Salta i links e vai al contenuto

L’indifferenza è davvero la vendetta migliore?

di AnneMisa
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 20 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi su facebook: L’indifferenza è davvero la vendetta migliore?

La lettera ha ricevuto finora 131 commenti

Pagine: 1 4 5 6 7 8 14

  1. 51
    luna -

    SARAH, concordo sull’invischiamento a lungo termine. Personalmente non mi riesce proprio di godere per sfighe gravi (malattie, lutti) che colpiscono le persone. Non ho un buonismo per cui auguro a chi mi ha fatto del male una vincita all’enalotto e se una persona che semina male zizzania e tempesta raccoglie di conseguenza piu’ che pensare che e’ giustizia divina penso che esistono anche dirette conseguenze. Non sempre ma spesso i nodi vengono al pettine. Se invece no e chi si comporta di m ha intorno dei fans beh ognuno dei fans nel suo rapporto 1:1 avra’ le sue ragioni insite nel rapporto, magari realmente positivo, o per edulcorare dei comportamenti di m, per farseli piacere o per andare oltre magari per qualche “alleanza”. Non puoi controllare questo genere di cose. Se poi un soggetto ha raccontato palle che ti ledono e giudichi (tu generico) che vada ristabilita la verita’ non mi pare sia una vendetta. Denunciare qualcuno per diffamazione (all’estremo giuridico) se di diffamazione si tratta non e’ una vendetta. Ne’, in caso ci siano gli estremi, andare da un avvocato a chiedere un consulto su danni fisici, materiali e morali. Ci sono dei casi in cui l’ingiustizia e’ palese e non puoi farci nulla. La frustrazione e’ alta. Non lo sto certo negando. Ma che fai? Magari rischi pure di passare sb

  2. 52
    luna -

    Dalla parte di un perseguibile torto o peggiori la tua situazione cercando di vendicarti o di produrre un danno? L’indifferenza in alcuni casi nasce come reazione salvavita (mi e’ successo) mentre in altri, piu’ pesanti e traumatici, ti cucchi pure i danni da sistemare in te e fuori che qualcuno ha prodotto. E il dispiacere e la rabbia. Pero’ a volte vedi anche in cosa, e sul serio, e’ sfigato l’altro. Per quanto in teoria dovrebbe essere chi ne esce meglio. Se il malessere ti acceca rischi invece di vederlo come se davvero avesse vinto l’enalotto e te lo sfigatone. Capita anche che chi ti ha fatto del male viva fasi di botte di culo o anche solo tranquillita” e tu ne hai una dietro l’altra, da disperazione. Ma che fai? Ti concentri su te per uscire dal fosso e tenti di coltivare il positivo e vederlo se c’e’, se ti e’ rimasto o te lo devi creare o regali altre energie e tua negativita’ e dipendenza a chi ti ha fatto del male? Non dico.sia facile vederla cosi, ma per esperienza personale direi: prima ti concentri su te dopo un torto e uno.tsunami e meglio e’. Purtroppo nn sempre chi rompe paga. E anche su cose molto gravi. E puo’ corroderti il fatto che sia cosi.

  3. 53
    sarah -

    @luna
    ovviamente io intendo piccole sfighe e non cose gravi.Il mio ex amava la sua moto più delle persone e sai cosa è successo?Gliel’hanno rubata!Qui ci godo eccome!Doveva vendere la sua casa e non ci è riuscito,si è subito trovata un altra a cui probabilmente fa vedere una delle sue maschere e lui che voleva tanto andare via dalla città,trovare un posto in campagna,per questa cerca di andare a vivere nei posti più affollati e vicino al mare che ci siano,posti che quindi non gli piacciono affatto,Ha 40 anni e le tasche perennemente bucate,i soldi che guadagna li sputtana e non ha quindi grandi prospettive per il futuro,quindi ci godo eccome!

