Ho pianto fino ad ora e non riesco a smettere.
Non cerco compassione e tanto meno voglio risultare patetico. Prendo tempo anche per scrivere, per respirare …. Per una qualsiasi cosa o motivo che mi ridia un attimo di tregua.
Tremo davanti la fine romantica di un film commedia di Salvadores, e, nella tristezza che mi assale, riesco solo a pensare che un film del genere l’avrei proprio evitato prima dell’arrivo di lei. Che idiozia eh?! … Sono mesi che non la vedo o non la sento, andiamo per l’anno da quando mi ha lasciato, eppure … eppure la vedo ovunque … ho letto di tutto sono andato dallo psicologo finchè i soldi me l’hanno permesso ( a volte credo sia vero che solo i ricchi abbiano il privilegio della salute), parlato con persone, evitato di informarmi sul suo conto, fatto qualsiasi cosa fino ad oggi per cercare di riprendere in mano la mia vita ….
Lo so che tutto quello che sto scrivendo risulta essere banale agli occhi di chi legge, penoso per quante altre volte una storia come questa è stata vissuta e sviscerata in ogni suo aspetto dalla trama più semplice a quella più complessa, ma sono qui per cercare di alleggerire il dolore …. Almeno credo,almeno spero.
Non vi so spiegare come i pensieri continuino a tormentarmi, vengono fuori dal nulla con il ricordo costante del suo viso e di situazioni vissute. Spesso nella felicità altrui, quando mi capita davanti,di qualsiasi entità, cado in una depressione che pare non conoscere fondo, un precipizio senza fine,dove magicamente affiora, come una lama che mi trafigge fredda i polmoni, l’immagine che ogni volta mi incantavo a guardare: il suo volto, ogni linea che la caratterizzava quando dormiva, sorrideva, parlava, in silenzio mi guardava o era intenta semplicemente a guardare il vuoto.
Mi sono sempre ritenuto una persona abbastanza forte dato che non è la mia prima delusione (intesa non come solamente la fine di questo amore nello specifico, ma nel senso di un contesto generale del mio vissuto) nella vita e credo proprio che non sarà di certo l’ultima … eppure non riesco a venirne fuori, non ce la faccio. Tento ogni giorno di sorridere e di scherzare, lo faccio, anche perché le persone per quanto ti vogliono bene non hanno voglia di avvicinare a se stesse, giustamente, la tristezza cronica, i problemi di un individuo, anche se a loro caro, poiché, tutti noi, viviamo per star bene, per gioire dei nostri desideri.
Avrei voluto sposarmela, sentivo dentro di me una voglia mai provata di avere dei figli con i suoi occhi, le sue labbra, i suoi capelli, divertirmi con loro ed essere orgoglioso di avere una famiglia capace di esistere solo nelle fiabe. Ciò che mi manca ora è il cuore, le giornate dopo che per sei anni e mezzo avevano assunto un certo calore, un certo sapore, ora si susseguono insipide, povere, con una costante apatia alla vita in cui mi sento sempre più impantanato, estraneo, escluso.
Ho 31 anni e sento perfettamente di essere sulla soglia di un cambiamento, sento di dover cambiare anche me stesso per stare meglio, mettermi al centro della mia vita come non ho mai fatto in tutto questo tempo a pensarci bene … ma è dura, e leggendo varie storie, commenti di altri utenti invidio chi ha trovato la forza di dire basta alla sofferenza.
Vorrei stare solo meglio, non credo di essere una persona che merita ciò che gli sta accadendo, non sono perfetto ma di certo ho dei valori e non chiedo nulla dalla vita se non smettere di soffrire e trovare finalmente la forza di alleggerire un peso che mi schiaccia dentro e che si manifesta ogni santa mattina quando aperti gli occhi mi sembra ancora di vederla li, bella come il sole, mentre beata mi dorme a fianco carica del suo profumo e di tutto quello che ha significato per me.
Matteo.
Se un piatto o un bicchiere cadono a terra senti un rumore fragoroso.
Lo stesso succede se una finestra sbatte, se si rompe la gamba di un tavolo o se un quadro si stacca dalla parete.
