo compagno. Il suo punto di vista non fa male a me, ma a lui. Ma non sto a giudicarlo, nella mail che gli ho mandato gliel’ho anche scritto che è un bravo ragazzo e che è lei la stronza, figurati. Fra l’altro era anche vergine, non so se l’ho già detto, quando lei si è fatta mettere incinta. Infatti, figurati, il mio gesto non è nato per avere un ringraziamento, ma è stato dettato dalla pura voglia di staccarmi da qualcosa di completamente sbagliato e per quanto assurdo sia, per fare la cosa più giusta, ritornando al discorso di farsi giustizia da soli, riguardo al quale in conclusione, posso affermare che, secondo me, la giustizia è una cosa che sentiamo dentro, quindi è difficile farne una regola, sta ad ognuno decidere se vendicarsi o meno, e comunque, come anche altre persone hanno detto, esiste il karma, e quindi se non te la pigli con le tue mani, prima o poi il bene che hai fatto ti torna, così come il male. Per rispondere alla tua domanda, senza parlare del fatto che è vero che avrei dovuto chiudere, ma non ne ero capace, e questo è stato un gran limite per me (tutt’ora ripenso a lei e vorrei che stesse bene ma ci sto mettendo una pietra sopra), spero non me ne si voglia fare una colpa di questo. Non è facile chiudere quando una storia è sbagliata, quando ami, e quando sei l’unica persona che lo capisce e vuole chiudere con un gioco che gli altri sopportano ma che a te fa malissimo. Rispondendoti, insomma, avrei cercato di parlare con lei indirettamente per far si che loro restassero amici, perchè lui è sempre il padre della bimba e io non posso sostituirlo. Ma parliamo per ipotesi, ovviamente, perchè credimi, ho aperto discussioni sul mio fb, mi sono interessato tantissimo a questa storia credendo di esserne parte attiva, e non solo un diversivo, un arma per ricattare un compagno che non cambia, un antistress. Quando l’ho capito, andava chiusa e così è stato, anche se non nel migliore dei modi. Spero di averti trasmesso il mio punto di vista. Si è vero, non sono un santo e non voglio farlo, ma ho cercato sempre di fare la cosa più giusta, e tutt’ora, meglio che si risolvano le cose loro e che litighino, piuttosto che ci sono pure io in mezzo a sto casino per vivere una semplice passione. Di donne ce n’è migliaia, io credevo di aver trovato, stupidamente, l’amore. E non sono così ingenuo come sembra, però lei è riuscita ad entrarmi davvero dentro come non accadeva da tempo, mi ha disarmato, per poi umiliarmi, farmi perdere le battaglie in cui credevo. E questo ha cambiato tutto il mio modo di agire. Spero davvero di essere stato chiaro, ma puoi farmi altre domande se non lo sono stato Luna 🙂
Grazie Rossana, sei molto cara. Sono d’accordissimo con te, hai centrato in pieno il discorso. Magari avessi potuto fare come mio padre e come il Vangelo ci insegna… ma ho dei limiti, che anche se non voglio accettare sono ben presenti. E si, va bene così, altrimenti avrei portato dentro tutto questo in malo modo, e sarebbe stato anche più difficile, se non impossibile il distacco da lei. Invece, con questa soluzione, anche se sono tentato da scriverle, perchè lei non ancora mi ha cancellato dai contatti via internet, nè bloccato, se non su quelli che servono come “facciata” al suo gioco diabolico, sono molto poco propenso a scriverle per più e più motivi. Sono passati pochi giorni, penso ancora a lei, sia in male che in bene. I sentimenti forti sono strani, equilibrati, e c’è sia amore che odio quando vuoi bene completamente a una persona. Alla fine non le ho rovinato di sicuro la vita. Al massimo, non sto più partecipando a rovinare l’esistenza di quella bimba. La mia vendetta è stata di più sputare sulla fiducia che lei mi aveva dato, che è stata la cosa che a lei ha più fatto male di tutto, ma non me ne importa visto come ha trattato i miei sentimenti e la mia di fiducia. Sto male relativamente, perchè accuso molto la solitudine. Però fa parte dei miei propositi del 2013, dove mi sono imposto di concentrarmi su me stesso per realizzarmi in questa città. Quindi stare da solo e accettare la mia solitudine e stare bene con me stesso è uno step fondamentale. Diciamo che l’ho buttata fuori dalla mia vita a calci nel fondoschiena, preso tanto dalla mia vita e stufo ormai di un deja-vu infantile e logorante, non solo per me, quanto per il suo compagno, per lei addirittura e soprattutto per quella bambina. I consigli per il suo futuro, per stare bene e per far crescere serenamente la bimba gliel’ho dati. Ora sono fatti suoi. Io credo di aver fatto già troppo. In altre parole, rispondendo alla tua domanda e ringraziandoti anche per la tua preoccupazione (sei molto cara): Si sto meglio e Si la penso ancora. Ma non la penso perchè ci vorrei stare insieme. La penso perchè ho sempre creduto in lei, in quello in cui lei stessa ha rinunciato ma che ancora cerca, nell’amore, nella vita… e quindi spero che comunque, la sua vita si risolva per il meglio. Credo poco nel fatto che troverà pace nella sua famiglia. Ma magari fra tempo comincerà a realizzarsi, a ritrovare se stessa e a vivere finalmente la sua vita, invece di respingerla e cercare di distruggerla e sfregiarla in tutti i modi, facendo del male a se stessa e alle persone che le vogliono bene. Per quanto riguarda me, lo so che è nobile interessarsi di persone con tanti problemi, ma è anche vero che sono un po’ stanco di situazioni del genere, vorrei soltanto una donna seria, realizzata, che sta bene con se stessa, con tutti i suoi difetti, chi se ne frega siamo umani… ma che ne sappia ridere. E nell’attesa che arrivi, realizzo me stesso. Un abbraccio ragazze.
Maurizio,
ancora una domanda, se ti va di rispondere. quanti anni ha questa donna che s’è fatta mettere incinta essendo vergine?
per me c’è caso e caso e il tuo, con un bisogno così forte di pareggiare i conti per essere stato “usato” in modo tanto egoistico e crudele, meritava di avere soddisfazione.
ora, però, impegnati al massimo a star lontano da lei. altrimenti può finire pure peggio di come già è andata.
mi è molto piaciuto di te che tu abbia chiesto consiglio ai tuoi genitori…
un abbraccio.