  4. 54
    luna -

    SARAH, si si, immaginavo. Non dicevo che tu godi di sfighe gravi. C’e’ chi lo fa pero’, e personalmente lo trovo inquietante. Vedi, per quanto riguarda il tuo ex, non hai dovuto manco faticare. E qdo dici delle mani bucate, appunto, quello e’ lui e un modo di essere e non semplicemente di fare riguardo la vita… Buona domenica 🙂

  5. 55
    Maurizio -

    Ciao Sarah. Io sono Maurizio, vivo a Firenze, sono di Napoli e ho 34 anni. Mi ritrovo su internet cercando temi a proposito della vendetta, perchè proprio ieri, per la prima volta nella mia vita, mi sono vendicato di una persona che mi ha fatto del male. Non è un argomento facile. Infatti sto cercando di capire quanto sia giusto quello che ho fatto, anche se alla fine lo senti dentro di te, e ti posso assicurare che ogni volta che sto male, sono appagatissimo della mia vendetta. Ho estratto alla fine un pensiero che riassume il mio concetto (l’ho postato anche sul mio facebook): “Vendicarsi è giusto, se il cuore è d’accordo con la mente. Vivere per la vendetta è tempo buttato nel fiume”. Io non ho mai creduto nella vendetta. Però mi sono portato dentro poi per anni, il male subito da alcune persone, perchè quando si è troppo generosi oppure semplicemente si ama, e dall’altro lato non sei corrisposto e peggio ancora, l’altra persona si approfitta ed usa i tuoi sentimenti, allora, a questo punto, con tanta riflessione e tanta pazienza, la vendetta nasce e prende forma e metterla in atto è un processo addirittura automatico, dettato dagli stessi sentimenti. Però la vendetta deve avvenire con stile, come tu hai sottolineato parlando della moto, ovvero non deve riguardare il male fisico, nè nessun altra cosa che lascerebbe dentro di te sensi di colpa che ti legherebbero ancora a quella vicenda o persona, il che rischierebbe di avere l’effetto contrario, ovvero, invece di ripagare del male subito l’interessato, rischieresti di rovinare la tua stessa vita e psiche, restando legata a una storia ormai da chiudere e non sentendoti pulita dentro di te. Ti racconto in breve la mia esperienza, che magari può dare un significato più pieno alle mie parole. Fino a ieri ero innamoratissimo di una donna, che aveva un compagno e una bambina. Ci sentivamo 5 anni prima, io un giorno la chiamo per sapere come sta e lei mi racconta che convive (non si è sposata), che ha una bimba, che con il suo compagno non sta bene. Poi un giorno mi provoca e scatta la scintilla. Lei sale ad Asti, originaria di Montella-AV, dopo aver rifiutato l’incontro in campania, perchè a sentir lei, voleva prima porre fine alla sua storia e chiarire il tutto. Era scesa di nuovo nel suo paese, perchè stava in crisi col compagno e voleva starne lontano. Sono stati in crisi dal primo anno insieme da conviventi. Lei si è fatta mettere incinta solo per andare via di casa fra l’altro. Insomma, quando torna in casa sua ad Asti, mi ritrovo a nascondermi e a fare l’amante. Ci incontriamo. Le lascio dei segni e il compagno la sgama. Lei si separa per qualche giorno. Al momento in cui doveva venire a Firenze, non viene più e ritorna col compagno. Mi cancella dalla sua vita con grande sofferenza. Dopo qualche mese si ripresenta nella mia vita con scuse e di tutto per farmi innamorare di nuovo, sapendo che ho un debole. Andiamo avanti un po’ finchè il compagno non c’è. Poi lui torna. Lei risparisce.