Ma il cuore, quando si spezza, lo fa in assoluto silenzio.
Data la sua importanza, ti verrebbe da pensare che faccia uno dei rumori più forti del mondo, o persino che produca una sorta di suono cerimonioso, come l’eco di un cembalo o il rintocco di una campana.
Invece è silenzioso, e tu arrivi a desiderare un suono che ti distragga dal dolore.
Se rumore c’è, è interno.
Un urlo che nessuno all’infuori di te può sentire.
Un boato così forte che le orecchie rintronano e la testa fa male.
Si dimena nel petto come un grande squalo bianco intrappolato nel mare; ruggisce come la mamma orsa a cui è stato rapito il cucciolo.
Ecco cosa sembra e che rumore fa.
È un’enorme bestia intrappolata che si agita, presa dal panico; e grida come un prigioniero davanti ai propri sentimenti.
L’amore è così…nessuno ne è indenne.
È selvaggio, infiammato come una ferita aperta esposta all’acqua salata del mare, però quando si spezza il cuore non fa rumore.
Ti ritrovi a urlare dentro e nessuno ti sente”.
(Se tu mi vedessi ora – Cecelia Ahern)
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
mamma mia che pena , ancora zighi a trent’anni suonati , ma sei un uomo o una merda ? e c.... sono queste poesie leopardiane sul cuore che si spezza in silenzio ? meriteresti di fare un infarto cosi’ capiresti quali sono i veri problemi di cuore , altro che essere lasciati da una sciacquetta.
@riminum
Mi dispiace e so cosa stai passando, sembra un tunnel senza fondo e nessuna luce.
Purtroppo, devi accettarlo, non avrai mai risposte.
Sei innamorato, ma di quel amore grande e te lo dico subito non sarai piu’ lo stesso.
Devi accettarlo purtroppo e se la ami veramente, ma veramente, il fatto che stia bene o che sia felice senza di te deve farti contento.Sembra un assurdità ma non lo è.
Preferivi vederla infelice e scontenta al tuo fianco?Penso che anche tu,le tue giornate, il tuo essere vivevano in funzione del suo sorriso.
Non c’è piu’.
Quindi dentro di te, accetta la cosa e riparti da te stesso, arriverà un altra che apprezzerà quello che sei e quello che puoi dare.
E non paragonare un altra con lei, siamo tutti diversi sia in pregi che difetti, ma penso che lo sai ben, hai già detto che hai già avute traversie sentimentali.
Allora se lei era speciale apprezza il fatto che, in questo viaggio della vita ti ha accompagnato per un pezzo.E se pensi a lei ricordala con il sorriso, se era veramente speciale comunque ha dedicato un pezzo della tua vita a te.
Hai perfettamente ragione Gaudente. Sono uno che l’ha sempre pensata come te, eppure, inverosimilmente non riesco a non assumere un atteggiamento che entrambi detestiamo … prendo il tuo post come uno sprono, ritornare alla realtà dei fatti. Grazie.
Ciao Matteo,
capisco bene il tuo dolore perché l’ho provato anch’io anni fa,posso dirti per certo che se continui su questa strada sarà sempre peggio,non pensare che qualcuno possa aiutarti,devi trovare la cura dentro di te e con la tua buona volontà.
Come si legge nella poesia che hai postato,il dolore è silenzioso e quindi nessuno è in grado di percepirne l’intensità e quindi nessuno è in grado di aiutarti a superarlo.
Deve partire tutto da te anche se sembra assurdo e impossibile,devi cominciare a capire che certe esperienze sono parte delle vita e non possiamo farci niente.
I consigli “pratici” che voglio darti è,prima di tutto,di non vergognarti del tuo dolore ma di viverlo con dignità,non andare in giro col muso lungo e l’espressione triste,perché verrai solo deriso e compatito.
Comincia a ribaltare in positività quello che ti fa sprofondare nella tristezza,per esempio se vedi una coppia felice devi essere felice anche te,oppure se vedi una foto o un film che ti ricorda la tua ex comincia a viverlo come un ricordo di una bella esperienza.
Io,a suo tempo,ne sono uscito così,ho affrontato il dolore e l’ho trasformato in ricordi positivi…
Adesso sono passati parecchi anni e posso dire che quella ragazza che mi ha fatto soffrire è diventata una cara amica e quando ci vediamo scambiamo volentieri due chiacchiere,perché le persone che lasciano sanno bene di causare un dolore immenso e ingiusto ma non possono fare altrimenti e la cosa che sperano più di tutti è quella di essere comprese e perdonate.
Un saluto a the matrixx e a walk, grazie mille per le vostre parole. Sono certo che chi abbia passato come me un dolore simile possa perfettamente capirmi quindi prendo tutto come un arricchimento per poter stare meglio e venirne fuori … lei non c’è più, è vero, ma io si e sfoghi come quello dell’altra sera devo cercare di archiviarli voltando definitivamente pagina visto che non sono il primo e neanche l’ultimo a subire questo tipo di dolore, e cercherò sempre di avere un sorriso per tutti, sempre … grazie ancora x l’attenzione che mi avete concesso, vi auguro il meglio. Un saluto.
Riminum : guarda, vorrei tanto essere tuo amico per aiutarti, in questi momenti OGNI MEZZO E’ LECITO per far rinsavire la persona che (come te) sprofonda in un abisso, se fosse necessario sarei disposto a rifilarti un sacco di botte, MA CON IL CUORE!!
Forza, coraggio!!
Ciao Bobo. Grazie per il sorriso che mi hai regalato, sono sicuro che sai essere un ottimo amico per chi ha la fortuna di averti vicino come tale. Qualche sberla non fa mai male da chi te le da con il cuore e personalmente, che sono della vecchia scuola, una spronata del genere la prenderei senz’altro bene con una bella birra sopra in compagnia tua … effettivamente, seppur io sia grato x tutte le persone a me vicine nel quotidiano senza le quali sarei ridotto veramente male, mi manca qualcuno che mi tiri su per il bavero nei momenti più bui. Grazie ancora x il tuo sprono, mi ha fatto veramente piacere quanto il sostegno di tutti gli altri.
Porca misera, caro ragazzo, tutto quello che hai scritto rispecchia al 100% il mio stato d’animo di oggi. Prendi la tua storia e la mia e vedrai che combaceranno alla perfezione. Anch’io come te, molti anni insieme (11 per la precisione) e ho 31 anni, lei mi lascia 5 mesi fà alla soglia della convivenza dicendo di non amarmi più. Tanti anni in cui stavo divinamente con lei, vivevo la mia vita spensierato e felice sorvolando anche abbastanza facilmente su problemi della vita, solo perché c’era lei affianco a me. Negli ultimi 2-3 anni quante domande sul fatto se era la donna giusta per me, se l’amavo veramente ecc. Si, perché, non sò se il motivo sia che lei sia stata la mia unica storia seria della mia vita o cosa, non ho mai realizzato a fondo il sentimento che provavo per lei. Di mio sono un tipo avaro nella manifestazione delle emozioni, sarà che dopo aver visto più di un matrimonio fallito in famiglia mia (non i miei genitori per fortuna), ho cercato di autodifendermi, mah. Comunque dopo alcuni anni a pormi queste domande ho capito, ho capito che l’amavo veramente e sarebbe stato stupido rinunciare ad una così bella persona, e allora ho dato un accelerata al nostro rapporto, ho chiesto la convivenza e cominciavo a parlare sempre più spesso di matrimonio e figli. Il risultato di tutto ciò lo sai benissimo. Ora, nella situazione che sto vivendo sulla mia pelle, stò capendo quanto profondamente amavo questa ragazza, dalla mattina e fino alla sera il suo pensiero mi accompagna costantemente, mi manca come l’aria, mi manca l’idea di vedere lei che giocava con i miei figli, quando mi sveglio e realizzo che lei non c’è più è durissima. Lei ovviamente non si è più fatta vedere e sentire a parte 2 occasioni, la prima per puro caso, dove lei mi ha salutato anche abb affettuosamente e dove io non ho contraccambiato (almeno subito) per rabbia, e solo andandomene gli ho detto un ciao a denti molto stretti. la 2° volta e a distanza di 2 settimane dal primo incontro…
sono ritrovata davanti al bar dove mi trovo abitualmente, ci siamo detti ciao e poi uno da una parte e uno dall’altra. Lì l’ho osservata per un pò e ho capito che io non sono più nei suoi pensieri, era felice e spensierata con le sue amiche.