  6. 56
    Maurizio -

    Le parlo chiaramente dicendole che se vuole mandare avanti la nostra storia, sembrandomi lei innamoratissima, deve concentrarsi su di me e smetterla di voler cambiare il compagno che è quello come persona, o lo accetta o resiste finchè io non trovo lavoro e posso portarla via. E di concentrarsi sulla bambina, che il suo amore la ripaga di tutto. Lei non risponde, evade il discorso. Poi mi spegne i telefoni. Io realizzo che sono stato sempre un antistress per lei, ma non è mai voluta davvero stare con me. Il giorno prima avevo ritrovato una frase che lei mi scrisse prima di natale, prima di abbandonarmi: Per favore, non mandarmi più sms, messaggi su facebook e non cercarmi più. Mi fece tanto male. E il dolore era riemerso. L’ho punzecchiata con frecciatine e la sua reazione mi ha fatto capire che le sue non erano scuse sincere, ma solo un modo per riavvicinarmi a lei, perchè le mancava l’antistress, perchè, parole sue, quando c’ero io lei non litigava nemmeno con il suo compagno. Insomma, quando spegne i telefoni e non si fa trovare, io sto male una notte intera. Ciò nonostante, depressione e tutto, il giorno dopo con poche ore di sonno mi sveglio e vivo la mia giornata. Lei durante il giorno è offline. La sera prima aveva litigato con il compagno e mi aveva detto che stava una merda fra l’altro. Ed io ero preoccupato. E lei spegne i telefoni. Il giorno dopo mi manda un messaggio in tarda mattinata avvertendomi che non poteva rispondermi perchè stava in giro con daniele… -.-‘ Cioè, in pratica, io avevo passato una nottataccia e lei era in giro col suo compagno per chiarirsi e passare una bella mattinata, strafregandosene che io stavo male e mi aveva anche chiuso i telefoni. Cosa che non faceva per la prima volta, l’ultima volta che l’aveva fatto era quando minacciavo il suicido, preso dalla disperazione. Quando lei ha avuto una reazione simile, le sono stato vicino tutta una mattinata finchè non si è alzata dal letto e si è ripresa. Insomma, in quel momento ho capito che non contavo niente per lei. E lei l’aveva capito che mi allontanavo e mi mandava messaggi dolcissimi. Però restava offline e mi evitava, sapendo che le volevo parlare dalla notte prima e già da qualche giorno di altri argomenti importanti, ovvero che dovevo staccarmi dal pc per pensare alla mia vita e quindi ci dovevamo sentire di meno. Per assurdo era la stessa cosa che voleva lei, quindi non avremmo dovuto litigare. Ma il fatto che mi evitava di nuovo, dopo che per me era morta e poi era tornata nella mia vita, i telefoni di nuovo spenti. Insomma, la ricatto minacciando di dire tutto di noi al compagno, e lei finalmente trova il tempo di venire in internet. Le propongo di non concentrarsi più sul compagno, dopo un discorso complicato e di pensare a noi due e alla bimba e basta. Ovviamente mi illudevo di contare qualcosa per lei. Invece lei ha sempre e solo voluto cambiare il padre di sua figlia e mi ha usato per farlo ingelosire, per tenerlo sotto controllo, per costringerlo a

  7. 57
    rossana -

    Maurizio,
    sbaglio o alla tua storia manca il finale?