Anche io come te, pensavo di essere forte e che se sarebbe successo (perchè non sono stupido, lo sò che le cose possono finire da un momento all’altro) non avrei sofferto certamente così. Ancora adesso mi ritengo una persona forte caratterialmente e se stò così male significa che era amore vero. Ora, io passo da un momento in cui stò bene ad un momento in cui stò di merda, un momento in cui vorrei chiamarla ad un momento in cui la manderei a fanculo se l’avessi davanti. Io non sò come uscirne, stò soffrendo assolutamente in silenzio, a tutti quelli che mi chiedono come stò rispondo sempre che stò bene e che ormai è acqua passata. Ma dentro di me non stò affatto bene, vivo le mie giornate come vengono e solo per fare qualcosa. Nonostante abbia molti amici e molti hobby non riesco a vivere bene e ogni volta che esco metto una maschera in cui sorrido e faccio vedere che stò bene quando dentro di me vorrei urlare e spaccare tutto. Però, stò seriamente pensando di attuare un progetto che forse mi potrebbe dare una mano. Ho sempre desiderato andare all’estero per un pò e perfezionare la mia conoscenza dell’inglese e ci sarebbe un’azienda del mio paese che ha aperto uno stabilimento a chicago dove cè personale italiano. Penso che andrò a fare domanda di lavoro, la cosa che mi frena è che cmq ho un posto di lavoro fisso e retribuito discretamente e sono 13 anni che sono in quest’azienda, ma credo che rischierò, ho bisogno di dare una svolta alla mia vita, e in cambio sono disposto a rinunciare per qualche anno ai miei amici, alla mia famiglia e ai miei hobby. In bocca al lupo ragazzo, ne serve tante sia a me che a te.
Ciao Maverik.
Ho letto e riletto il tuo post non so quante volte. 11 anni … 11 anni e hai la forza di un progetto tanto grande come quello di un lavoro all’ estero mettendo da parte i tuoi affetti. Inutile dirti che la mia stima nei tuoi confronti è più che certa. Nel confronto con la tua storia pre-rottura la mia presenta diversità abbastanza consistenti ( insomma c’erano vari problemi tra me e la mia ex, ma nulla che non si potesse superare se le due persone in causa si amavano veramente a mio avviso, ma tant’è …. ) ma poi è arrivata la seconda parte, da quando la tua ex ti ha lasciato, e credimi, io quanto te mi ci sono rivisto in ogni emozione che hai descritto, ognuna, ogni sfumatura, tanto da lasciarmi quasi interdetto nel capire se le avevo scritti o meno io quei pensieri.
Sinceramente, alla fine della fiera, ho pensato a mia volta di andare all’estero, senza una meta precisa. Sono in attesa di vendere l’appartamento che da più di cinque anni oramai sto pagando su un mutuo di 20, dove la mia paura non sta nel cacciare fuori i denari ma tanto più lacrime amare capaci di bruciarmi le guance ogni giorno che passa, lasciando solchi ancora più profondi dentro di me. Fatto ciò credo proprio che leverò le tende, nonostante (ed è davvero buffa l’ennesima coincidenza con te) anch’io abbia un lavoro stabile da 12 anni e discretamente retribuito.
Non so che altro scrivere ancora, io ti auguro per davvero ogni bene possibile Maverik, sono sicuro che il tuo augurio condito dalla fortuna andrà in porto perché quest’ultima aiuta gli audaci e tu a mio avviso lo sei. Chissà mai che nella vita non ci incontremo in qualche angolo del mondo o dietro casa, una birra te la offrirò più che volentieri, grazie x il tuo tempo.