  8. 58
    Maurizio -

    cambiare e a fare quello che diceva lei. Infatti lei mi risponde vagamente, elude il discorso, poi mi dice fai quello che vuoi, non mi interessa e chiude telefoni e tutto. L’avevo avvisata anche. E lei sa che la cosa che più non mi piace è essere chiuso i telefoni in faccia, perchè ci stavo malissimo. In realtà, mi faceva stare male spesso. Insomma, apro la mail, e mando le sue foto più scandalose al compagno, con tanto di lettera per non farsi sentire più. Il compagno non si aspettava una cosa simile, sapeva che lei aveva chiuso con questa storia. E lei non si aspettava delle foto. In altre parole, le ho distrutto la vita. Distruggere la vita di una persona che ami non è una decisione facile da prendere e bisogna pensarci bene. Io ne ho parlato anche con i miei genitori prima di farlo. Dopodiche, mi sono guardato dentro: il cervello era d’accordo, perchè in questo modo lei non sarebbe più tornata da me e si chiudeva finalmente questa storia tremenda. Il cervello ha interrogato il cuore per dire: “a te dispiace se la distruggiamo?” E il cuore ha risposto senza pietà, avendo sofferto tantissimo. Quindi, ho deciso di vendicarmi. E ti devo dire, ha funzionato. Adesso lei ha tutta la vita davanti per provare quello che ho provato io, da sola, così come lo ero io. Giustizia è fatta. E’ appagante. Ed è servito anche a chiudere questa storia, perchè anche quando le avevo scritto di chiudere, lei mi aveva scritto “è una tua decisione”. Praticamente, sapeva che io non ce la facevo, e saremmo andati avanti fino alla prossima possibilità di vederci, dove poi si sarebbe tirata indietro, ferendomi e abbandonandomi di nuovo, semplicemente per i motivi che ti ho detto, ovvero, il compagno. E’ stata diabolica. Insomma, in altre parole, se hai delle buone ragioni per vendicarti, fallo. Ma la vendetta va vissuta poco, ovvero, si consuma fredda nel senso che ci vuole pazienza, ma appena c’è l’occasione la si sfrutta, sicura di te stessa. Se ci pensi sopra, oppure se non te la senti, o se ci metti una pietra sopra, allora non vale la pena riaprire la cosa dopo tempo oppure vivere aspettando un giorno che ti vendicherai, perchè ti porterai dentro tanta negatività. E l’obiettivo della vendetta è proprio quello: fare uscire tutta quella negatività regalandola tutta alla persona che ti ha ferito. Ti consiglio di leggere anche l’argomento sulla wikipedia che differenzia anche in vari tipi la vendetta. La mia vendetta è stata motivata da tutti e 3 i tipi, io credo. Perchè anche per principio e per far si che tutti capiscano che sono stanco di essere preso in giro, l’ho fatta. E credo che da oggi in poi, quando si approfitteranno della mia bontà, mi vendicherò di nuovo. Spero di essere stato utile. E chiedo scusa alla REDAZIONE se ho usato troppi messaggi, ma ci ho tenuto a raccontare la storia per far capire le dinamiche, trattandosi di sentimenti, perchè comunque, la vendetta ragionata non è più d’amore, ma è d’onore e non è esattamente la mia storia. Saluti e stammi ben

  9. 59
    Maurizio -

    Si Rossana, mancava il finale, il sito ha delle restrizioni e io avevo una lettera lunghetta da scrivere. Meno male che me l’han passata. Spero serva a qualcosa la mia storia. Comunque, onestamente, la vendetta che ho fatto non mi ha dato sta grande soddisfazione. Mi ha ripagato in parte, magra consolazione, quando vedi il tuo cuore spezzato nulla può ripagarlo. Però, di sicuro, mi è servita, almeno finora, ad alzare dei muri con quella persona, per il suo bene, quello della bambina e il mio. Dicendo questo, spero vi rendiate conto di quanto sia soggettiva la questione, e che se è possibile evitarla, essendo superiori, la vendetta si può anche sorvolare, tanto il karma ripaga da solo. Vi abbraccio tutte, vendicatrici dell’amore 🙂 Difendetelo a spada tratta!

  10. 60
    rossana -

    grazie, Maurizio, di aver terminato il racconto.

    il sito consente due post per ogni argomento prima delle ore in cui vengono pubblicati (2, 6, 10, 14, 18, 22), per cui, sia pure a puntate, si può comunicare tutto quello che si desidera.

    andrò su wikipedia ad approfondire l’argomento, come da te suggerito.

    per ora ti pongo una domanda: come ti hanno risposto i tuoi genitori quando hai chiesto il loro parere?

    per il resto, devo riflettere. quello che di primo acchito trovo poco giusto è che una bambina sia stata coinvolta nelle dinamiche, poco edificanti, di tre adulti, perchè, a mio avviso, anche tu sei partito con il piede sbagliato, inserendoti in un rapporto di coppia, sia pure con tutte le attenunati del caso.

    scusa la franchezza.

Pagine: 1 4 5 6 7 8 14

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili